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Autore: Camille_Paul    29/04/2010    4 recensioni
Mary Blanche è una principessa francese di sedici anni che presto si ritroverà a lasciare la sua patria per trasferirsi, a tempo indefinito, a New York, una città che odia altamente perchè spesso paragonata alla sua Parigi. In un momento di Follia, di alta follia, dopo il ballo in suo onore, incontrerà per caso, Jason, un ragazzo che alle prime visioni sembra una persona fredda ma con un passato cupo alle spalle.Il ragazzo è nato e vissuto nelle fredde strade di New York City. I due si ritroveranno vincolati in una profonda fiducia reciproca che li porterà molto lontano, ma al destino, non si sfugge, A VOLTE... "Siamo entrambi in piedi, l'uno di fronte all'altro. - Cosa sono quei segni sulle tue braccia? - Vedi Blanche, questo significa vivere in strada. Tu non hai neanche un graffio e sai perché? Perché l'oro in cui sei nata non taglia - A quella risposta mi sembra di morire, perché è vera" "Lo vedo spogliarsi davanti a me e in quel momento voglio solo lui" "Quando mi risveglio davanti a me c'è un ragazzo seduto su una sedia, intento a sbucciare un mandarino, con uno sguardo maligno e malizioso, e mi guarda sorridendo" Spero di avervi almeno un po' incuriosito! Entrate...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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blanche 30° Allora, ciao a tutte..scusate tantissimooo il ritardo ma si sa com'è fatta la scuola -.-" Sia benedetto l'inventore..ahahah. Comunque, ringrazio come sempre i preferiti e i seguitii, come dire..Grazie 10000! :) Rispondo alle vostre recensioni...
TheDreamerMagic: Ciao cara..sìì..fai bene a non fidarti...ma poi vedrai. Grazie 1000 sempre le tue recensioni che mi scaldano il cuore <3 :) Un bacione e non ti preoccupare. Ciaoo ^^
Morneeng Yeah: Ciao..no, in effetti non ce ne sono, ancora...ahahhah..se devo ammetterlo, sono una persona che i meriti li dà sempre a molte persone (anche a quelle che non centrano una beata melanzana) ma comunque tu mi hai aiutato molto, davvero. Un sincero Grazie ^^ Ti mando un bacione grazie ancora. Ciao ^^
 angy_hihihi:
Ciao. Mi fa piacere che ti piaccia la coppia. Benissimo...ma io sinceramente non concordo con lei. Sono sempre stata dalla parte dei maschietti ^^ Tiffanyyyy...-.-" -.-" -.-" Al rogooo! Ahahha..comunque ti ringrazio per tutto. Un bacione ciaoo ^^


Capitolo 30:
Il bambino è la forma più perfetta di essere umano.
Mary Blanche è una pazza. Lo è e lo sarà sempre. Tutte le ragazze che ho mai incontrato, leggermente attraenti, le ho conosciute a casa di Tiffany, ma mai su una panchina a Central Park. I genitori non le hanno insegnato che non si dorme su delle panchine? E poi di notte..ma giusto. Lei è una principessa...di nome e di fatto, praticamente. E io, Jason, che al massimo avevo qualche speranza con la commessa del supermarket sotto casa, sto con una principessa. Futura sposa di qualche principe europeo. E io non le posso dare niente rispetto a ciò che potrebbe dargli un Principe. Ma faccio del mio meglio, dai. L'amore sincero che provo è tutto per me e non posso dargli molto altro. Forse un tetto sotto il quale stare. Io e un Principe guadagnamo i soldi, però, in modo simile: lui non fa un tubo dal mattino alla sera e perciò i soldi gli cascano dal cielo. Io invece li rubo. Senza fare un tubo. Mmmh..sono un peccatore, ma astenetevi dal giudicare, perché siamo tutti peccatori. E su questo non ci piove. Quando ho conosciuto i genitori di Blanche, sotto falso nome ovviamente, mi sentivo leggermente spaventato. Conoscere i genitori della fidanzata richiede bravura e talento per non farsela addosso. Io possiedo questo talento e quindi....Ma comunque c'è da credermi: io a Blanche posso darle qualsiasi cosa..se lei mi vorrà io sarò l'uomo più felice