Non vi sto a intortare con inutili chiacchiere! Sappiate solo che vi adoro!
Risposta alle recensioni!
plubuffy:
Giusy! Grazie tesoro per avermi betato gli ultimi due chap X3
harrytat: Sono
felice di farti provare così tante emozioni con le mie
parole! E complimenti
per l’intuizione =P
vanderbit: Ciao!
Posso solo immaginare cosa voglia dire perdere un figlio…
per fortuna non è mai
successo a nessuno dei miei cari. Ho cercato di rendere al meglio
quello che penso
possa provare una persona e spero di esserci riuscita almeno in minima
parte!
LadySile: Dai
su! Vediamo se questi due riescono a darsi una svegliata come dici =P
Marika82: Per
mia fortuna quando leggo sono da sola e posso mettermi a ridere o a
piangere
come più mi aggrada XD Al massimo la mia compagna di stanza
mi guarda male XD
Ma tanto lo sa che sono pazza ù.ù Per quanto
riguarda Lucas non credo che lo
farò tornare. Anche perché passerà un
bel po’ di tempo al fresco! XD
ada90thebest: Penso che quella di Bella
fosse la reazione
più logica. Ha sofferto e ha paura e, come ha detto, la loro
è una situazione
un po’ strana. Vediamo ora che combinano =P
ForgottenSnow: Ti
rassicuro subito per Lucas: è archiviato! Al massimo potrei
rinominarlo, ma
solo questo! Davvero la scena della cucina ti è piaciuta
tanto? Sono very very
happy! Ci sto mettendo veramente il cuore in questa storia…
mi sono lasciata
trascinare dai personaggi e beh… la storia se la stanno
scrivendo da soli! Ps:
sappi che ti odio (ma anche no XD) per quello che stai facendo passare
a Jake e
Leah nella tua storia ù.ù
barbidoluzza: Oddei
non avevo intenzione di regalare droga gratuitamente! La prossima volta
mi farò
pagare ù.ù I “se” e i
“ma” e quant’altro vedremo di fargli
capire che sono
inutili a breve! Parola di lupetta!
fabiolina:
Edward si è esposto, ma Bella ha paura. Chissà se
dietro quella porta ci sia
veramente il nostro musicista solitario o meno…
chi61:
Edward al salvataggio! Riusciranno i nostri eroi a darsi una svegliata?
Lo
scopriremo solo nella prossima puntata! XD
grepattz: Per
ammazzare Lucas prendi il bigliettino che sta la fila! Aahuahuah! Quel
“pensale,
ti prego” di Edward è stata una delle prime scene
che mi sono immaginata e
avevo gli occhi a cuoricino mentre la scrivevo! Ma dove lo trovo uno
così?
giova71:
Speriamo che ora la loro relazione sia tutta in discesa…
odio farli soffrire! Amo
troppo questi due X3
Semolina81:
Edward ciuffo ribelle? XD Sto morendo dalle risate!
I miei spoiler sono sempre molto criptici
vero? Sono sadica dentro! Adoro farvi scervellare per capirci qualcosa
ahahahah! Bella che si innamora all’istante di Edward penso
che sia una delle
cose che meno sopporto in una storia. Va bene colpo di fulmine o quel
che ti
pare, ma passare da “non ti conosco” a
“sei l’amore della mia vita” in due
secondi netti mi pare una gran cazzata (passatemi il termine XD). Non
dico che
non possa succedere, ma penso che si debba ragionare anche con la testa
oltre
che col cuore.
luis: Sono voluta essere cattiva
con la nostra
povera Bella lo ammetto… non pensavo che sarei mai riuscita
a scrivere una cosa
del genere. Però eccola qua. La storia si è
praticamente scritta da sola e la
vita dei personaggi si è palesata come meglio voleva.
Prometto che non sarò più
cattiva con loro due!
Goten:
Biscottina mia! Grazie! Tanto poi noi sparliamo su msn XD
lorek92:
Grazie mille! X3 spero che ti continuerà a piacere anche il
seguito!
