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Autore: Mavala    21/04/2010    5 recensioni
SOSPESA.
Bella neo-laureta,in cerca di lavoro approda a New York.è il destino vuole farla trovare un posto di lavoro come seconda assistente di Anna Wintour,ossia la direttrice dell'olimpo di "vogue".Non le manca il talento ma lei aspira a diventare giornalista . Viene assunta ma le sue intenzioni sono quelle di rimanere un anno per poi passare alla redazione .Ma Bella non ha fatto i conti con la concorrenza e la malignità di coloro che reputano una forma d'arte la moda.Ma soprattutto non aveva fatto i conti con lui,ossia Edward Cullen!Redattore della rivista sportiva ,stronzo per eccelenza e narciso fino alla nausea.Finchè un congresso fà cambiare l'opinione di lui da Bella, facendo cadere la maschera.Nel fraattempo misteri si confondono con la vita lavorativa.Finchè a Parigi nella settimana della moda si scoprirà tutto .
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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SERA A TUTTI….FINALMENTE SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE ..DA PREMETTERE CHE QUESTO CAPITOLO MI PIACE TANTISSIMO …NON SÓ PERCHÉ MA È COSÌ .SPERO DI ESSERE COMPRENSIBILE E DI FAR ARRIVARE LE SENSAZIONI CHE IO HO PROVATO …

VORREI DIRE A REBUSSIII DI AVER CENTRATO IN PIENO DA DOVE HO PRESO L’ULTIMA PARTE DEL MIO PRECEDENTE CAPITOLO…ERA UNA SCENA DI  “I LOVE SHOPPING”..UN FILM CHE NON SO QUANTE VOLTE HO VSITO.

VOGLIO RINGRAZIARE TUTTI COME SEMPRE E DEDICARE QUESTO CAPITOLO A CHI COMMENTA SEMPRE. GRAZIE .UN BACIO MONY

 

CAPITOLO 12

 

Sentivo qualcosa sfiorarmi , lieve come solo una carezza poteva essere . Scie lasciate vagare a caso percorrevano tutta la lunghezza del mio braccio in una lenta corsa per poi ricominciare ,ma stavolta avevano deciso di cambiare rotta. Tracciavano confini su percorsi disegnati dalla loro volontà diramandosi verso mete nascoste . Una di quelle era nascosta sotto il lenzuolo ma facilmente raggiungibile , vi erano poste scie di fuoco che torturavano lenti e letali il mio ventre fino a risalire l’attaccatura del seno per poi perdersi sui miei fianchi e infine raggiungere la mia guancia lasciando la più dolce delle carezze.

A tale carezza la curiosità di osservare colui che mi regalava tali sensazioni si fece prepotente in me da far dischiudere gli occhi e far curvare le mie labbra in un sorriso .Sapevo a chi appartenevano quelle mani saccenti ma ebbi la conferma scontrandomi con due occhi verdi luccicanti della mia stessa allegria. Era colui che mi faceva annientare le mie difese da renderle penetrabili al nemico ,colui a cui volevo affidare il mio cuore simile ad uno scrigno che abbia come compito di prendersi  cura del gioiello più prezioso .

- Giorno.

La sua voce , la sua dolce voce ,una melodia per le mie orecchie che non avrei mai smesso di ascoltare.

-Giorno.

Mai possibile che la mia voce non riuscisse a mutarsi in tale sinfonia?

In risposta mi fu dato quello splendido sorriso che aveva fatto e tutt’ora faceva sciogliere migliaia di cuori ma solo a me era stata concessa la possibilità di essere solo ed esclusivamente mio .

Si era avvicinato senza nemmeno che me ne accorgersi così concentrata a contemplare la mia esclusività che non accennava a scomparire su quelle labbra peccaminose .Il suo respiro era un lieve soffio che mi fece rabbrividire non dal freddo ma bensì di piacere.

Quel tocco che avvenne dopo era un’esplosione di pura estasi .Le nostre labbra erano unite in una cosa sola ,un incastro perfetto che bramose cercavano qualcosa al di là del possibile ,un promessa sigillata da quel tocco.

Una bacio può avere tanti significati ,in tutti i casi simboleggia amore con tanti tipi di significato: affetto,amicizia,desiderio .Il più importante resta sempre quello dove si suggella quell’attimo in una muta promessa ,quella di essere la cosa più importane sopra ogni cosa da parte della persona amata .Ed era quello che stavamo facendo, stavamo sigillando quella promessa ,intenti a creare un Noi .

