Uther
si avvicinò ai due novelli sposi, e si voltò verso gli invitati.
“Popolo di Camelot. Regni
alleati. Mio figlio Artù...si è sposato. Che venga sancita la promessa.
Ragazzi.”
Il Gran Consigliere portò la pergamena, l’atto di
matrimonio, e porse loro una piuma e una boccetta d’inchiostro. Artù lasciò
firmare prima Merlino, che lo ringraziò con un sorriso, e pose la sua firma
sull’atto. Poi firmò il principe. E Uther partì con
un applauso, tutto soddisfatto, seguito poi dal resto del regno. E da tutti gli
altri.
“Bene! Direi di spostarci all’interno del castello,
dove è già pronto un banchetto per festeggiare il matrimonio. Per il mio
popolo, ho fatto provvedere a portare in ciascuna casa dei piatti cucinati
dalle cucine del castello. E a momenti arriverà della carne fresca per il
Grande Drago.”
Si voltò verso Kilgharrah,
che lo ringraziò sorridendo e, mentre lui si avviava verso il castello con al
seguito tutti gli altri, il solito gruppetto a turno salutò il Drago per poi
andare dietro al corteo. Rimasero Merlino e Artù qualche secondo in più.
Assieme a Kilgharrah, che li guardò felice.
“Sono orgoglioso di voi, ragazzi. Ve lo avranno già
detto in tanti, io stesso l’avrò ripetuto a lungo ma insieme..farete grandi
cose! Camelot, un giorno, non esisterà più. Voi due
erigerete Albione. E assieme governerete con giustizia, e con saggezza. Andate.
I vostri invitati vi stanno aspettando. Quando avrete bisogno di me, non dovrai
fare altro che chiamarmi, giovane Mago. O può chiamarmi tuo padre.
Arrivederci.”
Loro due sorrisero e, per mano, raggiunsero gli
altri al castello.
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Quando fecero il loro ingresso nell’enorme Sala,
partirono gli applausi. I due sfilarono verso il Re, che li aspettava col
calice in mano e l’aria sorridente. E più che appagato. Suo figlio si era
finalmente sposato. Le cose andavano bene da due mesi. Ed erano motivi più che
validi per poter conversare cordialmente coi Re alleati di Camelot.
Durante il banchetto, per un po’ si divisero: Artù
si mise a conversare allegramente con Re Bayard,
mentre Merlino parlava con Gwen.
“Artù. Mi faresti l’onore di presentarmi il tuo
sposo?”, disse Bayard
Lui sorrise, e si avviarono verso il moro.
“Merlino.”
Lui si voltò sorridendo, e vide Re Bayard porgergli la mano, e lui gliela strinse
amichevolmente, con gioia.
“Non ho avuto occasione di dirti quanto mi
dispiaccia per quel giorno. Sai, col calice.. Non si poteva...”
Merlino sorrise.
“Non si preoccupi, Re Bayard.
È passato. Non è colpa sua. Né mia.”
Re Bayard sorrise annuendo
e, nel mentre che lui si allontanava, ai due si avvicinarono Re Erec e Lady Ester. Il Re strinse la mano prima ad Artù, e
poi a Merlino. Lady Ester, invece, si sporse per dare un bacio sulla guancia a
Merlino. E poi ad Artù.
“Sono felice per voi! Non immaginate quanto!”
“Grazie, Ester.”, rispose Merlino
“Vi ringrazio per l’invito, Artù.”, disse Erec, “Speravo proprio di avere l’occasione di ammirare di
nuovo Camelot. E di salutarvi.”
Artù sorrise amabilmente.
“Per noi è un onore avervi qui.”
Dopo che i due si furono allontanati, Artù prese la
mano di Merlino, e lo portò dagli altri tre Re alleati di Camelot.
Il moro si sentì un po’ in imbarazzo, quasi a disagio, mentre i tre iniziavano
a parlare di politica, economia... Artù se ne rese conto immediatamente, rise
fra i baffi, e si congedò dai tre dicendo che lui e Merlino dovevano
assolutamente andare dai loro amici. I tre sorrisero, e i due si allontanarono
.
Lo
comprendo perfettamente. Già è noioso per me...e sono il Principe!
“Ei.”
Hunith si avvicinò al figlio, e lo strinse forte.
“Il mio bambino...”, piangeva, “Scusatemi. Lo so,
non dovrei piangere ma...il mio bambino si è sposato, e…”
Balinor
rise, e strinse la mano a Merlino, e poi ad Artù.
“Hunith si commuove facilmente. Merlino. Io e tua
madre siamo molto felici per te. E siamo onorati di avere te come genero,
Artù.”
Lui sorrise
“L’onore è tutto mio, Balinor.
Non capita tutti i giorni che tuo suocero sia un DragonLord!”
Tutti e quattro risero, e poi Hunith si avvicinò ad
Artù, gli accarezzò il viso sorridendo, e si abbracciarono. Artù sentì calore,
in quell’abbraccio, amore, quello che solamente una madre può trasmetterti.
“Tua madre era una gran brava donna. Nessuna mai la
sostituirà. Ma se avrai bisogno di parlare con una mamma...sai dove trovarmi.
Ne sarò felice, e onorata.”
Artù Sorrise felice con gli occhi lucidi di
commozione.
“Sarò io ad esserne onorato e felice,Hunith.”
Merlino, felice, guardò alla sua destra e vide avvicinarsi
Gaius. I due sorrisero, si guardarono per qualche
istante, e poi si strinsero forte. Come se fossero padre e figlio. Gaius voleva davvero bene a quel ragazzo. E Merlino adorava
quell’anziano(ma in salute!) medico brontolone.
