Tutto crolla
“Renesmee apri
immediatamente questa dannata porta!”
Chiusi la porta e
chiave e mi buttati sul letto “no!”.
Oltre la porta sentivo ancora mio padre borbottare qualcosa di
incomprensibile, poi alla sua voce si aggiunse quella della mamma e finalmente
ci fu silenzio. Il mio non è un capriccio come mi ha appena detto mio padre ,io
amo Jacob.
La scelta di accompagnare zia Alice a questa
stupidissima festa tra colleghi non è stata completamente mia,anzi, sono stata
porta con la forza qui per fargli compagnia. Odio questa gente, non so come
faccia mia zia a stargli intorno , hanno tutti la puzza sotto il naso. Ho
dovuto anche indossare un odioso abito firmato per adeguarmi almeno un po’ a
loro. Si perché mia zia,alice Cullen, è una stilista “quasi” famosa e il party
a cui sto partecipando è per la sfilata di Armani. Mia zia mi ha lasciata da sola a bere uno
schifassimo drink che non potrei nemmeno bere alla mia età. Mi dirigo verso
l’esterno, dove c’è una bellissima piscina illuminata solo da candele, mi siedo
su una sdraio quando un merito idiota mi rovescia addosso un bloody mary . un
bloody mary sul mio vestito bianco, sul mio vestito bianco firmato. Guardo
l’essere spregevole che ha combinato ciò e il suo sguardo è di puro terrore.
“scusa mi dispiace,non volevo”. Dovrei arrabbiarmi, insultarlo e farmi ripagare
la lavanderia, ma non lo faccio e scoppio in una fragorosa risata. Non me ne importa niente del vestito, il
ragazzo si unisce alla mia risata. “non scusarti, non fa niente, neanche mi
piaceva questo vestito”, mi siedo sulla sdraio e lui fa lo stesso.
“mi dispiace! Perché ti stava davvero bene!” mi ha
fatto un complimento, sono sicura di stare arrossendo. ”grazie” , con un
fazzoletto uscito da non so dove mi pulisco ma intanto lo osservo. Avrà si è no
26 , 30 anni al massimo;ha i capelli castani mezza misura, se si dice e i suoi
occhi, i suoi sono i più belli che abbia mai visto, sono verdi smeraldo.
Finisco di pulire e faccio per alzarmi. “comunque piacere Jacob,jacob Black”,
gli stringo la mano che aveva allungato “piacere .Renesmee,Renesmee Cullen”
Stringo il cuscino come
se fosse lui al mio petto. non voglio andare a quella stupida festa di
Nahuel che ci proverà spudoratamente con
me. I miei genitori vogliono che esco,
che mi diverta ma che soprattutto frequenti gente della mia età. Come se fossi
una stupida bambina, mi hanno sempre trattata da adulta, mi hanno fatto
prendere le mie decisioni e ora se ne escono che vogliono controllare la mia
vita.
Sono di nuovo a questa festa odiosa, ma questa volta
sono venuta di mia spontanea volontà. Tramite msn sono rimasta d’accordo con
Jacob che ci saremo visti qui. È quasi un mese che lo sento via chat ed è così
che l’ho imparato a conoscere. Sta facendo una stage presso una casa di alta
moda e si occupa di pubbliche relazioni,è di New York ed ha 27 anni. Quando
l’ho saputo sono rimasta,come è rimasto lui appena ha saputo che ho 17 anni. In
casa nessuno sa niente, preferisco tenere per me questo cose , anche se zia
Alice qualcosa deve aver capito perché sono sicura che andrebbe a raccontare
tutto a mia madre. Mentre bevo una coca cola mi sento chiamare. È lui. È
bellissimo, più di quanto mi ricordassi, indossa dei pantaloni scuri e una
camicia bianca, potrei sbavare davanti a lui. “ciao,Nessie” anche lui ora mi
chiama così. “ciao,Jack”, rimaniamo a guardarci fino a quando non mi fa segno
di seguirlo sulla terrazza.
“Nessie, tesoro sono la
mamma. Aprimi per favore”, sbuffo per l’ennesima volta. “mamma vattene”, sento
il rumore della maniglia che forza ad aprire. “Nessie, andiamo sono sola”, e
questo dovrebbe farmi cambiare idea? “è uguale mamma,voglio stare sola!” , mi
avvicino alla porta per sentire se è ancora lì. “Nessie,per favore”. È testarda
come un mulo, infilo la chiave nella serratura e apro.
“mamma veloce” e mi
siedo sul letto. Lei mi segue e mi poggia una mano sul ginocchio.
