NEMICI PER SEMPRE
Capitolo 2
Strawberry arrancò giù dal letto, fissandosi stravolta
nello specchio posto sulla parete frontale.
Non riusciva a reggere quel ritmo così serrato: di giorno, normale ragazzina e studentessa
della scuola media, di notte la paladina della giustizia e della salvezza
ambientale.
La ragazza sospirò pesantemente, mentre sistemava i propri codini con i suoi
nastri preferiti, di stoffa rosso acceso.
Quel giorno sarebbe dovuta andare direttamente al Caffè Mew Mew, per poi
incamminarsi faticosamente in direzione del punto presso il quale le sue amiche
Mimi e Megan l'aspettavano abitualmente ogni mattina. Faceva bene a volte
passare del tempo con persone estranee alla natura felina di Strawberry.
Uscendo velocemente ed imboccando correndo il vialetto d'ingresso, la ragazza
sbuffò per il caldo e gettando un'agitata occhiata all'orologio, capì che
nell'immediato istante in cui avrebbe attraversato la soglia del Caffè Mew Mew,
Ryan l'avrebbe sgridata come faceva sempre.
Proprio così: era di nuovo in ritardo e stavolta, anche troppo per i gusti del
biondino a capo del Caffè.
Ansimando per la fatica, Strawberry varcò veloce la porta del locale e zittendo
Mina, già pronta a farle le solite critiche, indossò l'uniforme e crollò
seduta, a pochi centimetri dalla piccola Paddy.
-Quanto ci hai messo ad arrivare, Strawberry? Sei sempre la solita!
Ryan l'ammonì con serietà, mentre Kyle armeggiava sorridendo per preparare alle
ragazze una colazione speciale.
La ragazza abbassò lo sguardo, paonazza e non parlò.
-Ieri sera..- Iniziò quindi il biondino, mostrando alcuni punti più volte
sottolineati sulla lucida superficie di una lavagna plastificata -I nostri tre
nemici alieni hanno messo a segno tre attacchi nella periferia e precisamente,
al museo.
Qualcuno vuole dirmi perchè è successa una cosa simile?
Solo una spiegazione mi si è presentata: Strawberry deve essersi rabbonita e
quindi rifiutata di sconfiggere il suo alieno.
Perchè?
Sei sguardi desiderosi di sapere, si puntarono fissi sulla ragazza felina.
Strawberry arrossì, cercando di inventarsi una sciocchezza sufficientemente
convincente da schiodarle di dosso quelle occhiate così impazienti.
Peccato che le mille idee di cui poteva solitamente vantare sembravano essere
in fase di stallo.
-Non mi andava di combattere, tutto qui.
Strawberry abbassò nuovamente lo sguardo e guardò l'orologio
Inutile precisare che era spaventosamente tardi e che di certo Mimi e Megan al
punto d'incontro, l'avrebbero sgridata esattamente come aveva fatto Ryan al
Caffè.
-Scusate....- Fece, inforcando la porta nuovamente -Io....devo andare!!!!
Ancora il felino corse sul viale lastricato del cortile ed imboccò la strada
principale: ma stavolta le sensazioni che provava non era intense e piacevoli.
Strawberry desiderava soltanto non finire di nuovo in punizione.
Quella stessa notte, la ragazza era in missione e camminava soddisfatta lungo
la strada con le amiche.
Sarebbero dovute arrivare nel quartiere popolare ed individuare il nuovo
chimero aizzato dagli alieni per sconfiggerle.
Le ansie della giornata passata erano per Strawberry scomodi intoppi.
Correndo e saltellando agile nella nebbia, la ragazza adocchiò il gigantesco
animale acquattato dietro la fiancata scrostata di un grande edificio
disabitato.
-Forza ragazze...!- Sorrise, mettendo in mostra la dentatura leggermente
appuntita.
-Sconfiggiamolo!!!!
Mina alzò pigramente un
sopracciglio, contrariata.