della terra. Se preferirà qualche dunaltro...mi farò da parte. Ma l'amore non può essere davvero così ostile. Piccola cosa pazza chiamata Amore. Ma davvero..piangi e sai che l'unica persona che ti può consolare è colei che hai chiamato amore. Con mio padre..e non lo chiamerei padre, in realtà...il mio cuore si era ricoperto di spine di ghiaccio. Taglienti. Inacessibili. L'immagine di Blanche distesa sulla panchina a poco a poco mi ha fatto sciogliere. E adesso sono finito nei casini. Perché proprio di una principessa? E come lo dirà ai suoi genitori che  si è innamorata di un poveraccio? E un poveraccio si è innamorato di lei. Semplice la scala della vita.  Lei assomiglia tanto a sua madre. Al padre no. Non ha ereditato niente da lui. E non riesco a capacitarmi del fatto che in ogni padre vedo il mio. E poi non ho mai avuto un padre. Diciamo che era malato nella testa. E poi non riusciva a capacitarsi del fatto che la mamma fosse morta dandomi alla luce. E ha sempre dato la colpa a me. Per questo porto ancora le cicatrici di quegli anni. Ma porto enormi cicatrici sul cuore. E conserverò quella foto per sempre. E' quasi più importante di Blanche. O forse lo è. In tal caso mi sentirei un idiota. Una foto più importante della persona che amo. Ma se ci fosse un incendio per prima cosa porterei in salvo la foto. Ma solo perché in lei  c'è il mio cuore. La mente. Ed è l'unica cosa immortale della mia intera vita. E ogni giorno desidero di morire. Solo per vedere loro. I miei compagni di  vita. I miei fratelli di sangue.
Chi oggi verserà il sangue con me, sarà mio fratello.
L
oro lo sono. Non sono morti tutti nello stesso giorno. Ma hanno versato il loro sangue. Io e Justin versammo il nostro nell'esatto punto in cui l'auto li investì. Bum. L'idea venne a me. E ne sono orgoglioso, anche se mi fece male. Piansi per una settimana di fila. Giorno e notte. Justin è l'unico che mi abbia mai visto piangere. Di fronte a mio padre non ho mai osato. Troppo orgoglioso.
Il presente è il momento in cui il passato abbraccia il futuro.
P
er me non esiste più futuro. Senza di loro, come potrebbe mai esistere? Ho diversi oggetti loro. Che ci scambiammo da piccoli. Da bambini.
L'infanzia non va dalla nascita ad una certa età, quell'età in cui il bambino cresce e mette da parte i vecchi giochi. L'infanzia è il regno in cui nessuno muore.
Le biglie. Ne conservo una in particolare, che mi diede William. Al sole brillava di una luce sconvolgente. Me la diede perché gli sembrava un regalo carino. Mi guardò con il suo sorrisetto furbetto e i suoi occhietti vivaci e pieni di vita. Ricordo ancora le sue parole...che però si perderanno nel tempo, ne sono sicuro. [....] ti ricorderai di me grazie a lei. Quando io sarò il proprietario di quel grattacielo e avrò domato un orso polare artico, ti chiamerò dovunque tu sia...e ti dirò "ehi...sono William, campione, ti sei già scordato di me? Sì..quando tu sarai il più grande giocatore di baseball della storia Americana!" [...]. Come scordare quelle parole. Baseball. Non ci voglio giocare. Mai più. Quella biglia a William ricordava molto sua madre. Non si è mai scoperto il perché. Uno dei tanti misteri della vita.
Di loro conservo anche tutte le cartoline che mi mandarono dal New Mexico, dall'Europa, da Las Vegas....Tutte.
Non sono tante le cose che mi ricorderanno sempre loro. Ma darei la vita per loro. Non distruggetele! Muoio io! Sembra esagerato, ma a parte Blanche non mi resta niente.
E mi ricorderò per sempre del tramonto. Dell'odore quasi di cuoio delle palline. Io  le mordicchiavo sempre. Tanto per farmi i denti.
William, Ryan, Alex e tutti gli altri, vi ricordate di quando andò in mezzo alla strada?
Ci andai io. In mezzo al traffico di New York è peggio che andar di notte.
La famigliarità con il pericolo rende il coraggioso più coraggioso, ma meno audace.