Fuffy91: Eh
pure io ci andrei di volata fra le braccia di Edward… che
uomo! *ç* La faccia
spaccata è solo un piccolo prezzo che ha pagato per farla
pagare (scusa il
gioco di parole!) a quel maledetto! Non mi sono volutamente andata ad
impelagare
in descrizione di eventi e racconti kilometrici. Credo che quando uno
debba
raccontare una cosa del genere cerchi di farlo il più
semplicemente e
velocemente possibile.
consu:
Benvenuta! Allora Bella ha 28 anno e il nostro bell’Edward 30
X3 Sinceramente
non mi sono messa a cercare foto che li potrebbero ritrarre…
perciò pensateli
pure come più preferite! Anche se Edward per me è
il bellissimo Rob *O*
JessikinaCullen:
Tesorooo! Si avevo letto la notizia sul tuo profilo/blog/non ricordo
dove altro
XD! È un’ingiustizia! ç_ç
Trovo che sia una cosa idiota poter scrivere a rating
rosso ma non poterlo leggere… la legge italiana non ha un
perché perciò ce la
dobbiamo tenere così e basta… valli a capire quei
vecchi caproni! Ribadisco
la mia felicità nell’aver letto i
tuoi commenti e le tue impressioni capitolo per capitolo! Ero in brodo
di
giuggiole! (bone *ç* XD) Se ti va di leggere la maschera non
ti preoccupare che
il modo lo troviamo ù.ù Ti farò una
proposta che non potrai rifiutare *accarezz
Jake/lupo mafiosamente* A
presto! Un
bacione da parte di Edward (penso lo gradirai più di uno mio
XD)
Elly4ever: Owww mi fai commuovere a me così! Grazie grazie grazie! Spero che questo capitolo ti chiarisca tutti i dubbi sulla nostra Bella! ^_^
Capitolo 6
Natale,
così come capodanno, è passato lento. La casa
sempre più silenziosa mi riporta
alla mente i miei primi giorni di servizio. L’unica
differenza sta nei mobili
spogli dai teli e dalla polvere e dal mio cuore ferito per
l’ennesima volta, da
me stessa stavolta.
Per non
soffrire in futuro sto soffrendo adesso.
Da
quando non vedo Edward? Giorni? Forse settimane.
Ora
esce.
Esce e
quando torna si chiude in camera sua.
Non so
dove vada. Non so con chi si veda.
Il mio
unico svago è Alice che, dolce e allegra come sempre, mi
porta a spasso con lei
come se fossi un cagnolino ben addestrato.
Di
ritorno da una delle nostre passeggiate, corredata con tanto di
shopping, Alice
mi aggiorna sulla sua disastrosa vita sentimentale che, secondo lei,
è piatta
come una tavola surf.
Il solo
fatto che è più di un mese che non esce con un
ragazzo, per lei, è motivo di
grande disperazione.
Vorrei
poterle dire che anche io desidero dei problemi come i suoi e che
effettivamente ho, ma non solo.
Di
certo non posso dirle: “Sai Alice io e tuo cugino forse
proviamo qualcosa l’uno
per l’altra, ma sono così codarda da avergli dato
un due di picche che basta da
qui all’eternità!”
Apro il
portone di casa con difficoltà per colpa dei mille sacchetti
che mi occupano le
braccia.
Quando
finalmente riesco ad aprire il solito silenzio ci accoglie.
<<
Vado a salutare Edward! >> Saltellando, Alice si avvia
verso le scale.
<<
E’ uscito. >> Come se avesse le pile scariche la piccola Brandon si
blocca voltandosi verso
di me con una faccia da Oscar.
<<
COSA? >> Lascia cadere tutti i suoi sacchetti a terra e
corre a
perdifiato su di me. Non verso di me. Su di me.
Infatti
ci ritroviamo a terra cosparse di carte e stoffe colorate.
<<
Alice dovresti imparare a controllare la tua esuberanza.
>> Cerco di
tirarmi su, ma con una forza che non le avrei mai concesso,
m’inchioda a terra
per le spalle.
<<
Da quando quell’orso in letargo perenne esce? Lo sai da
quanto non mette il
naso fuori da quella porta. >> Seduta sul mio stomaco
indica il portone
dal quale siamo appena entrate.
