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Autore: echelon1985    03/05/2010    6 recensioni
Quinn Allman non è come sembra
Cammina nell’aria fredda di Seattle che profuma quasi di neve, guardandosi intorno attento
Cerca un divertimento, ma non uno qualsiasi, ne vuole uno grandioso
Ha già deciso quello che vuole
L’ha capito subito, appena messo piede al Warped
Genere: Introspettivo, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Simple Plan, The Used
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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The things are worth fighting for







Il giorno dopo Quinn passa ancora una volta al bus dei simple plan, ma gli amici di Dave gli rispondono che non vuole vederlo.
Il chitarrista non smette di cercarlo, almeno un paio di volte al giorno per
un'intera settimana, ma la risposta che ottiene è sempre la stessa.
Non vuole forzarlo, ma il Warped si avvia verso la sua fine e Quinn sta perdendo le speranze, così decide di andare
all'esibizione del moretto, e di aspettarlo nel backstage.

Dall'esterno del palco lo osserva suonare concentrato, i capelli sono un pò
più corti rispetto a quando l'ha vista l'ultima volta solo pochi giorni prima, tranne
che per le basette più lunghe ai lati del viso.
Indossa un jeans chiaro ed una maglietta rosa che gli da un' aria molto
infantile, in contrasto con la cintura ed il braccialetto di pelle e borchie.
Nonostante il nuovo taglio di capelli il ciuffo scuro quasi sugli occhi non è
cambiato.
Quinn lo vede quasi sempre di spalle, salvo quando si gira per suonare il
suo basso, rivolto verso il suo batterista.
Le luci che vorticano sul palco colpiscono i suoi occhi rendendoli a volte dorati,
altre volte verdi.
Nonostante la tensione il chitarrista non riesce ad impedirsi di sorridere.
La sua statura minuta ed il corpo magro non fanno altro che aumentare la
sensazione di trovarsi di fronte ad un bambino finito per caso sul palco di
un festival rock.

Aspetta nervoso che l'esibizione dei simple plan finisca poi si avvicina ai lati
del palco per intercettare Dave, prima che sparisca e continui a farsi negare.
Il moretto gli passa accanto, nella bolgia all'esterno del palco non deve essersi
accorto di lui.
Quinn lo trattiene per un braccio, cercando di non perdere la sua convinzione
quando lo sguardo gelido dell'altro si posa su di lui.
Il chitarrista vorrebbe dire qualcosa, ma nel casino del dopo concerto qualsiasi
parola si perderebbe nella confusione, così lo trascina con sè, cercando un
posto più tranquillo in cui fermarsi.
Dave scrolla il braccio perché Quinn lo lasci, ma continua comunque a seguirlo
fino alla porta bianca di uno dei camerini.
Il chitarrista al centro della stanza si volta verso di lui, ma non prova ad avvicinarsi, mentre Dave se ne sta vicino alla porta.
Vuole soltanto parlare Quinn, vuole soltanto spiegare le sue ragioni, non per
giustificarsi, ma soltanto perché Dave capisca.
Le parole del bassista però arrivano prima che l'altro riesca a mettere ordine
nella sua testa e dire qualcosa

"Ti ho seguito solo perché così ho l'occasione di dirti di smetterla di cercarmi, e
 di infastidire i miei amici"
"Non la smetterò finché non avrai capito"
"Che cosa dovrei capire?"
"Andiamo Dave, se davvero fosse stata solo una scopata non sarei qui, non ti
 cercherei ogni giorno, non credi?"
"Probabilmente è solo un altro gioco, un'altra sfida. Così potrai ancora ridere coi
 tuoi amici di quanto io sia stupido e ingenuo"
"Non è così"
"In ogni caso non mi interessa"



Il bassista si volta verso la porta ma prima che possa aprirla del tutto Quinn lo raggiunge, e la richiude con un colpo secco.
Dave posa i suoi occhi sul chitarrista, il suo sguardo un pò spaventato e un pò
arrabbiato fa in modo che Quinn si senta un vero schifo.
Prende ancora una volta le distanze da lui, perché capisca che non è necessario
avere paura



"Non voglio farti male, non lo farei mai, voglio solo parlare"
"Ci sono tanti tipi di male Quinn"
"Mi dispiace, davvero. Ho agito senza pensare che avresti potuto soffrire"
"Perchè dovrei credere che adesso ti importa?"
"So come ci si sente, ci sono passato. Lo so che non ti ho dato motivo
 di fidarti di me, ma vorrei davvero che tu lo facessi, dimmi quello che devo fare"
"Lasciami in pace"
"Lo so che senti qualcosa per me, prova solo a ricordartelo, a ricordare quello
 che provavi quella notte"
"Quello che mi ricordo bene è la mattina dopo"
"C'è stato qualcosa Dave, lo sai anche tu"
"Si, solo che non da entrambe le parti"
"Non è vero, anche da parte mia, solo che non riuscivo ad ammetterlo, ma...
 è stato bello, no? Tu ti sei fidato di me, ti sei messo nelle mie mani"
"Già, e tu te ne sei approfittato"
"Dammi la possibilità di dimostrati che non è così"
“Cos’è Quinn, un bassista solo non è abbastanza per te? Ne vuoi due?”
“Te l’ho già detto, non è Jeph che voglio”
“Hai uno strano modo di dimostrarlo”
“Non succederà più. Lui mi ha sempre trattato come un oggetto, ma voglio cambiarla
 questa cosa”
“Divertente, non trovi? E’ la legge del contrappasso



