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Autore: chaplin    12/04/2010    4 recensioni
“Sei un deficiente. Ora andiamo a Londra, Parigi, Liverpool o dove cazzo vivono e lo lasciamo in stazione.”
“Un corno, Pennuzza!” fece Tyler, rialzandosi. Sembrava allegro.
“E' l'occasione della nostra vita! Saremo famosi!”
“Si', famosi per aver rapito il chitarrista dei Beatles?” fece Penny, “Ridicolo, vai a fanculo. Me ne torno a casa.”
La storia di una cricca - della oramai famosa generazione della gioventu' del '67 - e il suo sogno di acquisire fama.. rapendo il malcapitato George Harrison, chitarra solista dei Beatles. Ma nelle loro losche intenzioni si intromettera' qualcosa..
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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La ragazza del Washington – o newyorkese, quello che era – si strinse al braccio della prima persona che aveva davanti.
Il viso di Jim divenne totalmente rosso, quasi dimentico' la scena davanti a se e gli sfuggi' una risatina isterica.
Ma non sembrava che Penny avrebbe dimenticato presto quella giornata. Alle sue spalle, i due famosi musicisti si scambiarono una rapida occhiata inquieta; quella era l'ultima cosa che si sarebbero aspettati di vedere in quella (schifo di) giornata soleggiata.
Un uomo con i capelli lunghi e la barba folta stava fumando una sigaretta, che non doveva essere proprio una sigaretta normale, seduto sul divano, guardando la televisione. Si gustava l'ennesima ripresa di Via col Vento, visibilmente annoiato.
“Cazzo, ma quando finisce questa lagna?” fu il suo commento. Nemmeno si era accorto dei nuovi visitatori.
Un uomo stava per terra a testa in giu', legato come un salame; qualcuno noto' che gli tremavano le dita. Un ragazzo sui quindici anni, vestito con un paio di pantaloni strappati di velluto e una cannottiera bianca, leggeva una rivista, comodamente seduto sulla televisione. Aveva un occhio nero e una fascia attorno alla fronte, coperta dai capelli lunghi e spettinati. Sembrava uscito fuori dalla guerra.
Ma la cosa che piu' attiro' l'attenzione di Penny fu la vista del fidanzato, sdraiato sul divano letto subito accanto al divanetto rosa, che dormiva. Aveva ancora del sangue incrostato sulla fronte e il suo avambraccio era pieno di strani segni rossi; sembravano morsi. I capelli neri gli coprivano l'occhio destro; aveva la bocca aperta, colante da un lato –
che schifo.
E a quanto pare, nessuno si era accorto della gloriosa entrata degli eroi: Penny, i due Beatles e i due hippies.
Tyler usci' dal bagno e, facendo finta di nulla, prese il Times dal pavimento e lo porse al ragazzino seduto sulla televisione dicendo: “Ehi, Kenny. Tieni, qualcosa da leggere.” poi aggiunse, dopo aver sorriso con un filo di soddisfazione alla vista degli occhi del bimbetto illuminarsi, “La prossima volta, ti presto
Demian, va. Non mi va di finirlo e sta marcendo in casa mia, insieme alle mie calze.”
“Crudele destino di un bel libro. L'ho letto un po' di tempo fa'.” rispose quel Kenny. Aveva la voce sottile e delicata, sembrava quasi la voce di un bambino con la febbre alta. Conciato in quel modo, sembrava uscito fuori dalla guerra. “Non hai qualcos'altro che non ho letto?” chiese, con quella voce debole.
“Uuuuhm.. hai letto... A-ha!” schiocco' le dita. Al quindicenne venne un colpo. “Errh.. mai letto Topolino?”
Kenny corrugo' la fronte. Tyler sbuffo': “Avaaantiii! Steamboat Willie, chi non lo conosce?”
“NESSUNO SI MUOVA!”
Tutti si voltarono verso la voce che aveva parlato. Penelope Rain, anche alquanto incacchiata.
Il bello addormentato sul divano apri' gli occhi di scatto, spaventato da quelle urla.
“Oh.” si degno' di commentare l'uomo con la barba.
“Shh, Harry!” lo zitti' Tyler, facendo un enorme sorriso in direzione di Penny.
“Mi chiamo Herb.”
“Ho detto: shh!” ripete', con tono isterico.
E, come se non bastasse, dalla porta del bagno fece ingresso in salotto un personaggio singolare: “Markie!! Ti sembra il momento di presentarti, adesso?!” sbraito' Tyler. Al diavolo lo “shh”.
Mark, socchiuse gli occhi, stanco, e fece spallucce.
Finiva male per quelle persone, quel giorno.

