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Autore: Abby_da_Edoras    14/04/2010    1 recensioni
Autrice: Lady Arien. Trama: Sam si è finalmente deciso a chiedere in sposa l'amata Rosie e lei condivide subito la sua gioia con le amiche Rubina e Belladonna, ma non tutto va come lei sogna e le amiche si comportano in modo strano... La ff è il seguito di "Storie di Hobbit".
Genere: Romantico, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alle cinque in punto Gandalf aveva già tutto pronto per accogliere i giovani Hobbit

Alle cinque in punto Gandalf aveva già tutto pronto per accogliere i giovani Hobbit. Per non mostrarsi troppo formale e severo con loro aveva allestito un rinfresco in salotto con thè, pasticcini e una torta di fragole. Sperava, in tal modo, di addolcire gli animi delle due coppie e facilitare la loro riconciliazione.

In effetti, la vista dei dolci risollevò subito gli animi di Merry e Ruby che furono i primi ad arrivare e si sedettero, tranquillizzati, badando bene a scegliere due sedie lontane l’una dall’altra. Subito dopo arrivò Belladonna che si sedette accanto a Ruby. Ma si avvicinava il momento della resa dei conti. Un silenzio gelido scese nella stanza quando, pochi minuti dopo, fecero il loro ingresso Pipino e Diamante mano nella mano.

“E questo cosa significherebbe?” sibilò rabbiosamente Rubina. La sua reazione era dovuta tanto alla preoccupazione per i sentimenti della cugina quanto alla rabbia nei confronti di Peregrino Took e di tutti i suoi parenti: se quell’infingardo era arrivato al colloquio solo per dire che aveva una nuova fidanzata, allora di sicuro anche Merry avrebbe confessato di averne una nascosta da qualche parte. Non ci si poteva proprio fidare di quei due cugini: tutti e due irresponsabili e tutti e due traditori!

Gandalf non disse nulla, ma scosse la testa scoraggiato e probabilmente pensando che quel Peregrino Took fosse veramente un idiota.

Ad ogni modo non poteva far altro che continuare quello che aveva già prefissato, ossia far sedere gli Hobbit a tavola e, fra un pasticcino ed una tazza di thè, trovare il modo di farli riconciliare o, perlomeno, di spiegarsi tra loro.

“Molto bene, Peregrino” cominciò Ruby, che era veramente infuriata, “si può sapere chi sarebbe quella? E perché accidenti di un Balrog te la sei portata qui? Lei non era invitata, Gandalf voleva parlare soltanto con me, Merry, te e Belladonna!”

Ovviamente intimidito da un tono così aggressivo, Pipino riuscì solamente a farfugliare qualcosa di incomprensibile, arrossendo e servendosi abbondantemente di biscotti e dolcetti per darsi un certo qual contegno.

“Io la conosco!” intervenne Merry, piuttosto a sproposito. “Lei è Diamante di Lungo Squarcio, viene spesso con noi a rubare la frutta del vecchio Maggot e a combinare altri scherzetti innocenti. Ciao, Diamante, come stai?”

L’evidente confidenza che il giovane dimostrava inasprì ancora di più la sua ex-fidanzata, che reagì prontamente.

“Ah, la conosci anche tu, eh? Adesso capisco perché non fate altro che andarvene in giro, tu e quel bugiardo di tuo cugino. Con la scusa di fare birbonate o rubare le mele vi portate a spasso le belle Hobbit! Oh, mi fai davvero schifo, mi fate schifo tutti e due!” concluse Rubina, scoppiando a piangere.

Lo Stregone si ritenne in dovere di intervenire per cercare di pacificare un po’ gli animi.

Rubina, lascia che sia Diamante a raccontare per quale motivo è venuta qui e non saltare subito alle conclusioni. Se devo essere sincero, nemmeno a me piace molto il comportamento di Peregrino: la ragione per cui vi avevo invitato qui era un’altra e non prevedeva la presenza di estranei. Ma penso sia giusto che tutti abbiano la possibilità di spiegarsi.” disse nel tono più calmo che riuscì a trovare.

“Grazie, Gandalf. Mi dispiace di essermi autoinvitata a questo incontro, ma non volevo fare nulla di male né, tantomeno, impicciarmi di cose che non mi riguardano. Stamani ho incontrato Pipino e l’ho trovato tanto abbattuto e preoccupato che ho voluto sapere cosa gli fosse accaduto, è stato lui a dirmi del colloquio di oggi pomeriggio e di quanto lo terrorizzasse il solo pensiero. Perciò ho deciso di accompagnarlo per fargli coraggio e anche perché abbiamo scoperto di essere innamorati e di volerci fidanzare; ci sembrava giusto dirlo subito e non fare le cose di nascosto. Ecco, è tutto qui. E non tormentarti, Ruby, non ci sono altre ragazze nel gruppetto di Merry e Pipino, l’unica femmina sono io.” chiarì la graziosa Hobbit.

“Cosa?” esclamò allora Merry, balzando in piedi di scatto, “Tu e Diamante vi siete fidanzati stamattina? Ma sei impazzito, cugino? Dovevamo venire qui per spiegarci e riconciliarci con le nostre ragazze e tu te ne sei trovata subito un’altra? Guarda, devo proprio ammetterlo: mi vergogno di essere tuo parente! Io non farei mai una carognata simile a Rubina.

“Davvero?” mormorò la diretta interessata, facendo subito gli occhi dolci al suo innamorato e dimenticando ogni rancore di fronte a quell’appassionata dichiarazione.

“Certo, cara Ruby. Tu non mi vuoi credere, ma io te l’ho detto in tutte le lingue della Terra di Mezzo che, da quando sto con te, le altre Hobbit non le vedo neppure.