-E’ gigantesco..- Osservò,
indicando l’enorme chimero, che s’agitava mostrando le zanne aguzze.
-Come credi che riusciremo ad
attaccarlo senza essere colpite da quei tremendi artigli?
La gatta strizzò un occhio ad
indirizzo dell’amica, balzando a poca distanza dalle zampe animalesche pronte
ad afferrarle.
-Non temere…- Disse,
sorridendo di nuovo –Vinceremo.
Contemporaneamente, sul tetto
dell'edificio, Pai, Kisshu e Tart non perdevano d'occhio le cinque combattenti,
curiosi di assistere alla battaglia per poi forse parteciparvi.
-Quando saranno deboli abbastanza le distruggeremo!
Pai sorrideva assorto, la sua serietà intuibile dalla contratta smorfia che
aveva assunto.
Le cinque stavano serratamente combattendo ma la forza del chimero si
manifestava ampiamente attraverso i suoi inquietanti ruggiti e gli attacchi di
potenza illimitata.
Sarebbe stato difficile sconfiggerlo per le paladine dell'ambiente.
Kisshu fissava incerto Strawberry, preoccupato che potesse essere ferita dal
chimero.
-Pai, non potremmo intervenire noi, ora?- Domandò, stringendo i pugni per la
rabbia e l’apprensione –Mi sembra che la cosa si stia facendo troppo seria…!
L’alieno rivolse all’amico
uno sguardo sorpreso.
-Cosa diavolo ti prende,
Kisshu?- Fece, sgranando ulteriormente gli occhi d’alabastro –Non dirmelo.
Ancora LEI!
L’affusolato indice
dell’alieno si puntò sull’esile, scattante figura di Strawberry, impegnata a
zig-zagare proprio come un vero gatto, china sulle ginocchia, per evitare di
essere graffiata dal potente chimero.
Kisshu abbassò il capo,
sentendosi improvvisamente fragile, incapace di rispondere alle accuse del
fratello
- Non voglio che si faccia
male, tutto qua – Disse, cercando di evitare quello sguardo inquisitore che
sembrava mettere a nudo tutte le sue più profonde emozioni –E’ solo una
ragazzina, in fondo! Che cosa direbbero, i suoi genitori se tornasse a casa
tutta ammaccata?
Tart trattenne il fiato,
mentre Mina crollava a terra.
-Fuori una!- Gridò, il
piccolo, tozzo pollice alzato nell’atto di manifestare allegria, trionfo.
-Mina!- Aveva gridato nel frattempo
Strawberry, sollevando fra le braccia il corpo dell’amica –Come ti senti?
La ragazza uccello, graziosa
seppur ferita, sporca e con il bel costume lacerato, era ancora incredibilmente
bella mentre si sforzava di tenere i grandi occhi blu aperti.
-B-bene credo!- Fece, mentre
Pam l’aiutava a rialzarsi –Non devi preoccuparti per me, Strawberry! Piuttosto:
pensa a metterti in salvo! Quel dannato animale è troppo forte per noi!
La modella si ritrovò d’accordo con quanto affermato da Mina, ed annuì elegantemente.
Quindi sorrise.
Per Strawberry sarà
impossibile accettare di essere sconfitta!- Dichiarò quasi dolcemente,
appoggiando una mano sulla spalla della gatta, fremente dal desiderio di
combattere.
Lory e Paddy trotterellarono
affannate accanto alle altre ragazze, ansimando di fatica.
Siamo troppi deboli..!- Si
arresero –E’ tutto nelle tue mani, Strawberry!
Al sentore di quelle parole,
nella gatta crebbe uno smisurato desiderio di vendetta.
Le sue amiche avevano riposto
in lei fiducia, facendosi da parte per lasciarla agire indisturbata; ciò
significava che l’avevano identificata come unica persona in grado di
sconfiggere il chimero.
Grazie ragazze!- Sorrise,
stringendo le amiche in un abbraccio affettuoso –E vedrete; non vi deluderò!