Il moretto lascia la stanza senza dire altro, e Quinn non si sente in grado di ribattere.
Dave ha ragione, sta semplicemente raccogliendo quello che
lui stesso ha seminato, e non può biasimarlo se non vuole più vederlo.
Eppure deve tentare ancora, deve almeno provare a buttare giù quel muro di freddezza
che l’altro si è costruito, proprio come Dave ha fatto con lui.



Dave se ne va, quasi sbattendo la porta.
Schivando miracolosamente gran parte dei suoi amici già mezzi ubriachi, riesce ad arrivare
al bus ed a chiudersi la porta alle spalle senza che nessuno gli chieda niente.
Non è in vena di bere e non ha voglia di parlare.
Sta già pensando che è la sua serata fortunata quando Pierre invade lo spazio del
bus rumorosamente come solo lui è in grado di fare.
Il moretto pensa che sia ubriaco, ma dopo una prima occhiata si rende immediatamente
conto che non è così.
E’ stranamente sobrio per essere un post-concerto, e Pierre lo preoccupa da sobrio più
di quanto non faccia da ubriaco.
Dave decide di spegnere istantaneamente ogni tentativo di conversazione, per questo
raggiunge la zona notte e chiude con uno strattone la tenda nera che la separa dal resto
del bus.
Crede che sia un segnale abbastanza chiaro che desidera stare da solo.
Segnale che ovviamente il suo amico non coglie minimamente.
Non ha mai brillato per acutezza
Pierre attraversa la tenda e prende posto ai piedi del letto di Dave, puntandogli addosso
quello sguardo stupido che fa irritare terribilmente il bassista.
Dave è ancora trincerato nel suo silenzio, ma nemmeno questo sembra essere un
segnale abbastanza chiaro per Pierre.



“Per quanto tempo hai intenzione di punirlo?”
“Di che diavolo parli?”
“Di un biondino molto sexy che viene a cercarti ogni giorno. Mi pare si chiami Quinn”
“Sei spiritoso secondo te?”
“Io non sarò spiritoso, ma tu non sei certo una cima”
“Sarebbe a dire?”
“Che lui ti piace, e fossi in te non me lo lascerei scappare”
“Tu non ti lasceresti scappare niente che respiri Pierre”
“Farò finta di non aver sentito. Ma ragiona, da quant’è che qualcuno non
 ti faceva provare qualcosa di così forte?”
“Qualcosa tipo l’umiliazione?”
“Ok, ha sbagliato, te lo concedo, ma sta cercando di rimediare”
“Non può. Mi ha ingannato”
“Dave, questo ragazzo arrivato dal nulla ti ha fatto addirittura rivedere il tuo
 orientamento sessuale, non mi pare una cosa di poco conto, devi aver visto qualcosa
 in lui. Pensi di esserti sbagliato fino a questo punto?”
“Il suo bassista ci ha tenuto a precisare che Quinn gli appartiene”
“E tu ascolti quello che ti dice uno sconosciuto ma non vuoi sentire la versione di Quinn?”
“Per farmi raccontare altre cazzate?”
“Mettilo alla prova. Che ne sai, magari la supera”


Il moretto rivolge uno sguardo scettico al suo amico.
C’è una certa, preoccupante logica in quello che Pierre gli ha detto, anche se Dave non
lo ammetterebbe mai.
L’altro si alza dal letto, sicuro di aver almeno messo la pulce nell’orecchio a quell’idiota
del suo amico


“Bene, riflettici. Io vado ad ubriacarmi adesso, ero rimasto sobrio solo per te”
“Ne porterò il rimorso a vita”



Il bassista resta immobile sul letto, le braccia incrociate al petto ed una strana specie di broncio,
molto infantile, piantato sul viso.
Lui odia quando Pierre ha ragione, per fortuna non capita poi tanto spesso.
Dave si ritrova a vagare col pensiero alla notte che ha passato con Quinn.
L’umiliazione gli brucia ancora addosso.
L’essersi lasciato andare completamente, l’aver confessato la propria paura.
Eppure Quinn è stato dolce con lui, riguardoso, e attento.
Forse davvero questo significa qualcosa, qualcosa che va oltre il sesso.




Il giorno dopo è già pomeriggio inoltrato quando il chitarrista bussa alla porta del bus dei
simple plan.
E Dave tira quasi un sospiro di sollievo, perché dopo la conversazione avuta con lui
il giorno prima Quinn avrebbe potuto rinunciare, come lui gli aveva chiesto di fare.
Ma non l’ha fatto
E questo deve pur significare qualcosa.
Quel pomeriggio Dave non si fa negare.



