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Autore: Twilighters98    04/05/2010    2 recensioni
Ciao a tutti !! Lo so mi avete visto con questa storia per troppe volte ma non so perchè non mi fanno entrare nell'altro account . Quindi SONO SEMPRE IO . Come sapete o non sapete =) Moon in Midday è la storia d'amore fra Emmett e Bella . Bhe non vi anticipo niente se volete leggere questa storia vi ringrazio . Baci =)=)
Genere: Romantico, Commedia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Victoria
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                              occhi, guardatela un'ultima volta, braccia, stringetela                                                                                                                      nell'ultimo abbraccio, oh labbra, voi, porta del respiro, con un bacio puro suggellate 

                                                                                                                                      un patto senza tempo con la morte che porta via ogni cosa.

                                                                                            William Shakespeare                                  

                             

                                                Prologo                

Non sapevo se stesse guardando me con quei occhi neri pece  , che solo a guardarli ci sprofondavo dentro , ma ero sicura che il suo sguardo stesse pensando a qualcosa del quale aveva il desiderio.Pensai. No , non era possibile .Non poteva avere desiderio di me , una piccola e fragile umana che probabilmente non avrebbe mai guardato e perlomeno desiderato, non potevo competere. Eravamo l’opposto , ma come si dice ….. gli opposti si attraggono.

 

                                                                            Desiderio          

Era l’ultimo giorno che respiravo quell’ aria così afosa , così calda sapevo che per un bel po’ di tempo non l’avrei potuto più respirare come una volta. Mia madre Renèe cercò di persuadermi ma avevo preso una decisione , DOVEVO andare da mio padre Charlie.Per quello che mi ricordavo,Forks era una piccola cittadina piovosa nella penisola di Olympia nello stato di Washington , pochi abitanti , circondata da una coltre di nubi , registrava il tasso di piovosità maggiore d’ America.

Mi resi conto che quello sarebbe stato l’ultimo giorno trascorso a Phoenix , che avrei perso i miei amici , i miei affetti. Avrei avuto problemi a socializzarmi ? Come mi avrebbe accolto Charlie ? E mia madre? Quando l’avrei rivista ?. Queste erano le domande che da giorni , da quando decisi di trasferirmi a Forks , annebbiavano la mia mente , a cui cercavo una risposta . Sentii la voce di mia madre.

<< Tesoro , forza è ora !! >> . Mi incamminai verso mia madre , che ,  a Phoenix era l’unica mia vera migliore amica.Entrai in macchina .Era piena di valigie e valigette che mia madre aveva riuscito a riempire , cosa che io non avrei mai fatto. Prima di aprire lo sportello con aria speranzosa mia madre disse :

<< Sei sicura Bella ?? Sai cosa vuol dire , vero ?? Sei ancora in tempo tesoro !  >>

<< Mamma , ti prego. Ci voglio andare , mi troverò bene vedrai >> . Mi stavo mettendo quasi a ridere , quello che avevo appena detto era la cosa più stupida che avessi mai detto in tutta la mia vita. Percorremmo l’ autostrada che portava all’aeroporto di Phoenix , con il finestrino aperto pensavo a quello che avrei detto o che avrebbe detto Charlie quando sarei arrivata. Mia madre mi diceva sempre che avevo lo stesso carattere di mio padre : solitaria , di poche parole , non abile nelle parole o gesti affettuosi e perlomeno amorosi.La macchina si fermò , mia madre girò lo sguardo verso di me  ancora immersa nei pensieri.

<< Bella !? >> . Scossi la testa.

<< Si, mamma.Scendo le valigie >> . Stavo per aprire lo sportello ma mia madre mi fermò. Vidi il suo sguardo , i suoi occhi erano pieni di lacrime. La abbracciai , stavo per mettermi a piangere ma decisi di non farlo perché avrebbe peggiorato le cose .

<<  Mamma , dai , ti prego. Io…. Ritornerò è solo che ho nostalgia di Charlie daltronde è mio padre.  >>

<<  Stai tranquilla tesoro . Però ti devo dare una cosa prima che tu vada. >> . Mi porse un pacchietto quadrato impacchettato con su scritto << Per tenerci sempre vicine  >>.

La guardai , mi sorrise , poi lo aprii. Lo scartai velocemente.Era una collana con un cuore.La girai e dietro c’era scritto R & B , le nostre iniziali.