Stanotte la gente di Tokyo dormirà sonni tranquilli!
E così detto, si lanciò
digrignando i canini appuntiti sull’enorme animale.
Kisshu, qualsiasi tipo di
sentimento tu si arrivato a provare nei confronti di Strawberry, mi vedo
costretto a chiederti reprimerlo!- Pai parlò di nuovo, serio in volto –Per il
tuo bene.
-Sono affari miei- Ribatté
secco Kisshu, voltandosi stizzito in direzione della ragazza felina, che ancora
saltava e sferrava colpi a destra e a manca per abbattere il chimero –del
resto, non te ne è mai importato troppo di me e non vedo perché tu debba
iniziare a preoccupartene ora.
Pai afferrò il fratello per
le spalle, colpendolo in volto.
Non capisci?- Gridò, a voce
spaventosamente alta –Non rammenti cosa dica“Il Libro” in proposito?
Kisshu, preso alla sprovvista
sobbalzò spaventato.
-“Il Libro” non è altro che
un mucchio di frottole che gli sciamani hanno steso per assicurarsi
l’obbedienza della nostra gente- Dichiarò freddo, scandendo parola per parola
–non credo ad una sola delle grandissime menzogne che enuncia.
-Fai come vuoi!- Pai scattò
in piedi alterato, mentre Tart avanzava incuriosito in loro direzione –ma io
sì, invece! Ed è proprio per questo motivo che ti proibirò a qualunque costo di
sfiorare anche solo con un dito quella dannata ragazzina!
Kisshu distolse nuovamente lo
sguardo, infastidito.
Fra i due si era teso un
profondo silenzio.
-Non vorrei interrompere il
vostro diverbio, ma…- Si introdusse timidamente Tart, ammiccando con il capo in
direzione del chimero – pare che la nostra vittoria sia vicina.
Presto, le combattenti Mew
Mew saranno sconfitte definitivamente, e con loro Strawberry Momomiya!
Presto, infatti l'animale fu
pronto ad avventarsi sulla gatta , i lucenti artigli che nn aspettavano altri
che scattare e il consistente peso che impediva Strawberry nei movimenti e nn
le permetteva la fuga.
Pai rise soddisfatto ma nn si rese conto di quanto stava succedendo.
-Non mi importa del “Libro”!- Gridò l’altro alieno, i grandi occhi ambrati
rilucenti di rabbia –Desidero solo poterle stare accanto, e non sarai tu ad
impedirmelo!
Pai si voltò di scatto,
indignato.
-KISSHU!- Gridò, paonazzo,
incandescente di frustrazione e disappunto –KISSHU, TORNA SUBITO INDIETRO!
Ma il giovane alieno non ne
volle sapere.
Kisshu, svolazzò infatti
veloce all'altezza del chimero e sollevò Strawberry con uno scatto quasi
felino.
-Uh?- Sospirò lei, i grandi occhi castani lividi di pianto e l’esile figura
coperta di lividi ed ammaccature.
-Sono io, Kisshu.
La ragazza arrossì, stretta fra
le braccia agili e forti dell'alieno.
Kisshu l’aveva salvata.
-Perché l’hai fatto?-
Domandò, ancora abbracciata al suo nemico, incapace di rifiutare quella presa
così dolce, calda.
Kisshu non rispose, e si
limitò a sorridere.
-Forse perché in fondo, a te
ci tengo.
Le combattenti Mew mew erano
sbalordite, ma Strawberry era addirittura sconvolta.
Anche lui, allora, provava
qualcosa? Nutriva un sentimento troppo forte per essere identificato ed
indubbiamente, eccessivamente affettuoso per essere chiamato odio, nei suoi
confronti?
I due ragazzi rimasero
avvinghiati insieme, stretti, guardandosi a metà fra l’allibito ed il
divertito.
Ma Pai? No, lui non
sorrideva.
Covava odio.
-Non permetterò che “Il Libro” si adempi per colpa sua!- Disse, a denti stretti –Non lo permetterò