Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Shona    18/04/2010    21 recensioni
I lunghi capelli rossi mi impedivano di vederne il volto e la barba lasciata crescere lo faceva somigliare ad un vecchio eremita. L’unica cosa che riuscii a notare furono le sue mani grandi e dalle lunghe dita bianche, se non mi avessero detto che era un pianista lo avrei potuto notare benissimo da sola.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Oddio! Volete farmi morire? 18 recensioni? Sto gongolando. Se vedete qualcuno passeggiare con un sorriso ebete stampato in faccia sappiate che sono io XD

Bene… per rispondere ad una domanda comune (Così non lo ripeto diciotto volte nelle risposte ai commenti) alla porta c’è… Ahuahuahua Leggete e lo scoprirete ù.ù

Sono perfida, vero? No in realtà sono solo un po’ idiota XD

Bene… che devo aggiungere? Ah, si. Non uccidetemi o non saprete mai come continua la storia!

Al solito lo spoiler si trova sul blog Here!

Ps: Per chi volesse contattarmi il mio indirizzo msn è: NekoHari@msn.com

Mentre il link per face book lo trovate sul blog! Basta che mi dite chi siete e sarò felice di aggiungervi!

Risposta alle recensioni

 

Marika92: Un piccolo passo avanti per loro, un grande passo avanti per l’umanità ù_ù XD

harrytat: Grazie per i complimenti *.*

Semolina81: Penso che Bella la stiamo invidiando un po’ tutte… maledetta a lei XD Si ritrova in casa, da sola, con un bel esemplare di pianista maschio adulto e non ne ha ancora approfittato! Ma io non lo so! ù.ù  La nostra piccola Bellina è passiva/aggressiva! Quando serve sa tirare fuori gli artigli, ma è principalmente di indole pacata. Vediamo un po’ in questo capitolo come si comporta =3

plubuffy: Giusy piccina! Lo so che i chap sono troppo corti ç_ç Ma mi sembra inutile e ridondante aggiungere così prettamente inutili per allungare il brodo! Ma tanto tu mi perdoni lo stesso, vero? *occhioni da cucciolo*

grepattz: Il pezzo della stanza è anche il mio preferito! Pensa che nella prima stesura non c’era, ma mentre lo scrivevo mi sono divertita troppo! Sono veramente contenta di averlo aggiunto! Penso sia una delle parti che preferisco di tutte le storie che ho scritto XD

luis: Non ti preoccupare del mancato commento! A fine storia faccio la conta e chi manca… beh sappi solo che gli ultimi non sono sopravvissuti! u.ù … XD

giova71: Spero di non far sembrare le cose troppo veloci… il tempo passa è vero, ma certe volte tempo che tutti questi salti temporali facciano perdere un po’ il filo =P

kandy_angel: Benvenuta! X3 I nuovi fan sono sempre ben accetti! In omaggio una copia autografata, da qualcun altro, della storia XDD

chi61: Vorrei riuscire a descrivere di più le loro giornate sinceramente, ma ho paura di diventare troppo noiosa e monotona! Spero che anche questo capitolo ti possa piacere!

fabiolina: Nella camera di Edward si stava formando un ecosistema a parte XD Non ho nemmeno osato immaginare cosa nascondesse sotto al letto… Brrrr! XD

Goten: Biscottina! Ogni volta che Bella si spaventa lo faccio in tuo onore XD

Mr Darcy: Oddei addirittura dieci minuti? Sono contenta di averti rallegrato così tanto! Ahahaha!

ForgottenSnow: Benvenuta! Grazie per tutti i belliFFimi complimenti! Se andate avanti così rischio di montarmi la testa! Vorrei anche io un Edward mi arriva di soppiatto alle spalle e mi agguanta! *O*Però lo preferisco sbarbato ù.ù Sono d’accordo con te sulla Bella della Meyer! Infatti in tutte le mie storie è OOC! XD proprio non ce la faccio a vederla originale! Mi verrebbe da tirarle qualcosa dietro! Hihi!

Fuffy91: Beati loro che fanno i novelli sposini ç_ç Che invidia!

