Trying to say the truth
Scuoto
la testa e torno in cucina, trovandovi solo mamma. Molto probabilmente papà,
James e Al saranno a parlare in salotto, come al solito. E' così che funziona
in casa nostra, la maggior parte delle volte. Io e mamma, e papà, James e Al.
Entro sorridendo, avvicinandomi all'acqua, prendendo un bicchiere e
versandomene un po’. Mi volto verso mamma, la quale è seduta a tavola, e inizio
a bere lentamente.
"Che
c'è?" le chiedo, vedendo i suoi occhi cioccolata persi su di me. Non so
cosa stia pensando, ma non penso che abbia capito della gravidanza. O almeno lo
spero. Tanto prima o poi dovrà saperlo. Prima o poi glielo dirò.
"Niente...
come sei cresciuta in fretta, Lily" mi dice, sorridendo e passandosi una
mano tra i capelli rossi, "sembra ieri che sei nata, che ti ho tenuto in
braccio per la prima volta e che papà ti ha fatto tenere in braccio per la
prima volta da Teddy. Invece sono già passati diciassette anni...".
"Si,
sono cresciuta e sono anche abbastanza matura per la mia età, no?" le
chiedo, continuando a bere.
"Si
e sei anche molto responsabile, rispetto a tua cugina" mi dice. Capisco
che si sta riferendo a Roxy
e che quello che le ha detto papà l'ha turbata, "rimanere incinta a
quindici anni... mi sembra troppo presto... vabbè, la cosa importante è che tu non abbia
commesso lo stesso errore di Roxanne".
"Si"
rispondo automaticamente, fingendo. Non so come dirglielo. So che la deluderò e
che non penserà più che sono responsabile. E sicuramente penserà che anche il
padre del mio bambino non è molto responsabile, quindi ce l'avrà anche con Ted.
Lo stesso vale anche per papà. Forse lo rinnegheranno come figlioccio e lui
sarà costretto ad andarsene, a sposare Vic e a fare una famiglia con lei,
lasciandomi crescere nostro figlio da sola. Spero di no. Spero che siano
comprensivi. Cosa c'è da essere comprensivi? Che io avevo - ho - un debole per
lui e sono ceduta, vedendolo ubriaco e triste? Non c'è niente da essere comprensivi.
Finisco
di bere il mio bicchiere d'acqua e mi avvicino a mamma. Le do un lieve bacio
sulla guancia e sparisco dalla porta della cucina, dirigendomi in camera mia,
senza neanche dare la buonanotte agli altri. Mi metto il pigiama, mi lavo i
denti e poi mi nascondo sotto le coperte, non riuscendo a ripudiare le lacrime.
Dovrei parlare con qualcuno della mia situazione, non posso tenermi tutto per
me. So che alla fine dovrò dirlo a tutti, ma almeno per ora avrei bisogno di un
confidente. Potrei andare da Rose. O forse potrei andare da Roxy, sono sicura che capirebbe la mia situazione
più di chiunque altro. Oppure potrei parlarne con Dominique. Non lo so, ci
penserò. Chiudo gli occhi e dopo qualche minuto mi assopisco, addormentandomi
in un sonno movimentato.
Mi
sveglio, sentendo un raggio di sole illuminarmi il volto e apro gli occhi,
rendendomi conto che è già mattina. Non ho voglia di alzarmi dal letto, vorrei
rimanere qui a piangere su me stessa e sull'errore che ho commesso. Vorrei non
alzarmi più da questo letto. Svogliatamente mi alzo a sedere e metto le gambe
fuori dal letto. Sento bussare alla porta.
"Avanti"
dico, restando seduta e abbassando lo sguardo sulla mia pancia. Tra qualche
mese sarò enorme e non potrò più nascondere niente. Vedo mamma apparire dalla
porta con una maglia fucsia, un giubbotto verde-acqua, una sciarpa rossa, una
gonna nera, un paio di calze nere e un paio di stivali neri. Mi chiedo come
stia facendo a tenere in mano tutta questa roba e dove l'abbia presa, ma
qualcosa mi fa pensare che sia quello che dovrò indossare oggi, molto
probabilmente per una grande occasione, "mamma, cosa...?".
"Questi
erano dei miei abiti di quando avevo la tua età, voglio vedere se ti
stanno" mi dice, indicando i vestiti e posandoli sul letto.
"L'abitudine
dei Weasley non cambierà mai: vestiti che passano di generazione in generazione
e il gene dei capelli rossi nel DNA" dico, sarcastica alzandomi e
osservando i vestiti. Non sono neanche tanto male, "dai, cosa c'è
sotto?".
"Niente
di particolare: andiamo a pranzo da nonna Molly e ci dovrebbe essere anche Roxy, quindi..." mi dice
senza terminare la frase e facendomi capire quello che mi vuole dire. Le
diranno le stesse cose che diranno anche a me quando lo verranno a sapere.
Almeno sarò preparata.
"Ah...".
