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Autore: civia93    29/04/2010    3 recensioni
Ciao sono Lauren, ho 15 anni e abito a NY, la grande mela...ho una vita frenetica per essere così piccola, frequento una scuola di danza da quando ho iniziato a muovere i primi passi e adoro di conseguenza ballare...ho iniziato come ballerina classica e da qualche anno sto studiando anche Hip pop...ho un ragazzo che si chiama Jason e ha 17 anni, stiamo insieme da poco però va tutto bene per ora, se non fosse per...
Genere: Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!! =D

Allora, questa storia nasce grazie ad un contest.
Organizzato dal forum su cui sono iscritta, il contest si intotola "Continua la mia storia...", e come dice il titolo stesso, consiste nell'inventarsi il seguito di una storia già data. Si è concluso parecchio tempo fa, e io sono arrivata seconda. E adesso, ho deciso di metterla qui. Spero vi piaccia! =D




Ciao sono Lauren, ho 15 anni e abito a NY, la grande mela...ho una vita frenetica per essere così piccola, frequento una scuola di danza da quando ho iniziato a muovere i primi passi e adoro di conseguenza ballare...ho iniziato come ballerina classica e da qualche anno sto studiando anche Hip pop...ho un ragazzo che si chiama Jason e ha 17 anni, stiamo insieme da poco però va tutto bene per ora, se non fosse per...