JessikinaCullen: Ma io ti adoro! Hai commentato capitolo per capitolo! Sto con gli occhi a cuore! Mi sono mancate le tue recensioni, ma se ti tolgono tempo alle scrivere posso farne a meno! Ogni volta che vedo un tuo aggiornamento sembro Alice che batte le mani e ride come una scema XD Un bacio grande grande!

jennyvava: Il tuo segreto con me è al sicuro ù_ù E ti dirò di più… anche io detesto le melanzane! XD In ogni mia storia c’è sempre un qualcosa di autobiografico dall’odio per le melanzane a… boh altro XD Ora non mi viene in mente e a parlar di cibo mi è venuta fame!

Antonya: Benvenuta anche a te! Mi è piaciuto tanto come hai descritto i miei personaggi! È stato bello leggere il tuo commento! ^_^

Anthy: Ciao carissima! È una vita che non ci sentiamo hehe! Ah ah ah quale mancanza da parte tua non recensire la sorella maggiore di questa piccolina ù_ù (Shona stai zitta che tu ti dimentichi di recensire una volta si è l’altra pure! Arg ù.ù) Sono contenta che la storia ti piaccia ^_^ Era nata quasi per sfogo perché l’altra non la sopportavo più! XD La mia piccolina fa conquiste lol! *spero sia la fame che parla perché tra una cosa e l’altra sto dicendo un sacco di strullate XD* Un bacioneee!

Piano


Capitolo 5

 

Il campanello continua a suonare impazzito mentre corro fuori dalla cucina.

<< Arrivo! Arrivo! >> Urlo stupidamente visto che la casa è quasi completamente insonorizzata.

Prendo un respiro per calmare il fiato mentre abbasso la maniglia e apro un po’ la porta.

<< Chi è? >>

<< Ciao Bella. >> La voce strascicata che per tanto tempo ho amato mi sfiora con una viscida carezza.

<< Lucas… >> Tremante e immobile con la mano ancora sulla maniglia non riesco a dire o pensare altro.

Alto come me lo ricordavo. Le spalle grandi leggermente sproporzionate dal resto del corpo. I capelli tagliati quasi a zero che gli colorano di nero la testa. Gli occhi scuri come pozzi senza fondo.

Ho la bocca secca e la gola chiusa, le parole non ne vogliono sapere di uscire.

<< Non mi fai accomodare? Ti sei trovata un bel posticino dove stare. >> Si muove di un passo poggiando una mano alla porta per aprirla del tutto.

Con uno scatto di paura cerco di richiudere il portone, ma come sempre, Lucas è troppo forte e senza sforzo riesce a spalancarlo facendomi cadere a terra.

<< Ti sembra il modo di accogliermi dopo così tanto tempo che non ci vediamo? >> Si abbassa afferrandomi per i polsi e stringendo fino a farmi male.

<< Lasciami… >> Sussurro solo. Non riesco a parlare.

<< Come hai detto tesoro? Non credo di aver sentito. >>

Mi tira su di peso e tutto quello che riesco a fare è urlare terrorizzata.

<< Lasciami! Lasciami! >> Scalcio cercando di liberarmi, ma sembra di colpire un muro di cemento.

<< Sta ferma! Sai cosa ho dovuto passare a causa del tuo scherzetto? >> Stringe ancora di più la presa facendomi dolore i polsi.

<< Lasciami bastardo! È colpa tua! È stata tutta colpa tua! >>

Richiamato dalle mie urla Edward arriva appena in tempo per vedere Lucas, l’uomo che un tempo amavo, colpirmi al volto con uno schiaffo.

<< Lasciala immediatamente. >> Edward corre verso di noi strappandomi dalla sua presa.

Mi lascio andare contro di lui shockata dalla paura.

Il dolore dello schiaffo è nulla in confronto a quello che sento dentro.

<< Ma brava la mia piccola puttana, hai già trovato qualcun altro da cui farti sbattere? >> Urla senza ritegno mentre le lacrime mi bruciano gli occhi. Edward mi lascia ed io scivolo a terra carponi.

<< Vattene immediatamente da casa mia. >> La sua voce è bassa e roca, quasi un ringhio.