Quinn è poggiato al bus, una mano nella tasca mentre nell'altra stringe una sigaretta.
Dave lo osserva con gli occhi spalancati, approfittando del fatto che l'altro non si è
accorto di lui.
La testa abbassata fa si che i suoi capelli ricadano verso il basso, coprendogli la fronte
e gran parte degli occhi
Il biondo chiarissimo è stato sostituito da un castano non troppo scuro,
dello stesso colore dei suoi occhi.
Quando alza il viso e si accorge di lui Dave ha ancora gli occhi spalancati e la bocca
leggermente aperta.
Quinn lo guarda senza sorridere, ed i suoi occhi risaltano incredibilmente con questo
nuovo colore.
Dave si avvicina un pò, anche se non vuole, come se si muovesse contro la sua
volontà.
Qualcosa nello sguardo del chitarrista gli ricorda la notte che hanno passato insieme.


"I tuoi capelli"
"Già..anche i tuoi sono cambiati. Sei uscito stavolta.."
"Volevi parlarmi, ti ascolto"


Quinn lo guarda leggermente spaesato.
Aveva quasi perso le speranze che Dave accettasse di parlare ancora una volta
con lui, e si sente un pò perso adesso.


"Mi dispiace"
"Questo l'hai già detto"
"E' la verità. So come ti sei sentito, e mi dispiace"
"Ho capito"
"All'inizio volevo solo portarti a letto, è vero, ma poi è cambiato. Tu mi piaci
 sul serio"
"Come pretendi che ti creda?"
"Lo so che non puoi fidarti di me adesso, ma lasciami provare a rimediare"
"Come? Facendoti scopare dal tuo bassista?"
"Jeph mi usa soltanto, l'ha sempre fatto. E dopo di lui ho cominciato a comportarmi
 anch'io così, ho usato molti ragazzi, ma tu sei l'unico che mi piaccia davvero.
 E questo mi ha spaventato, perché 'ultima volta che mi sono sentito così sono
 finito a pezzi. Mi dispiace di averlo fatto con te. Voglio rimediare"

Non è facile per lui dire quelle cose.
Non ha mai ammesso con nessuno, forse nemmeno con sè stesso, l’esatta portata del dolore
che Jeph gli ha inflitto
Lascia uscire le parole tutte in un solo fiato, e poi abbassa la testa, pregando che
Dave metta fine a quel silenzio che sa di rifiuto.
E finalmente il moretto parla, pronunciando un singolo piccolissimo monosillabo, con
una voce così bassa che Quinn non riesce a distinguerlo, e si ritrova a chiedere come
un idiota 'cosa?'
Sperando che quel monosillabo non sia un no.


"Ho detto ok"



Lo sguardo di Dave si posa sul viso dell'altro, rialzatosi per guardarlo.
I capelli castani gli donano un'aria più pulita, come se avesse perso quella malizia
che lo accompagnava ogni volta che passava le dita tra le ciocche bionde.
Gli fa quasi tenerezza, perché tra i due adesso sembra Quinn quello più indifeso


"Ok?"
"Si, ok. Dimostrami che ti importa di me"
"Lo farò, dimmi come"
"Niente sesso. Niente Jeph, nè nessun altro"
"Certo"
"Neanche tra me e te"


Quinn spalanca leggermente gli occhi.
E' così abituato a trattare col sesso che ha paura di non saper gestire tutte le altre cose.
Dave resta in silenzio, aspettando che Quinn realizzi la sua richiesta e gli dia una risposta.


"Ok"
"Sei sicuro? Non so quanto mi ci vorrà per fidarmi di nuovo di te"
"Sono sicuro"
"Bene"
"Posso invitarti ad uscire, allora?"
"Puoi"



Quinn ritorna al bus col sorriso sulle labbra, e un inaspettato e insperato appuntamento per quella sera.
E sorride così tanto che non si accorge nemmeno della presenza di Jeph nel bus.
Ma Jeph si accorge di lui
Non può fare a meno di accorgersene.






Come sempre vi ringrazio per le recensioni *-*
Passiamo alle risposte xD

Ioamolacocacola
: C’è sicuramente un finale anche per Jeph, anche se non è stato ancora
deciso nulla xD
Voglio sapere quella cosa che dicevi sulle maglie gialle!!!! Sono curiosa!! xDD

ChemicallyUsed: Hun, stai proprio odiando Jeph, eh? xDD
Le cose si sono mosse, anche se Dave ha messo delle regole un po’ difficili xDD

Xx_ImJustAKid: E’ uscito fuori un po’ il vero Quinn, ha anche cambiato colore! xDD
Lo sai che non riesco a fargli fare la parte del cattivo per troppo tempo xDD
Non preoccuparti, ci sarà anche la spiegazione dei comportamenti del tuo Jeph più in là xD

ColdBlood: C’è stato qualche passo avanti… e stavolta Dan ha ceduto per un attimo il suo ruolo
di psicologo a Pierre xDD
Che te ne pare? E’ bravo almeno un pò?
Com’è andato il concerto??!

   
 
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