<<  Grazie mamma è bellissima  >> . Strappandomi dalle labbra un sorriso aprii lo sportello insieme a mia madre che a poco a poco scendeva tutte le valigie. Appena le miei mani riuscirono a tenere tutti quei manici ci incamminammo verso l’entrata dell’aereoporto , in silenzio. La signorina annunciò la prima chiamata del volo 12 , il mio per Forks. Scoppiai in un pianto , era inevitabile , abbracciai mia madre forte  e strinsi nelle mani la collana che mi aveva regalato. Mi incamminai e all’uscita di quel tunnel che portava fuori dove c’erano gli aerei , che a me sembrava quasi che stringesse le mie spalle e non mi faceva respirare , salutai mia madre , ancora li e sapevo che ci sarebbe stata ancora per molto. Entrai nell’aereo , con un groppo in gola , cercai un posto dove sedermi e decisi l’unico singolo posto infondo. Misi il mio mp3 nelle orecchie e ingoiai il sonnifero. Sprofondai in un sonno profondo.Sognai una figura umana , grande , maestosa. Mi stava venendo incontro e si stava chinando sopra me  , si stava avvicinando al collo  ,apri la bocca da dpve sporgevano dei canini affilati e … . Mi svegliai con il sudore che mi scendeva dalla fronte , sudore freddo , poi risi , che sogno assurdo , un vampiro che voleva  succhiarmi il sangue.L’ aereo stava atterrando e mi levai le cuffie dalle orecchie. Mi asciugai il sudore e cercai di ricompormi.Mi alzai e tutti i volti dei passeggeri erano rivolti sopra di me , come se fossi un alieno , abbassai lo sguardo , a me queste cose non piacevano PER NIENTE.

Scesi con il mio zainetto in mano e mi diressi verso la grande sala dove si prendevano le valigie , le mie erano le prime e occupavano mezzo tappetino scorrevole , tutti appena cercai di prenderle mi guardarono con gli occhi spalancati.Me ne andai subito con le valigie in mano , all’entrata c’era Charlie che con un piccolo cenno della mano mi salutò e io ricambiai però , per essere un po’ più cortese , con un sorriso.

<< Ciao Bella >>

<< Ciao Cha … Papà >> . Naturalmente Renèe mi assicurò di non chiamarlo Charlie ma papà.

Fino alla macchina tutti e due eravamo in perfetto silenzio quando Charlie disse :

<<  Hem … allora come stai ? >>

<<  Bene grazie e tu ? >>

<< Bene Bene … ricordati che se ci hai ripensato siamo ancora in tempo , posso fare il biglietto e …. >>

<< No papà io voglio restare ti prego non farmi la predica come mia madre >> . Dissi cercando di essere più gentile possibile.

<> .

E così fù. Per tutto il tragitto mio padre non disse mezza parola. Appena entrati a Forks, tirai un respiro di sollievo e mi guardò soddisfatto.Sapevo che per lui era una soddisfazione che io avessi “ il piacere “ di andare a Forks.

In quella cittadina in qualunque parte ti giravi c’era verde , nelle montagne , nelle case ,addirittura alcuni negozi e case erano a loro volta erano verdi.Mi sembrava un mondo alieno.Entrammo poi in una via cicondata da piccole case con giardino.Ci fermammo in una casetta color bianca e azzurro scuro. Da fuori vedevo un po il salotto , un divano grande , uno più piccolo . una poltrona vicino a quello più grande e un televisore probabilmente di vecchia data.Ci fermammo e ci fu la prima parola di Charlie :

<< Allora , hai una stanza tutta per te e … ho cercato di occupare gli sportelli del bagno di cose che ti possono… servire anche se … so che hai tutto il necessario. >> Disse balbettando .

<< Grazie non c’era bisogno  >>

<< Di niente , hem domani incomincia la scuola . Ti ho comprato già i libri , i quaderni , penne e tutto quello che ti serve. Se ti serve ho comprato anche uno zaino. E’ tutto nella tua camera. >>

<< Grazie Charlie ma questo dev’essere ripagato.Mi occuperò io per quanto riguarda la casa…… meglio che scendiamo .. .>>

<<  Si . ti aiuto a scendere le valigie. >> . Scendemmo e osservai meglio la casa . Sembrava carina .Nemmentre Charlie scendeva le valigie dalla macchina e decisi di aiutarlo. Arrivammo davanti il giardino e percorremmo il vialetto umido. Era sicuro come la morte , caddi insieme alle valigie. Charlie preoccupato mi rialzò e gli sorrisi imbarazzata.

<< Cosa di famiglia. Non preoccuparti >>.