In lontananza si avvertiva il rumore di un fastidioso suono ma non per questo ci fu tregua si continuava sul nostro cammino senza interruzioni ma quel maledetto suono non accennava a diminuire.

DRIN .DRIN .DRIN .DRIN .

Chi osava disturbarci avrebbe assaggiato la mia ira e non solo quella .La mia presa aumentò come il battito del mio cuore .

DRIN .DRIN .DRIN .DRIN .

No..no..no..no e ancora no. Mi staccai con una grande fatica e con il fiatone,entrambi uno accanto all’altro ma bastò puntare il mio sguardo nei suoi occhi per capire che non era reale quello che stavo vivendo .Il rumore era sempre più insistente ma ero pietrificata ,terrorizzata da quegli occhi che mi fissavano con gelo ,cristallizzati in un attimo perso nel tempo. La paura si impossessò di me ,non ero pronta ,non ero pronta a vedere il mio cuore sgretolarsi sotto quello sguardo di ghiaccio .

Con un balzo mi portai in posizione eretta aprendo con forza gli occhi ,ero nella mia stanza ,nel mio letto ma soprattutto ero da sola .Era stato un sogno ,soltanto uno stupidissimo sogno .Quei magnifici attimi erano stati solo il frutto della mia immaginazione o del mio subconscio ma era come averli vissuti realmente. Ero sudata e il cuore galoppava furioso nel mio petto come un cavallo ad una corsa impazzita. Mi stavo facendo del male con le mie stesse mani ,mi stavo illudendo di qualcosa o di qualcuno che non sarei mai riuscita a cambiare perché a disposizione avevo solo il mio amore ma dal canto suo non sapevo cosa aspettarmi .

 

If I was rich girl (na, na...)
See, I'd have all the money in the world, if I was a wealthy girl
No man could test me, impress me, my cash flow would never ever end
Cause I'd have all the money in the world, if I was a wealthy girl

Dio ho capito qualcuno lassù mi odia. Pensavo tra me e me mentre mi alzavo dal letto per recuperare il cellulare .A piedi nudi mi diressi verso la scrivania dove vi era depositata la mia borsa .Il suono di quella canzoncina mi stava irritando a morte e aggiungendo il fatto che il pavimento era freddo come il ghiaccio, mettendomi i brividi, non aiutava proprio a calare la mia crescente irritazione.

- Pronto?

- Bella,ti vuoi sbrigare tra quasi un ora ci sarà la riunione e tu non ci sei ancora .Muoviti!

Non ebbi nemmeno il tempo di pronunciare sillaba per rendermi conto di quelle parole appena pronunciate che la conversazione era stata interrotta bruscamente . Il buongiorno si vede dal mattino ma io avevo costituito l’eccezione perché il mio buongiorno era iniziato durante un sogno o meglio dire incubo se ripenso alla fine di esso.

 

  

Il lavoro …perché esiste il lavoro .Questa era una delle tante domande che mi ponevo ma non avevo risposta o forse conoscevo la risposta ma negavo l’evidenza. Il lavoro  è sostenimento di vita ..come fai a vivere senza lavoro ?O meglio dire come fai a vivere senza i soldi del lavoro che svolgi?Domande esistenziali che non avrei dovuto neanche pormi essendo già fortunata ad averne uno .Ma quella mattina la voglia era pari al di sotto dello zero perciò mi frullava questa domanda …..forse mi sarei dovuta dare a giochi d’azzardo o a qualche concorso in cui il premio  erano soldi facili ,allora avrei potuto pronunciarmi e dire “la mia è una vita magnifica sommersa da ogni ben di Dio” ma ritornando alla realtà rimanevo soltanto una seconda assistente che si aggirava tra squali per accaparrarsi un posto migliore .In più andava aggiunto che mi stessi infatuando del mio “secondo ”capo e il gioco era fatto. Cosa c’è di meglio di una miscela esplosiva come questa? Niente, appunto.

L’unica cosa su cui aggrapparmi erano i miei sogni ,le mie idee .Avevo promesso che nessuno avrebbe intaccato le mie speranze cosa che non era cambiata affatto con il trasferimento, miravo ai miei obbiettivi per crescere ,dare un senso alla mia vita e assaggiare una fetta di soddisfazione che ti porterai per il resto della vita . Ritornando dal mio momentaneo viaggio sproloquiare noto che non c’era anima viva in giro nella hall, forse dovuto al fatto che era troppo presto .

