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Autore: BaBa88    22/04/2010    7 recensioni
Bella è caduta nel vortice della depressione dopo l’abbandono di Edward… Che parte ha Demetri? Tratto dal capitolo tre:"perché sei qui?"domandai interrompendolo "per te" ammise. Alzai lo sguardo e incontrai il suo, cercai di dire qualcosa ma dalla mia bocca non usci una parola "sai é strano per me... é tutto così confuso... non volevo lasciarti sola" disse Demetri posando una mano sul mio viso. E’ la mia prima ff, non ho mai scritto niente in vita mia, quindi spero che vi piaccia. P.S. è un EdwardxBella, state tranquille. Buona lettura!! :-)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 16

(POV. BELLA)

 

 

A volte ci sono dei momenti che ti fanno credere che sia ormai tutto perduto.

A volte, per la paura di soffrire, fai degli sbagli e pensi che ormai la situazione sia irremovibile per cercare di recuperare al danno compiuto.

L’essere umano sbaglia, sempre. Allora quando si arriva a questa semplice conclusione, perché non si affrontano i problemi? Tanto alla fine dei giochi, il sapore amaro della sofferenza è stato assaggiato. A questo punto, tanto vale buttare altra benzina sul fuoco per alimentare le fiamme, almeno in questo modo si è consapevoli di aver tentato qualsiasi cosa per ritrovare la felicità.

 

Sono ore che suono alla porta di casa Cullen. Nessuno ha risposto, nessuno è in casa...

Dove sei Edward?

Non voglio scoraggiarmi, non posso. Abbiamo sbagliato entrambi troppe volte per lasciare in bilico quest’assurda situazione.  Presumo a questo punto che Edward non sia in casa o forse che non si sia accorto della mia presenza, anche se la seconda ipotesi è assurda: lui è un vampiro.

O forse…

No! Non devo neanche pensare a questa possibilità. Non posso assolutamente pensare a una sua imminente fuga. Questa volta non può andare tutto storto, il destino non può avercela un'altra volta con noi!

Rimango a osservare la maestosa casa davanti a me. L’assenza dei Cullen non l’ha assolutamente intaccata, è rimasta bella e impeccabile, proprio come un anno fa.

Non capisco per quale motivo una dimora così dolce e accogliente, possa trovarsi in un paesino sperduto dello stato di Washington: Forks non è di certo rinomata per le sue ville maestose. Eppure, quando la osservi, rimani incantato da tanto capolavoro che alla fine pensi non ci sia posto migliore di questo.

Sta calando la notte.

È passato tutto questo tempo?

Ho trascorso tutta la giornata davanti alla sua casa senza nemmeno accorgermi del tempo passato. Ancora più bizzarro è notare che nessuno della famiglia è presente, neanche di Esme e Carlisle c'è traccia.

La sfortuna mi perseguita!

Mi accascio alla porta sconfitta. In tutto questo tempo non ho trovato un rimedio per raggiungerlo, neanche aspettare i suoi fratelli mi è stato di aiuto.

Click.

Il rumore della serratura.

Senza farlo apposta, appoggiandomi ho aperto la porta con il gomito. Che stupida sono stata, dovevo solo provare a vedere se non avevano chiuso a chiave!

Entro senza perdere altro tempo.

Corro al piano superiore dirigendomi in camera sua. Anche con la fretta ho potuto notare come l'arredamento è rimasto impeccabile come un tempo, ad eccezione di un tavolino in vetro adiacente alla porta.

Ho il cuore a mille. Sono davanti alla camera di Edward, la porta è chiusa.

Senza bussare entro velocemente, ma quello che vedo mi pietrifica all'istante.

La stanza è vuota!

Non sono arrivata in tempo. È andato via. Il mio viso si ricopre di calde lacrime.

È tutto perduto...

Perché è difficile per noi stare insieme?

Perché non riusciamo mai a ricongiungerci?

<Bella?!> la sua voce sublime mi chiama.