 Charlie tirò fuori dalle tasche un paio di chiavi e aprì la porta. Mi asciugai le scarpe nel tappetino davanti la porta ed entrai. Alla mia sinistra c’era la cucina con immezzo un tavolino , alla mia destra il salotto che avevo visto da fuori con i divani la poltrona e la tv ed infine una porta che probabilmente era la stanza da letto di Charlie. Tra queste due stanze , delle scale strette. Charlie prese le mie valigie e le comincio a trascinare in fondo alle scale. Lì c’era : il bagno di fronte e a sinistra una stanza. Charlie aprì la porta della stanza era abbastanza grande. C’era un tavolino con un computer e un altro con un lumetto sopra , il letto e uno specchio con una scaffetta dove c’era posata una spazzola.Mi sembrava abbastanza accogliente ma non sentivo la stessa aria di Phoenix.

<< Hem…. Ti lascio …. A dopo >> . Disse Charlie.

Una cosa buona di Charlie era che non si impicciava nei fatti degl’altri e si faceva gli affari suoi , cosa al quanto impossibile per mia madre.Chiuse la porta e scese le scale. Mi guardai attorno persa , soffocata dall’aria che entrava dalla finestra della stanza , allora la chiusi .Mi lasciai cadere nel letto , seduta , mi massaggiai le tempie per CERCARE di riordinare le idee . Finalmente dopo tante domande trovai la risposta. Da quel momento Forks sarebbe stata la mia casa e se lo volevo o no ci dovevo restare.

Mi alzai cercando di scacciare via i pensieri e sistemai nei cassetti i vestiti nella cassettiera. Presi una tuta e una felpa pesante insieme alla mie pantofole e portai con me il beauty case in bagno . Entrai nella doccia bollente che a poco a poco mi bagno tutta e riuscì a farmi rilassare. Appena finii di sciacquarmi uscii dalla doccia e immediatamente un colpo di freddo mi fece rabbrividire , presi subito l’accappatoio e me lo strinsi. Mi asciugai il corpo e i capelli con il phon . Mi misi la tuta e la felpa , pettinai i capelli e li raccolsi in una coda. Riposi il beauty case al suo posto e scesi .Charlie era al telefono e appena mi vide scendere mi sorrise , ricambiai.Decisi di preparare la cena e vidi cosa c’era nel frigo e in dispensa . Non c’era un gran che infatti decisi che il giorno dopo sarei andata a fare la spesa.Decisi di preparare : cotoletta di pollo , patate e per fare piacere a Charlie una torta al cioccolato. In meno di un ora era tutto pronto e apparecchiai la tavola decentemente. Mentre che cucinavo non mi accorsi che Charlie aveva finito di parlare e siccome quando scesi le scale vidi che era molto attenta a quello che diceva il signore dall’altra parta del telefono decisi di chiedergli chi era . Lui era seduto sul divano con la tv accesa su un canale di sport mi sedetti accanto a lui.

<< Mi sono sistemata … ho preparato anche la cena : cotoletta di pollo , patate e torta al cioccolato … non ti dispiace se ho usato tutto quello che c’era nel frigo vero ?? >>

<< No no stai tranquilla , per la spesa poi ci penso io !!  >>

<< No papà domani la vado a fare io così prendo confidenza con le strade della città >>

<< Ha ok …. >>

<< Allora …. Chi era al telefono ?? >>

<< Ah a proposito di questo …. Era Billy Black , ti ricordi ?? Tu giocavi con suo figlio Jacob . >>

<< Ah si mi ricordo >>

<< Mi ha chiesto se avessi bisogno di una macchina e siccome a breve saresti arrivata tu gli ho detto di si ….. siccome lui non può guidare più , sai è andato a finire sulla sedia a rotelle , l’ ho preso per te . E’ un pick up , un Chevy del 1984.Non è troppo vecchio vero ?? >>

<<  No no per ma vabbene tutto .Mha papà  , stai facendo troppo per me , grazie veramente >>

<< Hem … di niente …. Domani lo porta . >>

 

<< Ok…. Ci mettiamo a tavola sono le 8 e mezza >>

<< Si certo ok >> Disse con un  sorriso.

Non so perché ma Forks stava incominciando a piacermi , secondo me era perché Charlie dava un aria di tranquillità .

Presi dal forno il pollo e cominciai a impiattare , poi misi le patate a tavola.Cominciammo a mangiare.

<< Complimenti Bella molto buono , certamente non è quello che faceva tua madre … non ti puoi immaginare >>

Mi strappò una risata e ridemmo tutti e due.