<< Levati dalle palle! Devo finire di parlare con quella piccola sgualdrina. >> Senza che me ne renda conto Edward si è scagliato contro Lucas dandogli un pugno in faccia.

Non so bene come ma si ritrovano a terra vicino a me continuando a colpirsi.

Il labbro di Edward è spaccato così come il naso di Lucas che perde sangue.

Dalla strada il suono delle sirene della polizia mi fa distogliere lo sguardo e quando un agente corre in casa per separare i due non posso far altro che gattonare verso Edward ora seduto a terra.

<< Lucas Woofer è in arresto per aggressione e violazione del mandato d’ingiunzione restrittiva nei confronti della signorina Isabella Swan. Ha il diritto di rimanere in silenzio. Qualsiasi cosa dica può e sarà usata contro di lei in tribunale. Ha diritto alla presenza di un avvocato durante l'interrogatorio. Se non può permettersi un avvocato, gliene verrà assegnato uno d'ufficio. >> Mentre il poliziotto fa scattare le manette sui polsi di Lucas, non posso non notare lo sguardo di disprezzo che mi rivolge.

Un altro agente, una donna, ci si avvicina inginocchiandosi accanto a noi.

<< Per fortuna avete chiamato in tempo. Avete bisogno che vi chiami un’ambulanza? >> L’unica cosa a cui riesco a pensare è quando Edward abbia trovato il tempo di chiamare le autorità.

<< Non si preoccupi agente. Basterà del ghiaccio. >> Con un po’ di difficoltà Edward si tira in piedi e io con lui.

<< Uno di voi deve venire in centrale ha esporre denuncia. Per stanotte non dovete preoccuparvi, potete venire anche domani in mattinata. La ringraziamo per la chiamata signor Cullen. >>

Ancora ammutolita guardo l’agente uscire di casa chiudendosi il portone alle spalle.

<< Bella. >> Alzo lo sguardo su di lui.

Il taglio sul labbro ha quasi smesso di sanguinare e ora il sangue si sta lentamente coagulando. Ha uno zigomo livido e sicuramente domani avrà un ematoma coi fiocchi.

Mi prende per mano trascinandomi fino al soggiorno dove mi fa sedere su un divano.

Sparisce dietro la porta per poi tornare pochi istanti dopo con una pezza bagnata in mano.

Si siede accanto a me e, delicatamente, mi sfiora la guancia arrossata a causa dello schiaffo.

<< Dovrei essere io a medicarti. >> Piatta, la mia voce rompe il silenzio che si era creato.

<< Pensavo stessi per svenire da un momento all’altro. Sei bianca come un fantasma. >> Gli fermo la mano col panno mentre l’altra continua ad accarezzarmi i capelli.

Gli tolgo la pezza stringendola fra le dita, alcune gocce d’acqua mi bagnano il palmo scivolando sul braccio quando lo alzo per pulire il viso di Edward.

Lentamente tolgo il sangue dal labbro con diversi gemiti di dolore da parte dell’uomo che mi ha in qualche modo salvato.

<< Come sapevi… >> Non trovo le parole per chiedergli come ha fatto ad essere così tempestivo nel chiamare il 911.

<< Alice mi ha accennato al fatto che hai avuto problemi con un tuo ex quando mi ha parlato di te. E quando ho deciso di assumerti ne ho parlato con mia zia. Mi ha spiegato un po’ la situazione. >>

Mi domando quanto in realtà sappia di tutta la faccenda.

Però è grazie a lui se ora non mi trovo ancora fra le grinfie di Lucas. Edward si è aperto con me ed io non gli ho reso niente in cambio. Posso dire di non avergli mentito, ma ho omesso tutta la mia verità.

<< Sono stata con Lucas da quando ho lasciato casa Brandon. Ci frequentavamo già prima, ma solo dopo qualche mese abbiamo deciso di andare ad abitare insieme. Pensavo fosse l’uomo della mia vita, ma mi sono decisamente sbagliata. Scoprii di aspettare un bambino circa un anno fa. Ero così felice. Ho sempre sognato di avere una famiglia. Io, l’uomo che amavo e un bambino, o forse anche di più. >> Ho lo sguardo fisso su Edward, ma in realtà non lo vedo neppure.

