Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Kary91    24/04/2010    11 recensioni
Due sorelle. Due Principi. Due epoche ben lontane tra loro,ma collegate da un unico filo,o meglio tre:amicizia,amore e musica. Un viaggio ai confini della realtà e dell'immaginazione. Una corsa contro il tempo per riuscire a salvare il cuore del Re del Pop e l'innocenza dei suoi tre piccoli Principi. Perchè in fondo si sa: Il paradiso può aspettare.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blanket Jackson, Janet Jackson, Michael Jackson, Paris Jackson, Prince Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Heaven Can Wait'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
chapter 189

7.4

Family Dinner


TOC TOC

Vale bussò ripetutamente alla porta di Prince,ma non ottenne risposta.
Preoccupata,sbirciò all’interno della camera: una sagoma scura semi illuminata dalla lampada sulla scrivania giaceva immobile sulla sedia.

Con un sorriso,la giovane si introdusse nella camera riconoscendo il Principe addormentato con la testa appoggiata sul libro.
La pagina sulla quale teneva il capo era l’ultima del capitolo: doveva avercela fatta appena in tempo.
D’un tratto a Vale fu chiaro come mai il ragazzo era stato così assente per l’intera serata: lo studio lo stava assorbendo interamente. Era così preoccupato per quell’esame che raramente l’aveva incrociato fuori da quella stanza durante l’ultima settimana.
La giovane sfiorò con tenerezza i ciuffi eleganti castani che spuntavano sulla fronte del ragazzo. Accarezzò la guancia morbida e liscia di Prince e con un brivido i suoi polpastrelli si insinuarono fino al collo.
“Ma..cosa?”
 Vale osservò con attenzione i pochi centimetri di pelle che spuntavano dal colletto della camicia. Una piccola serie di macchie chiare spuntava nettamente visibile ora che il collo era scoperto. Incuriosita,decise di analizzare con più cura e si accorse che anche le nocche di Prince sembravano avere un colore più chiaro rispetto al resto della pelle.

Che fosse…

La ragazza scosse il capo confusa, lo sguardo pensieroso. Raccolse la coperta adagiata ai piedi del letto di Prince e gliela depositò sulle spalle.

“Buonanotte Principino.” Mormorò. La mano accarezzò per l’ultima volta il capo del giovane.

“Sogni d’oro.”

***
“Ehy” Laura aveva raggiunto il divano di Michael e adesso lo stava osservando: il volto pallido imperlato di sudore rispose al suo sguardo.

“Calmante…” mormorò con voce flebile agitandosi nervosamente: sembrava avesse appena avuto un incubo.

“Ho bisogno di un calmante…”
“Stai giù.” Laura lo spinse verso il cuscino e tentò di tenerlo fermo come poteva: Michael continuò ad agitarsi.

“In cucina, nell’armadietto dei medicinali. Per favore ho bisogno di…”

“Tutto ciò di cui hai bisogno è un bel bicchiere di latte caldo con zucchero. Vado a preparartelo e guai a te se ti muovi.” Michael non rispose e un po’ a malincuore,Laura lo abbandonò per andare a preparare il latte.

Trafficò con il gas per un paio di minuti tentando di affrettarsi il più possibile. Ogni minuto che passava il suo sguardo volava con più rapidità e nervosismo verso l’armadietto dei medicinali: una grossa parte di lei comandava al suo istinto di prendere tutto e gettarlo nell’immondizia assieme al piede di porco di Brooke.

“Ecco qui.” Laura aiutò Michael a sedersi e lo osservò bere. Il ragazzo trangugiò il contenuto della tazza senza lamentarsi ed era quasi arrivato alla fine,quando si fermò.
“Basta così.” Mormorò depositando la tazza sul pavimento e pulendosi la bocca con un fazzoletto.
“Adesso sto un po’ meglio. Grazie.”
Laura sorrise e si sedette accanto a lui. La mano bruna di Michael intrecciò le dita con le sue e lei a strinse con affetto.

“Dove sono i calmanti?” domandò con voce flebile Michael.
“Se non li prendo non riuscirò a dormire.”

“Non c’è bisogno dei calmanti per prendere sonno. Peter Pan ha mai preso dei calmanti prima di mettersi a dormire?”