<< Grazie papà sono contenta che ti piaccia >>

Appena finimmo presi la torta dal forno e in due piatti misi p due belle fette di torta . A Charlie sembrava che gli piacesse a me anche.

<< Prendo l’acqua >> Dissi e mi alzai per prenderla.Aprii il frigorifero e presi quella più fresca la misi a tavola e la versai nei due bicchieri.

Appena finimmo , Charlie stava per sparecchiare ma lo fermai e dissi :

<< No Charlie ci penso io tu vai >> . Mi sorrise e si andò a sedere davanti la tv . Sparecchiai e lavai i piatti appena finii dissi a Charlie :

<< Hem  io vado a dormire … domani primo giorno di scuola , buonanotte>>

<< Ok vai , buonanotte e sogni d’oro >> .Sorrisi e cominciai a salire le scale.Appena entrai nella mia stanza presi il pigiama dalla cassettiera e il beauty case e andai nel bagno. Appena entrai mi levai la tuta la piegai e la misi da parta.Mi misi il pigiama , mi pettinai i capelli e li lasciai liberi , misi il deodorante chiusi il beauty case e andai nella stanza. Riposai il beauty case e la tuta. Finalmente con un sospiro di sollievo ma nello stesso tempo di ansia , pensando al giorno dopo , mi raggomitolai sotto le coperte e chiusi gli occhi senza neanche accorgermene.

Un giorno era passato bene , ma cosa sarebbe successo dopo di questo ??

Dopo mezzanotte la pioggia e il vento mi svegliarono e da lì non riuscii più  continuare a dormire , fino alle 6 ero ancora sveglia allora decisi di cominciarmi a preparare.Scesi con la punta dei piedi le scale e subito mi affacciai alla finestra.Oltre alla pioggia  vidi il mio pick up già parcheggiato fuori , sicuramente Charlie mi risparmiò di andare a scuola in una macchina con due luci rosse e blu di sopra.Mio padre era l’ispettore capo Swan. Mangiai quello che c’era , una tazza di latte caldo e poi salii le scale per andarmi a vestire.Aprii l’armadio e presi un maglione blu stretto , che mia madre mi aveva comprato quando cercammo di farmi il guardaroba invernale per venire qui a Forks e un paio di jeans oltre alla giacca a vento che sembrava che avessi un gazebo di sopra. Spensi le luci della stanza , della cucina e uscii fuori con il cappuccio alzato , riposi le chiavi sotto lo zerbino e corsi subito dentro la macchina .Anche se il paesaggio era veramente bello preferii arrivare a scuola tutta asciutta o perlomeno non fradicia. Entrai e subito mi levai il cappuccio , avevo i capelli umidi e cercai di asciugarli con le mani.Nell’abitacolo si sentiva ancora l’odore del tabacco ma Charlie aveva cercato di profumarla e dovevo dire che ci era riuscito , almeno questo andò bene.Per mia fortuna la macchina si accese subito ma , già al minimo faceva un rumore tremendo.

Non ebbi problemi a trovare la scuola. Entrai in un grande spiazzale che era probabilmente il parcheggio e posteggiai la macchina.In confronto alla mia scuola di Phoenix , questa non aveva affatto la struttura di una scuola . Dov’era il recintato e il metal detector ?? La riconobbi solo dal cartello << Forks High School >> e i ragazzi che scherzavano come dei bambini. La struttura assomigliava quasi a una serie di piccole case fatte da mattoni rosso scuro . Scesi dal pick up e subito appena scesi vidi una specie di mostro davanti a me . No , aspetta , era una jeep di dimensione mastodontiche.Da lì scesero tre ragazzi bellissimi , dei modelli di copertina : uno con i capelli bronzo e gli occhi miele con una corporatura atletica , altissimo poi uno con i capelli biondi come quelli del ragazzo di prima e infine un altro , quello che mi colpì di più , un orso , con i capelli neri e gli occhi nero pece dritti verso di me .Era impossibile che guardava me , un ragazzo come quello poteva trovare solo la ragazza giusta guardando delle riviste da costumi da bagno , eppure guardava dritto verso di me .Poi scesero due ragazze : una che sembrava un elfo , dalla camminata fluida e aggraziata , dai capelli corti color nero corvino e bassina , l’altra era bellissimissima come una modella , dai capelli lunghi biondi morbidi e gli occhi caramello come gli altri . Non capivo perché solo uno aveva gli occhi nero pece e gli altri no , inoltre una cosa che accomunava tutti era la pelle bianca come la neve.Mi sbloccai davanti a quella visione celestiale e mi incamminai verso la segreteria.Entrai e c’era una signora dietro a una scrivania , robusta , con i capelli rossi gli occhi azzurri e gli occhiali.