Sbuffo
rinunciando ad alzarmi.
<<
Lo so Alice. Ma ora potresti farmi alzare? Il pavimento non
è molto comodo e
devo preparare la cena. >>
Finalmente
in piedi raccolgo tutti i vari sacchetti portandoli in camera.
Alice
mi segue curiosa di sapere più dettagli, ma io non so che
dirle più di quello
che ho già detto.
In
cucina mi aiuta a preparare delle lasagne, si è auto
invitata a dormire qui ed
io non potrei esserne più felice.
Un po’
di
compagnia infondo non può farmi che bene.
La cena
passa tranquilla fra chiacchiere più o meno frivole e un
bicchiere di vino ogni
tanto.
Nel
forno la cena di Edward si sta lentamente raffreddando.
Non è
tornato, non ancora.
Con una
ciotola di popcorn e un boccale pieno di vino rosso ci godiamo le
ultime scene
di Titanic, tanto per rimanere allegri, ma Alice ha insistito
così tanto e in
tv non c’era altro.
Quando
Rose lancia il suo prezioso ciondolo negli abissi la porta di casa si
apre con
un gran schiamazzo di risate.
<<
Eddai Eddie non lo vuoi un bacinooooo… >> Il
tono lento e strascicato non
è quello di una donna come avrei potuto pensare dalle parole.
<<
Sì, sì certo. Magari dopo. >> La
voce roca di Edward… da quanto non
sentivo questo suono?
Alice
mi lancia uno sguardo stranito e con lei mi alzo per andare a vedere
cosa sta
succedendo all’ingresso.
Sul
portone ancora aperto Edward si fa forza cercando di non far cadere
l’uomo che
è con lui.
È
biondo con i capelli mossi, non riesco a vedere bene quanto sia alto in
quanto
è piegato addosso ad Edward.
<<
Cugino ti sei dato al rapimento degli ubriachi? >> Alice
senza timore
cammina velocemente verso i due aiutando il cugino a portare lo
sconosciuto in
salotto.
Mentre
cercano di portare l’ubriaco in sala corro in cucina a
prendere un bicchiere di
latte.
Una
volta in salotto Alice e Edward mi guardano straniti per quello che ho
portato.
<<
Non si porta un bicchier d’acqua in questi casi?
>> Edward se ne sta
zitto mentre Alice continua con le sue occhiate.
<<
Portatelo in bagno e fategli bere questo. Dopo aver vomitato
starà meglio.
>>
<<
Ma non voglio vomitare! Sto benisshimo. >> Il biondo mi
si rivolge con
gli occhi rossi e le occhiaie pronunciate.
L’odore
di vino mi arriva anche a distanza.
Edward
si passa un braccio dell’uomo sulle spalle mentre Alice fa lo
stesso dall’altra
parte.
Con un
po’ di difficoltà riescono a portarlo in uno dei
bagni del secondo piano. Porgo
il bicchiere di latte ad Alice che sembra quella con più
esperienza e aspetto
con Edward fuori dalla porta.
<<
Sono uscito. >> Con le mani in tasca si guarda la punta
delle scarpe.
<<
Ho notato. >> Mi torturo le dita conficcandomi le unghie
nella pelle.
<<
Ho conosciuto altra gente. >> Si toglie una mano di tasca
e se la passa
sulla nuca, sembra imbarazzato, o forse è solo stanco.
<<
Mi fa piacere. >> Le mezze lune mi coprono gran parte delle dita
senza, tuttavia, farmi
male.
<<
Jasper è un mio compagno del conservatorio. >>
<<
Spero che suoni meglio di come si ubriaca. >> Tutti i
momenti in cui
Lucas tornava a casa in quelle condizioni mi passano davanti facendomi
rabbrividire.
La
porta del bagno si apre rivelando un’Alice dai capelli
più scompigliati del
solito.
<<
La cosa mi sembra andare per le lunghe. Andate a fare un po’
di caffè per
favore? >> Come posso dirle di no con quel musetto?
Accidenti.
