Bhe, che dire. Grazie mille a tutti quelli che leggono, seguono e recensiscono questa storia. Niente è frutto della mia immaginazione bensì varie situazione che ho vissuto nell’ultimo anno magari mixate in un insieme per andare a formare qualcosa di diverso…Grazie mille a tutti, davvero!
ps: Ok, so che è corto ma poi capirete il perché!
La recita è finita.
È la prima volta che rimango in terrazza mentre piove.
Sono gocciolante, fa caldo c’è molta umidità e sono ancora seduta senza la minima voglia di tornare dentro.
È da una settimana che non sento e né vedo Marika.
Non si è fatta vedere nemmeno a scuola, Simona dice che ha la febbre; non ci credo.
Di la verità grandissima stronza, credevi di poter fare a meno di lei, che una litigata con lei non sarebbe contata poi molto. Ora ti accorgi che tieni a lei più di te stessa e vorresti quasi pugnalarti per quello che hai fatto. Ti manca. Ti mancano i suoi abbracci, i suoi baci, la sua mano intrecciata alla tua mentre guardate un film al buio mentre nessuno può guardarvi, ti mancano i suoi occhi.
Ammettilo. Ti sei innamorata.
…Si. È vero. E ora non so che cavolo fare.
Suonano alla porta, scendo subito e apro.
Serena.
Ultimamente abbiamo ripreso i rapporti, ci siamo chiarite e a lei è passata la rabbia.
-Ei…-
-Hai fatto la doccia dimenticando di spogliarti o Nicole è venuta in modo atroce?-
-Idiota. Sono rimasta…sotto la pioggia.-
-Wow. Motivo?-
-…lo sai.-
-Eh. Fede?-
-Eh?-
-Posso darti un consiglio?-
-Quale?-
-Va da lei. Tra un’ora c’è un autobus per Pozzallo, poi vengo a prenderti io con mio padre, dobbiamo passare da mia nonna…-
-Ma…perché dovrei??-
-Fede. Basta fingere. Su fatti una doccia, vestiti e va!-
-…-
-Dai!-
Corro in bagno, mi faccio una doccia, la più veloce di tutta la mia vita e mi vesto.
Salgo sul motorino con Serena e corriamo verso la fermata.
L’autobus è già li, faccio velocemente il biglietto e con tanta ansia mi preparo ad affrontare Marika.