<< Sono Isabella Swan >> Dissi imbarazzata.

<< Ah si , benvenuta tesoro. Ecco qui , questi li devi fare firmare ai tuoi professori , allegati a questi fogli c’è anche l’orario.Mi raccomando piccola , me li devi fare avere alla fine delle lezione . Buona fortuna. >> Mi disse con un aria materna.

<< Grazie signora . >> E mi incamminai verso l’entrata , vidi l’orario , a prima ora c’era ….. biologia. Un ragazzo si avvicino , con i capelli lisci neri , gli occhi a mandorla a sua volta neri .

<< Tu sei … Isabella Swan , vero ?? Io sono Eric >>

<< Bella >> Precisai , non mi andava che mi chiamassero Isabella , troppo medievale.

<< Vuoi che ti accompagni a biologia , io l’ho anche a prima ora >>

<< Hem … ok >> Non potevo dirgli di no . Ci avviammo insieme a biologia.

<< Io sono il direttore del giornalino scolastico . Sei in prima pagina baby .>>

Cosa ??? In prima pagina ?? << Oh mio dio , no ti prego , tu .. no … >> Non poteva mettermi in prima pagina , mi avrebbero guardata tutti dall’alto fino in basso.

<< Ok Ok .. niente prima pagina. Stai tranquilla >>

<< Grazie >> Risposi con un sospiro di sollievo.Arrivammo così all’aula di biologia. Andai subito dal professore.

<< Io sono Isabella Swan >> Dissi cercando di non farmi sentire , ma invece appena sentirono il mio nome cominciarono a bisbigliare e a mandarmi occhiatine.Abbassai lo sguardo.Misi i fogli che doveva firmare sopra alla cattedra e il professore li firmò.Li ripresi e cercai un posto.Niente da fare , tutti occupati.C’è n’era solo uno , vicino a un ragazzo .Oh mio dio , era l’orso di poco fa , quello che avevo visto al parcheggio.Entrai nel panico , dovevo sedermi vicino a lui.Ma non potevo fare la figura della stupida e mi sedetti cercando di coprirmi il viso.Mi decisi a guardarlo e aveva gli stessi occhi nero pece di prima , anche lui mi evitava e con il pugno chiuso ( con la montagna chiusa , non la mano ) mi passò un bicchierino con una sostanza.Passai l’ora a cercarlo di guardare dai miei capelli e più lo guardavo mi sembrava che avesse desiderio di me . Di me ?? Pff . Erano gli ultimi 10 minuti e 1 secondo prima che la lezione sarebbe terminata lui corse via come un fulmine fuori dalla classe.

C’era qualcosa in lui che non andava , un mistero.

A mensa seguii Eric , sicuramente irritato dell’ora di biologia quando non mi sono seduta accanto a lui ma accanto all’orso.Mi presentò a un gruppo di ragazzi , 3 ragazze e 3 ragazzi. Lui presentò il gruppo ma mi scordai i nomi un secondo dopo. Mi sedetti accanto a una ragazza dai capelli biondi , una di quella fissate con la moda , l’altra ragazza era la copia della ragazza  bionda e l’ultima di cui miracolosamente mi ricordai il nome, si chiamava Angela , era diversa aveva la testa appiccicata ad un libro e lanciava certe volte dei sorrisi imbarazzati verso di me e io ricambiavo anche io in imbarazzo. Dall’altra parte della sala mensa c’erano tutti in un tavolo , i ragazzi del parcheggio di quella mattina , non mangiavano sminuzzavano il cibo e basta .Dissi alla ragazza che mi stava vicino , quella dai capelli biondi chi erano.Con un sorriso malizioso disse :

<< Loro sono i Cullen ,sono arrivati qui un anno fa circa . La vedi quei due accanto ? >> Feci senno di si.

<> Disse come se quell’argomento l’attirasse moltissimo.

<< E quello solo con i capelli neri ?? >> Dissi trattenendo la mia curiosità.

<< Quello è Emmet Cullen , è uno schianto da paura . A quanto pare non gli va bene nessuna , nessuna è abbastanza carina per lui. >> .Feci senno di aver capito , con disinvoltura.

