[11]
Mondo Che
Non Esiste- Zexion X Demyx
-Non mi ricordo come si
fa!- la voce di Demyx era incredula, mentre strattonava selvaggiamente la
tunica del numero VI e posava la propria sul letto –Dammi una mano per favore!-
era lì lì per scoppiare a piangere, ma Zexion,
previdente, lo precedette.
-Demyx, calmo. Facciamo
dopo, ora sono occupato…- con lo sguardo indicò un
libro che se ne stava in panciolle su un tavolino.
-Ma…Ma io ne ho bisogno! Se…Se
non lo faccio, avrò paura di farlo per i prossimi anni!- gli occhi acquamarina
del numero IX si erano illuminati di una luce inquietante, al che, il
Burattinaio Mascherato, con un sonoro sbuffo, annuì –Va bene, va bene. Ma una
cosa veloce, che cinque minuti con te gia mi spossano
abbastanza.- non riusciva a capacitarsi di come avesse fatto a dimenticarsi una
cosa del genere. Insomma, era come
andare in bicicletta, una volta imparato non lo si
poteva scordare!
Sospirando, Zexion si
sedette sul letto, la fronte corrucciata –Su, vieni qui.-
si battè, la fronte pulsante per il nervosismo, una mano sulle gambe, e Demyx
ci si sistemò senza fiatare.
Il numero VI quindi si
sporse in avanti, superando il busto del compagno con le braccia –Guarda, non è difficile. Devi prenderlo…- eseguì i
suoi stessi ordini –E infilarlo qui, così…- lo sguardo di Demyx seguiva
attentamente i movimenti del Membro Fondatore, tenendo a mente tutti passaggi.
L’avrebbe rifatto talmente tante volte, che non poteva permettersi di
dimenticarlo.
-Ah-ah… Ho capito! Fammi provare!-
eccitato, il biondo si sporse anch’egli in avanti.
-Ahi! Demyx! Mi fai male,
così!- non era esattamente una piuma, se si agitava così, rischiava
di fargli male sul serio.
-Scusa… Sarò più
delicato…- sorrise innocentemente il Notturno Melodico, poi, tornando a
piegarsi in avanti, ripetè i passaggi –Lo prendo, lo infilo qui, poi…-
Un sommesso bussare alla
porta del numero VI fece sobbalzare i due Nessuno –Zexion,
sono Vexen. Dovrei parlarti della prossima missione, ti dispiacerebbe
aprire la porta?-
…
Panico.
No! Non poteva entrare!
Non poteva trovarli…Così! Che figura ci avrebbe fatto
Zexion, Membro Fondatore dell’Organizzazione XIII? Xigbar lo avrebbe preso in
giro per il resto dei suoi giorni!
-Presto, dalla finestra!-
e, alzandosi di scatto, spintonò il numero IX, che,
ancora intento a ragionare, prese al volo la tunica dal letto.
Scavalcò, e si ritrovò sul
cornicione del Castello -…Quando finiamo?- la voce suonò lamentosa, mentre alla
porta il Freddo Accademico continuava a bussare.
-…Stasera, dopo cena… Ora
vai!- e con un gesto veloce della mano, il ragazzo dai capelli grigio-viola
chiuse la finestra, per poi slanciarsi verso la porta –Si, Vexen?-
-Ah, alla
buon ora. Volevo parlarti…-
Con un sospiro
di sollievo, Zexion si concentrò sulle parole del numero IV. Quando poi
il biondo se ne andò, si lascio cadere sul letto, esausto.
Fino a che non udì la voce
piagnucolosa del Notturno Melodico –Zex… Finiamo si o
no?- e, battendosi una mano sulla testa, si chiese perché mai, tra tutti i
giorni in cui poteva, Demyx aveva scelto proprio quello, per dimenticarsi come
si allacciano un paio di scarpe.
*
-…Noi Nessuno, abbiamo
solo l’anima, vero?- una domanda secca, posta in maniera semplice, come fa un
bambino quando non ha ben chiaro un concetto.
Dalla visuale in cui Demyx
poteva scorgere il volto del numero VI, si notava solo il ciuffo indaco che
andava a coprire l’occhio ceruleo del compagno.
Quest’ultimo si voltò,
l’occhio scoperto lievemente spalancato.
Era una
domanda talmente stupida, talmente ovvia. I Nessuno erano involucri vuoti che, si,
possedevano un’anima, vaghi ricordi di come fosse avere un cuore e provare
emozioni, e la perseveranza per tentare di ottenere di nuovo una vita.
Per quale motivo Demyx
doveva chiedere una cosa del genere?