Il mio inconscio spera che lui sia proprio dietro di me. È tutto cosi reale...

<Bella?!>

Mi giro inconsciamente, come se lui si trovasse davvero dietro di me.

<Edward...>

Non posso crederci! È proprio lui…

Mi avvicino con cautela a Edward e con il palmo della mano gli sfioro il suo viso perfetto e divino. Chiude gli occhi e si bea del mio contatto. Li riapre subito dopo, allontanando la mia mano con delicatezza.

<Che cosa ci fai qui?> domanda impassibile.

<Edward, io... Non sei andato via.> non riesco a dire altro in questo momento, troppa è l'emozione di stragli accanto.

<Sono andato a caccia, per questo non mi hai trovato in camera.> risponde.

<Perche sei qui?> ripete in tono freddo.

Alzo lo sguardo, lo vedo combattuto su come porsi nei miei confronti. I suoi occhi sono violacei, me ne rendo conto solo adesso di quanto il suo volto è cambiato dall'ultima volta che ci siamo visti: è una maschera di dolore, la stessa che ho avuto io quando pensavo di averlo perso.  Tuttavia rimane sempre il perfetto e divino ragazzo di cui mi sono innamorata. Neanche la frustrazione può cancellare la sua bellezza eterna.

<Ti amo.> è quasi un sussurro il mio, ma sono consapevole che lui l'abbia sentito. È inutile girare sul discorso, ho bisogno di dirgli solo queste semplici parole.

Non voglio dirgli altro, per adesso.

Siamo solo io e lui, ed è quello di cui ho bisogno...

Sul suo volto compare il sorriso sghembo che tanto mi è mancato. Edward senza dire niente, elimina le poche distanze che ci dividono e posa un leggero bacio sulle mie labbra.

Stranamente il bacio diventa più coinvolgente, passionale. Non è da lui questo tipo di atteggiamento, ma spero che, almeno per questa volta, non blocchi il turbine di passione che ci sta avvolgendo.

Nella stanza riecheggiavano i nostri respiri, ormai diventati pesanti.

In questo momento i dubbi su ciò che desidero si dissipano.

Mi scosto lentamente per prendere fiato. I suoi occhi sono diventati scuri dalla passione e non posso che esserne felice, sapendo che ne sono stata io l'artefice.

<Mi sei mancata, amore mio.> soffia sulle mie labbra.

Gli sorrido dolcemente e, prendendo un profondo respiro, trovo il coraggio per fargli la mia richiesta.

 <Amami, Edward.> spero che capisca il senso delle mie parole.

Si scosta da me: chiaro segno che il messaggio è arrivato al destinatario.

Mi guarda frustato. So che sta cercando un modo carino per rifiutarmi senza offendermi. Ma la mia è un’esigenza, non accetterò più un altro dei suoi rifiuti. <Bella, lo sai che non…>

Blocco la parola sul nascere, baciandolo avidamente.

Ho bisogno di sentire quanto noi ci apparteniamo…

<Amami.> ripeto tra le sue labbra.

Con estrema velocità mi adagia sul divano bianco della sua stanza e, senza pesarmi troppo, si sistema sopra di me. Ha accettato la mia richiesta ed io non posso che assecondare il suo gesto. L’ho desiderato da troppo tempo, ormai.

<Ti amo, Bella.>

<Ti amo, Edward.>

 

In quella notte i nostri corpi si unirono per la prima volta, diventando un solo essere, amandosi e coccolandosi come due amanti.

Quella notte donai il mio cuore alla persona che più amavo nella mia vita.

Niente avrebbe rovinato il nostro magnifico momento.

Eravamo solo noi due, per sempre.

 

 

 

 

Scusate l’enorme ritardo, ho la connessione che da giorni non vuole proprio collaborare. Scusate anche se non rispondo personalmente a ognuno di voi, sempre per lo stesso motivo (non so quanto tempo mi è concesso prima che ritorni a scioperare xD ).  

Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo. Un bacione, alla prossima!!!!!

  
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