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Autore: Danielle_Lady of Blue Roses    11/04/2010    2 recensioni
Cosa succederebbe se Franziska, poco dopo il suo ritorno dall'America, scoprisse di avere una cuginetta geniale? E se la suddetta cugina fosse appena rimasta orfana e lei fosse l'unica parente?
" Mentre le due donne discutevano la bambina si era avvicinata al tavolino e osservato attentamente i documenti sparsi, In pochi minuti aveva letto e memorizzato tutto: referto, prove, pianta del luogo del delitto, testimoni e deposizioni.
Si voltò verso la più giovane delle due donne: -Signorina Von Karma, il colpevole dell'omicidio è quest'uomo, vero?- chiese in tedesco impeccabile, indicando una foto[...]
-Come hai fatto a capire tutte queste cose? Ricostruire un delitto non è semplice...-
-Con la mamma, quando era a casa, facevamo un gioco: lei mi sfidava a riconoscere tutti i dettagli delle immagini, o ad imparare a memoria tutto leggendolo solo una volta, poi nascondeva le cose e mi faceva delle domande, e poi ancora mi spiegava cosa succedeva nell'immagine. Dopo un po' sono diventata brava e potevo dirlo io a lei cos'era successo. E parlavamo sempre in tedesco!- aggiunse orgogliosa, quasi avesse capito l'importanza che aveva per la cugina conoscere quelle cose."
La storia parte dopo la fine di Justice for All e non tiene conto degli avvenimenti successivi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Franziska von Karma, Miles Edgeworth, Nuovo Personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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A9 30 Giugno, ore 11.30, Procura.
-E l'analisi balistica ha accertato la provenienza delle due pallottole dalla stessa arma, anche se ancora non siamo riusciti a ritrovarla- concluse il rapporto il detective Miller.
-I legami della vittima con i sospetti?-
-Pare che Aaron Stephenson, la vittima, fosse stato un buon amico del suo aggressore, Ian McFhaiden, addirittura doveva diventarne il cognato ma ha abbandonato la sposa pochi giorni prima delle nozze. Riguardo a Baker... penso che si conoscessero solo superficialmente, insomma...-
-Vuol dire che non ha indagato al riguardo?- Franziska fece schioccare la frusta sul pavimento.
-S-si... cioè no! Nel senso... non sembrava necessario...Auch!- Miller si beccò la prima frustata del giorno (detto e considerato che Franziska era parecchio nervosa per la mancanza di sonno gli è andata bene che fosse solo la prima...)
-Se le vengono date delle indicazioni deve seguirle, che le sembri necessario o meno, sono stata chiara, narr detective?-
-S-si, signora!- il volto di Miller era una maschera di paura.
-Riprenda le indagini, voglio che ogni singolo centimetro di quella stanza e del prato subito fuori siano analizzati per ricavare ogni minimo indizio possibile- ordinò, rafforzando il concetto con una frustata supplementare.
-Sissignora!- esclamò Miller, uscendo di corsa dalla stanza.
Non appena il detective fu uscito Franziska prese il telefono, ansiosa di sapere come stesse mädchen Aleksandra: durante la notte le era salita la temperatura di qualche linea, così aveva dovuto affidarla alle cure di Amalia. Compose il numero del cellulare della bambina, che rispose subito.
<< Ciao Franzy! >>
-Mädchen come stai?- chiese preoccupata. Girò la poltrona verso la finestra, dando le spalle alla porta.
<< Meglio adesso, forse avrei potuto anche venire con te... >>
-Neanche per idea, devi riposarti. Se ieri sera fossi tornata a casa prima come ti avevo detto non saresti stata male-
<< Si, scusa... come vanno le indagini? >> cercò di cambiare discorso Ale.
-Riposati e basta, non devi neanche pensare di toccare un documento per oggi. Sono stata chiara, mädchen?-
Franziska sentì chiaramente sbuffare la cuginetta << Mi annoio! Dovrò pur fare qualcosa! >> si lamentò.
-Ci sono moltissime cose che puoi fare, l'importante è che ti riposi, va bene?-
<< Ok. A stasera? >>
-Vedo se riesco a venire prima. Ora devo andare, ciao mädchen Aleksandra-
<< Ciao >>
Franziska chiuse la comunicazione. Anche se aveva detto alla mädchen che poteva fare "moltissime cose" ad essere sincera non aveva idea di quali fossero le occupazioni da malata di una bambina. "Comunque non è da sola in casa, non devo preoccuparmi" decise poi.
Rigirò la sedia sovrappensiero accorgendosi di qualcuno sulla porta. A parte per la persona in questione, a Franziska salirono i nervi a fior di pelle per lo sfacciato sorrisetto che il procuratore esibiva al suo indirizzo. Ovviamente aveva ascoltato tutta la chiamata. Franziska si appuntò mentalmente di punire il detective Miller per aver lasciato la porta aperta.
-Herr Miles Edgeworth cosa ci fai qui?- lo apostrofò alzandosi.
-E' una tua nuova abitudine o rivolgi sempre questa specifica domanda solo a me?- chiese avvicinandosi rapidamente alla scrivania.
Prima che Franziska riuscisse ad afferrare la frusta, lasciata con una certa noncuranza sul mobile durante la telefonata, Miles le bloccò delicatamente ma con fermezza il polso.
-Lasciami subito, sciocco che non sei altro!-
-Devo parlarti, e quell'oggetto è superfluo, oltre che potenzialmente dannoso- disse con calma.
-Cosa vuoi?-
-Capire quello che passa per quella tua geniale testolina, tanto per cominciare-
-Tanto per cominciare lasciami il polso. Poi sappi che non ho nulla da dirti più che di occuparti solo dei tuoi affari-
-Bene, allora cominceremo da quello che riguarda me-
-Ad esempio?- chiese in tono di sfida.
-Le idee che hai messo in testa a tua cugina nei miei confronti-
-Mädchen Aleksandra non è il genere di persona che accetta le idee degli altri se vanno contro le sue. Lei non è manipolabile come qualcuno-
-Questo l'avevo capito. Però lei pensava che ti odiassi- si spiegò con calma.
-E' di questo che stavate parlando quando sono arrivata?-
-Non proprio. Alessandra sembra essere estremamente curiosa circa il nostro legame-
-Non c'è alcun "nostro" legame, se escludiamo il mio odio nei tuoi confronti- lo corresse con una punta di cattiveria -Ora lasciami- aggiunse in tono tagliente.
Miles le lascio il polso come se si fosse scottato.
-Se non hai altro da dirmi sei pregato di uscire, devo lavorare- gli comunicò riprendendo la frusta e recuperando alcuni documenti.
-Mi odi... ancora- constatò -E pensi ancora che io mi sbagli, suppongo-
-Le cose stanno allo stesso modo di quando sono partita, ne' più, ne' meno. Non vedo come potrei aver pensato di cambiare opinione- mentì. Le cose erano cambiate, ma lei non l'avrebbe ammesso. Stava capendo i suoi errori, pur negandolo, e stava cercando di correggersi. Grazie ad Alessandra e al suo modo di fare, e in parte al diario di Karlotta, che stava leggendo costantemente, cercando accenni alla sua fuga di casa.
-Qualcosa è cambiato, invece. Solo che non riguarda me-
Franziska lo guardò senza capire -Che significa?-
-Sei cambiata tu, Franziska. Un tempo non avresti permesso a nessuno di abbreviare il tuo nome, o di farti contraddire. E non ti saresti permessa di sorridere, nè di preoccuparti per qualcun'altro che non fossi tu stessa-
-Forse. Ma hai detto tu stesso che non ti riguarda. Ora devo andare-
Franziska uscì senza aggiungere altro. Si, era cambiata. Ma neppure così tanto!

