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Autore: STACY    26/04/2010    5 recensioni
- finalmente poteva toccare con mano quel prezioso zaffiro... -
Doveva fare in fretta, qualcuno poteva acorgersi di lui.
La lucina azzurra, quasi fluorescente, che emanava il gioiello sembrava perfetta.
Forse questa volta l'aveva trovata.
con mani tremanti alzò la pietra sopra la sua testa facendola risplendere sotto la luce fioca del lampione...
Poteva vedere la sua trasparenza...
- MERDA!-
sasu/naru of course ma non spinta...almeno per ora...
P.s. credetemi l'identità di Kyo non è così scontata come sembra...
.°..o0O FINALE ON LINE O0o..°.
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Allora oggi in fretta e furia che sto aggiornando dall’università.

Sabato e domenica prossima sono a Napoli per il comicon e quindi credo che non ce la farò ad aggiornare lunedi , forse rimando a martedi , spero che la cosa non vi dia troppo fastidio.

Ringrazio velocemente  YUKO, QUISTIS, EROL, ELEIN e mi scuso con loro per non poter rispondere ma vi voglio troppo bene e i vostri commenti li adoro!

Vi lascio alla storia con uno dei primi capitoli che ho scritto, (un giorno la smetterò di scrivere prima il centro e poi tutto il resto ^^) e mi scuso per gli eventuali errori.

Spero che la storia vi continui ad appassionare, ci vediamo la settimana prossima !

Grazie a tutti.

 

 

 

 

Orochimaru era una persona abbastanza conosciuto nel suo quartiere, un imprenditore a prima vista, un uomo elegante.

Indossava sempre una giacca ma mai di colore scuro, prediligeva i colori chiari come il bianco,il beige,il lilla…

Forse era questo a renderlo un po’ inquietante: quelle giacche chiare si confondevano con il viso pallidissimo.

La cosa che spiccava di più erano però i capelli nerissimi e lunghi.

I bambini che lo incontravano per strada giuravano di aver visto un fantasma, per gli adulti era semplicemente un uomo d'affari un po’ originale, forse troppo magro.

Se non fosse stato così magro qualcuno forse avrebbe pensato che fosse un bell'uomo.

Quella mattina Orochimaru stava passeggiando per strada tranquillamente con le mani dietro la schiena. Aveva l'aria abbastanza felice, anche se il ghigno che aveva sul volto poteva essere definito più sadico che felice.

Era in una zona della città che non conosceva e quindi, di conseguenza, nessuno conosceva lui. Poteva essere scambiato per uno di quei turisti stranieri che si guardavano intorno curiosi. Ogni tanto si fermava ad osservare le vetrine senza cercare qualcosa in particolare, solo per il gusto di guardare.

Era fermo davanti a quella vetrina di giocattoli da più di cinque minuti ma non gli importava.

In realtà non era interessato minimamente ai giocattoli, ma da quella vetrina, lucida come uno specchio, se poteva guardare bene la strada alle sue spalle e la gente che camminava frettolosa. A lui non restava che aspettare...

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

Sakura quella mattina era uscita più che volentieri dalla sua casa, il via vai degli agenti di polizia la infastidiva. Erano persino entrati in camera sua!

Si era sentita morire dalla vergogna quando  alcuni agenti frugando nei cassetti alla ricerca di non sapeva quali tracce (eppure glielo aveva detto che Kyo non aveva toccato nulla!) aveva trovato alcune foto di Sasuke. Aveva cominciato a sbraitare come una pazza. Stava maledicendo il giorno in cui aveva deciso di mettersi quella collana.

L'aveva trovata in una scatola nell'armadio di sua madre e l'aveva indossata senza pensarci troppo né chiedere il permesso perchè stava troppo bene abbinata con il suo vestito nuovo. Come poteva immaginare che quella collana avrebbe attirato l'attenzione di Kyo?

