Capitolo 2
Anche quella mattina era in ritardo e correva a perdifiato
sul marciapiede per cercare di limitare il danno…e proprio quella mattina a suo
padre era stato affidato un caso,così non avrebbe potuto nemmeno giustificarla!Stava cercando disperatamente
una scusa da rifilare alla professoressa quando si scontrò con qualcuno:
xx:< Ehi fai attenzione! >
Ragazza:< Bè scusami tanto però anche tu potresti
guardare dove vai! >,quando alzò il viso si ritrovò davanti a due
meravigliosi occhi d’oro,nei quali si perse per alcuni secondi,che le
sembrarono un’eternità.
Xx:< Ehi!Ehi ma ci sei? >,disse il ragazzo sventolando
una mano davanti agli occhi della sua interlocutrice,guardandola confuso
La giovane arrossì furiosamente riprendendosi da quello
stato di “trans”in cui era caduta a causa dei meravigliosi occhi del
ragazzo,dopodichè aggiunse quasi gridando:< Eh?Eh,si si certo!!! >///<
>
Il giovane la guardò prima un po’ scioccato,poi ridacchiò e
le porse una mano per aiutarla ad alzarsi,dopodichè si presentò:< Piacere
dolcezza,io sono Kisshu! >
Solo allora la ragazza potè notare quanto bello fosse il
ragazzo che si trovava davanti:era alto,con un fisico magro e slanciato,i
capelli verde scuro e…inevitabilmente il suo sguardo cadde sui suoi occhi:con
la stessa luminosità e il colore dell’oro…solo infine notò anche due
stranissime orecchie di dimensioni decisamente anomale.Tuttavia non potè fare a
meno di arrossire di nuovo quando lui le chiese:< Ora potresti anche dirmi
il tuo nome dolcezza,se non chiedo troppo >,sorridendo maliziosamente.
< Ichigo °///° >
< Bene ora dimmi Ichigo…che ci fai in giro tutta sola a
quest’ora? >
< Ehm,io… > quando ricordò il motivo per cui era ancora
in giro a quell’ora lanciò un grido:
< OH NOOOO SONO
IN UN RITARDO MOSTRUOSOOOOOOOOO!!!!!!!!!!! > dopodichè partì come un razzo
in direzione della scuola
Kisshu:’Che strana ragazza…non male però!‘,dopodichè svoltò
l’angolo e si infilò in una stretta e buia strada.
Da quando erano arrivati i risultati delle analisi fatte
alla cassaforte era riuscito a sapere poco o niente del ragazzino che aveva
rubato tutto ciò che di valore c’era nella residenza Aizawa.
Il suo nome era Taruto Ikisatashi,di 13 anni,alto 1.67 e una
manciata di altri dati irrilevanti…finchè finalmente la fortuna gli sorrise:il
ragazzino aveva altri precedenti,soprattutto furti,più o meno riusciti,e non
era solo ma in genere si accompagnava ad altri due individui…il suo unico
problema era che non c’era alcuna descrizione dei due tizi né alcuna foto di
loro,nemmeno del piccoletto…l’unica cosa certa era che agivano in un’area
precisa,sempre nei pressi della scuola che frequentava sua figlia…e la cosa non
gli piaceva per niente,chissà perché aveva come un presentimento,la sensazione
che la questione non si sarebbe risolta così facilmente…
Camminava il più velocemente possibile per i bui corridoi
della base,si sarebbe dovuto sbrigare o sarebbe arrivato in ritardo e al
padrone questo non avrebbe fatto certo piacere….certo se non si fosse scontrato
con quella ragazza non si sarebbe trovato in quella situazione….quella
ragazza…non sapeva perché ma ogni volta che ripensava a lei si sentiva
stranamente bene,avvertiva come q ualcosa
di caldo e piacevole attraversargli lo stomaco,una gran bella sensazione…che
decise di ignorare per un po’ dal momento che era giunto alla stanza del
padrone.Quando si fermò davanti alla porta questa si aprì da sola senza alcun
rumore e si ritrovò al cospetto del suo padrone
< Vieni avanti Kisshu >,gli ordinò quest’ultimo e prima
che potesse ribattere aggiunse :< Questa che voglio assegnarti è una
missione molto delicata… >,l’altro lo ascoltava in silenzio,<…il tuo
compito sarà rapire la figlia del capitano Momomiya >,Kisshu lo guardò
interrogativamente.
< Quello sbirro è riuscito a scoprire alcuni importanti
dettagli sulla vita di Taruto e sono certo che presto riuscirà ad
identificarlo…>,fece una pausa e aggiunse scandendo lentamente ogni sillaba
< …e voi con lui.> Kisshu non disse nulla. < Dopo averla rapita costringerai
il padre a distruggere tutte le prove e le informazione raccolte su di noi…in
cambio della vita di sua figlia > un ghigno percorse il suo volto oscurato
dall’ombra di cui era impregnata la stanza.Kisshu rimase impassibile e,dopo
aver ricevuto il consenso del padrone,lasciò la stanza rabbuiato in volto.