No no no no, ti prego NO...” supplico' Stan. Ma fu inutile.
Sciaf. “Aaaaaah..” fu il verso di sollievo che usci' fuori dalle sue labbra. La bistecca cruda e molle aveva un effetto davvero benefico sui lividi, Pen lo sapeva. Quindi, con un'espressione truce, prese una benda bianca e ricopri' con accuratezza il braccio del fidanzato. Dalla sua bocca uscivano gemiti di dolore.
“Pen... ti daranno l'Oscar della Delicatezza.” biascico', boccheggiando.
“E a te quello della Gentilezza con le Donne.” gli rispose la bionda e gli diede una pacca sulla schiena.
“Ahia.” ringhio' lui, provocando ulteriori risate dall'
audience davanti al divanetto.
Tyler teneva sottobraccio Jim, ridendo come dei scemi, mentre l'uomo con la barba sghignazzava con la sigaretta tra indice e medio. Kenny, il ragazzino superstite della Seconda Guerra Mondiale, era troppo concentrato sulla lettura del quotidiano.
“Mi cagate?” disse a quel punto una voce alle spalle dell'
audience. Gli astanti si voltarono, solo perche' a parlare era stato il famoso John Lennon – “un personaggio famoso come amico ti fa solo bene”, diceva qualcuno.
George era in bagno. O forse in cucina. Quindi, Lennon ne aveva approffittato per mettersi a scrivere un discorso sulla benda che stava utilizzando Penny, in mancanza di un foglio di carta, con una penna quasi scarica.
“Allooora.” disse, appena vide che gli occhi erano tutti su di lui. “Il qui presente John Lennon, e vi prego (anzi, per favore) non Winston, vuole comunicarvi con grande gioia e immenso onore...”
“Vai al dunque.” lo minaccio' Stan, tra i denti, mentre sopportava il fatto di essere in mutande e senza maglietta davanti a un sacco di persone che non conosceva, tra cui una hippie, che sembrava anche piu' interessata alla sigaretta di Harr.. Herb.
“Perfetto, non aspettavo altro” il cantante sogghigno', sfiorando ancora il nervosismo del ragazzo americano. “Io, Paulie e Rings abbiamo fatto uno scherzo al qui presente Georg.. Aspetta, dev'esserci George, per questo.”
“Vaffanculo, Lennon!” urlo' Stanley, tutto rosso.
Penny allora decise di intervenire e prese il suo classico tono gentile e calmo che utilizzava quando era abbastanza.. nervosa: “Okay, dopo aver preso a pugni il chitarrista dei Beatles e mandato a fanculo il loro leader.. mi potresti spiegare, per cortesia, e ripeto per cortesia...” prese fiato. “COS'AVETE COMBINATO IN CASA MIA?!”
Stan rivolse a Jim una disperata e implicita richiesta di aiuto. Jim fece uno dei suoi sorrisini da ebete e disse: “Oooh... Timpano destro fuori uso, Stanley Kahn?”
“Ah!” ringhio' Stan, e cerco' di afferrare l'amico per il colletto della camicia, ma aveva il braccio troppo corto.
Jim fischietto'. E proprio in quel momento, forse attirato dalla musichetta che usciva dalla bocca del diciassettenne, arrivo' il piccolo Lucifer, trotterellando. In modo automatico, il piccolo gattino salto' sopra il corpo disteso del padrone e si mise a leccargli il viso sporco. Stan sorrise, intenerito dal piccolo micio.
“Se non ci fossi tu, Lucy.” disse, e lo prese tra le braccia, mettendosi a sedere.
La bionda si sentiva terribilmente ignorata. “Stan.. te lo chiedero' con calma. Cos'e` successo?”
Il silenzio scese tra le persone nel salotto, nessuno sembrava voler parlare. Fu il ragazzo orientale a prendere parola.

 


Hyacinth House
Lo so, lo so, il capitolo e' poco ispirato! E' che proprio non sapevo cosa scrivere.. D:
L'ho appena finito, l'ultima parte e' leggermente incompleta! E poi.. insomma, il prossimo capitolo sara' piu' corposo e meno schifoso, lo prometto U_U Sono proprio poco ispirata in quest'ultimo periodo – forse e' la pressione degli esami di licenza media O_O – ed escono fuori dei capitoli tremendi! Mi sento piu' ispirata quando sono depressa, mah u.u Comunque ho un motivo per essere felice: un nove in scienzeee!!!! *__* E finalmente ho un po' recuperato il quattro :D Allora rispondo velocemente alle recensioni :) Grazie mille.. :D

Marty_youchy: Uahahahah, in effetti avevo capito che era piu' o meno una cosa del genere xD – dicono tutti cosi' u.u Ok, stop XD Essi', gelosa U_U ma ovviamente questo non influira' sulla storia, vedremo cosa succede nei prossimi capitoli.. e le cose si complicheranno, oh si'. *risata malefica* Comunque la cosa di John che non sa il giapponese e' volontariamente ironico, anche se non sapevo fosse ossimoro XD
Zazar90: Bravaaaa *____* I Doors con Moonlight Drive!! <3 Ma la scenetta di Obama che spara a Paul e Ringo e' troppo forte! *w* Le allusioni zozze non mancano mai XD E poi George con i vestiti che gli stanno stretti, che fa fatica a camminare (dio, come lo tratto male O_O) e che scoppia a ridere ce lo vedevo troppo, dovevo mettercelo *w* E mi sembra ovvio che Jim e' adorabile. Anche se lo ripeto dal primo capitolo O_O Comunque tieniti Rings, Paul lo do a Clafi, va XD cosi' ognuno c'ha il proprio Beatle u_u
Clafi: Mwahahahah, ti accontento e ti mando Paul u_u ho il cuore troppo tenero, devo smettere di guardare su Rai Tre la cucciolata di Gremlins. a parte che Rai Tre non lo guardo mai! Vabbe' u.u xDD Povero Johnny eh? Quasi quasi, mentre scrivevo, mi veniva voglia di entrare nella storia e porgergli un bastone, come per quelli nelle sabbie mobili.. XD Ma noo, non essere gelosa di Jimbo, eh U_U xD

Allora spero che il prossimo capitolo non arrivera' troppo tardi XD
Ciao :)

  
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