Le armi di Alice tornano a farmi effetto. Pensavo ormai di esserne
diventata
immune.
Scendo
in cucina prendendo il caffè macinato da mettere nella moka.
Una buona cosa che
mi ha insegnato mio padre è che il vero caffè va
fatto con la moka e non quelle
“schifezze liofilizzate che ci rifilano al
minimarket”.
<<
Bella. >> Un sussurro al mio orecchio e il cucchiaino
pieno di caffè si
sparge per tutto l’acquaio.
Mi è
mancato. Mi è mancato anche non sentirlo arrivarmi alle
spalle e farmi paura.
<<
Oh che disastro! >> Poso tutto affrettandomi a pulire con
la spugna
umida.
<<
Bella fermati. >> Le sue mani mi bloccano i polsi senza
farmi male. È una
presa ferma ma non dolorosa.
Mi
lascio girare verso di lui senza, però, guardarlo negli
occhi. Non tengo la
testa bassa e i miei occhi sono fissi sulla sua gola.
Il pomo
d’Adamo si alza e si abbassa quando inghiotte la saliva prima
di iniziare a
parlare.
<<
Ora sono uscito, ho conosciuto e parlato con qualcuno che non fossi tu.
Adesso
possiamo darci una possibilità? >> Alzo la
testa di scatto, shockata
dalle sue parole, fino ad incrociare il suo sguardo.
È
serio, non sta scherzando.
<<
Chi ti dice che io provi i tuoi stessi sentimenti? >>
Cosa sto dicendo?
Perché ho fatto questa domanda?
<<
Tutto di te. Quando sei in giardino e stendi i vestiti per farli
asciugare alzi
sempre lo sguardo verso la mia finestra. Quando cucini sospiri alzando
gli
occhi verso le camere. Quando passi per il corridoio ti sento fermarti
davanti alla
mia porta. Di notte, mentre suono, ti siedi sulle scale ad ascoltarmi.
>>
Mi lascia i polsi accarezzandomi le guance con le sue lunghe dita.
<<
N… non è vero! >> Rossa, mi sento
rossa come una mela matura.
<<
Invece lo è. E le tue guance rosse ne sono una prova. Non
sai mentire e il tuo
corpo mi aiuta a capirti meglio di quanto pensi. >> Si
avvicina di un
altro passo e ora i nostri corpi si sfiorano come mai hanno fatto.
Le mani
mi accarezzano le guance. Gli occhi mi accarezzano l’anima.
Le labbra accarezzano
le mie.
Non mi
sta baciando. Sta aspettando che io gli dica di farlo e non riesco a
resistere.
Mi alzo
sulle punte dei piedi e mi aggrappo alle sue spalle. Ora le nostre
labbra sono
unite, si toccano, si conoscono, si amano.
Non
c’è
fretta, non c’è lussuria. Solo quello che un
giorno, forse, sarà amore.
Mi
sfiora la gola con le sue dita calde, le spalle, mi accarezza le
braccia e mi
stringe e sé.
Nessuno
dei due ha fretta, nessuno dei due cerca qualcosa in più.
Se non
fosse per Alice, che rumorosa, scende di corsa le scale ci staremmo
ancora
baciando.
Ci
stacchiamo guardandoci negli occhi e i suoi sono belli e luminosi come
mai li
ho visti. Mi chiedo se anche i miei siano come i suoi visto che il
sorriso che
mi è spuntato sulle labbra lo ha anche lui.
Finisco
di sistemare il caffè nella macchinetta e lo metto a bollire
sul fornello
intanto che Edward si aggiorna sulle condizioni di Jasper.
<<
Penso abbia vomitato il vomitabile. Ancora un po’ e tira
fuori l’anima.
>> Ride allegra come se fosse andata a far compere.
<<
Grazie dell’aiuto Alice. >> Edward le sorride
tranquillo con le mani in
tasca. Non si è ancora tolto la giacca e quando glielo
faccio notare si guarda
stranito addosso correndo a cambiarsi.
Una volta
tornato servo il caffè tenendone
da
parte un po’ per il povero Jasper abbandonato a se stesso sul
pavimento del
bagno.
