CAPITOLO
26
ORE
20.00:
“Ace,
tocca a te” la voce di Chopper risuonò nell’orecchio.
Ace
prese il telefono, continuando a camminare tra le slot. Compose il numero ed
attese.
“Pronto”
“Signor
Mihawk?” chiese con il sorriso con le labbra.
“Con
chi parlo?”
“Con
l’uomo che la sta derubando” il sorriso si fece più ampio.
ORE
20.10:
Franky
scoppiò a ridere “Guarda la sua faccia!!!” esclamò indicando l’uomo con gli
occhi sgranati.
Robin
sospirò “Franky, fai esplodere le sacche” ordinò.
“Ma
mi stavo divertendo” mugugnò.
A
mala voglia, il miliardario schiacciò un tasto sul radio comando.
Il
retro del furgone si aprì con uno scoppio, delle fiamme uscirono spaventando
gli scagnozzi di Mihawk.
“Era
divertente controllare il furgone da qui” disse dispiaciuto, mettendo via il
radio comando.
“Bene,
speriamo che gli altri abbiano fatto un buon lavoro” disse Robin accendendo la
macchina.
Fece
la retro marcia ed uscì dal parcheggio, senza che gli uomini in nero li
vedessero.
ORE
20.30:
Zoro
guardò l’orologio “Dovrebbero arrivare a momenti” disse guardando i suoi
compagni.
In
quel momento le porte dell’ascensore si aprirono, apparirono sei uomini vestiti
con la divisa delle SWAT.
“Occhiali
a infrarossi, pronti a togliere la corrente” riconobbe la voce di Ace proveniente
da un casco nero.
Zoro
sorrise.
Le
luci si spensero.
“Apriamo
le porte dell’ascensore. Ci sono due guardie svenute, legate per terra”
continuò Ace avvicinandosi a lui.
Zoro
sorrise e gli diede una pacca sulla spalla. Ace gli porse i vestiti che aveva
lasciato nella tromba dell’ascensore e una divisa.
“Aspettate
ragazzi!! C’è qualcuno c’è qualcuno! Vengono dalla tua parte!” urlò Usop mentre
si infilava la divisa.
“Ci
penso io!” urlò Sanji sparando alcuni colpi in aria.
Zoro
si tolse la maglietta della tuta. Si mise la camicia e i pantaloni, e sopra la
divisa da agente speciale.
Sanji
lanciò una piccola bomba all’interno del caveau. Si sentì uno scoppio.
Guardò
verso il corridoio e vide Rufy scomparire nella tromba dell’ascensore con le
borse piene di soldi.
Una
figura esile si avvicinò a lui.
Le
alzò la visiera del casco e le accarezzò il viso.
Lei
sorrise nel buio.
Ace
gli fece segno di coprirsi la testa. Ubbidì infilandosi il casco.
“Ci
serve la corrente” disse Ace.
La
luce tornò e Zoro prese un mitra, iniziando ad aggirarsi per il caveau.
“Cosa
è successo?” la voce di Mihawk risuonava dalla trasmittente “Ditemi qualcosa!”
“Sembra
sia stato fatto esplodere un dispositivo molto potente, cerchiamo superstiti”
rispose Ace.
Poco
dopo, arrivò Mihawk con una faccia minacciosa.
Andò
verso Ace.
“Signore,
non abbiamo rilavato persone sospette, ne abbiamo potuto determinare come siano
entrati e usciti” fece rapporto.
“Porti
via la sua squadra” disse freddamente.
Sorrise
soddisfatto, l’aveva fatta pagare a quel bastardo.
“Signore,
le consiglio di restare fuori finché..”
“Andate!”
lo interruppe.
“Il
caveau è suo” disse allontanandosi “Squadra blu fuori!”
Zoro
seguì gli altri e si infilò nell’ascensore.
Si
tolse il casco e iniziò a togliersi la divisa.
Usop
riaprì la parte superiore dell’ascensore da cui entrò Rufy con le borse.
“Vieni
via con noi” si girò verso la voce di Nami.
Fece
un sorriso amaro “Non posso mocciosa, se no metto nei guai un Orso” disse
alzandole il casco.
Nami
aveva gli occhi lucidi e lo stava guardando triste “Ti perderò”
Le
accarezzò una guancia “Uscirò presto, promesso”
“Quanto
dovrò aspettarti?”
“Beh,
dai 3 ai 6 mesi credo”
“Spera
che non trovi nessuno” disse acida.
Lui
sorrise a si avvicinò al suo viso “Non ci sono problemi allora, tu sei cotta di
me”
“Bastardo”
disse contro le sue labbra.
La
baciò, con passione e tanta disperazione. Avrebbe aspettato mesi prima di poter
assaggiare di nuovo quelle morbide labbra, prima di poter sentire di nuovo il
suo sapore invadere i suoi sensi. Il bacio non durò a lungo, le porte
dell’ascensore si aprirono e Nami fu trascinata via da sua sorella, insieme
agli altri.
“Ti
amo” gli disse girandosi.
“Anch’io”
rispose sorridendo.
Ace
lo salutò con la mano e lui fece altrettanto, prima che le porte dell’ascensore
si chiudessero.
