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Autore: engel_k    19/04/2010    1 recensioni
Mi incanto nel guardarla camminare e salutare tutti con un sorriso, si siede nel banco di fronte al mio, non si è ancora accorta che la sto fissando da quando è entrata, meglio così. D’un tratto si gira e con un sorriso mozzafiato inizia a parlarmi… -Ciao!...Io sono Marika!-
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come un angelo custode

 

-Non ci sei andata a letto??? Che hanno fatto alla mia amica Federica?! Chi sei tu?!-

-Dai smettila!...Lo sai, Marika è etero e poi non voglio andarci a letto! È un’amica…-

-Fede…-

-Che vuoi?-

-Sai quando hai detto questa identica frase?-

-Non pensarlo nemmeno! Non ero innamorata nemmeno con Sara pensa con lei!-

Si che eri innamorata, facevi finta di niente, soprattutto ora. Fai quella forte, che non si affeziona a nessuno ma lo sai bene che ti stai affezionando a Marika…proprio come ti sei affezionata a Sara ma…Marika è etero.

-Fede…Non sono uno di quelli a cui devi nascondere le cose…-

-Senti non lo so ok?...-

-Fede…-

-Sto bene quando mi trovo con lei, questo si…Ma…non mi sto di certo innamorando.-

-Come dici tu…-

-Si Mirko, come dico io. Andiamo va…-

 

Serena al solito non mi parla, Mirko sta cercando di farci riappacificare ma la cosa risulta difficile.

Saliamo in autobus e mi siedo lontana dalla folla di ragazzi già troppo attivi di prima mattina, mi metto le cuffie e inizio a pensare a tutta questa strana situazione in cui mi ritrovo.

La mia migliore amica non mi parla perché non ho voluto che si vedesse con Sissi, una specie di ex di Marika per cui lei è stata male, mi chiedo ancora perché abbia fatto tutto questo casino…

La mia ex non mi cerca più, grazie a Marika, e mi chiedo perché lei abbia fatto questo casino…

E io…

Tu si stai innamorando di Marika

No!

 

-Fede? Ti sei addormentata o cosa? Dai siamo arrivati…-

Scendo un attimo dalle nuvole quando Mirko mi chiama per dirmi che dobbiamo scendere, tolgo le cuffie e scesa dall’autobus mi avvio verso la scuola.

 

Entro in classe e mi ritrovo addosso il peso di un corpo femminile, che dopo sabato sera conosco molto bene.

-Fedeeeee!-

-Ei…Ciao Marika.-

-Che bello vederti…-,rimane ancora abbracciata a me mentre cammino verso il mio banco.

-Anche per me è un piacere…-,sorrido.

-Mi sei mancata sai?-

-Non ci vediamo da un giorno si e no!-, stavolta rido, da quando è così dolce?

-Ufffffff…-

-Dai staccati!...Fammi sistemare…-

-Mi sono messa accanto a te…ti dispiace?-

-No certo che no, anzi.-,mi sto davvero affezionando a lei.

In questo momento sento una strana sensazione scorrere nelle mie vene come se mi fossi fatta una dose  di felicità e buon umore.

Passiamo le prime tre ore a coccolarci, Marika dice sempre che non riceve abbastanza attenzioni e che io sono l’unica persona che le dimostra affetto.

Rimane appoggiata alla mia spalla fino alla suono della ricreazione.

-Vieni con me? Devo comprarmi il panino…-

-Si ok…Però mi fermo un attimo alla macchinetta va bene?-

-Sisi!-

Ci alziamo e a braccetto ci dirigiamo nell’androne della scuola.

-Ti raggiungo subito!-

-Ok!-, mi da un bacio sulla guancia. Da sabato sera siamo come diventate due amiche inseparabili.