...il piccolo banale particolare che in realtà la vera Lauren Samantha Rivers è morta circa 3 anni fa e io sono il suo nuovo rimpiazzo. Eh già, il mio vero nome è Elemento Alternativo 086 23H45v. Non è il mio “nome battesimo”, come dite voi, ma è quello con il quale sono riconosciuta e vengo chiamata. Tutti noi Elementi Alternativi abbiamo un nome del genere, soltanto che poi varia a seconda del luogo nel quale sei destinato ad inserirti. Lavoriamo tutti per l'Associazione, un gruppo che ci recluta in massa e ci addestra a sostituire le persone del mondo: dobbiamo avere un corpo pronto ad eventuali cambi di statura o corporatura; un viso neutro ideale per essere modificato; testa senza capelli ma con uno speciale tessuto sottocutaneo ideato per farli crescere quanti e come si vogliono; mente vuota ma intelligente, destinata ad accogliere nuovi pensieri e idee. I nostri nomi ce li danno i Membri Supremi dell'Associazione dopo che hanno scelto la parte del mondo nella quale siamo destinati a dover sostituire una persona; infatti la seconda parte del mio nome, 23H45v, sta ad indicare: “America Settentrionale, Stati Uniti d’America, New York”. Mi fu dato qualche hanno fa da uno dei Membri Supremi: mi disse che dovevo andare nella grande mela, come la chiamate, per un periodo che per voi corrisponde a un anno. L’obbiettivo era esplorare la città e imparare a conoscerla. Nonostante la cultura umana c’era stata insegnata all’addestramento, dovevo abituarmi a vivere là, in modo tale che gli altri umani non si accordano del futuro scambio. Venni inviata a New York sotto copertura, fingendo di essere una mendicante che passeggiava tranquillamente per le vie della città. In realtà prendevo nota di tutto: non passò molto tempo che conobbi la grande mela “come le mie tasche”. Ma c’era una cosa che in questo periodo mi aveva affascinato: Lauren. La prima volta che la vidi era attraverso le finestre di una scuola di danza, anzi la più famosa e rinomata scuola di danza di tutta Manhattan: Lauren si trovava al centro di una grande sala, con specchi sulla parete e il parquet, e stava ballando davanti ad un lungo tavolo con alcune persone sedute che osservavano la ragazza. Quello che mi colpì fu il suo modo di ballare: per tutto il tempo dell’addestramento avevo appreso questa passione degli umani per la danza, ma non avevo mai realmente visto qualcuno ballare e Lauren per me era uno spettacolo assolutamente meraviglioso. Leggiadra e composta, con il volto sorridente reso evidente dai capelli castani raccolti da uno chignon volteggiava in punta di piedi con quel suo tutù bianco, e un sottofondo di musica classica. Non so se voi l’avreste considerata brava o incapace, ma per me era una cosa stupenda. Restai ad osservarla per tutta la durata della danza, finchè poi la musica terminò e Lauren si fermò. Fece un profondo inchino alla tavolata di persone, che stavano applaudendo la sua performance. Ma solo per cortesia. Una donna poi si alzò in piedi, ringraziò la ragazza e la salutò senza dirle nient’altro. Doveva essere la direttrice. Lauren prese la sua borsa a un angolo della sala e uscì fuori, senza dire una parola e sbattendo la porta. A quel punto feci di corsa il giro dell’edificio per andare verso la porta d’ingresso. Non avrei dovuto farlo. Avrei dovuto lasciar perdere, ma c’era qualcosa che mi diceva di seguire quella ragazza. La ritrovai davanti all’ingresso, che piangeva arrabbiata e imprecava contro la direttrice. Si era sciolta lo chignon e i capelli le ricadevano dolcemente sulle spalle. Stava raccontando tutto ad un ragazzo che aveva all’incirca due anni in più di lei, con i capelli neri e la faccia piena di brufoli: Jason, il suo migliore amico, come seppi in seguito. Si stava sfogando e lui l’ascoltava. Ci era davvero rimasta malissimo per quell’audizione: sperava di entrare in quella scuola, e invece niente. Jason le disse che avrebbe dovuto ritentare il prossimo anno, magari dopo aver imparato un po’ di hip hop. Poi se ne andarono, perché mi avevano visto e a New York i vagabondi non sono gente raccomandabile. L’episodio dovrebbe essere finito là, e invece quella Lauren mi era entrata in testa, ed era una cosa che non potevo tollerare: io ero un Elemento Alternativo e dovevo imparare a vivere in quella città, non seguire una ragazza nel parco per vedere i suoi allenamenti di danza. Perché Lauren si esercitava ogni giorno in un piccolo angolo di Central Park, a piedi nudi con le cuffie dell’iPod per sentirsi più a contatto con la natura. La osservavo ogni giorno, e ne rimanevo sempre più abbagliata. Non potete certamente immaginare cosa ho provato quando mi hanno detto che dovevo sostituire quella ragazza. Ho sentito una fitta improvvisa e stavo per tremare: era una cosa che non volevo fare. Ma cosa stavo dicendo? Gli Elementi Alternativi non hanno idee loro, non hanno sentimenti, non hanno libero arbitrio. Non hanno niente. Abbiamo solo il dovere di ubbidire all’Associazione e di compiere il nostro destino, cioè sostituire le persone della Terra. Eppure mi sono sentita così strana, così diversa, così colpevole ogni volta che indagavo sulla vita privata di Lauren: sulla sua famiglia, sui suoi amici, sui suoi studi, sulla sua danza. E più mi preparavo ad essere lei più mi domandavo perché l’Associazione doveva voler sostituire una ragazza così fragile e così bella come Lauren. Ma non potevo chiedere: ero soltanto un Elemento Alternativo che compiva il suo dovere. Chiedere non era nelle mie facoltà. E così venne quel fatidico giorno, nel quale gli Sterminatori la rapirono e la portarono qui. Gli Sterminatori sono coloro che si occupano della duplicazione e dell’eliminazione degli umani. Li vidi portarla sul lettino, tra le urla e le lacrime, bloccarle i polsi e le caviglie per evitare che scappasse, e somministrarle un siero che la fece calmare e che le chiuse gli occhi: era morta. Provai per seconda volta una fitta potentissima e mi sentivo triste. Il suo DNA venne prelevato e inserito al mio interno: tempo 20 minuti ed ero tale e quale a Lauren. Venni riportata a New York e presi il suo posto, ma mi sentivo falsa e colpevole. Me lo sento ancora oggi, ogni volta, ogni dannatissima volta. Lo sento quando mi abbracciano i suoi genitori, che credano che sia la loro figlia. Lo sento quando mi bacia Jason, che dopo un po’ di anni è cresciuto, non ha più i brufoli e si è fatto crescere i capelli, e che ha confessato di amare la sua migliore amica da quando erano all’asilo. E l’ho sentito soprattutto quando due mesi fa, dopo l’ennesima audizione la migliore scuola di danza di Manhattan ha ammesso Lauren. Lo sento continuamente, ma purtroppo non posso farci niente. Io sono un Elemento Alternativo e questo è il mio destino.

Probabilmente adesso vi starete chiedendo chi sono, chi siamo. Probabilmente pensate che siamo degli alieni, oppure una setta satanica, o anche un progetto del governo. Purtroppo non posso dirvi niente, non posso dirvi se avete ragione o torto, azzeccato o sbagliato. Anche perché altrimenti dovremmo sostituirvi. Tanto prima o poi lo saprete, perché alla fine tutta la popolazione mondiale sarà sostituita. L’Associazione ha già sostituito un terzo dei 6 miliardi degli umani, quindi preparatevi. Anzi state attenti, non tutte le persone che avete intorno potrebbero essere realmente loro.

 

 
   
 
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