Apatico, riportò lo
sguardo sul libo che stava leggendo.
-L’anima può trasmettere sentimenti?- una frase bassa,
mormorata appena, dal Notturno Melodico, che ad occhi bassi si sedette sul
freddo pavimento bianco del castello, di fianco al numero VI, affondato nel
divanetto chiaro.
-In un certo senso.-
Zexion non si capacitava di quelle domande. Demyx era davvero stupido, allora.
Non aveva idea di ciò che era, di ciò per cui stava
lottando?
Si voltò nuovamente per
dirglielo, ma lo sguardo basso del numero IX lo fece desistere.
Rimasero in silenzio per
qualche minuto, nella grande sala nessun rumore,
nessuno sospiro. Solo il respiro regolare dei due, quasi impercettibile.
-Ti sei mai innamorato,
nella tua precedente vita, Zexion?- il tono di voce risuonò stranamente
soffocato –Hai mai provato emozioni forti di cui ti ricordi?-
-No.- fu la risposta secca
del Burattinaio Mascherato, che in un certo senso si sentì punto da quelle
parole dette troppo leggermente –Che io ricordi no.- non fece tornare lo
sguardo blu annacquato sul biondo seduto vicino a lui.
-Nemmeno io.- il biondo fissò per un momento il soffitto, poi tornò a posare gli
occhi sulla figura esile del numero VI -E in questa vita? In questa non-vita?-
il risolino sarcastico di Zexion riempì per un attimo la grande stanza bianca
–Provare forti emozioni? In questa non-esistenza? Demyx…-
-Sarebbe paradossale, dire
che a me è successo, invece.- sorrise mesto, stroncando a metà le parole del
membro fondatore, cui scappò un piccolo sorriso –Già, paradossale.- l’ingenuità
di Demyx, talvolta, lo disarmava. Completamente. Come poteva pensare di provare sentimenti come
l’amore, l’odio o l’amicizia in una vita del genere?
Ma il Notturno Melodico non ricambiò quell’invisibile
sorriso. Si limitò a fissare gli stivali neri che portava, senza proferire
altra parola.
E allora Zexion sussultò.
Diceva sul serio. Non
stava scherzando.
-Demyx…- si alzò in piedi,
chiudendo lentamente il libro che teneva tra le mani.
-Sai, anche se non ho un
cuore…- cominciò il biondo, sorridendo leggermente di
tanto in tanto -...E anche se lo voglio con tutta l’anima (anche se non mi
impegno poi molto)… Io sento di provarle sul serio, quelle emozioni forti. Le
sento meno di come le sentirei se il mio petto fosse pieno, ma le sento,
Zexion.- piantò i suoi occhi acquamarina in quelli indaco del compagno -…Sono
un Nessuno venuto male?- il tono bambinesco e infantile che usò, fece ridere
Zexion, che si sistemò di fianco a lui –Non sei un Nessuno venuto male.- fu tutto ciò che riuscì a dire, dopo un paio di minuti di
silenzio –Sei fortunato a provare una cosa del genere.- ammise, voltando il
capo dalla parte opposta a quella di Demyx.
-Allora se ti voglio bene,
non è una cosa sbagliata!- il volto del numero IX si aprì
in un largo sorriso, e Zexion sussultò di nuovo.
Non sapeva che genere di
“bene” Demyx potesse volergli. Ma per una volta,
sapeva anche di non voler scoprire perché lo provava. Gli andava bene così –No,
non lo è- il suo tono risultò impacciato.
Sentì le braccia del
biondo sfiorargli le spalle, e si ritrovò abbracciato a lui, che ad occhi
chiusi si beava di quel calore che i loro corpi creavano. Sul viso,
un’espressione rilassata.
Dopo una trentina di
secondi di stupore, Zexion posò una mano sulla spalla del compagno, increspando
le labbra in un sorriso.
-…- Demyx sciolse
l’abbraccio, poi piantò il suo sguardo in quello del numero VI, euforico –Posso suonarti qualcosa?- agitando i pugni, lo guardò con
occhi supplicanti, fino a che, esausto, Zexion acconsentì –Va bene.- sbuffò,
alzando gli occhi al cielo.
E, mentre Demyx suonava il suo Sitar, capì che anche
lui, forse, poteva cominciare a provare quelle emozioni forti di cui sentiva
tanto la mancanza.
*
Era
successo tutto all’improvviso, senza che se ne accorgesse.
Non
sapeva nemmeno perché, fosse successo.
Erano
lì che parlavano, i loro occhi si erano incontrati e…puff! Aveva fatto la
cavolata.
Era
un contatto leggero, si ripeteva, nulla di esagerato,
un semplice sfiorarsi di labbra.