E per di più sua madre l'aveva rimproverata aspramente dicendo che quella collana era un prezioso ricordo e che non doveva toccarla per nessuna ragione al mondo. Non aveva voluto aggiungere altro ma lei aveva origliato quando aveva raccontato la storia a suo padre e quindi adesso sapeva la provenienza di quella collana e non vedeva l'ora di raccontarlo ai suoi amici

-0PS...-

Una botta le fece perdere l'equilibrio finendo con il sedere per terra. Lo zaino volò in mezzo alla strada. Chiunque fosse stato il cretino o la cretina che gli era finito addosso in quel momento stava per morire...lo avrebbe pestato!

- Mi scusi signorina ma non l'ho proprio vista, si è fatta troppo male? –

Sakura alzò lo sguardo arrabbiata ma tutta la rabbia passò non appena incrociò gli occhi della persona che le era di fronte. Un uomo dai lunghi capelli neri e la giacca bianca le porgeva la mano per farla alzare e la osservava in maniera penetrante.

Sakura come incantata accettò la mano e l'aiuto per rimettersi in piedi. L'uomo le sorrise mentre la ragazza si ripuliva la gonna e andò a prenderle la cartella.

- Grazie - borbottò Sakura rimettendosi lo zaino sulle spalle.

- Prego, Signorina..?-

- Sakura - rispose ancora incantata.

- Allora mi scuso ancora signorina Sakura per il disturbo e per la brutta spinta, ma ero veramente sovrappensiero. Mi sento terribilmente in colpa... c'é qualcosa che posso fare per sdebitarmi? - fece con un tono che alla ragazza sembrò estremamente malizioso.

- No, si figuri è stato solo un incidente, davvero non è successo niente. .. - fece imbarazzata rendendosi conto che stava parlando con uno sconosciuto

- Se posso fare qualcosa per farmi perdonare... magari accompagnarla nel luogo dove era diretta?-

Sakura cominciò ad andare nel panico e continuò a balbettare frasi del tipo "non è successo niente” , "davvero non occorre”, “ si figuri non è necessario “.

Alla fine l'uomo si convinse e scusandosi ancora se ne andò lasciando Sakura molto più tranquilla. Quello strano scontro le aveva fatto sparire dalla mente quanto i pensieri sulla collana.

Intanto Orochimaru pareva soddisfatto della mattina e con il solito sorriso sghembo in volto riprese a passeggiare per le vie della città prendendo di tanto in tanto il suo cellulare in mano.

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

Come sempre ogni volta che avevano un’ora buca si riunivano sulle scalinate dietro di uscita di emergenza per chiacchierare in tranquillità ed evitare il caos. C'erano Naruto e Kiba inseparabili, Ino e Sakura che si trascinavano dietro Sasuke all'apparenza sempre controvoglia.

Ogni tanto si univa con loro qualcun’ altro. Spesso e volentieri c'era Hinata,  a volte anche Shikamaru , quando non dormiva. Quel giorno si era auto-invitato Sai e a nulla erano valse le occhiatacce di Sasuke e le lievi lamentele di Naruto (altro che non gli aveva detto Tsunade...)

kiba non aiutava a migliorare la situazione. Da quella mattina fissava il biondo continuando a fargli notare che era strano. Sembrava malato, era troppo silenzioso, meno esagitato del solito, quasi imbronciato. Naruto scherzava sulla improvvisa ed eccessiva apprensione del castano ma in cuor suo non poteva dargli tanto torto. Da quando era rimasto solo aveva continuato a riflettere su quello che doveva fare, e più lo faceva più aumentava la sgradevole sensazione che stessa per accadere qualcosa di brutto... E poi si stava anche avvicinando quella data...

 

 Per nulla convinto delle scuse l’amico lanciò uno sguardo dubbioso a Sakura come per dirle:" vedi un tu se riesci a fare qualcosa “.

Sakura recependo il messaggio si avvicinò al ragazzo.

“Naruto c'é qualcosa che non va?”

Naruto che non si era accorto della vicinanza della ragazza se la ritrovò di fronte e disse la prima cosa che gli venne in mente.