"Cosa
aspetti?" mi incita a provarli.
Mi
alzo la maglia del pigiama per levarmela dalla testa, ma la riabbasso di
scatto, per paura che possa notare leggermente qualcosa. Sicuramente non si
vede ancora niente, ma ho paura.
"Non
ti vergognerai mica di tua madre?" mi chiede, sorridendomi e guardandomi
in modo un po' strano. Rispondo al sorriso e faccio il sacrificio di indossare
gli abiti che mi ha portato.
"Che
ne dici? Secondo me, stai benissimo" mi dice, avvicinandosi a me.
"Si,
mi piace" le rispondo, guardandola.
"Vieni
qui" mi dice, abbracciandomi forte. Rispondo all'abbraccio, tentando di
ripudiare la voglia di dirle tutto. E' da solo un giorno che tengo nascosta
questa storia, ma sento il bisogno di vuotare il sacco, "ti aspetto giù,
mi raccomando: muoviti" mi dice, rompendo l'abbraccio e uscendo da camera
mia. Mi do una sistemata ai capelli e mi metto il giubbotto e la sciarpa, prima
di uscire a mia volta dalla camera.
Quando
arrivo giù vedo la porta aperta e intravedo fuori mamma, papà, James e Al
allontanarsi con zia Hermione, zio Ron e Hugo, mentre Rose mi sta aspettando
fermamente sulla soglia. Scendo le scale il più veloce possibile, sorridendo a
mia cugina.
"Come
sei elegante" mi dice, iniziando a camminare mentre io chiudo la porta di
casa, "sicuramente farai colpo su Ted" lei sa tutto, anzi, non
proprio tutto. Sa della mia stupidissima cotta, ma non sa niente di quella
sera, di quello che è successo tra me e Ted.
"Rosie,
l'ho fatto..." dico, senza riflettere su quello che sto dicendo. E' come
se la mia bocca si fosse mossa da sola. Spero che capisca quello che le ho
detto, senza essere obbligata a dire la parola chiave.
"Hai
fatto cosa?" mi chiede, posando i suoi occhi celesti sul mio volto, mentre
continuiamo a camminare verso la sua macchina. Vedo il suo sorriso rimanere
sulle sue labbra, ma sparire quando il mio assume un'espressione triste.
"L'ho
fatto... ho fatto... i-io..." balbetto, abbassando lo sguardo e
mimetizzandomi con i capelli. Devo dirglielo. Infondo lei è la mia migliore
amica, io e lei non abbiamo segreti. Io so tutto di lei e lei sa tutto di me.
"Calmati"
mi dice con voce dolce, mentre saliamo in macchina. Ho tutto il viaggio per
raccontarle tutto e fortuna che siamo solo io e lei, "raccontami cosa è
successo".
"I-Io...
Roxy... io come Roxy... io ho..." le dico,
facendo cadere una lacrima sulla mia guancia. Si volta verso di me, prima di
mettere in moto la macchina. Il suo sguardo è molto allarmato e non ci sarebbe
da stupirsi.
"Lo
hai fatto? Quello? Con chi? Eh, Lils, con chi?" mi chiede, ancora più
allarmata. Mi metto una mano tra i capelli e chiudo gli occhi, pronta a
pronunciare il nome del ragazzo - dell'uomo - che mi ha messa incinta.
"Ted..."
le dico semplicemente, sentendo altre lacrime bagnarmi il viso. L'ho detto, ho detto
tutto. Beh, quasi tutto... rimane la parte più difficile.
"Ted?"
mi chiede incredula, voltandosi verso di me per un attimo per poi riportare lo
sguardo sulla strada.
"Si...
e..." le dico, portandomi le mani alla pancia e abbassando lo sguardo.
"E...
cosa?" mi chiede, spostando lo sguardo su di me e vedendo le mie mani
unite sul mio ventre. La vedo rispostare
improvvisamente lo sguardo davanti, "oh, Lily... come?" mi chiede. So
di aver deluso anche lei, ma prima di tutti ho deluso me stessa.
"Ho
trovato Ted ubriaco perché Vic se n'era andata e mi ha chiesto di dimenticarla.
Io sono ceduta e... ed è successo tutto..." purtroppo è successo e ora non
so come porvi rimedio.
"Ted
lo sa?".
"No..."
le rispondo, iniziando a singhiozzare, "Rose, non so come fare. La mia
vita è uno schifo e ora... sono anche incinta e per di più del ragazzo per cui
ho una cotta da quando sono nata, il quale è fidanzato con mia cugina, è il
figlioccio di mio padre ed ha dieci anni più di me. Potrebbe andare
peggio?".
"Si,
se non ci fossi stata io non avresti avuto nessuno con cui sfogarti" mi
dice, sorridendomi e cercando di risollevarmi il morale, "Lily io sarò con
te, puoi contare su di me. Io non ti abbandonerò, soprattutto ora che hai
bisogno di me".