Uno
sbattere di denti, ecco.
Magari.
La
voglia di sotterrarsi era abbastanza forte, ma al solo ripensarci non poteva
fare a meno di sorridere con un’espressione beota stampata in faccia.
Non
era mai stato un tipo che pensava a certe cose, nemmeno nella sua precedente
vita sapeva cosa volesse dire “innamorarsi” o
“baciare”, ma evidentemente la vista del ragazzo gli faceva momentaneamente
disconnettere la spina del poco cervello che si ritrovava.
Strinse
le ginocchia al petto, affondandoci poi il volto, disperato.
Ora
l’avrebbe evitato, era sicuro.
Ma
se ci ripensava…
Se
ci ripensava…
Scosse
la testa, al pensiero delle loro labbra che si sfioravano velocemente.
Velocemente,
poi…Forse non era stato esattamente
così veloce…
-Eh, che leggi?- gli girava intorno, tentando di
capire di che libro si trattasse.
-Un libro di poesie- rispose l’altro, sfogliando le
pagine ingiallite del volume.
Il biondo lo fissò curioso, poi scavalcò il bordo
del divanetto e si sedette vicino a lui -E che tipo di poesie?- domandò ancora,
leggendo qualche riga e capendo che si trattava di quelle poesie estremamente incentrate su problemi esistenziali di cui non
capiva un’acca -Wow, complicato…- un’espressione perplessa lasciò spazio ad un
sorriso, nel momento in cui le guance dell’altro si imporporarono leggermente.
Spostò lo sguardo dei suoi occhi così profondi su quelli chiari del primo, la
bocca semiaperta in un attimo di stupore, scaturito da una strana
consapevolezza che gli aveva riempito prepotentemente il petto.
Evidentemente anche il biondo aveva avuto la stessa
intuizione, dato che aveva smesso di sorridere
all’istante, diventando improvvisamente serio e silenzioso.
Fu un attimo, e il libro cadde dalle mani del
ragazzo dai capelli scuri, finendo a terra.
I suoi occhi erano spalancati dalla sorpresa che
non poteva provare, mentre sulle sue labbra premevano quelle del biondo, che
senza ragionare aveva annullato la distanza tra i loro corpi e aveva unito le
loro bocche in un innocente ed ingenuo bacio.
Innocente, almeno fino a quando, con gli occhi
stretti e le guance tinte di rosso, non aveva timidamente chiesto l’accesso a
quelle labbra per lui dannatamente inviolabili che appartenevano al ragazzo dai
capelli grigio-viola, il quale aveva ancora gli occhi spalancati. Un accesso
che gli era stato concesso altrettanto timidamente
dalla bocca schiusa di quest’ultimo, che nel frattempo aveva abbassato le
palpebre, rilassandosi leggermente.
Passò ancora meno tempo tra un abbraccio intorno al
collo e il bacio vero e proprio, che proseguiva lentamente e senza fretta,
anche se il biondo pensava di star facendo tutto da solo.
Forse durò qualche secondo, anche se ad entrambi
parve durare qualche ora, e quando i loro volti si divisero per mancanza
d’ossigeno (in certi momenti si preferirebbe avere un bel paio di branchie e
vivere sott’acqua…), i loro occhi rimasero a fissarsi esitanti per qualche
minuto, fino a che il ragazzo dagli occhi verdeacqua non si alzò, fuggendo
verso la cucina.
-Uuugh…-
picchiò la testa contro le proprie ginocchia un paio
di volte, dandosi dell’idiota.
-Ehm
…-un tossicchiare nervoso arrivò alle orecchie del biondo che sentì qualcuno
sedersi di fianco a lui, il che gli fece sprofondare ancora di più la testa tra
le ginocchia.
Non
aveva capito chi fosse, ma con voce lamentosa scosse
la testa -Ho fatto un cavolata- mormorò -Ora mi odierà. Mi eviterà,
sono sicuro.- piagnucolò.
Udì
una risata sommessa, ma non ci fece caso.
-Ma
guarda un po’ te, devo sempre rovinare tutto!- altra testata di commiserazione
-Anche se…Bhe, non è stato male, insomma…- sentì le guance arrossarsi e
cominciò a balbettare cose senza senso -No, cioè,
intendo…Lui…Io…Il, ecco…Non è stato…Si, cioè, capisci…!?- poi sospirò,
sconsolato -Ora non mi parlerà più, no-
mugolò.
Un’altra
risata, stavolta più forte.
-Teoricamente,
invece, lo sta facendo.- rise il ragazzo seduto vicino
a lui, che quando Demyx alzò la testa scoprì essere Zexion, il quale provocò un
arrossamento esagerato delle sue guance.