- Cavolo Sakura-chan sei bellissima, vuoi uscire con me?>>

Sakura come di consueto gli diede un pugno intesa scatenando la risata di Ino e le pacche consolatorie sulle spalle di kiba.

 

Dopo questo breve intermezzo comico... i dubbi di Kiba furono dimenticati e l'atmosfera si alleggerì. Parlando del più e del meno e dopo un po’ Sakura cominciò a tenere banco.

- ormai la mia casa è piena di agenti!non posso entrare nemmeno in camera mia! –

- e come ti cambi? – fece Ino  profondamente colpita dalla disgrazia capitata all'amica.

- mi cambio in bagno… non immagini che seccatura! –

-oh non ti lamentare per una visita di Kyo in piena notte io sacrificherei volentieri la mia stanza!

- Oh ma purtroppo Kyo non voleva me - disse la rosa addentando una patatina che Kiba le aveva gentilmente offerto. – voleva la collana…-

- Quale collana? –

-Ah parli del fatto della pietra blu? -fece Naruto ingenuamente.

Ad un'occhiata penetrante di Sasuke aggiunse – Ehi sei stato tu a dirmelo ! pensavo fosse una cosa nota no?-

-         Si lo sapevo anche io- fece Kiba in soccorso dell'amico. Anche Ino e Sakura annuirono.

-         Io sapevo che era attratto dalle pietre azurre ma non pensavo che fosse attratto proprio da quella collana ! -

-  Ma quale collana, tu non ha una collana blu..-

- Io no Ino, - fece sapiente - ma mentre frugavo tra le cose di mia madre ne ho trovato una a me la sono messa !

- E com' era? – chiese la bionda perdendo di vista per un momento l'obbiettivo della discussione e lasciandosi affascinare dalla presunta bellezza della collana.

- Era molto semplice in effetti ma luccicava tantissimo! -

- E per che non te la sei messa altre volte? -

- Non è che avevo propriamente il permesso!  mia madre si è leggermente incazzata dopo...-

- Come mai non voleva che tu la prendessi era forse un regalo dell'amante? -fece kiba malizioso.

Sakura per tutta risposta gli tirò un calcio degno del campione di karatè che aveva visto ieri sera in televisione, facendogli andare le patatine di traverso e procurandogli un livido notevole. Massaggiandosi la gamba indolenzito kiba sussurrò a Naruto

-Fratello, quella donna è troppo violenta, sei ancora deciso a volerla conquistare?-

Sia Naruto che Sakura lo ignorarono.

-          ho per caso origliato una conversazione tra i miei genitori.,. parlavano di quella collana, mio padre voleva sapere da dove veniva ma mia madre non sembrava molto intenzionata a parlarne....-

 Poi Sakura gettò uno sguardo incerto verso Sai che era praticamente un estraneo. Sembrò valutare attentamente se fosse il caso di parlare davanti a lui ... evidentemente riteneva il tutto una questione piuttosto importante e alquanto segreta.

- Allora da dove veniva?- disse spazientito Sasuke gettando poi alla ragazza uno sguardo che equivaleva a dire "ignora la presenza di Sai”

Sakura all'idea di poter essere utile al “suo” odorato Sasuke si convinse a vuotare il sacco.

-         Bhe ho sentito che diceva che quella collana era un regalo e non di un amante! - aggiunse fulminando con lo sguardo Kiba.

- Ho sentito che era un regalo di una sua cara amica Avevano passato l'infanzia insieme e anche le superiori. Poi Mamma ha detto che lei si era innamorata di un ragazzo di un'altro paese e quindi avevano cominciato a vedersi sempre meno. Lei non ha mai neanche visto la faccia di questo ragazzo. -

- siamo sicuri che esistesse davvero questo ragazzo? Secondo me era solo una scusa per scaricarla.... –

- Certo che esisteva brutto cretino! Perchè devi sempre fare il guastafeste? - fece Ino oltraggiata picchiandolo. Lei difendeva a spada tratta tutte le storie come una piccola parvenza di romanticismo.

