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Autore: CherryBomb_    15/04/2010    5 recensioni
[Il ritratto di Dorian Gray] E se Dorian non avesse pugnalato il quadro uccidendosi e fosse vissuto fino ai giorni nostri??? Cosa sarebbe successo se sotto un falso nome si fosse trasferito in una città italiana, incontrando Chiara e volendo fare solo sesso con lei?? E se lei avesse cominciato ad indagare??? Cosa sarebbe successo??
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Colloquio con il professore di Lettere
Chia POV
Inizio di una nuova giornata ed inizio di nuovi dettagli da scoprire su Enrico.
Avrei avuto il mio profe di lettere la terza ora, il che voleva dire che potevo parlare con lui a ricreazione.
Benissimo, avrei voluto sapere qualsiasi cosa, tutto quello che sapeva, assolutamente tutto.
Le prime tre ore non passavano più e, stare in classe, per me era una sofferenza. Lui era lì, a pochi banchi di distanza dai miei, ma non mi cagava, non mi guardava, sembrava totalmente indifferente e questo mi faceva soffrire.
Avevo 19 anni ed eccomi ancora lì a soffrire per un ragazzo che non mi corrispondeva, avrei dovuto già farci l’abitudine, non era la prima volta, cioè a 19 anni, sembrava che fossi vecchia, ma pensavo che ormai ci dovevo aver fatto l’abitudine per tutte le volte che i ragazzi non mi corrispondevano. A quanto sembrava, invece, non era così.
Perdendomi nei miei pensieri non mi accorsi che la ricreazione era appena suonata.
-Profe, scusi potrei rubarle del tempo o ha qualcosa da fare?- chiesi io sfoderando uno dei miei sorrisi migliori.
-No, tranquilla. Dimmi pure.- mi sorrise, quanto adoravo quell’uomo.
-Volevo chiederle se per caso sa qualcosa a proposito di….- mi fermai, mi guardai intorno per vedere se c’era qualcuno. Non c’era nessuno, continuai.-Di Villa Doriana, in Via Roma.
-Certo che so qualcosa. Hai letto Dorian Gray, vero?
-Certamente.
-Ecco, sai che ci sono molte leggende sul suo conto, che sia vissuto davvero e che non si sa se fosse morte davvero oppure no. Ci sono persone che pensano che non sia morto davvero, che il Dorian Gray di Wilde, sia vero e che non sia morto come raccontava Wilde nel suo libro; altri pensano che sia stata tutta un’invenzione di Wilde e che non esistesse nemmeno un Dorian Gray su questo mondo. Ed ecco che arriviamo alla storia di Villa Doriana: è stata finita di costruire  nel settembre del 1866 per Lady Doriana Devereux, che diede il nome alla villa. La fece costruire in questa città perché le piaceva il paesaggio e, a quanto pare, aveva molti soldi da spendere, aveva una figlia Lady Margaret Devereux, che sposò un uomo ed ebbe un figlio di nome Dorian Gray. In un incidente Dorian perse i genitori e successivamente la nonna a causa di un infarto, lui venne affidato ad un tutore e tornò a Londra. Qualche anno dopo venne pubblicato il libro da Wilde e le leggende cominciarono a farsi largo, anche se non si è ancora capito quale potrebbe essere vera e quale falsa, dato che non si sono ancora trovate delle prove. L’unica cosa che coincideva con la realtà era il nome della madre, il nome del padre o della nonna e del nonno, non vennero mai fatti. Villa Doriana è sempre stata disabitata, dato che, comunque, un proprietario esisteva ancora, fino a quando non è arrivato Enrico.
-Quindi, sa anche lei che abita lì?
-Si, lo so. Anche se non l’ho detto a nessuno, non vorrei che si creassero altre voci.
-Altre voci?- che cosa stava dicendo il profe?
-Non dirmi, cara, che non ti sei accorta delle somiglianze e delle strane coincidenze.
-Cioè penso di sì.
-Dorian è stato l’ultimo erede di quella casa, ma guardando la famiglia e le discendenze, dopo Dorian non ci sono stati altri eredi, non si è mai sposato e non ha mai avuto figli.
-Lo so, sono andata negli archivi e ho letto.
-Quindi, cominci a dedurre anche tu? Non noti la straordinaria somiglianza tra Enrico e Dorian? Ragazza mia, ti rendi conto che forse abbiamo davanti il vero Dorian Gray?
Ero scioccata, il vero Dorian Gray. Mi sentivo confusa, com’era possibile.
-Non capisci vero?
Scossi la testa. Cominciavo a non capire più niente.
-Rileggiti il libro, cara. E stai attenta ad ogni minimo particolare. Ogni minimo particolare. Tu sei stata una delle poche persone che ha conosciuto il vero Enrico, me ne sono reso conto. A tutti sembra un ragazzo tranquillo, ma in realtà è la copia sputata di Dorian Gray. Quando rileggerai il libro, capirai. Ti renderai conto, di come sia lui.
Uscii dalla classe ancora scombussolata.
Com’era possibile che Dorian Gray fosse sopravvissuto fino a noi?
Era morto, aveva trafitto con un pugnale il quadro ed era morto. Non riuscivo a concepire che il libro che tanto amavo, fosse diventato realtà, che non fosse tutto una finzione, una storia inventata. Non potevo concepire che esistesse davvero una persona come Dorian che aveva venduto la sua anima per rimanere giovane. Non riuscivo a concepire che quella persona fosse Enrico.
No, non era possibile. Il profe si sbagliava. Non era così. Lui non era Dorian, erano solo tutte coincidenze.
Percorsi il corridoio non sapendo dove andare, cosa fare, cosa pensare.
Finché non me lo trovai davanti.
Enrico in tutta la sua altezza e bellezza.
Mi guardò, ma non mi rivolse la parola.
Ci guardammo, senza parlare.
Ero ancora scioccata da quello che aveva appena detto il profe e vederlo in quel momento mi aveva reso ancora più confusa.
Ed in quel momento mi venne in mente la frase del libro dove veniva descritto Dorian “Certo, era meravigliosamente bello, con quelle sue labbra scarlatte dalla curva delicata, quei suoi occhi azzurri pieni di freschezza, quei suoi capelli d'oro ondulati. Nel suo volto c'era qualcosa che ispirava fiducia a prima vista. Si sentiva che si era conservato immune dalle porcherie del mondo.
E lo osservai come diceva il libro.
Era uguale.
Meravigliosamente bello. Labbra scarlatte. Occhi azzurri. Capelli d’oro ondulati. Ispirava fiducia. E sembrava ancora puro, casto.
L’apparenza era la stessa. L’aspetto era lo stesso.
Eppure lui si chiamava Enrico Marconi.
Non so per quanto tempo ci fissammo, so solo che fu un’emozione che mi svuotò. Mi sentivo privata di qualcosa, come se guardandomi mi avesse tolto una parte di me stessa. O forse aveva aggiunto qualcosa.
Forse aveva capito che avevo cominciato ad indagare, che volevo sapere la sua storia, ma come avrebbe potuto saperlo? Avrebbe dovuto seguirmi e la cosa era molto impossibile.
La campanella suonò e lo vidi entrare senza voltarsi.
Le tre ore successive furono un trauma.
Volevo tornare a casa, cominciare a leggere quel libro che mi avrebbe chiarito le cose definitivamente.
Sì, lo sapevo. Quel libro mi avrebbe aperto definitivamente gli occhi, lo sentivo, l’avevo capito.
Quando avrei finito di rileggerlo, avrei finalmente capito tutto e i pezzi sarebbe tornati al loro posto.
Dovevo solo aspettare di tornare a casa, ma l’attesa mi uccideva.
Dovevo andarmene.
La mia curiosità cresceva sempre di più, ero vicinissima a scoprire tutto ed il tempo era l’unico mio nemico, aveva deciso di non passare più.
 