30 Giugno, ore 14.30, Residenza Von Karma.
Alessandra si lasciò scappare uno sbadiglio. Si stava annoiando moltissimo: aveva già fatto tutto il possibile, guardare la tv la annoiava, libri da leggere per svago non ce n'erano e aveva perfino provato a cercare il diario della mamma, ma evidentemente senza esito.
D'altronde la febbre le era passata da ben prima della telefonata di Franzy, quindi forse...
Ale prese il cellulare e premette il tasto di richiamata << Mädchen Aleksandra! E' successo qualcosa? >> rispose Franziska dopo neppure due squilli.
-No, è questo il problema! Mi annoio! Dove sei?-
<< Al museo. Che intendi fare? >> Ale sorrise, sua cugina era troppo intelligente per non capire il secondo fine della domanda.
-Posso venire lì ad aiutarti? Per favooore!!!- implorò. Dal'altro lato del telefono Franziska si lasciò sfuggire un mezzo sorriso, subito celato da uno sbuffo.
<< Non credo sia il caso... >>
-E daiii!!! Non ho più la febbre da un pezzo e non ho niente da fare-
<< Passami Amalia... >> concedette.
"Siii!!!" esultò Ale. Se aveva chiesto della domestica era di certo per farla accompagnare, il che significava che la mädchen aveva vinto.

Argh! Chiedo scusa per il ritardo ma questa è stata proprio una strana settimana... sono partita a scrivere questo capitolo ispiratissima, poi ho dovuto interrompermi e mi è uscita una seconda parte alquanto pietosa rispetto alle aspettative che avevo in partenza. Sorry!
Solar74: Oh, si! Ale è un Genio, no? Per ora l'indagine sta andando a rilento, ma ci sto lavorando su. Se il mio blocco si decidesse a passare...
Per il nome... come preferisci, nel senso che per me sono entrambi i miei nomi, quindi se Daniela ti piace di più usalo tranquillamente :-D
Princess Alexia: beh se Franziska non fosse arrivata in quel momento il discorso di questo cap sarebbe stato diverso, immagino. E poi ho più possibilità di un incontro in un altro momento: Ale avanza una domanda!
Auguri ancora (li avevo inseriti nella recensione a Kirlia, ma magari non li avevi letti...) e non preoccuparti del tempo tiranno, prima o poi lascia sempre un po' di scampo!

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