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Autore: bellina3000    22/04/2010    6 recensioni
Sono tutti umani. Edward è un ragazzo timido e goffo, che appena incontra la donna della sua vita le chiede di sposare che però è Tanya. I suoi fratelli Emmet e Jasper gli preparano una festa di addio di nubilato. ed inoltre contattano una delle migliori spoglieratrici in circolazioni: Bella. Il nostro povero Ed passerà tutta la notte con lei. cosa succederà il giorno dopo?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buonasera a tutti. Sono ritornata a rompervi le scatole con la mia terribile storia.

I miei ringraziamenti vanno su chi legge la mia ff, chi la messa tra i preferiti, i ricordati e i seguiti.

Ed ecco qua la risposta ai vostri commenti:

 

 Bellamasen. Non temere. Il tuo desiderio si realizzerà. ( almeno in questi capitoli ) Tanya non si vedrà x un bel po' di tempo.

 

 

 

 bika95 [Contatta]

 

 

In questo capitolo si scoprirà qualcosa su Bella e anche il motivo per cui e piena di lividi. Spero di non deludervi....

 

 ese96 [Contatta]

 

 

Grazie mille. I tuoi complimenti sono sempre troppo gentili.

 

 pace s [Contatta]

Segnala violazione

 

No, grazie a voi che mi seguite. Io non sare nulla senza voi che mi date il coraggio di andare avanti con questa pazzia.

 

 giova71

Questo capitolo è dedicato a te. Grazie di seguirmi.

 

 

Aspetto altri vostri commenti su questo orrendo capitolo. Non mi piace per niente.

 

 

Mi ritrovai a vagare in un deserto, in cerca d'acqua. Avevo sete, tanta sete, troppa sete.

Ogni passo che dovevo fare, mi toccava utilizzare gran parte della poca energia che mi restava.

Poi un raggio di sole illuminò una figura che avanzava verso di me. Lentamente, i miei occhi me la misero a fuoco e vidi che era Tanya. Si fermò a pochi passi da me e cominciò a spogliarsi. Oh, mio Dio. Ero in paradiso.

Forse ero morto dal violento calcio che mi aveva dato quel diavolo di Bella, e adesso mi trovavo in paradiso. “ pensai dentro di me, quando vidi il mio angelo abbracciarmi forte a se.

<< vieni >> mi disse sensualmente << vieni >> e prendendomi per mano mi condusse verso un enorme letto a baldacchino che era apparso tutto ad un tratto.

Staccò la mia mano e si sdraiò sul letto, con il viso rivolto verso di me e verso il cielo azzurro.

<< voglio fare l'amore con te? >>

Sentì delle campane suonare e vidi volare delle colombe. Mi inchinai per terra e con le lacrime agli occhi urlai

<< Grazie! >>

Ma il mio bellissimo sogno diventò presto un incubo. Dalle sabbie dorate apparve sbucò fuori Bella che mi urlò

<< svegliati. >>

 

Riaprì gli occhi di colpo e mi ritrovai il volto di Bella a qualche centimetro da me. Mi trovavo sdraiato sul divano del mio salone, con la testa appoggiata al suo grembo. Mi alzai di scatto, con il volto rosso, per poi sedermi di nuovo accanto a lei.

<< finalmente ti sei svegliato >> e mi sorrise, con quel suo sorriso dolce e sincero << mi hai fatto preoccupare. All'inizio stavi dormendo molto tranquillo, ma verso l'ultimo hai cominciato ad urlare... >>

<< sì stavo facendo un sogno in cui Tanya... >>

Subito Bella mi abbracciò e mi strinse al suo petto. Io ero davvero imbarazzato, ma allo stesso tempo anche commosso. Quanta bontà era rinchiusa dentro di lei.

<< è stato proprio un brutto incubo. >> e mi sorrise << non solo ti tocca sopportare nella realtà, ma anche nei sogni. Povero te >>

Era inutile. Ma per una volta non mi arrabbiai con lei. Soprattutto quando i miei occhi rimasero fissi ad osservare il grosso livido sulla sua guancia sinistra.

Lei se ne accorse e abbassò lo sguardo, timorosa.

<< cosa ti è successo, Bella? >>

<< niente >> ma i suoi occhi diventarono lucidi e le sue labbra tremarono leggermente << niente. >>

<< Uffa. Non mi fare arrabbiare e parla. Lo sai che mi puoi dire tutto. >>

Bella alzò lo sguardo di nuovo verso di me, ed i suoi occhi luccicarono di determinazione.

<< mi hanno picchiata. >>

Rabbia. Dentro di me sentivo solamente rabbia per il mostro che aveva osato macchiare, rovinare, il corpo di quella ragazza.

<< Non temere. Io sono un avvocato. >> mi alzai e riuscì a fare solamente un passo in avanti, poiché Bella mi aveva abbracciato da dietro, e la sua testa era posata sulla mia schiena. << ti prego. Torna a sederti. >>

Le strinsi la mano destra ed insieme ci andammo di nuovo a sedere, senza però lasciare quel contatto fra di noi.