L’ascensore profumava come sempre di quegli intrugli di detersivi che rendevano gradevole il viaggio in ogni piano . Stranamente quel silenzio mi metteva un non so di che cosa addosso forse timore o semplicemente agitazione per l’incontro nella sala riunioni.

Come c’era d’aspettarsi , appena aggiunto il mio piano c’era ad attendermi una Jessica alquanto furiosa. Avrei dovuto ricordarmi di anticiparmi ma ero stata così presa da quel sogno che per niente al mondo avrei voluto prendere coscienza di nuovo con la realtà ,stavo bene nella mia illusione.

 -Allora, un mi culpa sarebbe più che sufficiente per farti perdonare! Il tono di voce che aveva usato aveva un che di acido .Era da un po’ che andava avanti questa storia ,si era creato un certo distacco tra me e lei ,causato ,certamente, non da parte mia .

- Ho fatto qualcosa che non và? Le mie parole uscirono fuori senza controllo,d’istinto sputai fuori quello che pensavo.

Mi guardava titubante, come se stesse riflettendo sulle possibili risposte da darmi .Non si era mai comportata con me come nell’ultima settimana ,nemmeno quando ero quella nuova .Mi aveva preso sotto la sua ala protettiva anche se adesso avevo qualche dubbio sulla sua lealtà .

- No .Due semplici lettere pronunciate con gelo. Qualcosa la turbava e quel qualcosa aveva a che fare con me ,ne ero sicura. Non riuscivo a darmi una spiegazione o cercare una motivazione per giustificare questo comportamento .Forse ho semplicemente frainteso tutto e ingigantito la questione ma in cuor mio quelle semplici parole arrivate con tanta freddezza alle mie orecchie mi avevano ferita .

Il silenzio che si era creato tra di noi fu interrotto dall’uscita del suo ufficio, dell’amata arpia che con un gesto teatrale della mano ci fece segno di seguirla .

La sala riunione era piccola rispetto alle altre ,oggi dovevano discutere sull’edizione del prossimo numero e sulle sue relative inserzioni .La luce diffusa in quella stanza era troppo accecante ,non possedeva finestre e personalità come le altre ma era pur sempre deliziosa . Era di un tenue grigio rivestito da un intonaco bianco. L’unica cosa che poteva attirare attenzione era la grande parete in vetro dove vi era posta anche l’entrata. Si aveva una visuale del corridoio ancora per poco deserto .

-  La copertina è stata decisa ,via con le proposte.

Anna Wintour. Seduta comodamente su una poltrona di pelle che costava almeno il doppio del mio affitto rivolgeva la domanda alla schiera dei redattori e corrispondenti ,disposti a gruppi di tre in entrambi i lati della grande scrivania di vetro.

- Abbiamo puntato ad un nuovo approccio con il lettore nella visualizzazione del book. L’idea era di fare il servizio in uno spazio industriale ,ci sembrava che il contrasto tra la femminilità floreale e lo sfondo scuro e tagliente potesse creare una meravigliosa tensione …Colui che continuava a parlare era stato il primo della fila a destra ,o meglio dire a farsi coraggio e buttarsi tra le fauci dell’arpia .Un uomo basso e tozzo ma che sapeva il fatto suo .

-No .La risposta di Anna arrivò secca e decisa a tutti.

-Per noi. ..

- No. Qualcuno’altro ha un’idea che io possi utilizzare? Come se per lei i loro sforzi di soddisfarla non siano abbastanza. Il suo sguardo era rivolto a tutti in attesa di una proposta che non tardò ad arrivare 

- Ci stiamo avvicinando all’inverno e pensavamo di proporre una location accanto ad un lago ghiacciato ,circondato da alberi innevati.

- Si ,si può fare voglio vedere entro domani i bozzetti e l’idea stesa su carta. Il prossimo?

- Il servizio sulla chirurgia plastica.

- Ah ,si il servizio sulla chirurgia plastica .Sul suo volto comparve una ruga di perplessità. –Si ,vorrei dargli uno sguardo mi sembra un che di banale parlare sempre della stessa cosa.

- Possiamo proporlo con testimonianze di donne che si sono sottoposte ,per avere un riscontro con le lettrici.

- Ringraziando il Dio ,qualcuno è venuto a lavorare oggi .

- Per questo mese vogliamo proporre accessori di tendenza lanciate sulle sfilate di questa stagione.