“Lui non ne aveva bisogno.”
“Nemmeno tu ne hai.” Laura si chinò su di lui in maniera che i suoi occhi combaciassero perfettamente con quelli del ragazzo.
“Pensa alla tua Isola che non c’è. Pensa a Campanellino,ai bimbi sperduti. Pensa alla Fatina e al Principe innamorato…”
“Quasi me ne dimenticavo!” Michael saltò su e si mise a sedere.
“Dai un’occhiata a quel cassetto sulla destra. C’è una cosa che volevo mostrarti.”
Incuriosita, Laura eseguì ed aprì il cassetto. All’interno una cintura di pelle color notte scivolò sotto i suoi polpastrelli.
“Aprila.” Michael sussurrò con un sorriso divertito. Laura la aprì. Al suo interno c’era una rosa di cristallo, proprio come quella della favola.
I petali erano cinque deliziosamente intarsiati e si congiungevano allo sbocciare di un gambo spesso e lucido.”

“Lo comprai tanto tempo fa in una bottega a Venezia.” Spiegò con un sorriso stanco tornando a sdraiarsi.

“Non so perché,ma da quando ero bambino ho immaginato molte volte di buttare uno di quei petali del fiume e guardarlo scorrere. Come quel Principe.”

“Ma non avrebbe funzionato…” aggiunse dopo qualche minuto mentre Laura tornava a prendere posto accanto a lui.

“Perché non c’era nessuno da riportare indietro.”
“Però è bello pensare che se mai dovessi perdere qualcuno,la tua rosa è lì pronta a riportartelo,no?” la ragazza raccolse un ricciolo bruno dell’amico e ci giocherellò con tenerezza sfiorando la fronte pallida.
“Sì…” Michael si girò su un fianco e respirò forte.
“Sì è bello…”
“Adesso cerca di dormire.” Laura gli coprì le spalle con premura e gli accarezzò una guancia.
“Io resterò qui con te fino a quando non ti addormenterai.”

“Potrebbero volerci secoli.” commentò Michael con un sorriso storto sistemando il capo sul cuscino.

“Non importa. Aspetterò. Per te questo e altro.” gli sussurrò con dolcezza osservandolo sorridere e socchiudere le palpebre.

“Buonanotte Peter.”

***

I was the one,
Who would always jump in first

Didn't think twice
To look behind
Got such a good feeling,
Just from playing in the dirt
Once, When I was little

“Sguazza sguazza sguazza !”
Una gioiosa risata di bimbo s’insinuò nella tiepida e tersa aria settembrina.
Un bambinetto biondo scorrazzava allegramente per l’immenso giardino. Il sorriso infantile si estendeva da gota a gota ogni volta che una pozzanghera si presentava  lungo il suo cammino.
“Sguazza sguazza!” ripeté il bambino saltellando a piedi uniti proprio al centro della pozza: schizzi di acqua sciacquettarono a destra e a sinistra sferzando con audacia le gambette paffute del bimbo, ma lui non ci badava. Più l’acqua infervorava, più il bimbo rideva aumentando il numero degli SCIAFF-SCIAFF dovuti al contatto con l’acqua degli stivaletti di gomma.
Ben protetto dalla mantellina che avvolgeva il piccolo corpicino, il bimbo strillava raggiante sentendosi un superman in miniatura, alle prese con un terribile uragano.