Quando
smise di ridere, Zexion si voltò verso il compagno, regalandogli uno dei suoi
rari e bellissimi (stupendi, meravigliosi, incredibilmente dolci) sorrisi, e
gli afferrò con finta noncuranza e malcelato imbarazzo la mano -Su, alzati-
borbottò, mentre Demyx continuava a balbettare -Zex…No, cioè,
cosa…? Io non…Tu…cucina…io…- sospirò per riprendere un
po’ di lucidità -Scusa. Non ho ragionato, io…- il ragazzo dai capelli indaco portò l’indice alla bocca del biondo, sorridendogli
nuovamente, mentre entravano in biblioteca.
Zexion
tossicchiò, assumendo un colorito tendente al bordeaux -Direi,
ehm, di riprendere da dove avevamo interrotto prima…”
Stavolta
fu il biondo a spalancare gli occhi, mentre l’altro poggiava lentamente le
labbra sulle sue…
*
Oh
mamma O_O
Chiedo
perdono, per averne postate tre. Chido veramente
scusa.
Ma
prometto che non succederà più >.< (a meno che a voi non vada bene,
allora se ne ho di più per un singolo pairing, ne posto di più xDD).
Bhe,
che dire… Spero vi siano piaciute *inchino*
Procedo
con il ringraziare Lusty
per aver messo la fic tra le preferite (grazie davvero, graziegraziegrazie!)
e Lady_Loire
per averla messo tra le seguite *inchino*
Grazie
anche a chi ha recensito!
Lady_Loire: Grazie *arrossisce* Sono davvero felice che
ti piacciano! Uhm… Seifer X Leon, ehn? Ci farò un pensierino (nevvero, gia ce l’ho fatto e, se a te va bene, apparirà una fic con loro
due come coppia xDD)
Spero
che ti siano piaciute anche queste fic*^*!!
Alla
prossima!
Fly89: See, lo penso anch’io xDD
Mi piace troppo scrivere su di lui *lo adora xDD* Uhm… Sai che la ZexionXSaix suona bene? Anche se
la mia anima è incorruttibilmente Zemyx, farò una fic su di loro! E su Zexion e
Lexaeus ci avevo pensato, sembra andare molto di moda ò-ò xDD
Grazie davvero tantissimo per i suggerimenti!
Uhuhuh,
ho anche in mente perverse Vexen X Saix, o Vexen X Xigbar… Vedere FanArt fa male…. Muahahahah xDD
Spero
che anche queste fic ti siano piaciute*^*
Alla
prossima *O*
Giulia_Chan: Guarda, Larxene, sta bene con un sacco di persone.
Con Xigbar, con Axel (mmh, se proprio si deve, intendo, eh xDD),
con Marluxia, con Luxord… Eh, è una ragazza che si da da
fare xDD
Mmh,
si, mi sa che di Akuroku, ce
ne saranno più di una >.< Mi ispira troppo *sbatte testa contro il muro*
Bhe,
che dire, spero che queste Zemyx (yeeh! Zemyx
a go-go xDD!!) ti
sian piaciute!!
Alla prossima fic*^*
Lusty: Sono immensamente felice, che ti sia piaciuta*^* Anche a me piace di più la Xaldin X Xigbar, però
Xiggy deve pur in qualche modo farlo ingelosire, no ù.ù? xDD
Comunque, si, decisamente Marluxia, nella coppia è la donna. E Larxene l’uomo. Non c’è molto da dire, è così e basta xDD *rotola*
AkuDem…*si
sente male* Pensare che dovrò scrivere anche su quella…Ggh
*rabbrividisce* Uh*^* Abbiamo gli stessi gusti, in fatto di coppie xDD
Ti
ringrazio molto per aver messo la fic tra le preferite e spero di non averti
deluso, con queste Zemyx >.<
Alla
prossima shot!!
Shining leviathan: Ma la Axel X Saix ci sarà
sicuramente! Buahahahah, ho tante ideuzze
(mooolto perverse) su un bel po’ di pairings… xDD
Sonod
avvero felice che la fic ti sia piaciuta… E si, quei
due ragionano a scoppio ritardato ò-ò xDD
Grazie
per la recensione!
Davvero
grazie a tutti, siete tantissimi*^*!!
Spero
che questa raccolta diventi sempre migliore^^
Ah,
e per chi volesse, questo è il mio indirizzo msn (su
cui entro pochino, ma vabbeh xDD):
x-greta-x@hotmail.it
Detto
questo…
Alla
prossima*^*
Greta.