Ciao a tutte. Allora come state? Che ne pensate del capitolo? Spero vi sia piaciuto.
Voglio ringraziare tutte le persone che leggono, che hanno aggiunto tra le preferite e le seguite questa storia. Fatemi sapere che ne pensate. =D
Rispondo alle recensioni:
clakki94: perchè definirti un angelo è un paradosso? Sono felice che ti abbia fatto salire ancora di più la curiosità. Tranquilla per il nome, alla fine è solo un nome, anche se chiamarlo Enrico è importante per la storia. =D è abbastanza presto?? XD Fammi sapere che ne pensi. Grazie ancora per le tue recensioni. A presto. Un  bacione ^^
Vi lascio ad un piccolo spoiler:

Con lei non era scopare, con lei era amore, puro amore.
Non riuscivo a capire come mai continuassi a scopare con altre, quando volevo solo lei.
Non mi riconoscevo.
So solo che avevo paura.
Avevo paura di cosa sarebbe successo se con lei avessi avuto una storia, cosa sarebbe successo a me, al quadro e a lei.
Se avessimo dovuto parlare della mia famiglia, non sapevo cosa dirle, non potevo dirle chi ero davvero, l’avrei spaventata e si sarebbe allontanata per sempre.
Spero di avervi incuriosito. Il prossimo capitolo è dal punto di vista di Enrico, corto, ma molto importante.
Al prossimo capitolo ^^

   
 
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