 

- E la collana che cosa centra?-

-Eh un attimo, ci sto arrivando! stava dicendo a papà che ad un certo punto ha perso completamente i contatti con questa donna. Ha cambiato numero di telefono e persino indirizzo. Non aveva lasciato il nuovo recapito a nessuno e quindi non aveva avuto più modo di contattarla. -

- visto? voleva scaricarlo! -fece ancora kiba ma a voce non troppo alta, non voleva scatenare di nuovo le ire delle ragazze.

Sakura fece una pausa strategica per catalizzare ancora una volta l'attenzione su di se sul suo racconto.

- Adesso arriva la cosa interessante. Mamma ha raccontato che parecchi anni fa, una decina o forse più, questa sua amica è riapparsa e gli ha chiesto aiuto.

- Aiuto?..

- gli ha dato questa famosa collana con questo ciondolo azzurro e le ha chiesto di conservarla fino a quando non fosse tornata a riprenderla... sembrava una questione di vita o di morte...-

- Sakura non inventare dettagli...-

- Te lo giuro! Mia madre ha detto proprio cosi!-

- OK, diciamo che potremmo crederti, e poi?-

- E poi? e poi il nulla! nessuna spiegazione, nessuna chiamata, PUFF! Sparita! - disse abbassando la voce per rendere tutto più suggestivo.

- Non l'ha più vista? - chiese Ino incantata, questa storia le piaceva un sacco.

- No, niente.-

- non può essere che se ne sia dimenticata? insomma è una semplice collana no? Adesso sarà sposata con un sacco di marmocchi tra piedi e l'ultima cosa a cui starà pensando è a quella collana  - commentò Kiba in maniera  molto realista dimenticandosi di tenere basso il tono.

 

-         Mia madre sembra convinta del contrario. Mi ha molto rimproverata quando ha scoperto che mi ero messa quella collana . Lei continua a conservarla con cura.-

-         E se a quella donna fosse successo qualcosa?-

Ino tendeva sempre rendere  tragiche le cose. - e se magari le è capitato qualcosa di brutto? forse è in ospedale e non può muoversi, oppure ha perso la memoria e non si ricorda più della promessa oppure … oppure è … -

- è morta. - fece Naruto con noncuranza andando in aiuto alla ragazza.

- Naruto! Io non volevo essere cosi indelicata! comunque si, può essere una possibilità…-

-No, non è una possibilità. - disse in maniera molto semplice - è morta –

Sembrava piuttosto tranquillo nel dirlo.

Tutta l'attenzione adesso era focalizzata su di lui.

-         E tu come fai a saperlo?- chiese un po’ aspra Sakura

-         Tsunade - rispose tranquillamente e senza nemmeno mentire. - Lei mi ha raccontato la stessa storia stamattina, ha detto di averla sentita in centrale da dei colleghi di tuo padre. Solo che lei ha aggiunto che quella donna è morta. -

 

La campanella di ripresa delle lezioni interruppe ogni possibile commento.. .

Si riproposero di voler aspettare la fine dell'orario scolastico per riprendere il discorso ma Naruto e Kiba furono trattenuti per un tempo indeterminato dal professor Asuma e quindi i loro progetti andarono in fumo  e non ebbero più la possibilità di chiedere nulla.

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

 Nel pomeriggio Sasuke andò in centrale insieme a Sai trovando conferma alla storia che gli aveva raccontato Sakura, anzi trovando conferma alla versione di Naruto.

Il commissario aveva raccontato a tutti la storia e aveva mostrato loro un pezzo di giornale di parecchi anni prima.  Parlava della morte in un singolare incidente dei signori Namikaze.

La maglie si chiamava Kushina e il marito Minato era un famoso imprenditore del sud dell'Inghilterra. La signora Haruno avevo confermato che il nome dell'amica era proprio Kushina e che uno dei luoghi che amava era proprio l'Inghilterra.

Sasuke  dopo un che fissava l’articolo notò qualcosa di strano che prima gli era sfuggito.