Il rosso è il colore predominante di questo Inverno in tutte le sue gradazioni: scarlatto, porpora, cardinale .Si può accostarlo ad abbinamenti come abiti da sera ,jeans,cappotti e giubbotti.

La persona da cui sono uscite queste parole,invece ,era una donna sulla quarantina che mostrava il tutto con bozzetti e foto di sfilate di haute couture con il relativo colore citato.

- A seguire ci sarebbe il  Blu un colore che già abbiamo notato il suo successo in quest’estate anche  in Inverno continuerà ad essere di moda con relativi accessori della stessa tinta e con predominanza al blu - elettrico.

-Si ,si .Si può fare. Isabella,vai a ritirare le polaroid da Jake .Le voglio sulla mia scrivania prima di pranzo .Dalla sua voce non trapelava nessuna emozione ,come se non possedesse un cuore o dei sentimenti .Viene descritta da tutti come il “diavolo” della moda .Glaciale,cinica e permalosa .E lei non fa niente per smentire queste voci ma bensì non fa altro che accentuarle ,alimentarle nel comportarsi nel medesimo modo in cui le persone vogliono vederla .Forse ognuno di noi nel proprio essere,cerca di assecondare ,di affibbiarsi quella maschera che gli altri ci attribuiscono e per questo che poi la si indossa per non deluderle ,per cercare di essere quelli che gli altri vogliono che siamo. Ma lei era tutta un’altra storia, lei era così punto e basta.

Annuendo con un lieve movimento mi dirigo all’uscita ma non prima di avere dato un’ultima occhiata alla sala, pendevano dalle sue labbra .Siamo noi ad indossare la maschera per essere quello che lei vuole vedere,era questa la verità .

I corridoi iniziavano a pullulare di vita .Tutti si accingevano in fretta e furia per raggiungere le loro postazioni per poi iniziare il frenetico tram tram tipico  di ogni giorno.

La back room si trovava all’estremità della sala riunione ma facilmente raggiungibile ,infatti dopo nemmeno cinque minuti ero fuori alla porta ,dovevo solo muovere un piede e sarei stata dentro.

Le foto che avrei dovuto ritirare erano incentrate sul servizio di hair style di quest’anno che sarebbero andate aggiunte agli altri.

Jake era seduto su uno sgabello arancione mentre le sue mani maneggiavano varie tipi di foto confrontandole tra di loro per poi scuotere la testa .Era una scena buffa finché non si accorse della mia presenza allora la sua espressione si accigliò .

- Trovi qualcosa di divertente in questo?

- No,era solo…niente. Anna vuole le polaroid del servizio sulle acconciature.

Mi appoggio al bancone mentre il mio sguardo vaga per la stanza .

- Ahh….Di ad Anna che ho cambiato da Dior ad Armani .

- Perfetto .Il suono della mai voce esce più sarcastico di quello che io avrei voluto meritandomi un’occhiataccia da parte del mio interlocutore.

- Scusa poteresti contenere i tuoi commenti .

- Scusa. A tale parole non posso che abbassare la testa.

- Jake posso chiederti una cosa… Adesso i suoi occhi sono puntati nei miei mentre i miei sono lasciati vagare a caso. - Quando qualcuno sa una cosa ma non può dirla perché non dovrebbe sapere di questa cosa  però ormai là sa ,come si dovrebbe comportare?

- Capisco e presumo che questa persona sei tu! Arriva al punto ,baby. Ma mica sono un libro aperto?

- Ecco io ….so..so una cosa…o meglio ho letto qualcosa che non avrei dovuto leggere ma l’ho fatto, ma no era mia intenzione fare..-Alzando le mani –Ma ormai so .Finisco accasciandomi sulla sedia.

- Non capisco….cosa vuoi dirmi ? Sai questa cosa ma la persona interessata non lo sa, giusto? Semplice ,fai in modo che non venga a scoprire che tu sai! E se ne esce con una scrollata di spalla .Ma è qui che si sbaglia perché io voglio sapere che cazzo centra quell’e-mail con Anna. Ma meglio tenere per me questi pensieri .

- Grazie mi sei stato come dire….d’aiuto. Afferrai le polaroid e senza aspettare una sua risposta mi diressi all’uscita per recarmi in un ufficio.

