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Autore: missteacakes    25/04/2010    1 recensioni
Quando Patroclo uccide accidentalmente un amico in un litigio, lui e suo padre sono costretti a fuggire a Ftia, la cui regina si dice essere una dea. Al ragazzo viene chiesto di prendersi cura del suo figlioletto, non immaginando le conseguenze di quella serie di eventi destinata a cambiare il mondo per sempre. {Patroclo/Achille}
Genere: Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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«In All but Blood»

Scontri
- Capitolo 6° -

Medeo sussurrò qualcosa all'orecchio di Patroclo, che gli procurò un'occhiataccia da parte dell'altro ragazzo.

"Taci," sibilò Patroclo.

"Lo avrei fatto," disse Medeo, sollevando un sopracciglio e sorridendo.

"Avresti fatto cosa?" chiese Achille.

I tre si stavano lavando. Medeo e Patroclo parlavano tra di loro quasi tutto il tempo, e Achille era stufo. Era già un po' che quei due lo escludevano dalle conversazioni, e a volte gli sembrava che lo facessero apposta.

"Avrei parlato con quella ragazza che abbiamo visto qua in giro," disse. "Quella che viene dal villaggio, coi capelli rossi. Neanche le sue amiche sono male."

Achille scrollò le spalle. "Tutto ciò a cui sai pensare ormai sono solo le ragazze?"

"Ovviamente no," disse Medeo, con una finta espressione da innocente. Fu presto sostituita da un sorriso malefico, e i suoi occhi si spostarono su Patroclo. "Mi piacciono anche i bei--" tirò un ulro, poi scoppiò a ridere quando Patroclo gli bagnò la faccia spruzzandogli un po' d'acqua addosso.

Achille guardò i due gareggiare a suon di sguardi. Sembrava quasi che stessero litigando senza dire una parola. Alla fine, Medeo scrollò le spalle e si girò.

"Sei molto fortunato," disse. "Tu hai Patroclo che protegge le tue orecchie vergini."

Il volto di Achille si fece buio. Doveva ammetterlo, non era proprio sicuro di cosa fosse una vergine. Comunque, sapeva che era qualcosa da femmine, e non voleva che Patroclo lo rendesse tale.

"Dimmelo," disse, arrabbiato. "Di cosa stavate parlando?"

Medeo sorrise. "È una sua scelta," disse a Patroclo. "Non hai il diritto di fermarmi. Vedi," disse voltandosi verso Achille. "Ho beccato Patroclo che guardava delle ragazze fare il bagno l'altro giorno."

Patroclo arrossì e buttò ancora dell'acqua addosso a Medeo. Achille guardò il suo amico incredulo.

"Che schifo," disse. "Perchè hai voluto farlo?"

Medeo rise, e Patroclo diventò ancora più rosso mentre scivolava sempre più nell'acqua.

"Oh, piccolo Achille," lo canzonò Medeo. "Capirai quando sarai più grande."

Achille distolse lo sguardo, improvvisamente arrabbiato e ferito.

"Taci," brontolò.

Il sorriso di Medeo scomparve, e disse, "Ehy, scusa. Non volevo dire sul serio."

"Sì, invece."

Patroclo guardava i due, rassegnato. Forse era per le loro caratteri impulsivi, o forse perchè Patroclo odiava litigare, ma Achille litigava con Medeo spesso. D'altro canto, era Medeo quello che iniziava sempre a prenderlo in giro e non sapeva darsi un limite, e Achille non riusciva a restare calmo. Questi problemi sembravano sbucare fuori sempre più spesso, e Achille iniziava a notare di più la differenza d'età.

Non era per niente stupido, neanche cieco. I suoi amici erano cambiati fisicamente, ed erano molto diversi da lui – all'improvviso erano diventati più alti e si erano irrobustiti; non avevano più il viso rotondo come prima, dei capelli avevano cominciato a crescergli sulle gambe e sulle braccia, e anche in altre parti; c'era dell'altro, ma non ci capiva niente. Cambi nel loro modo di comportarsi, un improvviso interesse verso altri della loro età, e a volte andavano vicino ad un villaggio ai piedi della montagna. E Achille capiva che in qualche modo, questo era un passo verso l'età adulta, e fu chiaro che lui era ancora un bambino.

Patroclo improvvisamente si tirò su dall'acqua e prese il suo chitone.

"Andiamo," disse. "Sta diventando buio, e mi sta venendo freddo."

"Smettila di fare la donnetta," disse Medeo, ridendo. Ad ogni modo, uscì anche lui dall'acqua e subito dopo li seguì anche Achille.

