Pioggia
Il tempo è come un'altalena
Ti illude e poi ti butta giù
Come un pugnale
Dritto nella schiena
Se ci pensi
Non ti passa più
E cerchi un motivo
Per sentirti vivo
Chè non ti passa più
La noia che punge
Il tempo che stringe
Non ti passa più
(seconda metà della seconda strofa
più ritornello della canzone “non ti passa più” di F. Renga)
Continua a cantare la mia
voce…
Un canto perenne e senza un
significato preciso…
Sono soltanto lacrime
trasparenti che cadono dal cielo…
Ad incontrare la terra…
Bagnandola…
Ammorbidendola…
Rendendo il terreno a volte morbido
ad un punto tale da divenire fango…
Ammorbidisce la terra il mio
pianto, così come il pianto degli uomini rende fragile il loro spirito…
Il loro cuore…
La loro anima…
Le vostre sono lacrime di
concreto non raggiungono mai quei territori all’interno del vostro essere…
Ma comunque hanno un effetto
devastante…
Tieni tra le mani quella tazza
cilindrica color verde acido dal quale si eleva lentamente un filo di fumo
bianco, accompagnato dall’aroma dolce del thè verde…
Osservi la tua immagine
riflessa in quello specchio liquido… un’immagine che leggermente si muove e si
deforma all’incresparsi della superficie…
Vedi i tuoi occhi verdi…
l’occhiale davanti il tuo occhio sinistro… un volto dai lineamenti dolci
incorniciati dai capelli color dell’ebano…
Vedi le tue labbra sul quale
di solito risplende un dolce e caldo sorriso che ora mostrano un’espressione
diversa… un sentimento diverso…
Tristezza? No, qualcosa di
meno lacerante…
Apatia? No, perché nel tuo
animo qualcosa pare muoversi…
Seduto a quel tavolo di una
piccola locanda in possesso di tavoli coperti all’esterno te ne rimani in
silenzio ad ascoltare… o forse non fai neanche quello, perso come sei nei tuoi
pensieri.
Mentre continuo la mia perenne
caduta ti guardo... hai un aspetto così tranquillo... immobile con lo sguardo
su quella tazza...
Ma sarai veramente così
tranquillo?
Non vedo i tuoi occhi... sono
leggermente coperti dalla frangia mora ancora semi umida... sono passati
parecchi minuti da che ti sei seduto a quel tavolo con quella tazza in mano...
Ad un tratto alzi quegli occhi
color della speranza, una speranza celata chissà dove in questo momento,
incontrando la mia coltre piovana unita alla nebbia bianca che ora nasconde i
contorni del mondo che ti circonda... come se fossi tu solo ad esistere in
questo momento...
Sono immagini eteree quelle
che vedi in lontananza, figure d’alberi le cui foglie formanti le loro chiome
sembrano doversi staccare da un momento all'altro per la pressione che sto
esercitando su di loro...
Osservi in silenzio... oggi
non fai altro che osservare il mio tempo che scorre sempre uguale... o forse
per alcuni sta passando con una velocità pari a quella di una piuma che cade a
terra... un tempo che sembra dover finire ad istanti, ma che si amplia solo per
un soffio del vento, che riporta la piuma più in alto a farle continuare la sua
caduta...
...
Senti delle voci che nascono
dalla nebbia... sono risate allegre... due ragazzi...
Ascolti bene e la riconosci...
Ora le voci hanno anche un volto: una ragazza
dai tratti giovanili e fanciulleschi con
dei capelli di un chiaro biondo cenere che cadono madidi di pioggia sulla sua
schiena... e insieme a lei il ragazzo dai capelli cremisi... Sha Gojyo...
Ti fermi a guardare i due ragazzi che passano davanti a te... i loro
volti sorridenti mentre io, la pioggia, cado incessante sul corpo di
entrambi...
Risa... vedi lei, la ragazza che abbraccia il braccio di Gojyo
stringendolo come fosse una bambina... la voce limpida e cristallina che copre
l'aria...
Vedi il volto del tuo compagno... uno sguardo divertito e da
seduttore...
Riconosci come suo quello sguardo... sorrisi divertiti... un
divertimento cinico...
Una volta ti disse di passar le notti alla buona, passando di ragazza
in ragazza... tanto cosa voleva? La vita era solo un continuo batter
dell'orologio... (non so se gojyo abbia mai detto ad hakkai come passava le
notti... però dai non è così improponibile =.= ndCleo)
Spariscono.
Lui non si è accorto di te... ha continuato a farsi tirare da quella
ragazza allegra e spensierata il cui aspetto quasi stona con questa mia
atmosfera uggiosa... fredda...
Torni a guardare il tuo bicchiere... ormai il thè si è raffreddato,
tanto è il tempo che si trova in quella tazza senza che nessuno ne gusti il suo
sapore o faccia caso al suo dolce aroma...
Solo per alcuni istanti tieni di nuovo la tua attenzione su
quell'immagine riflessa nel liquido...
Chiudi gli occhi...
Ti vedo assorto... la tua espressione malinconica...
A cosa stai pensando, Cho Hakkai?
Per caso quelle manifestazioni di gioia... le risa di quella ragazza...
riempiono questo mio suono incessante e monotematico?
