Ragazze siamo arrivate alla fine,ve lo giuro una piccola fitta al cuore mi ha colpita, mi dispiace che sia finita ....mi sono trovata così bene con voi,così disponibili,così dolci,cosi tutto.... se avete un seguito da proporre fate pure,calibrerò le varie idee...è la prima FF che concludo,la mia piccola bambina... sì una lacrima mi riga il volto, ma non è giusto annoiarvi con le mie varie paturnie da madre morbosa^^ RINGRAZIO moltissimo tutte quelle che mi hanno seguita; sopratutto quelle che si sono sempre fatte vive in ogni capitolo (grazie Angel per la tua magnifica descrizione del concerto di Roma^^ ,MI HA FATTO UN PIACERE IMMENSO) grazie di cuore...la mia produzione su TH si concluderà qui immagino,non li seguo più come un tempo & ho troppi pensieri per la testa...il mio contatto se volete ancora aggiungermi : queerishfloos@live.it ...e un ARRIVEDERCI non un addio... |
Presi
i guanti di raso dalla loro estremità posizionata sulle
punta delle mia dita
esili e li sfilai dolcemente e lentamente.
Scivolai
distesa sul letto a due piazze togliendomi sensualmente le scarpe con
il tacco
alto.
Si
voltò dalla mia parte con uno strano sorriso stampato in
faccia, devo essere
sincera ma mi fece un po’ paura , non ci badai molto.
Proseguii con il mio
spogliarello rimanendo solo in culottes e in reggiseno. Gattonando mi
ritrovai
il suo viso a pochi millimetri dal mio.
“Finisci
tu?” chiesi in riferimento a quello che mi era rimasto addosso
“Non
ti credevo così..”
“Nessuno
mi crede così”
Risposi
giocherellando con la sua collana in metallo.
“Santarellina
di giorno…spogliarellista di notte?” disse
sforzando un sorriso
“Vedila
come vuoi” non mi andava di stare ad ascoltarlo avevo altri
pensieri per la
testa.
Lo
feci sdraiare sul letto e mi posizionai sopra di lui.
Iniziai
a lasciargli piccoli e casti baci sul viso; prima sulla fronte,poi sul
piccolo
naso,sulle guance arrossate, sui lobi delle orecchie e infine dei
docili baci a
fior di labbra.
“Mi
farai impazzire” sussurrò nel mio orecchio
ingioiellato.
Il
suo petto si alzava e si abbassava sempre più velocemente,
come il suo
cuore,vivo e maledettamente pulsante, mi rimbombava nella testa quel
maledetto
martello grande come un pugno di una mano. Li mordicchiai il labbro
superiore
procurandogli una piccola ferita , proseguii senza indugi, era
così caldo e vivo.
Le mie mani scorrevano veloci sul suo petto, afferrai la camicia scura
che
portava e glie la tolsi senza il minimo rumore. Iniziai a baciargli il
delicato
e candido petto completamente glabro, mi piaceva troppo.
Vidi
che avevo socchiuso gli occhi e le sue curate mani vagavano sulla mia
schiena
nuda. La mia eccitazione stava pian piano raggiungendo le stelle. Mi
sfilai il
reggiseno. Petto contro petto, il suo cuore era sul mio,correvano
insieme. Una
sensazione di puro piacere. Sapevo di amarlo, ogni giorno sarebbe stato
una
nuova scoperta,con lui.
“Passeremmo
il resto della nostra vita insieme?” chiesi infantile
“Shhh...”
mi zittì portandomi il dito indice sulle labbra.
Il
suo collo era stupendo, l’arteria pulsava, i miei baci
lasciavano piccoli rossori
sulla sua pelle d’avorio.
“Posso
proseguire io?”mi chiese ribaltando la situazione.
Iniziò
a prendersi cura del mio corpo,mi baciò,mi
accarezzò, il paradiso doveva essere
quello,la pelle d’oca mi percorreva la pelle nuda.
Il
nostro atto d’amore poco dopo si era concluso, ma quello di
cui ero certa è che
non avevo mai amato così un uomo nemmeno nei miei
più intimi e struggenti sogni
da ragazzina e da madre.
“Io
starei così per sempre” commentai sospirando
“A
chi lo dici…”
Mi coprì con le lenzuola di cotone, e così accoccolati aspettammo l’ora di cena.
Quella
sera a cena mi portò in un ristorante veramente stupendo:
luci soffuse, fiori,
candele e camerieri gentili.
Ci
divertimmo come non mai, sembravamo una coppia di sposini appena
maritati ;
mano nella mano, baci dolci e piccoli… si era tutto
perfetto, sarebbe finita
così la nostra storia…
finita nell’ AMORE.