“Prince?” una voce lontana raggiunse cautamente le orecchie del bimbo, mescolata al frusciare del vento.
“Prince dove sei?”
“Sono qui papà!” il bambino incominciò a saltellare vistosamente agitando le piccole braccia avanti e indietro, come se volesse spiccare il volo.
“Prince!” l’uomo raggiunse  il punto esatto dove il piccolo Principe stava dando sfogo ai suoi sogni e le sue fantasie.
“Prince sei tutto bagnato!” fu il commento preoccupato di Michael. Prontamente avvolse la testolina bionda del figlio in un asciugamano che si era portato dietro sospettando l’atto di monelleria del bimbo.
“Però sei proprio buffo!” commentò poco dopo osservando le guanciotte piene di Prince sovrastate da un dolcissimo sorriso spensierato e gli stivaletti troppo grandi sciabordanti nelle acque scure della pozzanghera.
“Sguazza sguazza papà!” tornò a ripetere Prince stringendo forte la mano di Michael e spiccando un salto al centro della pozza.
“Prince!” lo ammonì il padre non riuscendo ad evitare un leggero sorriso di orgoglio.
“Sguazza papà!” urlò ancora il piccolo scoppiando a ridere divertito. Le piccole manine si aggrapparono al cappotto del padre e con delicata pressione lo trascinarono verso la pozzanghera.
“è va bene!” si arrese infine Michael appoggiando un mocassino tirato a lucido sulla superficie dell’acqua.
“Papà sta per darti una bella spruzzata!” l’uomo pestò con calcolata forza ed uno sbuffo di fango si sollevò schizzando le gambette di Prince avvolte negli stivaletti.
“Di più di più!” lo intimò il bambino pigiando il piede del papà nel fango.
“Di più!”  esclamò riprendendo a saltellare senza tregua ridendo divertito.
Michael rimase immobile a contemplarlo: era affascinato da quella piccola creatura così pura e innocente,straripante di gioia e spensieratezza. Ma ciò che più lo colpiva era l’idea che quel piccolo angelo fosse suo. Solo ed esclusivamente suo.
Con un sorriso che si estendeva da orecchio e orecchio, Michael Jackson si dimenticò di vestiti nuovi e mocassini lucidi quando con entrambi i piedi si lanciò in una pozzanghera. Fiumi di fango fioccarono sulle  gambe di padre e figlio , ma gocce di risata scorrevano dolcemente sui loro visi arrossati dalla gioia.
“Sguazza sguazza!” strillò Prince fra le risa mentre Michael lo prendeva in braccio e se lo stringeva al petto,senza smettere di saltare.
“Sguazza sguazza!” le braccia sollevate in aria esultanti ed i piedini che si agitavano a ritmo dei salti, Prince appoggiò la fronte a quella del papà e gli donò il più raggiante dei suoi sorrisi.
“Sguazziamo tutto il giorno papà?” domandò  allacciando le sue braccine sottili al collo di Michael mentre la pioggia scioglieva ogni più piccolo ricordo che non fosse delicato e magico.
“Per sempre piccolo mio!” rispose il padre appoggiando con tenerezza le sue labbra sul cappuccio color notte del bimbo.
“Per sempre”.







it's time
For me to grow up
That I got to be
Like the rest of them

When I know
There acting up

Prince si svegliò di soprassalto. Il sudore freddo gli imperlava la fronte pallida ed un leggero tremito percorreva ostile il suo corpo.
Il ragazzo si mise a sedere respirando a fatica; la radiosveglia sul comodino lampeggiò nella sua direzione indicandogli che le immagini appena vissute si trattavano di un sogno. Piccolo inutile soffice sogno.
Eppure un sogno non era…. Riflettè sorvolando con lo sguardo le pareti inespressive di camera sua,fino a raggiungere una cornice situata sulla sua scrivania.
Ritraeva un bambinetto biondo di tre,forse quattro anni avvolto in un grosso impermeabile blu notte. Teneva le braccia allacciate al collo del padre che lo stringeva a sé con tenerezza e sorrideva radioso.
Suo padre.
E quel bambino era lui, Prince Michael.

Due lacrime minacciarono di sgorgare dagli occhi severi di Prince,ma lui le cacciò via con rabbia.
“Ma io non sono più così…” mormorò fra sé asciugandosi il sudore dalla fronte: gli arti erano ancora percorsi da un leggero tremito.
“Perdonami papà.”
D’un tratto fu come colto da un improvviso dubbio. Tentando di fare il più silenzio possibile,si sollevò e si diresse con passo felpato verso la camera adiacente alla sua.
La mano destra esitò tremante a pochi centimetri dal legno della porta, dopodiché il ragazzo afferrò la manopola e la girò.
La cameretta semi-buia giaceva silenziosa sotto il suo sguardo vigile e rassegnato.
Prince attraversò a tentoni la stanza e prese posto sul letto, dove un addormentato Blanket respirava piano, gli occhi chiusi, immerso in un profondo e delicato sogno.

So here comes the next one,
The next in line
Stay as young you can,

For the longest time
Cause those days flew by
Like a breeze
Just passing through
Once, when I was little

Prince contemplò con aria dura l’espressione rilassata del fratellino, addolcendosi man mano che le lancette dell’orologio scandivano i propri passi.
Una mano del ragazzo sfiorò con delicatezza i folti capelli corvini del fratellino. Il gesto si ripeté più volte,talvolta con una nota di nostalgia,talvolta con un piccolo moto di tenerezza.
“Non perdere mai la tua purezza Blanket” mormorò Prince accarezzando la guancia del giovane Jackson.
“Non abbandonare mai i tuoi sogni.”. Con un ultima carezza,il giovane si sollevò. Sistemò con premura le coperte attorno al corpicino eccessivamente minuto di Blanket e si avviò verso la sua camera con passo felpato come quello di un gatto. Un'unica piccola lacrima solcò il volto pallido e rassegnato di Prince Michael disegnando una scia lungo la gota destra: la goccia sfiorò il mento del ragazzo e colò a picco lungo il precipizio del collo,come una strada interrotta:come il cammino di un sogno infranto.