<< Negli ultimi mesi che sono stata con lui… beh… era diverso, cambiato. Tornava tardi a casa e spesso portava i suoi amici per giocare a carte o bere. Scommetteva e quando perdeva… se la rifaceva su di me. >> Mi fermo un attimo prendendo un lungo respiro. Non è facile ricordare tutto questo dolore.

<< Ero al quarto mese quando successe. Perse una grande somma di denaro a poker e una volta tornato a casa, ubriaco perso, iniziò ad insultarmi e strattonarmi finché non arrivammo alle scale e li mi spinse di sotto. >> Mi porto una mano al ventre, piatto come non vorrei che fosse.

<< Persi il bambino per colpa sua. Non ricordo molto dei giorni successivi. Mio padre mi riportò a casa con lui a Forks. Pensò lui a tutto, dalla denuncia al suo arresto. E ora è tornato… >> Sfinita dalle mie parole mi lascio andare sul divano portandomi anche l’altra mano in grembo.

Non ho la forza nemmeno di piangere, perché quello che mi fa davvero male è la perdita di mio figlio e non tutto quello che mi è successo a causa di Lucas.

Edward mi ha ascoltata in silenzio così come io ascoltai lui mesi prima.

Le sue braccia mi circondano stringendomi a lui e mi sento protetta nella sua stretta calda e rassicurante.

<< Non uscirà tanto presto e se anche dovesse uscire non sarai sola Bella. >> Mi alza il viso facendo scontrare i nostri sguardi. I suoi occhi verdi sono fermi e decisi illuminati di determinazione.

Ci si può innamorare di uno sguardo così che promette amore e protezione.

<< Non guardarmi così ti prego, o potrei iniziare a pensare cose non vere. >> Lentamente lo shock sta lasciando posto alla sensazione di sicurezza che Edward riesce a trasmettermi.

<< Pensale, ti prego. >> Mi sfiora la guancia arrossata delicatamente come se fossi fragile come cristallo.

Lo guardo confusa e i miei pensieri contrastano fra loro così come il mio cuore e la mia mente.

Il primo bisognoso di affetto che Edward sembra provare sincero per me. La seconda, razionale, pensa che stia succedendo tutto a causa della nostra strana situazione.

<< Non confondere il bisogno che hai di me per qualcosa che non è. >> Mi alzo lasciandolo muto sul divano.

In cucina mi riempio un bicchiere d’acqua che bevo tutto d’un fiato.

È tutto così sbagliato. Non posso appoggiarmi a lui e lui non può provare niente più che… che cosa?

<< Perché pensi che non sia capace di comprendere i miei sentimenti? >> Il bicchiere mi sfugge di mano cadendo sul pavimento e cospargendolo di piccoli cristalli affilati.

Non smetterò mai di impaurirmi per le sue improvvise apparizioni, ma questa quasi me l’aspettavo. Nonostante la paura ancora presente in me riesco  a riprendere  bene o male il controllo.

<< Perché io sono l’unica persona con cui hai vissuto, parlato, visto negli ultimi mesi se non anni. Se anche adesso ci fosse qualcosa fra di noi, che sia un sentimento vero o no, cosa ti fa credere che non appena uscirai di qua e tornerai a vivere tu non capisca che c’è un mondo intero fuori da quella porta e che io sono una donna come tante. Non sei l’unico ad aver sofferto Edward ed io non voglio soffrire più. >>

Allunga la mano come per toccarmi, appena mi sfiora e poi abbassa la mano come se questa pesasse cento kg.

A passi lenti lascio la cucina, salgo le scale, attraverso il corridoio fino a chiudermi la porta della mia camera alle spalle.

La chiave gira due volte facendo scattare la serratura.

Mi stendo sul letto cercando di non pensare a nulla. Impossibile. Da sotto la porta vedo la luce del corridoio accendersi e non posso fare a meno di pensare, sperare, che Edward sia dietro la mia porta.

Perché in fondo anch’ io vorrei…

   
 
Leggi le 21 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Shona