A LITTLE PAIN


Correvo.
Correvo rapidamente lungo quel corridoio che ora sembrava interminabile.
Sentivo la tua voce risuonarmi nella mente come un disco rotto, era forte e nitida come se in quel momento ti trovassi lì, accanto a me.
"Nana"
Le tue parole sono un soffio vitale per me.
Che stupida che sono, non è vero, Ren?
Presentandomi qui mi illudo che tutto possa tornare come era prima.
Come quando facevamo il bagno nella stessa vasca, come quando mi lavavi la schiena stringendomi a te e sussurrandomi all'orecchio dolci parole con quella tua voce profonda e bassa come un soffio di vento, quando io ti prendevo in giro per la serietà con cui mi dicevi che avresti potuto avere un figlio con me.
Mi mancano quei momenti.
Mi manchi te, Ren.
Sono cosciente del fatto di essere un'egoista, venendo qui dinnanzi a te senza preavviso, rovinando la perfetta vita che stai vivendo come famoso musicista.
So che appena mi vedrai il perfetto equilibrio che avevi creato con tanto impegno verrà improvvisamente rotto, lo so, perchè tu sei come me.
Anche se non sono tanto ingenua da credere che tu mi ami ancora so che comunque ti farà male rincontrarmi, perchè aprirà le vecchie ferite che nessuno di noi due ha ancora remarginato.
Che stupida.
Non sarei dovuta venire.
Ma sono venuta, perchè sono egoista.
Perchè benchè siano passati due anni, benchè la distanza tra noi sia diventata sempre maggiore, io dentro il mio cuore sento di volere che tu sia mio.
Vedi, Ren, che sono una stupida egoista?
Quella stupida ragazza con cui condividevi la casa, con cui andavi a letto, che quando sei partito è scoppiata a piangere come una bambina, e che ora si illude che tu sia ancora suo.
Aprii la porta del salone di schianto, precipitandomi verso le prime file.
Le luci si erano già abbassate, le urla dei fan si dilagavano per tutto il perimetro mentre sul palco erano apparse fotografie dei trapnes.
Correvo, correvo ancora contro il tempo.
Un'immensa luce giuse dal palco, facendo strada alla figura snella e sinuosa di Reira.
L'assolo di chitarra fece spazio alla sua voce meravigliosa e candida, capace di scaldare il cuore.
"Travel to the moon
Kimi wa nemuri, yume wo toku
Dare mo inai, hoshi no hikari
Ayatsuri nagara
Tsuyoku naru tame,
Wasureta egao
Kitto futari nara, torimodosu" cantò la ragazza riccia, provocando gli esulti della folla.
"Viaggi verso la luna,dormi e decifri sogni, non c’è nessuno mentre giochi ad accendere e spegnere le stelle"pensavo mentre i miei occhi erano puntati verso l'unica stella che avesse mai illuminato le mie notti.
Tu eri lì, proprio di fronte a me.
Il tuo viso era serio, concentrato sugli accordi della canzone, sulla tua fronte erano presenti poche gocce di sudore che parevano quasi farti brillare di una luce solo tua.
"I'm here waiting for you
Ima to wa chigau mirai ga atte mo
I'm here waiting for you
Sakebi tsudzukete
Kitto kokoro wa,
Tsunagu ito wo tagutteru
Ano koro no watashi,
Me wo samasu you ni
No need to cry" continuò Reira volgendo la mano verso il pubblico in delirio.
La sua voce acuta sembrò per un'attimo penetrarmi fin nel cuore, aprendomi a tutto il mondo così com'ero realmente. Le sue parole mi sfioravano la superficie della pelle ferendomi invisibilmente con la loro intensità.
"Saremo più forti se ritroveremo il sorriso che abbiamo dimenticato. E in due possiamo farcela. Devi capire che ti aspetterò comunque, anche se il futuro sarà diverso dal presente. Sto qui aspettandoti, continuerò a gridarlo.
I nostri cuori già tirano verso di loro il filo che li unisce, e la mia stessa di allora si risveglierà.
Non devi piangere."
Perchè queste parole mi facevano così male, Ren?
Era veramente una canzone, quella che stavi suonando, o la storia della nostra vita?
Sentii che gli occhi mi si stavano infiammando, le immagini cominciavano a sembrare più sfocate.
Calde lacrime avevano iniziato a scendermi lungo le guance.
Perchè piangevo così? Perchè non riuscivo a smettere di farle cadere copiose dai miei occhi?
Perchè, Ren?
"Travel in silence,
Te wo nobaseba, fureru no ni
Kimi wa tooi, sore wa,
Omoide no naka no koto
Koe ga kikoeru,
Me wo tojireba
Chiisa na itami sae,
Itoshikute, Mitsumete"
Un singhiozzo mi uscì dal petto quando sentii che la piccola mano di Hachi era appena entrata in contatto con la mia, stringendomela con infinito calore.
Non lo ammetterò mai, perchè sono egoista.
Ma non so come avrei potuto superare quel momento,se lei non fosse stata accanto a me.
"viaggi in silenzio, se allungo la mano riesco a toccarti. Eppure sei lontano.E’ una mia memoria
Sento la tua voce.
Chiudo gli occhi e avverto un piccolo dolore, ma tanto desiderato"
Il palco era così vicino a me, se solo avessi allungato la mano sarei quasi riuscita a sfiorarti.
Ma allora perchè sento questo senso di vuoto? Perchè non mi sono mai sentita tanto distante da te?
E perchè tu non sei mai stato tanto distante da me, Ren?
Sentivo di star di nuovo per scoppiare in lacrime, per quale motivo tu riuscivi sempre ad eludere le mie difese?
Strinsi la mano di Hachi con maggiore intensità, quasi avessi paura che anche lei potesse abbandonarmi, come avevi fatto tu.
Perchè sono egoista.
Perchè non voglio perdervi.
Non voglio perderti ancora, Ren.
E mentre dalle palpebre mi cadeva l'ennesima lacrima, socchiusi le labbra, lasciando uscire una parola fragile e leggera come una brezza estiva.
"Ti amo" sussurrai, ben coscente del fatto che non sarei stata udita da nessuno.
Ma volevo che tu lo sapessi, Ren.
Non ho mai amato nessuno al di fuori di te.
Perciò ti prego, non lasciarmi di nuovo sola.