“E allora perché non mi vuoi sposare e, quando sfioro l’argomento, tu cambi sempre discorso?”

“Io ti voglio sposare, però per ora non mi sento pronto. Siamo ancora giovani e non ho voglia di pensare a farmi una famiglia, avere bambini e cose simili. Ti sei lasciata prendere dall’entusiasmo perché hai visto Rosie e Sam, ma non hai tenuto conto che loro sono più grandi di noi di qualche anno e, comunque, lui è sempre stato un tipo tranquillo e casalingo. Io non sono così e mi sono arrabbiato solo perché… beh, perché mi sembrava di non andarti bene come sono! Temevo che tu volessi cambiarmi e che ti piacessero di più i tipi placidi e posati come Sam.” confessò Merry tutto d’un fiato.

Ma non è così, a me piaci tu così come sei!” replicò la ragazza, buttandosi fra le braccia del fidanzato.

“E a me piaci tu, anche se mi fai impazzire con la tua gelosia” disse lui. “Stai tranquilla, non mi interessa nessun’altra e, fra qualche anno, sarò felicissimo di sposarmi con te.”

La pace ritrovata fu suggellata da un tenerissimo bacione, sotto lo sguardo un po’ imbarazzato ed un po’ compiaciuto di Gandalf.

“Ehm, bene, possiamo dire allora che Meriadoc e Rubina hanno risolto i loro problemi” dichiarò l’Istaro, schiarendosi la voce. “E, a quanto pare, anche Peregrino ha sistemato i suoi affari di cuore, confessando di essersi fidanzato con questa giovane Hobbit. Rimane, però, la povera Belladonna che si è ritrovata sola e senza spiegazioni.

“È vero…” mormorò Rubina, abbassando lo sguardo. Si sentiva in colpa ad essersi riconciliata con il suo fidanzato mentre la cugina aveva appena perduto il suo. Anche Pipino e Diamante non sapevano cosa dire e quasi si vergognavano della loro felicità.

“Ragazzi, voglio dirvi subito che non dovete assolutamente preoccuparvi per me” iniziò Bel con decisione. “In effetti anch’io ero molto preoccupata al pensiero di questo incontro perché mi ero resa conto da tempo di una cosa che mi imbarazzava: Pipino mi piace moltissimo, sì, mi è simpatico e gli voglio un sacco di bene, però non sono innamorata di lui e credo di non esserlo mai stata. Era solo che… tutte le mie amiche si erano fidanzate e mi sentivo strana e un po’ sola, visto che ero l’unica senza il ragazzo. Mi sembrava che potesse andare bene anche così, ma quando Rosie e Sam hanno deciso di sposarsi ho cominciato a pensare che io, sinceramente, non avrei voluto sposare Pipino. Mi piaceva stare con lui e giocare a fare la fidanzata, però non me la sarei sentita di passarci tutta la vita. Mi dispiaceva tanto e non sapevo come dirglielo, mi sembrava ingiusto, come se lo stessi prendendo in giro. Ora che so che anche per lui era la stessa cosa e che lo vedo felice con una fidanzata che lo ama e di cui è davvero innamorato sono più serena e contenta.”

Anche Belladonna, in effetti, appariva sollevata, come se si fosse tolta un peso dalle spalle. Non era felice di rimanere da sola mentre tutte le sue amiche si fidanzavano, quello no, ma si rendeva conto che non era una bella cosa nemmeno ‘usare’ Pipino per avere compagnia e senza essere sinceramente innamorata di lui.

“Allora tutto è veramente concluso, miei cari Hobbit” disse Gandalf, soddisfatto del successo che aveva avuto l’incontro a casa sua. “Se dovesse capitare di nuovo, ricordate che è sempre meglio parlarsi chiaro e apertamente piuttosto che mantenere segreti o fraintendere le intenzioni dell’altro. E adesso non ci resta che prepararci a festeggiare Rosie e Sam!

“Farai scoppiare i fuochi artificiali, vero?” chiesero, ad una sola voce, Merry e Pipino.

“Che ci volete fare? Sono proprio dei bambocci…” commentò Ruby, scuotendo il capo, rivolgendosi a Belladonna e Diamante.

 

Il grande giorno era finalmente arrivato. Rosie era bellissima nel suo abito bianco e vaporoso e Sam sembrava brillare di felicità mentre la teneva per mano. Gandalf unì in matrimonio i due giovani Hobbit e poi andò a prepararsi per i fuochi artificiali. Belladonna e Rubina erano due deliziose damigelle d’onore e indossavano entrambe un abito azzurro con pizzi e nastri; Frodo faceva da testimone al suo più caro amico ed era felice quasi fosse stato lui lo sposo; Merry era orgogliosissimo della sua fidanzata, mentre Pipino guardava beatamente Diamante che, accanto a lui, gli stringeva teneramente il braccio. 

Rosie non era stata del tutto soddisfatta della conclusione della vicenda e si sentiva dispiaciuta per la sua amica Bel, ma Sam, con molto buon senso, le fece capire che doveva farsene una ragione e che non si possono comandare i sentimenti degli altri.

La festa di nozze durò fino a tarda notte, tutta Hobbiville partecipò al ricevimento e ogni invitato mangiò, bevve, ballò fino a restare senza fiato e si divertì da impazzire. Rosie aveva sognato un matrimonio perfetto e, nonostante i vari ostacoli, lo fu: lei era felice, aveva accanto il suo adorato Sam ed era circondata da tanti amici. Stringendosi al marito, la graziosa Hobbit pensò che non avrebbe mai dimenticato quel giorno negli anni a venire e che sarebbe sempre stato il suo ricordo più dolce e gioioso.

 

 

 

FINE

   
 
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