<< su, parla. >>

Lei mi sorrise e appoggiò la sua testa sul mio braccio e chiuse gli occhi

<< è stato mio padre a farmi questo. >>

tuo padre? Ma come ha potuto fare una cosa del genere? “

<< in realtà non è mio padre, ma è così che noi chiamiamo spesso il nostro padrone.

Oggi si è arrabbiato molto poiché non ho trovato nessun cliente. La colpa è mia! >> e cominciò a singhiozzare << la colpa è solo mia >>

<< Tua? E per quale motivo? >>

<< non è la prima volta che lo fa. Anzi questa volta è stato molto clemente. Di solito mi frusta, ma questa volta mi ha semplicemente picchiato. >>

<< Basta. Basta. Non voglio più sentire >> e le bacia la fronte << lo denunceremo e... >>

<< no, ti metterai contro tutta la mafia. Non lo fare ti prego. >>

Mi calmai e decise che per ora non sarei intervenuto. Non volevo che Bella scappasse via da me. Avevo... sì, avevo bisogno di lei.

<< e i tuoi genitori non dicono nulla ? >> le chiese dolcemente.

<< non so nulla di loro. So che si chiamavano Phil e Renee e che mi hanno venduto, poiché non avevo abbastanza soldi per mantenermi. >> e scoppiò a piangere << sono solo un peso. Io non servo a nulla. Sono solo una puttana da quattro soldi. >>

La strinsi più forte a me e cominciai a cullarla come una bambina. Non sapevo cosa dire, non sapevo come comportarmi, poiché tutto ciò era nuovo per me. Il suo mondo era così lontano dal mio. Io ero abituato ad avere amore da parte dei miei genitori, mentre lei ha sempre dovuto combattere per avere quel poco che ha.

Quando si calmò cominciai a baciarle la guancia e le mie labbra sfiorarono le sue, in un bacio delicato e fraterno.

<< mi fai un promessa? >> mi chiese lei, baciandomi sotto il mento e poi scendere verso il mio collo.

<< tutto quello che vuoi >>

Le sue mani, sicure ed esperte, mi sbottonarono la camicia che cadde per terra.

Sentì un dolore provenire verso il basso e capì subito che mi ero eccitato. Anche lei se ne accorse poiché scoppiò a ridere, maliziosa.

Un brivido mi percosse tutto, quando la sua mano sfiorò la spalla per poi andare sempre più giù e bloccarsi di colpo sulla zip dei jeans.

In un attimo di lucidità le presi le mani e le tolsi dal mio corpo, anche se ciò mi costò tanto.

<< Bella, cosa vuoi da me? >>

Stavo impazzendo, stavo andando dritto all'inferno. Quella ragazza aveva un controllo su di me, incredibile e che io temevo. Quando le sue mani sfioravano il mio corpo, quando le sue labbra incontravano le mie, io diventato una bambola nelle sue mani.

Bella mi sorrise, come se avesse letto il mio pensiero, e mi fece sdraiare sul divano con lei sopra di me.

Il mio respiro era diventato agitato e facendomi coraggio le tolsi la maglietta. Rimasi sorpreso nel vedere un copro così bello, anche se rovinato con quei terribili lividi scuri. Rimasi a bocca aperta e ciò fece ridere la mia amata Bella.

Cercai di riprendermi, ma fu tutto intutile quando sentì le sue mani sfiorarmi di nuovo la zip dei miei pantaloni.

<< c'è una cosa che io voglio da te >> e con la bocca mi abbassò la zip << solo tu me la puoi darmela >>

<< dimmelo e lo avrai... >>

<< posso rimanere qui? >> e mi abbassò i pantaloni fino alle ginocchia.

<< sì >> e chiusi gli occhi << sì. Che puoi >>

Ormai il mio cervello si era staccato dal mio corpo poiché non avevo capito in che guaio mi stavo per cacciarmi.

Bella si alzò e cominciò a battere le mani come una bambina

<< grazie mille. >> e si mise la maglietta << essendo che è da due mesi che non pago l'affitto, mi hanno sbattuto fuori. Ero proprio nei guai. Ma per fortuna ci sei tu. >>

Ed io rimase a fissarla come un baccalà.

<< su, non fare quella faccia. Ce la spasseremo insieme >> e corse ad abbracciarmi << per farmi perdonare ti porterò in un luogo molto speciale. Chiama anche i tuoi fratelli. Non vedo l'ora di rivedere Emmet. Penso di essermene innamorato. >> e sospirò felice.

Anch'io feci un lungo respiro, ma di delusione. Mi aveva fregato.

 

Allora? Lo so che questo capitolo ha fatto proprio schifo, ma non sapevo proprio cosa scrivere.

Inoltre in questo periodo sono molto impegnata con il latino. È l'unica materia in cui vado leggermente male.

Proprio per questo non potrò postare molto presto. Voi però aspettatemi.

Vi voglio fare un anticipazione. Nel prossimo capitolo ci sarà Alice!

Ecco qua lo spoiler:

Quando riaprì gli occhi mi ritrovai il suo tanga in testa...

 

Baci e alla prossima.

   
 
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