 

 


  

-Ti va di andare a bere qualcosa?Erano state queste parole a sorprendermi appena occupata la mia postazione. Jessica se ne stava ferma al suo posto torturandosi le mani mentre aspettava da parte mia una risposta. Ed era stata proprio quella risposta la causa per cui mi trovavo seduta in uno di quei tavolini aspettando la nostra ordinazione .Il locale era pieno ,una cosa da non meravigliarsi considerata l’ora . Avevamo scelto, o meglio dire Jessica aveva scelto , un locale nelle vicinanze dell’ufficio ,dopo aver finito il nostro turno ,oltre orario stabilito , ci eravamo dirette spedite per prendere qualcosa ma entrambe sapevamo che non era così.

- Allora…Jessica seduta di fronte a me con lo sguardo rivolto verso la folla cercava di rompere il silenzio – Cosa ne pensi del prossimo numero ?

Mi chiede cosa penso del prossimo numero?Jessica afferra al volo di aver sbagliato argomento , deduco che l’abbia capito dalla smorfia che si era dipinta sul mio volto .

-Domanda ,cretina .Scusa. Sul suo volto è apparso un mezzo sorriso cosa che contagia anche me.

- Ma scherzi?Ceto che non vedo l’ora di vedere il prossimo numero e poi vedere tutte quelle foto rosse e blu,blu e poi ancora rosse .Non sto più nella pelle.

Capisce al volo la mia battuta accentuando ancora di più il sorriso.

- Ti volevo chiedere scusa .Scusa per essermi comportata da semi-stronza. Non dovevo farlo soprattutto non con te non sei tu la causa del mio malumore ... Ad interrompere il discorso ci pensa il cameriere che lancia una fugace occhiata ,colto dal mio sguardo omicida , per poi sparire.

Dopo aver assaggiato il nostro drink a Jes le sfugge una risata che io non riesco a comprendere .

- Come stavo dicendo ,in questi giorni ho avuto la luna storta…il motivo è uno dei più stupidi che dovrei avere ma purtroppo non ci riesco …non ci riesco a non ….Le ultime parole sono uscite in un sussurro mentre il suo sguardo si perde a contemplare  il contenuto del bicchiere ,trovandolo molto interessante da come lo sta analizzando.

- Cosa c’è che non và ?Cosa non riesci a capire? Afferrò la sua mano nelle mie mentre mi rivolge uno sguardo dolce .

- Mi sono innamorata della persona più egocentrica che possa esistere su questo pianeta e la tragedia sta che io ci ho fatto sesso!Cazzo ho fatto sesso con Edward Cullen e me ne sono anche innamorata!

Gelo….sentivo estremamente gelo nel mio cuore. Non ero preparata ad ascoltare di come ci si poteva essere innamorati della stessa persona che ti aveva rubato il cuore .Il tuo cuore. No ,non ero preparata a questo. Non riuscivo ad elaborare ,non era possibile una cosa del genere ,perché stava succedendo proprio a me? Con tante persone in giro la sfiga doveva perseguitare proprio me! Adesso era furiosa. Le mani mi prudevano e sapevo anche a chi destinare quel fastidioso prurito .Sapevo della sua fama ,sapevo che era un’amante delle donne ma non sapevo che una delle poche persone che mi fidassi si era innamorata della stessa persona di cui io ero perdutamente e follemente innamorata . L’unica cosa che ci divideva era che lei aveva condiviso il letto con lui e non solo quello. A riportarmi alla realtà ci pensò Jessica con un lieve strattone chiedendomi se stavo bene ma l’assenza di risposta da parte mia l’allarmò maggiormente .Mi stavo comportando da egoista ,in quel momento non si stava parlando di me ma dei suoi sentimenti per questo raccolsi tutta la mia volontà per far uscire qualche parole dalle mie labbra .

- Mi stavo preoccupando .Lo so è uno shock anche per me dire queste parole ad alta voce ma è la verità ,cosa ci posso fare.

Cosa ci poteva fare? Niente ,appunto .Gli occhi di Jessica di colpo cambiarono espressione ,come se avesse appena avuto un’allucinazione .Mi pentì subito di aver seguito la traiettoria a del suo sguardo perché non era solo il suo cuore pulsare con una ferita c’era anche il mio a farle compagnia.

Edward Cullen si trovava al bancone mentre chiacchierava con una donna .La sua bellezza era disarmante  ,non conosceva limiti e nè perfezione perché era lui stesso la perfezione  .

Dovevo aspettarmelo in fondo il lupo perde il pelo ma non il vizio ma cosa potevo fare se ero totalmente, incondizionatamente innamorata di lui .

La delusione era un’esclusività  .È un qualcosa che viene dato a coloro che credono in cose impossibili ed io ero una di quelle.

 

  
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