<<
Mi piace. >> La piccola Brandon poggia violenta la
tazzina sul piattino
facendomi temere di averli rotti.
<<
Sono felice che il mio caffè sia di tuo gradimento.
>> Con molta più delicatezza
poso anch’io la tazza.
<<
Ma che caffè e caffè! Jasper! Non trovi che sia
adorabile? Prima mi ha anche
toccato le tette e ha detto che sono perfette per lui! >>
Sbalordita la
guardo mentre con le mani sulle guance ride tutta contenta come una
bimba.
Edward
a momenti si strozza con l’ultimo sorso e gli corro in
soccorso dandogli delle
pacche sulla schiena.
<<
Vado a vedere come sta! >> Colta da chissà
quale folle idea si alza
facendo quasi cadere la sedia a terra e corre per le scale.
<<
Ma
Jasper ha trent’anni! È troppo piccola!
>>
<<
Anche io sono più piccola di te eppure non ti sei fatto
tanti problemi!
>> Lo guardo fintamente imbronciata e i suoi occhi si
spalancano dallo
stupore.
<<
Ma non abbiamo dieci anni di differenza! >> Fa per
alzarsi ma lo tiro per
la maglietta facendolo risedere.
Mi
sporgo continuando a tirarlo finché le nostre labbra non si
toccando per la
seconda volta.
<<
Lasciala fare. Sa badare a se stessa. >> Gli sorrido e lo
sento sbuffare
mentre mi passa le braccia intorno alla vita tirandomi a sedere su di
lui.
Mi
sento avvampare da tanta intimità. Non avrei mai immaginato
che un giorno ci
saremo ritrovati in una situazione del genere nonostante
l’abbia sognato più di
una volta.
Torniamo
a baciarci come due adolescenti alla prima cotta.
Le mie
mani si perdono fra i suoi capelli morbidi e rossi come fiamme scure.
Mi
stringe a lui, ora possessivo, come se non volesse più
lasciarmi andare.
È
bello
potersi lasciar andare così con lui.
Mi fa
sentire bene, in qualche modo rilassata, anche se l’emozione
mi riempie.
Sono
mesi che non tocco un uomo e lo stesso deve essere per lui.
È un
po’ come ricominciare. Ripartiamo da zero tutti e due
cercando di mettere da
parte il passato.
<<
Ullallalà! Mi sono persa qualcosa? >> Come se
niente fosse Alice sorride
sulla porta della cucina.
Rossa
come un peperone mi stacco da Edward. Lui ridacchia facendo segno alla
cugina
di tornarsene da dove è venuta.
<<
Ma Jasper dorme! >> Imbronciata incrocia le braccia al
petto.
<<
Alice sono le tre di notte e lui è ubriaco cosa ti aspettavi
che facesse? Anzi
sarà bene andare a dormire tutti quanti. >> Mi
alzo dalle gambe di Edward
andando verso la pestifera ragazza che ancora mi guarda imbronciata.
<<
Finisco di sistemare la cucina e arrivo, tu intanto cambiati.
>> La
spingo fuori dalla stanza e fra proteste e piagnistei riesco a farla
salire.
<<
Penso tu sia l’unica persona in grado di tenerla a bada.
>> Le mani
appoggiate ai miei fianchi e la sua voce roca mi fanno sussultare come
sempre.
<<
Smetterai mai di spaventarti quando mi avvicino? >>
Ridacchia dandomi un
bacio sulla guancia.
<<
Smetterai mai di essere così silenzioso? >>
Ride stringendomi a lui.
<<
Non ho voglia di dividerti con Alice ora che ti ho finalmente preso.
>>
Gli accarezzo le mani intrecciate sul mio addome beandomi del suo
calore che mi
circonda.
<<
Avremo tutto il tempo che vorremo. È questo il bello di
vivere insieme, no? Ci
possiamo vedere quando vogliamo. >> Mi giro nel suo
abbraccio
circondandogli il collo con le braccia.
<<
Allora posso ritenermi fortunato di vivere con la donna di cui mi sto
innamorando. >>