Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: e l l i e    25/04/2010    0 recensioni
Se mi avresti ucciso sarebbe stato meglio. Ripenso spesso se te l'avessi quale sarebbe stata la tua reazione. Prima baciami fallo per compassione , fallo con irruenza, diventa un altro per rendermi felice. Prendimi con forza, utilizzami come un oggetto se vuoi, fai ciò che nessuno ha mai fatto. Feriscimi, fammi morire tra le tue braccia , rendimi inerme davanti ai tuoi smeraldi verdi che mi hanno dolcemente rovinato la vita. Divertiti, ma anche se per gioco ti ho avuto davvero. Stringimi forte, rompimi come cristallo, sfonda quel cuore che è sempre stato tuo, un amore impossibile, un amore vero? La risposta ad ogni tua domanda è perchè ti amo. ,ia prima FF spero vi piaccia buona lettura ed esprimete il vostro parere
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Georg Listing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Lentamente la sera giunge e la piccola casa rustica della zia si oscura illuminata velamente solo da da delle bajour dalla forma classica e lussureggiante. Ho sempre odiato i gusti della zia in fatto d'arredamento, ma questa sua casupola di campagna non mi dispiace affatto. Anche se piccola e con mobili per lo più del settecento, è accogliente e luminosa, e quando cala il sole l'atmosfera si fa romantica perfetta per noi due. Il silenzio cala sovrano e il suono più bello riecheggia nel salottino principale. Il tuo respiro lento e tranquillo che si espande tra le mura, e tu addormentato serenamente sotto di me. Sei stupendo, sei perfetto. Assomigli a un bimbo dopo una giornata di gioco, le labbruccie schiuse e un'espressione dolcissima sul viso. Ormai non riesco più a prendere sonno, così scosto il tuo braccio che avevo attorno alla vita e mi alzo piano in modo da non svegliarti. Mi soffermo a guardarti un'ultima volta, nella tua immensa e stupefacente bellezza. Mi avvio in cucina per farmi un po' di latte caldo e inizio a aprire le varie ante di mogano per trovare una tazza adatta. Una volta riuscita nella mia impresa comincioa versarci quel delizioso liquido bianco per poi riscaldarlo dentro il micronde il tutto senza fare troppo rumore per paura di svegliare il mio principe di la nel salottino. Mi siedo sulla sedia posta davanti al tavolo anch'essi di legno e stringo tra le mani la mia tazza calda nell'intento di riscaldarle. Quanti ricordi mi vengono in mente ora. La prima volta che lo incontrai, la prima volta che incrociai incredula il suo sguardo. Ho sempre creduto nel mio sogno, ma sapevo che non l'avrei mai realizzato. O... almeno così continuavo a ripetermi. Tre anni. Tre anni passati a rincorrerti, a seguirti, ad amarti più della mia stessa esistenza, a cercare, ad aspettare qualcosa che non sarebbe mai arrivato. Ma non ho mai perso la speranza, mai. Fino a che ebbi quello che più desideravo al mondo, l'opportunità d'incontrarti, e anche se ero una delle tante, volevo dirti grazie e che ti amavo. Ma poi quel giorno diventò il più brutto della mia vita. Ero emozionata come mai e sentivo il cuore esplodermi da un momento all'altro nel petto. Vinsi incredibilmente il mio primo meet and greet con voi, con te, assieme a una delle mie migliori amiche Mary. Sentì la sua mano stringersi nervosamente nella mia, entrambe stavamo realizzando ciò per cui abbiamo lottato per anni e anni, ciò per cui avremmo dato anche la nostra stessa vita. Ora lo avevo davanti, non m'importava se lui non sapesse chi ero, più nulla aveva importanza se non lui, il ragazzo che amo. Era tutto così irreale, così impossibile da descrivere. Ma poi...