L'articolo era scritto in giapponese non in inglese.

- Perchè l'articolo è in giapponese se erano una coppa inglese..? –

Il commissario Haruno guardò Sasuke quasi compiaciuto del fatto che l’avesse notato.

-perché sono morti in Giappone, neanche troppo lontani da konoa in effetti, schiacciati da un camion che aveva perso il controllo e si trovavano in una zona dove non era concesso l’accesso ai pedoni...-

 A Sasuke la cosa puzzava, non erano intervenute le autorità inglesi? Perché?

-Non ci sono foto dei 2 coniugi ne dell'incidente - commento un agente  alla sinistra del moro.

- Per avere la foto  mi sa che dovremo aspettare parecchi giorni-disse il commissario parecchio contrariato per la cosa.

- Giorni? Perché? Non riusciamo a chiedere alla polizia inglese di accedere ai loro database? Sono troppo occupati? –

Il commissario lo fulminò con lo sguardo.

-         No - fece seccato - non riusciamo a convincere i servizi segreti inglesi a mandare una foto visto che nei comuni database questa 2 persone non sembrano mai esistite… -

 La rivelazione colse più o meno tutti di sorpresa.

I servizi segreti inglesi... ma loro non stavano dando la caccia ad un semplice ladro buffone?

-          Se centrano i servizi segreti allora vuol dire che ci sono  o informazioni riservate o un bel po’ di soldo in mezzo. - fece Sai che fino a quel momento era stato in silenzio centrando perfettamente il punto della questione.

- Più di quanti immagini. - fece cupamente il commissario. - Sentite sono 2 giorni che sono al telefono con qualcuno in Inghilterra e sono 2 giorni che mi mettono in attesa o si rifiutano di darmi informazioni. Sono comunque riuscito a raccogliere un po’di notizie frammentarie e a metterle insieme. Da quello che ho capito questi 2 tizi facevano qualcosa sotto copertura. Per questo non ci sono informazioni riguardo a loro. Quando sono morti hanno lasciato una fortuna fra soldi e informazioni segrete. Questo patrimonio ora è bloccato. Fin qui le informazioni sono piuttosto chiare, ma da questo momento in poi cominciano a farsi vaghe. Di sicuro so solo che sapevano di morire perché se no non avrebbero bloccato il tutto. I servizi inglesi stanno blaterando di un erede scomparso e di un codice per poter sbloccare questi maledetti soldi. Di più non sono riuscito a fare. Ho informato i miei superiori e si stanno muovendo loro per riuscire ad ottenere altre Informazioni. Possiamo sperare di ottenere qualcosa di utile visto che la donna è giapponese. Forse.... –

In quel momento il trillo acuto di un cellulare interruppe il commissario.

- Kabuto! vuoi spegnere quel dannato cellulare? È da questa mattina che te lo sto dicendo e che continua a squillare! –

Kabuto più bianco del solito si affrettò a scusarsi e ad uscire dalla stanza per rispondere alla chiamata.

Il commissario riprese il discorso.

- Qualcosa è cambiato – disse - i pezzi del puzzle si stanno incastrando… kyo cerca questa collana e forse è coinvolto nell'incidente dei Namikaze, ma per  il momento non ci interessa. Il nostro compito rimane sempre lo stesso. Evitare che prenda la collana e cercare di catturarlo. Dimenticate le vostre supposizioni e il resto e concentratevi su questo. Io ho finito.-

E così dicendo uscì anche lui dalla stanza

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 Nello stesso istante 2 persone ricevettero lo stesso messaggio sul cellulare. Una di queste  era Tsunade. Lesse il mittente. Naruto.

Se lo aspettava.

 Lesse il messaggio sorridendo appena quando comprese ciò che c’era scritto.

“ La persona di cui mamma si era fidata non l'ha tradita.

Stavolta è quella questa.

 Non dobbiamo Sbagliare.

Fra un paio di giorni è il loro anniversario di matrimonio.

 Voglio esaudire il loro ultimo desiderio”.

 

 

FINE.

 

 

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