Oddio!
Volete farmi morire? 18 recensioni? Sto gongolando. Se vedete qualcuno
passeggiare con un sorriso ebete stampato in faccia sappiate che sono
io XD
Bene…
per rispondere ad una domanda comune (Così non lo ripeto
diciotto volte nelle
risposte ai commenti) alla porta c’è…
Ahuahuahua Leggete e lo scoprirete ù.ù
Sono
perfida, vero? No in realtà sono solo un po’
idiota XD
Bene…
che devo aggiungere? Ah, si. Non uccidetemi o non saprete mai come
continua la
storia!
Al
solito lo spoiler si trova sul blog Here!
Ps: Per
chi volesse contattarmi il mio indirizzo msn è: NekoHari@msn.com
Mentre
il link per face book lo trovate sul blog! Basta che mi dite chi siete
e sarò
felice di aggiungervi!
Risposta alle
recensioni
Marika92: Un
piccolo passo avanti per loro, un grande passo avanti per
l’umanità ù_ù XD
harrytat: Grazie
per i complimenti *.*
Semolina81: Penso
che Bella la stiamo invidiando un po’ tutte…
maledetta a lei XD Si ritrova in
casa, da sola, con un bel esemplare di pianista maschio adulto e non ne
ha
ancora approfittato! Ma io non lo so! ù.ù
La nostra piccola Bellina è passiva/aggressiva!
Quando serve sa tirare
fuori gli artigli, ma è principalmente di indole pacata.
Vediamo un po’ in
questo capitolo come si comporta =3
plubuffy: Giusy
piccina! Lo so che i chap sono troppo corti ç_ç
Ma mi sembra inutile e
ridondante aggiungere così prettamente inutili per allungare
il brodo! Ma tanto
tu mi perdoni lo stesso, vero? *occhioni da cucciolo*
grepattz: Il pezzo
della stanza è anche il mio preferito! Pensa che nella prima
stesura non c’era,
ma mentre lo scrivevo mi sono divertita troppo! Sono veramente contenta
di
averlo aggiunto! Penso sia una delle parti che preferisco di tutte le
storie
che ho scritto XD
luis: Non
ti preoccupare del mancato commento! A fine storia faccio la conta e
chi manca…
beh sappi solo che gli ultimi non sono sopravvissuti! u.ù
… XD
giova71: Spero
di non far sembrare le cose troppo veloci… il tempo passa
è vero, ma certe
volte tempo che tutti questi salti temporali facciano perdere un
po’ il filo =P
kandy_angel:
Benvenuta! X3 I nuovi fan sono sempre ben accetti! In omaggio una copia
autografata, da qualcun altro, della storia XDD
chi61: Vorrei
riuscire a descrivere di più le loro giornate sinceramente,
ma ho paura di
diventare troppo noiosa e monotona! Spero che anche questo capitolo ti
possa
piacere!
fabiolina: Nella
camera di Edward si stava formando un ecosistema a parte XD Non ho
nemmeno
osato immaginare cosa nascondesse sotto al letto… Brrrr! XD
Goten:
Biscottina! Ogni volta che Bella si spaventa lo faccio in tuo onore XD
Mr
Darcy: Oddei
addirittura dieci minuti? Sono contenta di averti rallegrato
così tanto! Ahahaha!
ForgottenSnow:
Benvenuta!
Grazie per tutti i belliFFimi complimenti! Se andate avanti
così rischio di
montarmi la testa! Vorrei anche io un Edward mi arriva di soppiatto
alle spalle
e mi agguanta! *O*Però lo preferisco sbarbato
ù.ù Sono d’accordo con te sulla
Bella della Meyer! Infatti in tutte le mie storie è OOC! XD
proprio non ce la
faccio a vederla originale! Mi verrebbe da tirarle qualcosa dietro!
Hihi!
Fuffy91: Beati
loro che fanno i novelli sposini ç_ç Che invidia!