B
uttarsi nel traffico di New York. Che sfida. E quasi mi ruppi un dente. E sempre con la lingua mi vado a toccare il punto. Perché tutto ricorda VOI!  Capite? Bambini, ragazzini...nelle sere d'estate ci raccontavamo sempre dei nostri sogni. Delle nostre avventure immaginarie..della nostra ragazza ideale. E non ho mai potuto raccontare del mio problema. Mi avrebbero aiutato. In qualche modo. Ricordo come se fosse ieri i capelli lunghetti di William...su quella testa poi. Un match vincente. Le bambine della zona gli dicevano di tenerla ordinata e libera la testa per lasciare respirare il cervello. E poi ridendo se ne andavano a giocare con la corda...canticchiando una canzoncina per prenderci in giro. Io me ne fregavo altamente. William continuava a guardarle quasi affascinato. Io gli misi in testa il cappellino e cominciò anche quella partita.
Le sere d'estate.
Le preferisco.
Ci toglievamo le scarpe e passeggiavamo in mezzo all'erba altissima e poi ci buttavamo giù, tanto per sentire l'odore di bava di cane. Urlavamo sempre.
Sono il Re del mondo.
M
a poi in realtà si sa. Se il Signore li ha accolti, vuol dire che prende i migliori. Anche se era troppo presto. E non ha preso anche me.
Sono riuscito a vedere i miei fratelli da bambini e basta. Non riuscirei mai ad immaginarli come me e Justin. Non sarebbero mai più loro. Sono speciali così come sono.
E proprio in quelle sere d'estate si sogna e si gioca come se si potesse essere bambini per sempre.
E
videntemente loro lo facevano di più rispetto a me. Adesso loro sono ancora bambini. Chissà dove. Chissà dove. Forse giù o forse su.
Provate ad essere come bambini. Non fate le cose perché sono assolutamente necessarie, ma liberamente e per amore. Tutte le regole diventano una specie di gioco.
E forse anche io sarei un bel bambino. Ma non avrei mai conosciuto Blanche. Anche se, da piccola non doveva essere male la fanciulla. Ma io mi sono innamorato della fanciulla sedicenne. Se fossero stati qui anche loro, me l'avrebbero subito rubata. Invece ho dovuto andarmene in giro con i soliti quattro scagnozzi. Non sono niente in confronto a voi, bambini miei.
I giorni di pioggia. Le scivolate collettive. Le sbucciature. I sorrisi e le risate sotto gli acquazzoni estivi. Uno dei momenti migliori per giocare. In sottofondo solo il clacson delle auto e le urla fuori dai finestrini. Le nonnette che ci guardavano male perché eravamo sporchi e senza ombrello e puzzavamo anche. Ma quello era il nostro odore. Le ragazze che ci osservavano sorridendo e io con i capelli sugli occhi le guardavo affascinato.
Cosa sareste diventati voi adesso? Come Luke? Il boss di una banda di bulletti? O come me? Aspettando il sogno americano e una bella donna?
Non lo sapremo mai.
Ma io so cosa eravate voi. E cosa resterete per sempre.
Bambini vivaci. Movimentati. Quasi crudeli. Sorrisi e risate sadici, che in realtà dimostrano tutta la vivacità in voi. Dementi...delinquenti. Non compro pantaloni rotti  perché mi ricordate voi, bambini miei. Tanti difetti, certo. Ma anche tanti pregi, che vedevo solo io. Sempre sgridati dalle nonnette. Dagli autisti. Dagli automobilisti. Da tutti. Ma tutti si fermavano alla prima urlata, perchè vedevano in voi una cosa chiamata: innocenza.
Vorrei sapere chi ha inventato l'innocenza infantile. Doveva essere un bell'originale
G
ià. E ogni notte vi sogno. Se non sogno Blanche. Il secondo amore più importante della mia vita, dopo di voi.
Io ricordo come se fosse ieri di quando sono stato bambino e dentro di me lo nego. Non voglio ricordarmelo perché so che verrete sempre voi fuori. Ma vivo dei miei ricordi con voi, quindi..perché non rischiare? Io rischierei....
Sareste diventati come Luke? Che non si ricorda della sua infanzia? Spero proprio di no.
Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.




Note:
Spero che vi sia piaciuto. Ci ho messo tutto il mio cuore ( e santa pazienza) per scriverlo e spero in assoluto che vi piaccia! 
  
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