Che a queste... si sovrappongano altre risa?
Io non ricordo di averti mai visto sorridere sotto di me... sorridere
realmente, perché io so riconoscere l'ipocrisia che si cela dietro il tuo
sguardo...
O forse non è ipocrisia quella che doni agli altri... non credo...
Sono sinceri i sorrisi che ogni giorno invece, come rugiada, vedo sul
tuo viso...
Allora cos'è questo? Cos'è questo sentimento che si dipinge sulle tue labbra,
che si legge nei tuoi occhi, che si cela nei tuoi gesti quasi spenti?
L'unica cosa sincera che ricordo di te, quando il mio tocco ti aveva
raggiunto... erano le grida, la disperazione e la frustrazione della tua voce
mentre chiamavi un nome... il nome di una donna di cui io non so nulla...
Kanan...
Chi sia questa Kanan non lo so...
Se vi ho mai incontrato insieme non lo ricordo.. di te come dei tuoi
compagni, ho ricordi solo dal momento in cui avete iniziato a soffrire sotto di
me...
Ma... mi sto rendendo conto che non so molto ne di te ne del tuo
compagno dai capelli del color di un sole al tramonto...
Del vostro passato sono senza informazioni...
Una cosa però credo d’averla capita di questa donna il cui nome
risuonava nella tua voce in quella giornata di tre anni fa o poco più: era
importante...
La tua donna? Un familiare? Un'amica? Qualunque cosa fosse stata tu per
lei hai gridato... e a volte mi pare che gridi ancora... i tuoi occhi gridano
per lei...
Qualsiasi cosa tu abbia provato per lei si nota nelle mie giornate,
mentre pare che tu te ne riesca a dimenticare durante gli altri giorni...
Sorridi, ridi, scherzi... passi il tuo tempo a vedere quanto sia
divertente girare con i tuoi compagni, nonostante il vostro viaggio che state
portando avanti vi porta ogni giorno a rischiare la vita contro demoni d’ogni
tipo...
Sembra che... il tempo per te divenga più leggero... più sostenibile...
più... felice...
Ma ci sono le giornate come questa... piene di lacrime... le mie
lacrime... dove anche tu sembri piangere ininterrottamente mentre sul tuo volto
si dipinge quel sorriso...
Un sorriso che definirei quasi ingenuo... che crede di poter cancellare
con la sua semplice presenza una sofferenza profonda...
E quando ciò accade appari ferito... ricaduto in un abisso al quale non
ti arrendi per la tua semplice forza d'animo...
...
Pare prendersi gioco di te il tempo...
Par aver cancellato le tue sofferenze... pare aver allontanato da te
quei ricordi ad una distanza tale da poterli riosservare e provare un minimo
dolore...
E invece poi, chiamandomi, il destino decide di infliggerti un dolore
nuovo!
Come un pugnale...
Ti ha ferito...
Le ferite si rimarginano... ma quanto possono ancor bruciare sul corpo
di un uomo che ha sofferto quell’incredibile ferita al tempo in cui essa era
ancora calda, bruciante, sgorgante di sangue fresco...
Di chi è quel sangue che sgorga dalla ferita che hai nell'animo?
Tuo?
O della donna che invocavi in mezzo al pianto di quel giorno?
Oppure... è il sangue di tutti coloro che hanno partecipato alla tua
sventura, quale essa sia?
Apri ora gli occhi...
Sono di una tristezza immensa...
Porti alla tua attenzione il palmo della mano destra e la guardi con
intensità...
...
Dicono che... nel palmo di una mano possano leggersi molte cose...
Destino...
Amore...
Lavoro...
...
Vita...
Quanta vita vedi nella tua mano, Cho Hakkai?
Sei capace di leggere in essa?
E quanto... ciò che leggi può interferire sul tuo pensiero?
Sai farti influenzare da ciò che dice la tua mano?
Oppure...
In essa non vedi linee... ma qualcosa di più?
Tipo un ricordo...
Un ricordo di qualcosa che hanno toccato... di un qualcosa che hanno
tenuto stretto... o di qualcosa che le ha macchiate?
La stringi... stringi il pugno osservandolo... lo stringi come se le
tue dita dovessero trafiggerti con le unghie...
Volgi lo sguardo poi verso di me...
In silenzio...
Così io continuo a fischiare...
Un fischio perenne...
Un fischio alle orecchie...
Un fischio nel silenzio di una giornata uggiosa..
Quando finirà questo sibilo?
Vorresti saperlo?...
Forse si... affinché di nuovo l'inganno del tempo illuminato dal sole
possa nascondere nuovamente quel ricordo che affiora nei tuoi occhi del colore
di una speranza in questo momento scomparsa.
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MIRACOLO!!!!!!!!
Finalmente sono riuscita a finire questo benedetto capitolo su
hakkai!!!!
Ahhhhh, con tutti i prob che ho in questo periodo ci si doveva mettere
anche il pc a cancellarmi parti delle storie ç_ç!!!
L'ho riscritto e modificato tre volte sto capitolo!!!
Bè.. io spero sia piaciuto cmq!!!
Ora spero di aggiornar presto il resto delle fic!!!!
Baci a tuttiiii
;*cleochan:*