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Autore: harley1958    16/04/2010    7 recensioni
Sono qui, in questa anonima stanza d'albergo, che mi rigiro insonne fra le lenzuola facendo il bilancio degli ultimi anni della mia vita. Le cose sono cambiate, eccome se lo sono.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PENSIERI PRIVATI...Si può entrare in se stessi con sincerità? Sì, ma è meglio farlo dalla porta sul retro, sfuggendo al ladri di intimità,in agguato all'ingresso principale.


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Sono qui, in questa anonima stanza d'albergo, che mi rigiro insonne fra le lenzuola facendo il bilancio degli ultimi anni della mia vita. Le cose sono cambiate, eccome se lo sono. Ho sfondato, sono famoso, guadagno un mucchio di soldi, giro il mondo, il mio nome e il mio volto sono ovunque...anche sulle mutande. Ma sono felice? Beh, posso dire di amare il lavoro che faccio e di non risparmiarmi nel farlo, anche se di fronte al risultato finale mi sento a disagio e, per quanto posso, cerco di non vederlo. Quando lavoro metto tutto me stesso, ogni cosa di me, anche la mia insofferenza e la mia impulsività cerco di incanalarle nel dare vita ai personaggi che interpreto. A volte è difficile anche perché ho la sensazione che siano loro, in taluni casi ad appropriarsi di me...che strano. La birra che ho preso dal frigo bar si sta scaldando, dimenticata sul comodino. Sarebbe meglio se non bevessi, ma l'alcool mi aiuta a sciogliere i nodi di inquietudine che a volte sento dentro lo stomaco. Lo so, non dovrei lamentarmi,ma questa vita non è solo rose e fiori come pensano i più. Per tutto c'è un prezzo. Ogni tanto penso di stare sgretolandomi pian piano ad ogni intervista,ogni articolo, ogni trovata pubblicitaria...zac! Via un pezzetto di me, non è una bella sensazione. Le fan,persone adorabili quando non cercano di spogliarti in mezzo alla strada, quando non urlano istericamente solo perché hanno visto la tua ombra. E non si può capire cosa sia entrare in internet e vedere la tua vita, la tua persona, tutto di te analizzato al microscopio, vivisezionato come se tu fossi una cavia da laboratorio. Ormai sono prigioniero, di me stesso,delle mie scelte e a volte questa consapevolezza fa male. Quando succede chiudo gli occhi e torno con la memoria al tempo in cui non ero nessuno e potevo andare al pub con i miei amici e fare casino tutta la notte; non avevo uno straccio di donna ,ma la mia amante appassionata era la libertà. Capitava anche che mi rinchiudessi nel mio mondo speciale fatto di note e spartiti che gelosamente non condividevo con nessuno, se non con il mio cane che, accucciato ai miei piedi, ascoltava, guardandomi con occhi sinceri ed intelligenti, quasi avesse voluto dirmi: "tranquillo,anche se fa schifo,io ti voglio bene lo stesso". Che bei momenti e quanta nostalgia nel ricordarli.

Non avevo niente ed ero alla costante ricerca di qualcosa. Ora ho tutto, ma non so più che cercare, a parte forse me stesso. Ho paura, sì, lo ammetto, ho paura di ciò che dico, che faccio, sto perdendo la mia spontaneità, me l'hanno fatto notare, so che è così, ma nella mia situazione essere sinceri equivale a lasciarsi massacrare. Tutti mi stanno intorno, mi chiedono qualcosa, vogliono qualcosa da me e il mio compito è di accontentarli. Io sono qui a vendere la mia anima per i loro sorrisi. Nessuno si chiede come sto, questo non è rilevante, finché sorrido e firmo autografi è tutto ok, poco importa se un peso mi schiaccia e il mio sorriso sia tirato. Ho le occhiaie? Sicuramente diranno che ho fatto le ore piccole in locali molto in, magari invece sono stato male, ma nessuno pensa che questo possa accadere. Io sono perfetto,  fortunato, bello, ricco...  se fossi al tuo posto,dicono. Se foste al mio posto alle volte urlereste, così, solo per evitare di soffocare. Anche i rapporti con gli altri si sviluppano sotto un'ottica falsata: vogliono la mia compagnia in quanto persona o mi cercano in quanto personaggio? Non lo so mai per certo, quindi per non sbagliare non mi fido di nessuno e scusatemi se a volte vi sembro freddo o se sbotto inveendo,non ce l'ho con voi personalmente, ma con tutti quelli che mi usano. A volte mi sento una puttana! Te lo sei scelto,di che ti lamenti? Giusto, è vero, non ho il diritto di farlo, però per un istante soltanto provate a capire che sono ancora un essere umano,una persona come tutti, non vedetemi perfetto, non pensate che io non sbagli, ma altresì, non crediate che sia fatto di gomma e che tutto mi rimbalzi addosso perchè non è così.
Forse del ragazzo che ero è rimasto ben poco, ma se qualcosa di quel giovane timido ed ironico c'è ancora, questo qualcosa è di certo la dignità, è l'affrontare tutto a testa alta, conscio del fatto di essersi guadagnato ciò che ha. Tutto questo valeva per lo sconosciuto Rob, ancora di più è l'appiglio per il famoso Robert Pattinson.


   
 
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