Ritorno alla realtà, a quella cucinetta di marmo incorniciata di mogano in cui mi trovo. Chiudo gli occhi che si riempiono velocemente di lacrime. Mi fa male il cuore che batte sempre più forte al solo pensiero di rimembrare ciò che successe dopo. Essi si rispengono in fretta e ora ritornano alla mente quelle immagini. Poi ci fu lo scoppio, l'increndio, me l'avevano portato via. Non ebbi il tempo di realizzare cosa successe veramente, ricordo solo degli uomini senza volto, vestiti di nero, che tra le fiamme presero Bill, Tom e... e lui. Li portarono via non so dove ne perchè. Posso sentire ancora adesso le urla delle ragazze spaventate e la mano di Mary che stritola la mia mentre corriamo fuori per non bruciare in quell'inferno. Riuscirono a salvare solo Gustav che illeso uscì da quel posto, molto probabilmente perchè i terroristi non ebbero tempo di rapire anche lui. Vedevo l'arena consumarsi sotto il fuoco, le ambulanze che correvano con le loro luci rosse che invadevano l'aria carbonizzata, molte ragazze ferite, nessuna fortunatamente perse la vita. Non volevo credere in quell'incubo. Dove era lui? Dove me l'avevano portato? Via. Era li fino a pochi minuti fa davanti a me. Ce l'avevo fatta, il mio tutto era lui. Mi sento mancare le forze, improvvisamente si oscura tutto, cado a terra non sapendo più dove sono.
Me l'avevano portato via.
Riapro gli occhi e ripenso che da all'ora tutto cambiò, la mia vita cambiò. Non ascoltai mai più nulla di quello che era tutto ciò in cui credevo, che amavo in quello che era i Tokio Hotel. Troppi ricordi dolorosi mi riportavano a quel giorno, troppo male per sopportarlo. E poi quella sera dopo l'ennesima lite a casa sull'argomento, scappai via. Presi la macchina anche se non avevo ancora la patente e me ne andai, non so dove, senza una meta, volevo solo stare sola, pensare. Le strade buie e la campagna circostante mettevano una sensazione di solitudine e paura, ma la mia rabbia, il dolore erano più forte di qualsiasi altra cosa. Aumentai la velocità, volevo fuggire il più lontano possibile senza avere conto di nulla. Ad un certo punto, vidi una figura neraa comparire in mezzo alla strada, in pochissimi secondi cercai di frenare o per lo meno di sterzare per non investire quella sagoma apparentemente di un essere umano che si mise davanti alla mia auto. Ebbi solo il tempo di riaprire gli occhi e riprendermi un poco dallo spavento, che quell'essere sparì improvvisamente, quando la portiera della mia mercedes si aprì di scatto e un ragazzo incappucciato salì frettolosamente urlandomi di partire a tutta birra. Obbedì subito. Avevo paura, chi era quest'uomo senza volto, cosa voleva da me. Dopo un lungo tragitto mi voltai e scorsi delle lacrime sul suo viso. Mi commosse, non sapevo la sua identità ma adesso senza spiegarmelo sentivo che potevo fidarmi così tentai di fargli qualche domanda per conoscerlo di più
-C-chi sei? D-dove stiamo andando?-
-Non lo so, voglio solo andare via, ma non ho un posto in cui stare, tu sei stata la mia salvezza anche se non te ne rendi conto.-
Lo guardai stranita e preoccupata. Non riuscivo a capire che cosa stesse dicendo ne tanto meno cosa gli passasse in testa.
Ma decisi comunque di offrirgli un tetto almeno per la notte. Volevo aiutarlo era così triste e solo, non potevo lasciarlo in mezzo a una strada. Pensai di portarlo nella casa di mia zia materna in campagna. Mia zia è sempre in giro all'estero per lavoro e così quella villetta è sempre inabitata, inoltre se qualcuno lo stava seguendo quello era il posto perfetto dato che è isolato e nascosto da occhi indiscreti.
-Posso aiutarti io-
-Che cosa? davvero lo faresti-
-Sì, vedi mia zia ha una casetta non lontano da qui, è un posto sicuro per te potrai stare li qualche giorno finchè non vorrai tornare a casa tua. Però voglio sapere chi sei e da chi stai scappando.-
-Chi ti dice che non sono un'assassino che sta fuggendo e che potrei farti del male?-
-Non lo so, ma ho questa sensazione, non so nemmeno spiegarti cosa è, ma so che posso fidarmi di te e che non mi farai del male.-
Riesco a vedere un timido sorriso sotto quel cappuccio che ancora indossa e lo ricambio felicemente
-Allora una volta arrivati ti spiegherò tutto, ma non dovreai dirlo a nessuno-
-Fidati di me-

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: e l l i e