JessikinaCullen:
Ma io
ti adoro! Hai commentato capitolo per capitolo! Sto con gli occhi a
cuore! Mi sono
mancate le tue recensioni, ma se ti tolgono tempo alle scrivere posso
farne a
meno! Ogni volta che vedo un tuo aggiornamento sembro Alice che batte
le mani e
ride come una scema XD Un bacio grande grande!
jennyvava: Il
tuo segreto con me è al sicuro ù_ù E
ti dirò di più… anche io detesto le
melanzane! XD In ogni mia storia c’è sempre un
qualcosa di autobiografico dall’odio
per le melanzane a… boh altro XD Ora non mi viene in mente e
a parlar di cibo
mi è venuta fame!
Antonya:
Benvenuta anche a te! Mi è piaciuto tanto come hai descritto
i miei personaggi!
È stato bello leggere il tuo commento! ^_^
Anthy: Ciao carissima! È una vita che non ci sentiamo hehe! Ah ah ah quale mancanza da parte tua non recensire la sorella maggiore di questa piccolina ù_ù (Shona stai zitta che tu ti dimentichi di recensire una volta si è l’altra pure! Arg ù.ù) Sono contenta che la storia ti piaccia ^_^ Era nata quasi per sfogo perché l’altra non la sopportavo più! XD La mia piccolina fa conquiste lol! *spero sia la fame che parla perché tra una cosa e l’altra sto dicendo un sacco di strullate XD* Un bacioneee!
Capitolo 5
Il
campanello continua a suonare impazzito mentre corro fuori dalla cucina.
<<
Arrivo! Arrivo! >> Urlo stupidamente visto che la casa
è quasi
completamente insonorizzata.
Prendo
un respiro per calmare il fiato mentre abbasso la maniglia e apro un
po’ la
porta.
<<
Chi è? >>
<<
Ciao Bella. >> La voce strascicata che per tanto tempo ho
amato mi sfiora
con una viscida carezza.
<<
Lucas… >> Tremante e immobile con la mano
ancora sulla maniglia non
riesco a dire o pensare altro.
Alto
come me lo ricordavo. Le spalle grandi leggermente sproporzionate dal
resto del
corpo. I capelli tagliati quasi a zero che gli colorano di nero la
testa. Gli occhi
scuri come pozzi senza fondo.
Ho la
bocca secca e la gola chiusa, le parole non ne vogliono sapere di
uscire.
<<
Non mi fai accomodare? Ti sei trovata un bel posticino dove stare.
>> Si
muove di un passo poggiando una mano alla porta per aprirla del tutto.
Con uno
scatto di paura cerco di richiudere il portone, ma come sempre, Lucas
è troppo
forte e senza sforzo riesce a spalancarlo facendomi cadere a terra.
<<
Ti sembra il modo di accogliermi dopo così tanto tempo che
non ci vediamo?
>> Si abbassa afferrandomi per i polsi e stringendo fino
a farmi male.
<<
Lasciami… >> Sussurro solo. Non riesco a
parlare.
<<
Come hai detto tesoro? Non credo di aver sentito. >>
Mi tira
su di peso e tutto quello che riesco a fare è urlare
terrorizzata.
<<
Lasciami! Lasciami! >> Scalcio cercando di liberarmi, ma
sembra di
colpire un muro di cemento.
<<
Sta ferma! Sai cosa ho dovuto passare a causa del tuo scherzetto?
>>
Stringe ancora di più la presa facendomi dolore i polsi.
<<
Lasciami bastardo! È colpa tua! È stata tutta
colpa tua! >>
Richiamato
dalle mie urla Edward arriva appena in tempo per vedere Lucas,
l’uomo che un
tempo amavo, colpirmi al volto con uno schiaffo.
<<
Lasciala immediatamente. >> Edward corre verso di noi
strappandomi dalla
sua presa.
Mi
lascio andare contro di lui shockata dalla paura.
Il
dolore dello schiaffo è nulla in confronto a quello che
sento dentro.
<<
Ma brava la mia piccola puttana, hai già trovato qualcun
altro da cui farti
sbattere? >> Urla senza ritegno mentre le lacrime mi
bruciano gli occhi. Edward
mi lascia ed io scivolo a terra carponi.
<<
Vattene immediatamente da casa mia. >> La sua voce
è bassa e roca, quasi
un ringhio.
<<
Levati dalle palle! Devo finire di parlare con quella piccola
sgualdrina.
>> Senza che me ne renda conto Edward si è
scagliato contro Lucas
dandogli un pugno in faccia.