Quella notte fu svegliato dal bisbigliare di Patroclo e Medeo. Erano uno di fronte all'altro, Medeo gli dava la schiena. Achille sperò di vedere il suo volto, ma si accontentò di vedere almeno l'espressione di Patroclo.

"Dovremo dirglielo," diceva Medeo.

"Ma ha solo nove anni," disse Patroclo.

"E allora? Lo verrebbe comunque a sapere, Chirone ha detto chiaramente che lo avrebbe spiegato una volta sola, e per quello che ne so, questo significa che noi dobbiamo dirlo ad Achille. Anche io preferirei non farlo."

"Bene, fallo. Ma io mi rifiuto."

"Questo non è giusto."

"Credi davvero che capirebbe? E se anche lo facesse, ci crederebbe?"

Medeo sospirò. "Perchè no? Quando mai gli abbiamo mentito?"

Patroclo distolse lo sguardo, come se stesse combattendo contro se stesso. "Vorresti davvero farlo? È ancora presto per lui – ancora tre anni, almeno. Perchè non possiamo farlo restare un bambino finchè può?"

Ad Achille venne un groppo in gola, e per la prima volta si ritrovò ad odiare Patroclo per le sue decisioni. Non riusciva a capire perchè lui volesse che restasse così, che lo volesse trattenerlo dal crescere.

"Fanno anche peggio a Sparta." disse Medeo. "Lì--"

"Non siamo a Sparta," disse Patroclo, esasperato. "Perchè non possiamo lasciarlo all'oscuro di certe cose almeno per un altro po'? Non è che dobbiamo spiegargli che questo lo farà crescere prima."

Medeo taceva. Dopo un po', chiese, "Perchè sei così protettivo con lui? E non cercare di ingannarmi con la scusa del 'fratellino' di nuovo."

Patroclo sembrava confuso. "Non saprei cos'altro dirti."

"Mi sono accorto di una cosa oggi," disse Medeo. "Quando i capelli di Achille sono bagnati, assomigliano a quelli della ragazza che ti piace tanto."

Patroclo scosse la testa, sorridendo. "Io non me ne sono accorto. Potrebbe essere un caso."

Medeo allungò una mano e toccò la faccia di Patroclo, poi prese una ciocca di capelli. Patroclo era concentrato solo sul viso di Medeo, con una strana espressione sulla faccia, che Achille riconobbe ma non riusciva a definire, ma poi i suoi occhi si spostarono su Achille, e i loro sguardi si incontrarono.

"Sai," disse Medeo. "Sei davvero--"

"Achille," disse Patroclo, tirandosi su. "Perchè non dormi?"

"Voi due mi avete svegliato."

Anche Medeo ora guardava Achille, con un'espressione indecifrabile. Lui e Patroclo si guardarono, stavano combattendo un'altra delle loro battaglie mute. Questa volta fu Patroclo a distogliere lo sguardo.

"Torna a dormire," disse ad Achille, e poi guardò Medeo severamente.

"Bene," sibilò Medeo, e si girò su un fianco così da non vedere Patroclo. "Come lei comanda."

Achille tornò a sdraiarsi. Voleva urlare di tutto a Patroclo, voleva dirgli di non avere segreti con lui. E per la prima volta voleva davvero far male al suo più vecchio amico. Tuttavia, allo stesso tempo, voleva corrergli incontro e abbracciarlo, e poter sdraiarsi insieme a lui e dormire fianco a fianco, come facevano prima. Ma non lo fece. Rimase immibule finchè non si addormentò.

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Note dell'autrice: Ah, la pubertà. Non è meravigliosa?
Credo che questi saranno gli anni peggiori per Achille. Ci vorranno ancora un po' di capitoli, dato che Patroclo andrà a Sparta per Elena, e ci saranno altre cose divertenti, ma crescerà. Nel frattempo, avremo qualche altra attrazione sessuale che si sviluppa...
E riguardo il colore dei suoi capelli: vedete, trovo abbastanza strano il fatto che, quando è a Skyro, viene chiamato "Pirra", cioè "ragazza dai capelli rossi" quando è biondo, come specificatamente dice Omero. Quindi credo che a quell'età fosse su un biondo che tende al rosso, e alla fine perderà il rosso piano piano. La cosa divertente dei bambini è questa, che cambiano il colore di capelli.    

Nota della traduttrice:  Come avrete notato, ho deciso d'ora in avanti di tradurre anche le note dell'autrice ^^ Come le ho lette io, penso sia giusto le leggano tutti.
@sakura2480: La descrizione dello sguardo di Patroclo è tutto dell'autrice, io non ho fatto che tradurre, quindi il 'brava' va tutto a lei ;)
Sei stata esaurientissima su Elio *__* Ora ho capito tutto, grazie davvero :D
   
 
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