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Autore: speranza19    26/04/2010    4 recensioni
I cinque sensi usati come filo conduttore per raccontare un pezzo di Suliet ♥
Genere: Romantico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Juliet, Sawyer
Note: Raccolta, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Suliet *Sawyer/Juliet*'
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Smell

La luce del tramonto avvolgeva calda la stanza da letto e regalava una curiosa sfumatura arancio a tutto ciò che toccava con i suoi lunghi raggi.

Il silenzio aveva creato un guscio accogliente in cui Juliet si era volentieri rifugiata, estraniandosi dal resto; tra l’altro, stirare era una azione da compiere con molta attenzione e cura, come d’altronde qualsiasi altra cosa fatta da lei, sempre così impeccabile e precisa.

Jules, dove sei? – chiese una voce maschile dallo spiccato accento del Sud, echeggiando tra le pareti.

Amore, in camera da letto. Sto stirando - rispose la donna, ben conscia che la calma in cui si era placidamente crogiolata fino a quell’istante era cessata.

James era proprio così: un ciclone che la travolgeva in pieno e le faceva perdere quel selfcontrol e quella lucidità che l’avevano sempre contraddistinta e che lei stessa riconosceva come sue peculiarità principali.

Forse era davvero vero che l’amore fosse in grado di stravolgere ciò che si era creduto di essere fino a quel momento.

Wow, hai una bella quantità di roba da stirare - esclamò James entrando nella camera con la sua solita camminata mezza strascicata e guardando la montagna  multicolorata di camicie, magliette e asciugamani che la biondina aveva al suo fianco.

Ne avrei molta di meno se qualcuno qui dentro avesse meno camicie. Hai più roba tu di me! – disse Juliet mentre piegava l’ennesima camicia a quadri di James; stava scherzando ma allo stesso tempo nemmeno andando molto lontano dalla verità.

Nah, ma che dici. Non è affatto vero,  é che sono un uomo elegante e non mi va di sfigurare in nessuna situazione. Devo sottolineare la mia sfolgorante bellezza con abiti adatti - replicò ironico il suo compagno, ponendosi dietro la sua bella e avvolgendole il ventre con le proprie mani, osservando concentrato ciò che stava facendo.

Non appena quelle dita si posarono sulla sua pelle, Juliet credette che qualcuno le avesse appena iniettato della lava nelle vene, tanto era potente e bruciante la sensazione che avvertì.

Il cuore accelerò talmente forte che avrebbe pensato ad una tachicardia se non avesse saputo perfettamente che ciò era dovuto alla vicinanza della persona di cui era innamorata pazza.

Quando James poggiò le proprie labbra sulla sua spalla e iniziò a sfiorargliela delicato, fu la fine.

Juliet si girò di scatto e iniziò a lambirgli la bocca coprendola completamente di baci, presa e persa nella frenesia di trasmettergli almeno un poco di quella scossa favolosa che lui le dava ogni volta che la toccava.

James non resistette alla sua biondina e ricambiò ben felice il suo slancio passionale, accarezzandole la schiena mentre sigillavano i loro respiri con le lingue.

Dopo quella che a loro parve un’infinità di tempo, un odore acre cominciò a invadere le loro narici.

Oh Dio, il ferro da stiro! L’ho lasciato appoggiato sulla camicia! – urlò quasi Juliet distaccandosi frettolosamente da lui, mentre James rideva a crepapelle per la scena che si stava svolgendo.

Quando la biondina spense l’aggeggio e sollevò la piastra bollente da un pezzo di stoffa mezzo bruciacchiato coperto da bottoni, un piccolo fumo si sprigionò, facendola tossire.

Piccola, ti ho proprio sconvolto coi miei baci- affermò James. Era così soddisfatto di sé: aveva fatto palesemente perdere il lume della ragione a Miss Perfezione e non poteva non esserne contento.

Peccato che ne abbia fatto le spese la tua camicia preferita, quella azzurra – rispose serissima Juliet, ghiacciandolo da capo a piedi. Per un attimo gli sembrò di vedere gli occhi di James uscire fuori dalle orbite dal dispiacere di aver perduto la sua adorata maglia celeste.

Veramente é una vecchia, quella color verde chiaro. Stavo scherzando amore, riprendi pure a respirare – aggiunse paga. Erano di nuovo in parità adesso.

Vieni qua, dai, mi faccio perdonare per la mia distrazione e per la mia piccola perfidia - gli soffiò suadente nell’orecchio prima di riprendere dall’esatto punto in cui avevano interrotto.

***

Nella mia testa, la shot è ambientata nel periodo Dharma (L), ma può essere anche adattata ai FS, vedete voi girls. XD
La mamy, preziosa consulente per questa storia nella parte tecnica *visto che io a malapena so cosa é un ferro da stiro LOL* mi ha detto che per carbonizzare una camicia con la piastra alla massima temperatura ci vogliono una ventina di secondi, come tempo di sbaciucchiamento Suliet ci siamo no?? ^_^
AdoVo letteralmente come Jim faccia uscire di sé Juliet (in senso positivo, of course ihihihih). In fondo, lei é sempre così precisa e puntigliosa ma quando vede lui... non capisce più niente *awwww*. 
Intanto, attendo paziente la sorpresa della Mapina entro stasera *_*

  
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