"Grazie,
Rosie..." le dico, asciugandomi le lacrime e riuscendo a far uscire dalle
mie labbra un piccolo sorriso triste, "cosa dovrei fare? Non so
come...".
"Dovresti
dirlo a tutti. Prima a Ted, poi a tua madre e a tuo padre. Devi, Lils, devi
dirglielo perché tra qualche mese tutto sarà visibile e non potrai più
nasconderti. Devi dire tutto a tutti. So che è difficile, me lo immagino, ma
devi farlo" mi dice.
"Ora
non me la sento, Rose. Ho paura della loro reazione... poi anche Roxy..." dico,
scompigliandomi i capelli e nascondendomi dietro a essi.
"A
Ted devi dirlo, almeno a Ted. Deve saperlo, deve sapere di suo figlio. Almeno a
lui devi dirlo, per ora. Dammi retta, Lils, è meglio se gli dici tutto" mi
consiglia, non voltandosi neanche una volta a guardare i miei occhioni marroni
verdi.
"Lo
so, Rose..." dico, lasciando la frase in sospeso. Alzo lo sguardo e mi
accorgo che siamo arrivate alla Tana. Rose parcheggia ed entrambe scendiamo di
macchina.
Vedo
i miei genitori, i miei fratelli e i miei zii entrare in casa, e io mi cingo a
fare lo stesso, avvicinandomi alla dimora. Mi volto e vedo Ted e Vic scambiarsi
dolci effusioni e questo mi fa venire voglia di dirgli tutto. Devo dirgli
tutto, prima che sia troppo tardi. Rimango voltata un altro istante e vedo i
due scambiarsi un dolce ed appassionato bacio, più di quanto io possa
sopportare. Vorrei andare lì e gridare che sono incinta, anche davanti a Vic.
In questo momento vorrei urlarlo al mondo intero, ma l'unica cosa che riesco a
fare è quella di deglutire e di entrare nella Tana. Rallento, fermandomi
davanti alla porta, nell'ingresso di casa Weasley.
"Ciao,
Lily" mi saluta Vic, avvicinandosi a me e abbracciandomi, "come
stai?".
"Bene"
mento, sorridendole e notando i suoi meravigliosi occhi azzurri puntanti sul
mio volto, "te?".
"Ciao,
Lils" si intromette Ted, avvicinandosi a sua volta ed abbracciandomi
forte. Rispondo all'abbraccio, inalando il suo buonissimo profumo.
"Ted,
posso parlarti un attimo?" gli chiedo, quando l'abbraccio si rompe. Ho
voglia di dirgli tutto, ne sento il bisogno. Rose ha ragione. Naturalmente ho
paura di dirglielo, ma devo, prima che lo scopra da solo. Lo vedo annuire,
mentre Vic inizia a camminare verso il salotto, sorridendomi. Non odio Vic,
anzi, le voglio molto bene e il fatto che Ted ci 'divida' mi fa star male.
Potremmo essere buone amiche, ma non mi sembra una cosa eccezionale dirle che
io sono innamorata del suo ragazzo. Esco dalla Tana con Ted e ci fermiamo nel
prato d'erba.
"Cosa
c'è, Lils?" mi chiede, avvicinandosi a me e prendendomi per mano. Non
capisco perché lo stia facendo, so solo che quel contatto mi fa attraversare la
schiena da miliardi di brividi freddi. Il mio cuore batte all'impazzata e non
capisco più niente, "vedo che hai seguito il mio consiglio di ieri
sera" dice, sfoggiando il suo solito meraviglioso sorriso.
"Beh...
i-io..." fino a poco fa mi sembrava una buona idea, anzi, un eccellente
idea, ma ora non lo penso più. Come glielo dico? Come faccio?
"Cosa?"
mi continua a chiedere, stringendo sempre più la mia mano nella sua. Non so
perché mi stia tenendo la mano. Perché, Ted?
"Io
s-sono... beh, si, insomma... io sono..." inizio a dire, guardandolo negli
occhi e cercando il coraggio per dirgli tutto.
"Cosa
c'è, Lils? Sai che a me puoi dirlo" mi dice, cercando di farmi vuotare il
sacco. Cerco di pensare al bacio che si sono scambiati lui e Vic prima, e
questa cosa mi fa tornare, leggermente, la voglia di dirgli tutto. Vorrei
farlo, davvero, ma la mia bocca non si muove e le parole non riescono ad
uscire.
"I-Io
sono..." dico, balbettando. Non riesco a finire la frase perché una figura
dai capelli rossi compare sulla soglia di casa Weasley.
"Ted,
Lily, venite a mangiare" ci chiama nonna Molly. Evito di guardare Ted e mi
avvicino velocemente alla Tana, entrandovi e dirigendomi verso la sala da
pranzo. Non gli ho detto niente, ma prima o poi riuscirò a farlo, anche se
questo vuol dire compromettere la sua relazione con Vic. Spero di trovarne il
coraggio, perché è l'unica cosa che mi serve in questo momento per riuscire ad
andare avanti.