“Nessie, mi dispiace
contraddirti, lo sai che ti vengo sempre incontro e cerco di prendere sempre le
tue difese. Ma tuo padre ha ragione, devi uscire, devi svagarti e conoscere
gente nuova.” Ci risiamo.
“Nessie dai basta dare il cibo alle papere vieni e
sederti!” oggi siamo venuti al parco, dentro la settimana c’è poca gente e lui
ne è stato subito felice, gli piace avere la sua libertà. Lo raggiungo sull’asciugamano
e mi siedo accanto a lui. “eccomi qui e adesso?”, mi prende la mano e la unisce
alla sua. Sono felice con lui, sto bene, anche se non parliamo molto i nostri
silenzi non sono imbarazzanti tutt’altro, in questi momenti ci scrutiamo come
se stessimo facendo un discorso. “Nessie, hai portato i panini?” , ecco cosa mi
ero scardata. “no” , “lo sapevo piccola peste”, mi su butta addosso e comincia
a farmi il solletico , “questa sarà la tua punizione!” mi dice mentre ridiamo. Quando
si ritrova completamente sopra di me, appoggia la fronte sulla mia, sento il
suo respiro sul mio volto “jacob” , sussurro, è un attimo lui è già sulle miei labbra
che si muovono delicate. Il mio primo bacio.
“mamma io sto bene così. Davvero!”, la vedo
sospirare e guardare in giro per la stanza. Non entra spesso qui dentro ma
quando entra attiva il radar per captare qualsiasi cosa non sia nel posto
giusto o sia sbagliata. Si sofferma
sulla bacheca dove sono appese delle foto, il suo sguardo è fermo su una foto
in particolare, quella di Jacob. In quella foto è immortalato mentre stavamo
parlando via webcam, era in ufficio , è sempre in ufficio mentre parliamo e
infatti dietro si vedono dei manichini.
“hai solo quella di
foto?” e la indica avvicinandosi. “si” sussurro alzandomi e scoppiando a
piangere tra le sue braccia.
Sono 20 minuti che aspetto davanti a questo stupido
ristorante. Jacob mi ha mandato un sms dove mi chiedeva di vederci, io non
sapevo nemmeno che era in città. Ogni volta che viene qui a Forks mi avvisa e
ci vediamo, adoro passare il tempo con lui. Ma se devo dire che relazione c’è
tra noi due non saprei come definirla. Ci siamo baciati, si , ma non abbiamo
mai parlato di questo, però ogni volta che parlo di qualche compagno di scuola
, si innervosisce e diventa geloso. Oggi spero che parleremo, anche perché la
situazione a casa non è più tollerabile, sanno che esco con qualcuno ma non
sanno niente di lui. Mentre bevo un altro sorso d’acqua lo vedo correre
all’ingresso del ristorante. Quando mi vide sul suo volto comparve uno
splendido sorriso. “Nessie!” , ci salutammo e mi strinse forte a se. Ordiniamo
e ci accomodiamo al tavolo. “mi sei mancato”, mi prende la mano tra le sue ,
“anche te Nessie, non sai quanto”. Mentre mangiamo mi racconta del suo lavoro e
di molte altre cose. Mentre prendiamo il dolce in una sala accanto cerco di
prenderlo per mano ma non me lo lascia fare,non gli do troppo peso magari non l’ha
notata. Ci sediamo su un divanetto che rimane appartato rispetto agli altri e
prendiamo due porzioni di tiramisù. “Nessie, dovremmo parlare”, “certo Jack
dimmi tutto”, mi posiziono meglio sul divano in modo che lui sia davanti a me.”
So che non potremmo stare insieme spesso, che ci saranno lunghi momenti in cui
non ci vedremo. Ma io voglio che tu sia mia”, mi manca il respiro “voglio che
tu faccia affidamento su di me” ho la gola secca “voglio che tu Nessie, diventi
la mia donna” sto morendo “non mi importa dell’età. Io ti amo”. Sto piangendo,
vorrei dire mille cose ma l’unica cosa che faccio è abbracciarlo. Stringerlo
forte a me e baciarlo come mai ho fatto.
“Andrà tutto bene
Nessie, le cose si sistemano sempre. Tuo padre è solo preoccupato come lo siamo
tutti”. Mi lascia da sola nella mia camera e mi stendo sul letto.
Ormai erano 5 mesi che ci frequentavamo, veniva
sempre più spesso a Forks e alcune volte rimaneva per più di due giorni.