 

-Sai Fede…Sto bene con te. Davvero.-

-Perché?-

-Hai questa voce rassicurante…e…tu mi fai sentire davvero protetta e soprattutto…-

-Cosa?-

-Mi vuoi bene.-

-Come fai a saperlo?-

-Ieri ho parlato con Serena.-

-Che hai fatto??-

-Si bhe…volevo sapere qualcosa in più su di te.-

-Che ti ha detto?-

-Che non ti comporti così con tutte. Ti limiti a provarci e se non funziona lasci perdere e cambi strada…tu sai che sono etero ma non ti importa.-

-Magari ci sto provando lo stesso.-

-Fede…-

-Eh?-

-Mi ha anche detto che…tu solitamente sei una gran stronza. Ma con me no. Sei sempre così …dolce e …gentile.-

-…-

-Grazie.-

-Di niente.-

-Mi abbracci ora?-

-Vieni qui scricciolo…-

 

Ricordare quella sera è davvero piacevole.

Sorrido mentre addento la mia colazione quando…

-Guardate! La snob di Marika! Ei snob!-

Marika non si gira, non vuole ascoltarle.

-Ei stronzetta vieni qua!-

Una ragazza, bionda, robusta le prende un braccio e la butta a terra.

-Nicola è mio! Mettitelo in testa! Era il mio ragazzo e lo sarà di nuovo!-

Lascio cadere il mio Kinder Bueno a terra e corro verso Marika.

-Ei tu!-

Tiro un pugno alla bionda,dritto sullo stomaco.

Guardo Marika che è finita a terra ha sbattuto il labbro, le sanguina.

 

Guarda che le hanno fatto. Per uno stupido ragazzo.

Queste stronze. Che ci fai ancora ferma? Colpisci!

 

Presa dalla rabbia inizio a prenderla a calci, non so che mi prende.

Mi arriva un pugno sulla spalla, fa male.

Poi da dietro sento una presa molto forse fermarmi dal tirare l’ennesimo pugno a Teresa, così penso si chiami.

-Mirko lasciami!-

-Calmati dio santo!-

Respiro in modo affannoso, ancora presa dalla rabbia.

Non so bene il perché.

Non ho mai fatto così, per nessuno.

Ma vedere Marika a terra, indifesa e dolorante ha fatto nascere in me un senso di protezione…come fossi il suo angelo custode.

Mi libero dalla presa di Mirko e prendo Marika in braccio.

Tutta la scuola e intorno a noi.

-Oriana…di alla prof che Marika sta poco bene, siamo in infermeria…-

-Si ok.-

-Non dirle della litigata.-

-Si…-

Mi faccio spazio tra la folla di ragazze dagli occhi sgranati e mi avvio verso l’infermeria.

 

Faccio sdraiare Marika sul lettino, si è spaventata,è bianca in viso.

-Ei, scricciolo…Tutto ok?-

-Si…-

-Vieni…mettiamoci qualcosa.-

Prendo del disinfettante dal mobiletto di vetro e lo metto su un batuffolo di cotone passandolo con delicatezza sulle belle labbra di Marika.

-Fede…dio…-

-Cosa?-

-Hai un livido enorme che sul collo…e…-

Mi abbassa la maglietta.

-Dio la spalla è nera!-

-Marika tranquilla, sto bene, davvero.-

-No che…-

-SH!...zitta. Sto bene. Dai stai ferma…-

-Fa male…-

-Ora ti passa.-

-Mi dai un bacino?-

-No-,rido per un attimo.

-Dai…non pensare male. Ma col bacino mi passa.-

La guardo negli occhi e le do un bacio leggero sulle labbra ancora insanguinate.

Un brivido percorre la mia schiena, non voglio staccarmi, vorrei rimanere qui, incollata alle sue labbra.

Mi stacco.

-Grazie.-

-Di cosa?-

-Di essere te stessa.-

-…-

-Ei…timidona dai…-

-Non…dire niente a nessuno. Di che sono la solita stronza.-

-Ok. Ma tanto io so che sei un cucciolo…il mio!-

-Si certo…-

Mi abbraccia strusciandosi il viso sul mio collo.

Restiamo in infermeria per quasi un’ora, poi torniamo in classe beccandoci sguardi strani da tutte le nostre compagne.

  
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