Nota dell'autrice.
La canzone utilizzata nel capitolo è "Once when I was little" di .

Hola gente!Qua pasa? *Perdonate lo spagnolo*
Sì, lo so, il capitolo è breve. E l'ultima parte molti di voi l'avevano già letta. Ma vi prometto che il prossimo sarà più lungo e più interessante.
Intanto sono di fretta pure io gente,chiedo scusa. Ma purtroppo ho realizzato solo in questo preciso istante della mole sproporzionale di verifiche alle quali sarà sottoposta per tutto il prossimo mese, tenendo conto del fatto che ho solo tre giorni su cinque in settimana per studiare: * inizia a tremare colta dal panico pre-maturità*.

Peeerciò, sarò un po' frettolosa nel ringraziare le nove splendide creature che hanno commentato lo scorso captolo e che amo con tutta me stessa:

__Scream: Ciao Ambra! Non ti preoccupare, l'importante è che alla fine tu sia tornata. Uuh un'esperienza alla film Horror? Interessante!Quando ero piccola andavo matta per gli episodi di quel genere!
E grazie mille dei complimenti cara!Ti insegnerò solo se tu mi insegnerai a creare delle pagine così belle!Ho visto la tua presentazione e hai usato una grafica meravigliosa. Inoltre anche in "Halo" avevi inserito l'audio, come ci riesci? *Laura spalanca la bocca meravigliata*
Anche io, strano ma vero, preferisco Vale e Prince. Forse perchè adoro le relazioni odio/amore, forse perchè Prince è un po' una "mia creatura" essendo un personaggio completamente inventato, perciò ci sono affezionata.

Spero di sentirti presto!Ti voglio bene anch'io!

ThePirateSDaughter: Buondì Egizi-Auro! U.U
Per Blanket con le calzette spaiate ho preso spunto da una foto troppo pucciosa di Michael al pianoforte con un calzino rosso e uno giallo. Tale padre tale figlio *.*
Io amo il cluedo e amo i Jackson,perciò dovevo assolutamente mescolarli *waaa il potere della scrittura xD*
Lo scherzo!Tu non puoi capire quanto ho riso mentre lo scrivevo. Cioè lo so, è troppo, troppo Idiota... Cioè quale persona prenderebbe sul serio le richieste di Janet? Brooke non può davvero essere così stupida.. Però.. Però ecco ci stava uffi!E così ci siamo fatti tutti *Michael compreso* una bella risata.
Katherine *.* Una santa,quella donna!

In quanto al ballerino di Italian's got talent, è comparso verso le 23.00 lunedì sera. E quel deficiente di Rudy Zerbi ha avuto il coraggio di premere il pulsante -.- Fortuna che poi l'ha fatto andare avanti. Comunque da noi ha ballato meglio U.U *pfff che gasata*

Boh basta vaneggiare che devo andare a studiare spagnolo... Help! :(
Io mi sarei volentieri inserita nel video di You Rock my word per ballare con lui. Non so perchè,aveva un certo non so che quel video.
A presto mia carissima!Ti adoro in maniera spropositata <3

Michael4ever: Mwahahah davvero ci vedi a Zelig tesoro? Non dovremmo solo portarci dietro Michael o morirebbe dal ridere al primo sketch! Eh già! Janet non sembra poi più tanto restia all'idea di essere amica con Laura... Vedremo come si svilupperà la cosa.
E in quanto a Prince... abbiamo appena scoperto che cos'è che lo turbava così tanto. Avevi indovinato?
Spero che il capitolo non ti abbia deluso.
A presto tesoro mio!Ti voglio tanto bene!Un abbraccio grosso.

Elviraj: Ehilà carissima!Blanket con i calzini spaiati è ancor più spupazzoso del solito. *Coccola Blanket che corre a rintanarsi in camera sua*
Sciocchina è proprio il termine più adatto per definire Brooke. Purtroppo io mi diverto come non mai a prendere in giro i personaggi come lei. Ma alla fine non riesco mai a non affezionarmi.
Grazie tesoro,ti voglio bene anch'io!A presto!

