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Autore: HachiJoe    25/04/2010    1 recensioni
A volte basta un niente perchè la tua vita si ribalti. Da un giorno all'altro può cambiare tutto. Diffilice superare i cambiamenti da soli. Il vuoto può rosicarti il cuore. Ma poi arriva quella persona che può aiutarti a superare tutto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4.DISASTER PARTY

4.      DISASTER PARTY

 

 

Dopo lunghe giornate piene di alti e bassi, sabato arrivò, e con esso la famosa festa di Elia.

Celine non aveva molta voglia di uscire ma capiva che chiudendosi in sé stessa nella sua stanza buia avrebbe solo peggiorato la situazione, così, incoraggiata dalle parole della saggia Isabella, indossò il suo vestito preferito, si truccò, indossò un paio di scarpe di vernice nera con il tacco e uscì di casa.

 

Celine e le sue amiche, Isabella, Carlotta e Teresa, raggiunsero allegre la casa di Elia.

Abitava in una villa stupenda circondata da un giardino verde con una piscina fantastica.

Entrando nel cancello aperto subito furono investite dalla musica sparata a tutto volume da alcune casse sparse per il giardino e la villa.

 

<< Hei Celine!>> urlò Elia per sovrastare la musica avvicinandosi alla ragazza che osservava la pista da ballo improvvisata nella salotto della villa, << sono felice che tu sia riuscita a venire! Sai, mi fa sempre piacere vederti! Che ne dici, balliamo??>>

E così dicendo la prese per mano e la trascinò in mezzo alla stanza senza lasciarle possibilità di replicare.

Celine, un po’ perché Elia era davvero irresistibile nonostante la sua situazione, un po’ perché era un po’ brilla, si lasciò andare e trasportare dalla musica e dalle braccia dell’amico e in poco tempo si scatenò.

Isabella la osservava da un divanetto lì vicino e quando notò con chi stava ballando si rabbuiò.

Elia.

Cavolo.

Si ricordava perfettamente, quasi fosse passato solo un attimo, il giorno in cui avevano parlato per la prima volta. Ormai erano passati un paio d’anni durante i quali si era formato nel suo cuore un sentimento molto potente nei confronti di quel ragazzo, che non vedeva solo come un amico. Non era mai riuscita a parlarne con nessuno, neanche con la sua migliore amica Celine. Figurarsi confessarlo ad Elia.

E ora lui era lì che ballava con la sua amica.

Le faceva uno strano effetto.

Celine. Tante lacrime per quell’Alessandro e adesso era lì che si divertiva e flirtava con Elia.

Con ELIA!

Perché proprio con lui??

Ovviamente Celine non poteva nemmeno immaginarsi i sentimenti che lei provava per lui.

Come avrebbe potuto?

Non gliene aveva mai parlato.

Però ora Isabella rodeva.

Rodeva e non sapeva cosa fare.

 

 

Carlotta.

La musica raggiungeva ovattata le sue orecchie mentre la ragazza avanzava barcollando verso il bagno.

Un’ondata di vomito la costrinse ad appoggiarsi al muro.

La testa le girava e le pulsava immensamente.

Quando aveva bevuto?

Non ne aveva idea.

Adesso però si sentiva malissimo.

Nessuno può capire come mi sento.

Nemmeno le mie amiche.

Sono lì tutte prese dai loro problemi, dai loro ragazzi, dalle loro cazzate senza importanza.

Troppo prese per accorgersi della mia situazione.

Come potrebbero capire cosa significa essere davvero SOLE??

Non lo sono mai state e molto probabilmente non lo saranno mai.

Dover contare solo sulle proprie forze.

Essere abbandonate da tutte le persone a cui volevi bene.

Non fidarti più di nessuno.

Cosa può significare per loro??

Hanno la mente troppo chiusa per capirlo.

Non vedono più in là del loro naso.

Cazzo che vita di merda.

Non riesco a trovarci un senso.

Fu con questi pensieri che la ragazza raggiunse il bagno e chiuse la porta.

Cazzo non c’è neanche la chiave in questo bagno.

La ragazza si accasciò a terra.

La testa le vorticava in una maniera insopportabile.

Riuscì dopo qualche tentativo ad aprire la tasca e a farne uscire un pacchettino trasparente.

Prese la siringa che questo conteneva già pronta con la dose di cui aveva bisogno.

Ormai erano tre mesi che ne faceva uso.

Era entrata in un giro dal quale non poteva uscire.

Continuava a girare, girare, girare.

 

E se provava a fare ameno di quella sostanza, impazziva.

Ormai era diventato il suo carburante.

Si tirò su la manica della maglietta, appoggiò la siringa alla pelle e chiuse gli occhi.

Premette e si abbandonò sulle piastrelle fredde del bagno.

 

 

Isabella stava ancora osservando l’amica quando successe.

Accadde tutto in un secondo.

Un attimo prima tutto era tranquillo, un attimo dopo precipitavano tutti in un baratro.

Elia avvicinò velocemente le labbra a quelle di Celine e provò a baciarla.

Celine si scostò confusa.

E fu così che li vide.

Erano in un angolo.

Alessandro e… Teresa.

Teresa!

Ubriaca.

Si baciava appassionatamente con il SUO Alessandro.

Questo era troppo.

Non riuscì a resistere alla vista di quei due corpi avvinghiati sul divano.

Si sentì precipitare vorticando in un baratro buio.

Improvvisamente le tornò la nausea.

Le gambe le cedettero e cadde a terra.

Isabella la raggiunse e la sollevò, dopodiché l’accompagnò sorreggendola in bagno.

 

 

Quando spinse la porta, la scena che si presentò davanti agli occhi di Isabella la fece rabbrividire.

Celine ebbe la stessa reazione quando si accorse di quello che aveva davanti.

Carlotta giaceva in un angolo del bagno, la manica sollevata e una siringa nel braccio.

Gli occhi erano vitrei, come vuoti.

Il corpo completamente abbandonato non si muoveva.

Celine non fece in tempo a raggiungere neanche il lavandino e vomitò in mezzo alla stanza, proprio nel momento in cui Teresa stava raggiungendo barcollando le amiche.

  
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