Non so
bene come ma si ritrovano a terra vicino a me continuando a colpirsi.
Il
labbro di Edward è spaccato così come il naso di
Lucas che perde sangue.
Dalla
strada il suono delle sirene della polizia mi fa distogliere lo sguardo
e
quando un agente corre in casa per separare i due non posso far altro
che
gattonare verso Edward ora seduto a terra.
<<
Lucas Woofer è in arresto per aggressione e violazione del
mandato
d’ingiunzione restrittiva nei confronti della signorina
Isabella Swan. Ha
il
diritto di rimanere in silenzio. Qualsiasi cosa dica può e
sarà usata contro di
lei in tribunale. Ha diritto alla presenza di un avvocato durante
l'interrogatorio. Se non può permettersi un avvocato, gliene
verrà assegnato
uno d'ufficio. >> Mentre il poliziotto fa scattare le
manette sui polsi
di Lucas, non posso non notare lo sguardo di disprezzo che mi rivolge.
Un
altro
agente, una donna, ci si avvicina inginocchiandosi accanto a noi.
<<
Per fortuna avete chiamato in tempo. Avete bisogno che vi chiami
un’ambulanza?
>> L’unica cosa a cui riesco a pensare
è quando Edward abbia trovato il
tempo di chiamare le autorità.
<<
Non si preoccupi agente. Basterà del ghiaccio.
>> Con un po’ di
difficoltà Edward si tira in piedi e io con lui.
<<
Uno di voi deve venire in centrale ha esporre denuncia. Per stanotte
non dovete
preoccuparvi, potete venire anche domani in mattinata. La ringraziamo
per la
chiamata signor Cullen. >>
Ancora
ammutolita guardo l’agente uscire di casa chiudendosi il
portone alle spalle.
<<
Bella. >> Alzo lo sguardo su di lui.
Il taglio
sul labbro ha quasi smesso di sanguinare e ora il sangue si sta
lentamente
coagulando. Ha uno zigomo livido e sicuramente domani avrà
un ematoma coi
fiocchi.
Mi prende
per mano trascinandomi fino al soggiorno dove mi fa sedere su un divano.
Sparisce
dietro la porta per poi tornare pochi istanti dopo con una pezza
bagnata in
mano.
Si
siede accanto a me e, delicatamente, mi sfiora la guancia arrossata a
causa
dello schiaffo.
<<
Dovrei essere io a medicarti. >> Piatta, la mia voce
rompe il silenzio
che si era creato.
<<
Pensavo stessi per svenire da un momento all’altro. Sei
bianca come un
fantasma. >> Gli fermo la mano col panno mentre
l’altra continua ad
accarezzarmi i capelli.
Gli
tolgo la pezza stringendola fra le dita, alcune gocce d’acqua
mi bagnano il
palmo scivolando sul braccio quando lo alzo per pulire il viso di
Edward.
Lentamente
tolgo il sangue dal labbro con diversi gemiti di dolore da parte
dell’uomo che
mi ha in qualche modo salvato.
<<
Come sapevi… >> Non trovo le parole per
chiedergli come ha fatto ad
essere così tempestivo nel chiamare il 911.
<<
Alice mi ha accennato al fatto che hai avuto problemi con un tuo ex
quando mi
ha parlato di te. E quando ho deciso di assumerti ne ho parlato con mia
zia. Mi
ha spiegato un po’ la situazione. >>
Mi
domando quanto in realtà sappia di tutta la faccenda.
Però
è
grazie a lui se ora non mi trovo ancora fra le grinfie di Lucas. Edward
si è
aperto con me ed io non gli ho reso niente in cambio. Posso dire di non
avergli
mentito, ma ho omesso tutta la mia verità.
<<
Sono stata con Lucas da quando ho lasciato casa Brandon. Ci
frequentavamo già
prima, ma solo dopo qualche mese abbiamo deciso di andare ad abitare
insieme. Pensavo
fosse l’uomo della mia vita, ma mi sono decisamente
sbagliata. Scoprii di
aspettare un bambino circa un anno fa. Ero così felice. Ho
sempre sognato di
avere una famiglia. Io, l’uomo che amavo e un bambino, o
forse anche di più.
>> Ho lo sguardo fisso su Edward, ma in realtà
non lo vedo neppure.