Revolution95: Katherine è una dolce creatura , proprio come dici tu. E a questo proposito ti ringrazio infinitamente per aver commentato . Tengo davvero molto a quella one-shot.

Credo che Brooke sia un mix delle due possibilità che hai elargito: è sia un po' tonta che innamorata cotta del nostro Mike.
Janet e Laura, se la sono studiata bene questa trovata, ma hanno impiegato meno di 10 minuti per organizzare il tutto. Assieme sanno come essere terribili xD
Anche io sono daccordo con te e Janet!è sempre il maggiordomo!E m sembra assai stupido il fatto che nel cluedo il maggiordomo non ci sia!In questo caso, la colpa è sicuramente della signora White, la domestica.

Uhm... Scoprirerai presto che cosa combineranno in studio quei tre. Ti anticipo che Laura e Janet senza combinare pasticci, non possono stare.
Noah è una patatina <3  E ti do ragione per tutto ciò che hai detto a proposito della morte di Mike e di quel maledetto dottore... Mi prudono le mani al pensiero che non stia a marcire in una prigione -.-

Grazie ancora per la magnifica recensione!A presto!Un bacione

Manuela Jackson: Ciao carissima! Sì, Laura e Janet sono proprio come Cip e Ciop xD Povera Brooke! Mi fa piacere che anche tu ammiri Katherine, deve esser euna donna dolcissima!

In quanto ai miei personaggi preferiti, direi Piton e Harry in primis. Ma anche i gemelli Weasley e Ron. Piton,sembrerà strano, ma lo adoro sin dal sesto libro... Cioè quando si scopre che è "cattivo". Ho capito fin da subito che c'era qualcosa che non andava. Ed infatti <3 Ok basta, o andrei avanti per ore ad elogiare il carissimo Severus . A presto bella!Un bacione!

Annina94: Rieccoti!Mi fa piacere rivederti,adoro le tue recensioni.
Prendere per il sedere Brooke è una delle mie attività preferite *nah dai scherzo*.
Prince purtroppo è il 17enne più orgoglioso sulla faccia della terra, ma come abbiamo potuto notare in questo capitolo, il fare da soli non sempre aiuta.
Emmanuel lo adoro. Lo vedremo altre volte nel corso dei prossimi capitoli.
Prince II <3 Dolcissima creatura quel ragazzino. E in gamba come il padre. *Vai piccolo Blanket!*
Io so per esperienza che studiare l'anatomia diventa particolarmente difficile quando hai avuto a che fare con un incidente grave. Specie se l'argomento è strettamente collegato a ciò che è successo. Ma Prince è un ometto in gamba, U.U
Ahah i tuoi scervellamenti mi hanno fatto morire. Sono scervellamenti che ho dovuto farmi pure io in passato, ma li ho risolti in una maniera che scopriremo solo verso la fine.
Grazie ancora!A presto!Un bacione grande

Clode: Ciao Trilly! Mike mi ha sempre fatto pensare al classico "zio adorato dai nipotini".
Con loro doveva essere di una dolcezza incredibile *.* E con i suoi piccoli ancora di più!
Mi fa piacere che tu abbia apprezzato lo scherzo di Brooke!dubito che lei si sia resa conto che la stavano prendendo in giro xD
Spero che Capitan Uncino non ti abbia stressato più di tanto. O dovrà vedersela con i miei bimbi sperduti U.U

A presto cara Trilly! Un bacione grande <3

DirtyMarty:
Martyy *.*
Don't worry. Lo sai che per me l'importante è che arrivi.
Prince, sciogliti!Qui è Marty che te lo dice, prendi un po' esempio da lei! *Prince mi fissa in cagnesco*
Suppongo che dovrei lasciarlo stare -.-

Lo scherzo a Brooke è senza senso, lo so, ma ho provato l'irresistibile voglia di tormentarla un pochetto. Amo giocare con i personaggi uhm..stupidotti come Brooke.

Allora aspetto una tua recensione in Daddy's little girl <3 Ti ringrazio, ci tengo molto a quella one-shot.

A presto Marty!Ti adoro <3

Bene!Eccoci giunti anche oggi alla conclusione. Appuntamento a sabato prossimo dunque, con il nuovo capitolo.

P.S. Chiedo scusa se ci sono errori, non ho avuto il tempo di ricontrollare *non me ne vogliate, vogliatene a quella maledetta maturità U.U*

Vi adoro sempre di più!<3

Laura



   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Kary91