Stavamo sempre insieme, anche se mio padre e mia madre non erano affatto felici
di tutto questo. Ogni sera che chiedevo il permesso per uscire, mi dicevano che
era troppo grande o qualche altra leggenda metropolitana. Mia zia Alice si
sentiva responsabile di questa unione e spesso quando inventavo qualche scusa
per fare tardi la sera era la prima a fare la spia a mia madre. Mi sto mettendo
tutti contro, ne sono consapevole ma lo amo infinitamente per potermi privare
di lui. Corro nella sua direzione e mi prende in braccio. “mi sei mancato”,
“anche te, come sempre”. Siamo davanti ad un palazzo è la prima volta che ci
diamo appuntamento qui. “vieni entriamo” lo seguo senza chiedere niente ma
appena siamo dentro l’appartamento capisco. Mi prende tra le braccia “mi sei
mancata così tanto” so cosa vuole, è un uomo e prima o poi il nostro amore
avrebbe preso altre forme. Ma io sono pronta? Sento le sue labbra sul mio collo
e le sue mani sotto la maglietta “Nessie” , sussurra al mio orecchio ,
scatenandomi una serie brividi. Non so come ma in poco tempo mi ritrovo sotto
di lui ad unirci per la prima volta.”ti amo” “ti amo anche io Nessie”.
***
Questo è stato in assoluto il pomeriggio più bello
della mia vita, spero solo che al rientro nessuno si accorga della mia
felicità, farebbero troppe domande. “allora ci sentiamo dopo?” “si,piccola”, ci
scambiamo un dolce bacio a fior di labbra e scendo dalla macchina. All’ingresso
trovo mio padre e mia zia che litigano , prima di farmi vedere ascolto un po’
il loro dibattito.
“alice, se non fosse venuta con te ora non si
sarebbe innamorata di quel idiota” ero io l’argomento della loro discussione.
“Edward non puoi ritenermi responsabile. Nessie ha incontrato Jacob da sola!
Lui avrebbe dovuto dirgli tutto!” dirmi tutto? Cosa sapeva mia zia? Entrai nel
salone e i loro sguardi sono subito su di me.
“zia cosa doveva dirmi Jacob?” , si guarda con papà
e poi lascia la stanza.
“Nessie dovresti sederti ed ascoltarmi”, in salotto
entra anche mia madre e si siede insieme a mio padre sul divano. Mi siedo sulla
poltrona davanti a loro.
“papà voglio sapere tutto!”, mia madre sa, lo vedo
da come mi guarda “Nessie, tu ami davvero Jacob?” “si papà” , non è la prima
volta che me lo chiede. “ma non ti piacerebbe avere un ragazzo” lo fermo so già
dove vuole arrivare “no,papà ti prego non ora!” perché dovevano rovinare questo
giorno così importate per me?
“no, Nessie. Tu non capisci. DEVI , ascoltarmi,
dannazione !!” si è alzato e nervosamente si passa la mano tra i capelli. “tu
andrai alla festa Nahuel, conoscerai nuova gente e farai nuove amicizie. Non voglio
sentire obbiezioni , va bene?” cosa?ma era completamente pazzo? “no, papà..” mi
interruppe “Nessie, non voglio sentirti obbiettare. Chi frequenti non è la
persona per te. Basta!il tuo è solo un capriccio” , “ma..” “niente ma!”. Non
potevo crederci. Corsi verso la mia camera.
Le parole di mia madre
“andrà tutto bene” , mi risuonano nella testa. Cosa deve andare tutto bene?
Prendo la foto di prima , la osservo , la prendo tra le mani e capisco che
l’unica con cui poter parlare è mia zia Alice.
Corro nella sua camera
e entro senza aspettare una risposta. “zia cosa devo sapere?”, mi guarda triste
“Nessie, non volevo che tu lo sapessi. Ma appena ti o visto nel salone, ho
capito che con Jacob le cose si fanno serie almeno per te”, almeno per me?
“cosa stai dicendo Alice?”, mi fa cenno di sedermi accanto a lei e lo faccio.
“Nessie, Jacob è sposato!” , sono scioccata. “ Zia , tra tutte le cose che
avresti potuto dire questa è la più ridicola e … e….” e il dubbio si stava
facendo strada in me. Esco immediatamente dalla stanza e corro nella mia, non è
possibile, non può essere. Ripenso a noi, ai nostri momenti e poi … le chiamate
via webcam sempre dall’ufficio, lui che inaspettatamente era in città, le
diverse volte che non mi prendeva per mano, il volersi appartare e poi
l’appartamento di oggi. Non ho fatto in tempo a vedere tutto, ma viveva
qualcuno lì dentro. Non può essere. Lui mi ama, lui ha fatto l’amore con me. Scrivo un sms “Jacob so che è assurdo, non
voglio crederci,mia zia sta scherzando, perché tu non sei sposato? Vero Jacob?”,
deve essere uno stupido scherzo ,ma se fosse vero … “mi
dispiace Nessie, è stato bello” … tutto crolla.
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