<<
Negli ultimi mesi che sono stata con lui… beh…
era diverso, cambiato. Tornava
tardi a casa e spesso portava i suoi amici per giocare a carte o bere.
Scommetteva e quando perdeva… se la rifaceva su di me.
>> Mi fermo un
attimo prendendo un lungo respiro. Non è facile ricordare
tutto questo dolore.
<<
Ero al quarto mese quando successe. Perse una grande somma di denaro a
poker e
una volta tornato a casa, ubriaco perso, iniziò ad
insultarmi e strattonarmi
finché non arrivammo alle scale e li mi spinse di sotto.
>> Mi porto una
mano al ventre, piatto come non vorrei che fosse.
<<
Persi il bambino per colpa sua. Non ricordo molto dei giorni
successivi. Mio
padre mi riportò a casa con lui a Forks. Pensò
lui a tutto, dalla denuncia al
suo arresto. E ora è tornato… >>
Sfinita dalle mie parole mi lascio
andare sul divano portandomi anche l’altra mano in grembo.
Non ho
la forza nemmeno di piangere, perché quello che mi fa
davvero male è la perdita
di mio figlio e non tutto quello che mi è successo a causa
di Lucas.
Edward
mi ha ascoltata in silenzio così come io ascoltai lui mesi
prima.
Le sue
braccia mi circondano stringendomi a lui e mi sento protetta nella sua
stretta
calda e rassicurante.
<<
Non uscirà tanto presto e se anche dovesse uscire non sarai
sola Bella.
>> Mi alza il viso facendo scontrare i nostri sguardi. I
suoi occhi verdi
sono fermi e decisi illuminati di determinazione.
Ci si
può innamorare di uno sguardo così che promette
amore e protezione.
<<
Non guardarmi così ti prego, o potrei iniziare a pensare
cose non vere.
>> Lentamente lo shock sta lasciando posto alla
sensazione di sicurezza
che Edward riesce a trasmettermi.
<<
Pensale, ti prego. >> Mi sfiora la guancia arrossata
delicatamente come
se fossi fragile come cristallo.
Lo
guardo confusa e i miei pensieri contrastano fra loro così
come il mio cuore e
la mia mente.
Il
primo bisognoso di affetto che Edward sembra provare sincero per me. La
seconda, razionale, pensa che stia succedendo tutto a causa della
nostra strana
situazione.
<<
Non confondere il bisogno che hai di me per qualcosa che non
è. >> Mi
alzo lasciandolo muto sul divano.
In
cucina mi riempio un bicchiere d’acqua che bevo tutto
d’un fiato.
È
tutto
così sbagliato. Non posso appoggiarmi a lui e lui non
può provare niente più
che… che cosa?
<<
Perché pensi che non sia capace di comprendere i miei
sentimenti? >> Il
bicchiere mi sfugge di mano cadendo sul pavimento e cospargendolo di
piccoli
cristalli affilati.
Non
smetterò mai di impaurirmi per le sue improvvise
apparizioni, ma questa quasi
me l’aspettavo. Nonostante la paura ancora presente in me
riesco a riprendere
bene o male il controllo.
<<
Perché io sono l’unica persona con cui hai
vissuto, parlato, visto negli ultimi
mesi se non anni. Se anche adesso ci fosse qualcosa fra di noi, che sia
un
sentimento vero o no, cosa ti fa credere che non appena uscirai di qua
e
tornerai a vivere tu non capisca che c’è un mondo
intero fuori da quella porta
e che io sono una donna come tante. Non sei l’unico ad aver
sofferto Edward ed
io non voglio soffrire più. >>
Allunga
la mano come per toccarmi, appena mi sfiora e poi abbassa la mano come
se
questa pesasse cento kg.
A passi
lenti lascio la cucina, salgo le scale, attraverso il corridoio fino a
chiudermi
la porta della mia camera alle spalle.
La
chiave gira due volte facendo scattare la serratura.
Mi
stendo sul letto cercando di non pensare a nulla. Impossibile. Da sotto
la
porta vedo la luce del corridoio accendersi e non posso fare a meno di
pensare,
sperare, che Edward sia dietro la
mia
porta.
Perché
in fondo anch’ io vorrei…