“Ti voglio bene, Gaius.”
“Te ne voglio tanto anche io.”, lo baciò sulla
fronte, come un padre, “Ti meriti tutta la felicità che gli Dèi ti doneranno.
Artù.”
Il biondo si avvicinò, e per la prima volta da
quando era poco più che un ragazzino,lo abbracciò.
“Ti ringrazio, Gaius. Per
tutto ciò che fai, che hai fatto...e che, eventualmente, farai..per me. Non mi
sdebiterò mai abbastanza.”
Lui rise.
“Bè, è un dovere e un piacere prendermi cura di te.
Tratta bene Merlino. E’ un ragazzo d’oro. Ha già sofferto abbastanza, nella sua
vita. E sicuramente, a causa del suo Dono, soffrirà ancora. Stagli vicino, e
non lo abbandonare mai. Non lasciarlo mai solo. Promettimelo.”
Artù lo guardò dritto negli occhi, e con tono
estremamente serio, rispose:
“Gaius. Te lo giuro.”
Lui annuì.
“E io giuro di aiutarti, per quanto possibile. Sia
Merlino, che Morgana, non dovranno correre il minimo rischio. Ma ora” sospirò
“Basta con discorsi seri. Divertiti. E se non ci dovessimo salutare prima che
partite, beh...non pensate a niente, mentre sarete via. Solo a stare bene.”
“Parole sagge, Gaius.
Pensate soltanto a voi.”
Lady Morgana arrivò alle spalle di Artù, e di
Merlino, con un’aria di goduria e di gioia sul viso. Artù la abbracciò, e poi
lei abbracciò forte l’amico Mago.
“Sono così felice! Non immaginate da quanto sogno
questo giorno! Praticamente da quando ho capito cosa provavate l’un per
l’altro. Sarete felici. Lo so. Farete delle cose straordinarie. Io confido in
voi. Mi fiderò sempre di voi, ragazzi. Siete due delle poche persone che mi
stanno davvero a cuore.”
Artù annuì.
“Sai che ti voglio bene, Morgana. E ti ringrazio di
cuore..per tutto ciò che hai fatto per noi. Per me e.. Insomma, grazie.”
“Morgana.”, disse Merlino, “Sei la mia migliore
amica. Lo sarai sempre. E ti devo ringraziare anche io.”
Lei rise di gusto.
“Oh ragazzi! L’ho fatto con piacere! Gwen. Vieni, non aver timori. Sei sempre la solita! Artù
mica morde,”
Gwen
si avvicinò, sorridendo, e abbracciando per primo Merlino.
“Auguri, amico mio. Ti voglio bene.”
“Io di più, Ginevra.”, disse lui, “Mi raccomando.
Non appena trovi un bel ragazzo, voglio che prima me lo presenti!”
Lei rise. Poi si mise dinnanzi ad Artù e, con un
gran sorriso, gli fece una riverenza.
“Le auguro tutta la felicità del mondo, Sire.”
Artù sorrise, e le porse la mano. Ginevra la guardò
per qualche istante, indecisa sul da farsi, poi vide l’espressione
incoraggiante di Merlino, e anche quella di Morgana, e sorridendo ancora di più
quasi ridendo, la strinse forte in modo risoluto.
“Ti ringrazio, cara Gwen.
Ma preferirei che mi dessi del tu. Siamo coetanei, e sei una delle migliori amiche
che Morgana, Merlino, e io potessimo avere. Non aver timore di sembrare
irriverente.. o altro. Io sono differente da mio padre.”
Lei rise.
“Lo so bene!”
Uther
si schiarì la gola, e fece cenno a Merlino e Artù di avvicinarsi a lui. I due
sospirarono, e si presero per mano raggiungendo il Re. I tre si voltarono verso
i loro invitati, sorridenti, e Uther parlò:
“Oramai il banchetto è giunto al termine, amici
miei. Ma prima che ciascuno di noi torni ai suoi doveri, o ai suoi
compiti...propongo di innalzare i nostri calici..e fare un brindisi ai due
novelli sposi. A Artù! E a Merlino!”
Tutti nella Sala alzarono i loro calici, pieni di
bevande fresche, e tutti gridarono:
“Ad Artù, e a Merlino!”
Erano sposi. Novelli sposi. Il banchetto era appena
finito. E di lì a poche ore sarebbero stati lontani per qualche giorno. Loro
due soli. Finalmente senza compiti da svolgere, e doveri a cui adempire. Solo
loro due.
Merlino e Artù.
Ragaaaazzeee!!!!!!
(e ragazzi se ce ne sono)…
Finalmente sposi!!!! E ora…si partee!!!!! XDDDD
_valux_:j mh…tutto liscio sì… ^^ ogni
tanto ci vuole ;)
Grinpow: *o* sn strafelice
di non averti delusaa!!! (leggerai volentieri il pross cap allora…)
Mikybiky: A
TE proprio Uther ti sta sulle p**le eh!!! XDDDD
Gli ansiolitici fanno malee!!!
Misa N: Ma anke io fungirlo
sulle storie yaoi!!! xDDDD
don’t worry ke viva gli yaoi e i matrimoni!!!
Anyway…
Matrimonio perfetto…e dopo nozze
tanto meglio BWAHAHAH!!!! Ke genia ke sono!!! XDDD sn contenta t sia
tanto piaciuto,ci tenevo tanto tanto!!! E menomale m’è
andata bene via! xD
X La Luna Di Miele risolviamo…dai
dai si risolve!!! ;P veedraaaiiii!!!! Spero ti
piaccia l’idea ;)
E SAPEVO k la mia sottigliezza su Gwen
la avresti capita! XD
Kissottoli mi queridissima
<3