Lo guardai prima che finisse la pausa , poi incontrammo gli sguardi e restammo fissi uno con l’altro fino a quando la campanella suonò e tutto il tavolo dei Cullen corse via come un fulmine.Non sapevo cosa mi stesse succedendo. Sapevo solo che non era assolutamente normale.

La giornata passò e io non vedevo l’ora di ritornare a casa . Nella mia mente c’era il caos totale ; tante domande e nessuna risposta . Non capivo cosa mi stava succedendo . La campanella suonò e corsi subito fuori prima di tutti. Per mia fortuna non pioveva e riuscii ad arrivare alla macchina asciutta e intera .Accesi subito l’aria calda ,un po’ non funzionante, della macchina e misi in moto la macchina. Arrivai subito a casa , posteggiai la macchina nel vialetto e contemporaneamente vidi quella di Charlie .Aprii la porta . Buttai lo zaino a terra come una pezza.

<< Ciao Bella . Come è andata ?? >>

<< Tutto sommato bene , grazie . I ragazzi sono simpatici. >> . Fece un gesto di approvazione e disse : << Sono contento. Ho comprato una pizza , non sarà il massimo ma non volevo farti cucinare  >>

<< Sta tranquillo . A me piace tantissimo la pizza . Grazie . >> Non sapevo cosa dire . Charlie si stava rivelando sempre più gentile e generoso  e non era come me lo immaginavo io.

Il pranzo fù tranquillo e mangiammo in silenzio .

<<  Papà io vado a letto . Ho sonno . Domani scuola . ‘Notte >>

<< Ok Bells . Vai . Buonanotte >> .

Sorrisi e salii di corsa le scale . Presi dal cassetto un paio di pantaloni di tuta e una maglietta e andai in bagno . Appena mi spogliai il freddo mi assali e infilai subito i pantaloni e la maglietta senza pensarci una volta . Mi lavai i denti e corsi in stanza. Ero esausta e mi avvolsi nelle coperte . Avevo la mente piena di pensieri allora mi coprii la testa con il cuscino e in pochi secondi mi addormentai profondamente.

Quella notte non dormii . Fu una notte senza sogni , solo incubi . Sognai un orso enorme , mi veniva contro con quei occhi assassini . A quel punto mi raggomitolai su me stessa e mi rassegnai a quello che mi stava per succedere . Cominciò a correre verso di me dagl’alberi della foresta notturna . Ma nel momento che mi stava per aggredire mi abbracciò . Non me lo sapevo spiegare ma involontariamente mi lasciai riscaldare , mi sentivo  in braccio a qualcuno che in un certo modo conoscevo e di cui mi fidavo . Dopo un po’ alzai gli occhi e incontrai i suoi. Erano neri pece . Li conoscevo … me lo sentivo . Riflettei e nemmentre vidi dal bosco scuro della notte una sagoma di un uomo che però sembrava proprio un ragazzo. Aveva una statura e un corpo molto sviluppato . Aveva delle spalle larghe e dei pettorali che facevano paura solo solo a vederli da lontano. Si avvicinò e quando era a un centimetro da me l’orso sparì e al suo posto comparì il ragazzo. In quel momento mi svegliai .Ero zuppa di sudore e dopo quel sogno non riuscii più a dormire. L’orologio segnava le tre di notte allora decisi di farmi una doccia per potermi rilassare. Presi un pigiamo nuovi , tutto quello che mi serviva ed entrai in bagno . Regolai l’acqua della doccia e ci entrai dentro facendomi accarezzare dall’acqua bollente. Neanche mi insaponai e uscii subito . Il freddo mi assalì di colpo e mi avvolsi nell’accappatoio , mi asciugai e mi misi il pigiamo nuovo. Corsi subito in camera mia e mi rimisi nel letto . Mi resi conto che la doccia non mi avrebbe fatto addormentare ma almeno ero un po’ più tranquilla . Cominciai a pensare . Chi era il ragazzo del sogno ?? Che cosa significava l’abbraccio di quell’orso ?? E come mai … insomma .. m-mi sentivo così “ a casa “ nelle braccia dell’orso e del ragazzo ??

Tante , tante domande e NESSUNA risposta. Ad un certo punto mi resi conto che involontariamente mi ero coperta la testa con due cuscini e che la coperta mi copriva tutta fino a sopra la testa . Ad un certo punto vidi fuori dalla finestra una sagoma di un uomo . Chi era?? Non appesantii tanto la questione . Sono matta mi dissi tra me e me.

Non volevo pensare e a poco a poco mi addormentai ….  Senza accorgermene .

  
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