Si
arrampicò sulla parte superiore dell’ascensore e si ritrovo di nuovo in quel
tunnel buio. Fece la strada a ritroso, scivolando nei condotti dell’aria. Tornò
da Orso, che stava ancora fingendo di dargliele, tirando pugni contro il tavolo
e le sedie.
“Zoro!”
esclamò quando lo vide.
Lo
aiutò a scendere dal tavolo e a rimettere a posto la grata.
“Come
è andato?”
Sorrise
“A meraviglia”
Si
rimise la giacca e si slacciò i primi bottoni della camicia.
“Forza,
Mihawk dovrebbe arrivare a momenti”
Orso
annuì.
“Vedi
di fare piano”
Orso
ubbidì e gli tirò un cazzotto in piena pancia, facendo atterrare sul pavimento.
“Diamine
Orso! Questo sarebbe piano?!” esclamò, ansimando per il dolore.
In
quel momento la porta si aprì. Entrò Mihawk e i due gorilla che erano appostati
fuori.
“Ciao
Drakul” disse gemendo “Come va l’altro incontro?”
Mihawk
si fermò davanti a lui e lo guardò con odio “Tiratelo su”
I
due gorilla ubbidirono prendendolo ciascuno per un braccio.
“Grazie”
disse quando lo misero in piedi.
Mihawk
lo guardò profondamente negli occhi “Ci sei di mezzo anche tu?”
Corrugò
le sopracciglia “Scusa, di mezzo a che?”
“Te
lo chiedo un ultima volta” disse minaccioso “Ci sei di mezzo anche tu?”
Zoro
sospirò “Non ho la più pallida idea di cosa tu stia parlando”
“Ok”
disse freddamente “Puoi andartene, accompagnatelo fuori”
I
due gorilla lo trascinarono fuori dalla stanza.
Mihaw
lo raggiunse“Chiamate la polizia, sono sicuro che ha violato la libertà
vigilata”
Sorrise
“Che c’è Mihawk, ti hanno rapinato?”
Si
avvicinò a lui “Prima o poi ti sbatterò dentro a vita”
Sorrise
spavaldo “Scommettiamo?”
Mihawk
socchiuse gli occhi, trucidandolo con lo sguardo.
“Portatelo
via” disse girandosi e camminando verso il suo caveau.
Zoro
venne accompagnato fuori dall’albergo, dove c’era già una macchina della
polizia che lo aspettava.
Questa
volta andava dentro con il sorriso sulle labbra, soddisfatto di essersi
vendicato e certo che il suo unico amore l’avrebbe aspettato.
ANGOLO
DI ROGI
Non
uccidetemi…. Zoro è finito in prigione, ma non temete!!! Non ci starà a
lungo!!! E dopotutto Mihawk non è un idiota completo e ha capito che c’era lui
dietro a tutto…
Siamo
agli sgoccioli… il prossimo capitolo è l’ultimo..
Un
abbraccio a tutti quelli che mi stanno ancora seguendo!!!
RECNSIONI:
GLoRi: eh si… mi
dispiace molto anche a me far finire la storia T.T
Smemo92: ma sei un
genio!!! Molto più genio di Mihawk che non ha capito una mazza!!! Io nel film
non avevo capito niente fino alla fine…. Complimenti, ottimo intuito ^^
Marsina Piccola Rolonoa: grazie!! sono felice che ti siano piaciuti!! ^^ si cavoli… mi dispiace
anche a me che finisca la storia T.T (non sono molto normale)
Achamo: penultimo!!!
L’ultimo sarà il prossimo!! ^^ ciao Fantastica2!!
Ps: con il tuo consenso pubblico un capitolo extra
in cui raccolgo il nostro Sps
SPS:
Zac lo guarda spaesato: “Ah no? E allora perché si
dice digitale?”
Johnny si spiaccica una mano in faccia per la
demenza di suo figlio… emm… di Zac.
Nicole: “Gore, io me ne vado!! Questa è una gabbia
di matti!!! Riprendi pure Keira!” esclama iniziando ad andarsene.
Zac: “Nooooooooo!!! Mammina!!! Non mi abbandonare ti
prego!!!!” esclama saltandole al collo.
Nicole guarda incredula il ragazzo e si scioglie
davanti ai suoi occhi lucidi, che assomigliano tanto a quelli di un bambino.
Nicole: “Zac io ho già una figlia”
Zac: “Ti pregoooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!
Almeno per qualche giorno!!!!!!!!!!!!!!” la supplica congiungendo le mani.
Nicole, presa per pietà, sospira: “D’accordo”
Zac: “Evviva!!!!!! Forza zio!! Sposali!!!”
Nicole sgrana gli occhi: “E no!!! Questo no!!!”
_Yuuki_: eheheh!! Si
derubato completamente ^^ no non era male come idea…. Mmm… magari un buono
spunto per una fic… dio sono proprio malata… vedo fic in tutto!! Comunque
definitiva sconfitta arrivata!! ^^ Tvtrb!!
Tsukichan: emm… era un
po’ difficile il capitolo…. Però spero che ora hai capito che cosa è successo…
E sto già pensando alla prossima fic, la mie mente è sempre all’opera ^^