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Autore: Lady Lynx    04/05/2010    1 recensioni
Le loro mani si intrecciavano, le labbra lasciavano sfuggire parole di amore e di odio, di passione sfrenata, di lussuria, di radicata convinzione.
Volevano stare insieme, fosse crollato il mondo.
Potevano stare insieme, non aveva valore il timore di essere scoperti.
Dovevano stare insieme, da soli sarebbero impazziti di dolore.
[Gellert/Ariana]
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Gellert Grindelwald, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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La luce dell'Inferno


4. L'Alba

Gellert sapeva di essere ammirato da Ariana.
L'aveva letto nei suoi dolci occhi color fiordaliso fin dal primo istante in cui avevano incontrato i suoi.
Aveva sentito il calore della Fiamma sfiorargli le spalle mentre si allontanava con studiata lentezza.
Aveva esultato dentro di sè per quella inaspettata attenzione.
Nonostante la figura di quella ragazzina gli risvegliasse nella mente istinti indescrivibili, aveva deciso che in principio non si sarebbe occupato di lei.
Era intelligente, Gellert, un giovane astuto che se avesse voluto non avrebbe faticato a raggiungere l'apice del successo.
Ma lui non voleva il futile successo politico o economico, no.
Lui voleva dominare i suoi simili.
Era con quel preciso intento che aveva iniziato a legare con Albus, il maggiore dei Dumbledore, quando per la prima volta sua zia Bathilda lo aveva accompagnato a conoscere ufficialmente i vicini.
Era per quella ragione che in quel momento stava ascoltando lo stesso ragazzo, fingendo un'aria interessata, osservando invece di sottecchi la giovane che leggeva sdraiata sull'erba.
- ...capisci cosa vuol dire questo, Gellert? Sarebbe meraviglioso, non credi? -
- Certo, Albus, la tua è un'idea geniale. -
Di cosa stava parlando il ragazzo? Beh, di certo non era affar suo.
L'importante era che non sospettasse del completo disinteresse che nutriva nei suoi confronti e che restasse disponibile per soddisfare le sue pulsioni  - almeno fino a quando la piccola Ariana non sarebbe diventata ragionevolmente grande per prendere il suo posto.
Certo, Gellert avrebbe potuto avere qualunque altra ragazza per soddisfare le sue necessità in attesa della crescita della Fiamma.
Ma perchè rischiare la propria libertà con esseri famosi per la loro capacità di rimanere inseminati?
Era molto meglio attendere il momento giusto senza incorrere in problemi di sorta.
E poi, Gellert si sentiva soddisfatto per la sua relazione con Albus.
Amava i capelli di fuoco dei Dumbledore, il loro ardore in ogni gesto, il calore del loro corpo.
Amava la loro essenza, la loro intelligenza, la loro ingenuità.
- Sei pensieroso, Gelt? -
- No, è solo un idiota, come al solito. -
Errata corrige.
Amava i Dumbledore, tranne quel caprone del fratello di mezzo.
Aberforth.
Era puzzolente, era sciocco, era sgraziato e, cosa peggiore di tutte, era mediocre.
Gellert non poteva soffrire la mediocrità, avrebbe voluto abolirla.
Spesso si diceva dentro di sè che iniziare da Aberforth per poi passare all'eliminazione di tutte le persone a lui affini sarebbe stato un grande favore per l'umanità intera.
- Gradirei non essere insultato, se ti è possibile. Ti perdono solo perchè capisco la tua difficoltà nell'esprimere concetti più difficoltosi di una richiesta necessaria o di una frase a sproposito. -
Gli aveva chiuso la bocca, come sempre del resto.
Sì, Gellert amava chiudere la bocca ai Dumbledore.
Peccato che con Albus non utilizzasse le parole ma altro.
- E' quasi ora di cena, vado a preparare qualcosa... Gelt, resti da noi? -
Il Raggio di Sole scosse la sua luminosità attorno all'angelico viso, prima di sfoderare il luminoso assenso dei suoi denti eburnei.
- Bene. Forth, vieni a darmi una mano? -
- Perchè non ti fai aiutare da lui, eh? -
- Lui è l'ospite. -
Osservò i due fratelli che ritornavano in casa, prima di tornare con i suoi occhi sulla giovane Fiamma, Gellert.
Lei continuava a leggere, come se la sua mente fosse stata in un universo parallelo.
Forse lo era, in fondo.
Le si sedette vicino sull'erba, staccò la primula più vicina alla sua mano, la lasciò cadere tra le pagine del libro di Ariana.
Gli occhi marini, offuscati da un velo di stanchezza, accarezzarono la sua figura.
Il sorriso di rose di maggio si piegò in una mezzaluna, accendendo la passione repressa nel fondo dell'anima del Raggio di Sole.
Così piccola, ma così potente.
Così acerba, ma piena di calore.
- Sono felice che tu abbia deciso di rimanere, Gellert... -
Le parole uscirono inciampando una sopra l'altra, con tenera ingenuità infantile.
Il velo sugli occhi risplendette di emozione, o forse di lacrime.
- Sono rimasto per te. -
La sua risposta suscitò sorpresa ed intima soddisfazione, lo lesse nel leggero tremore che scosse le fragili spalle della Fiamma.
Come se un soffio di vento avesse interrotto per un attimo la linearità della sua forma.
- Cosa stai leggendo? -
- La Nouvelle Heloise. -
Pausa.
- So che è un libro difficile per la mia età, ma posso farcela.-
- Non ne dubito, piccola... -
Le dita della Fiamma sfiorarono esitanti i petali della primula colpevole della sua distrazione.
Il suo sguardo, però, non si staccò per un attimo dalla visione dell'angelo davanti a lei.
- E' un amore triste il loro, non è vero? -
- Molto. Temo che tutti gli amori siano così, comunque. -
Era saggia, la bambina.
Undici anni di ingenuità per poi capire il mondo solo leggendo un romanzetto.
- Solo quelli dove non c'è passione. -
La Fiamma tremulò ancora, alzandosi incerta all'altezza del Raggio di Sole.
- Come si capisce se c'è passione? -
- La passione è il fuoco che ti brucia dentro quando vedi un'altra persona. Non si capisce, semplicemente si sente. -
Ariana chiuse i suoi specchi d'acqua, forse riflettendo, forse annoiata.
Il Raggio di Sole sentiva che le sue parole non sarebbero cadute nel vuoto, sapeva che le idee apprese da piccoli hanno sempre conseguenze sulle azioni future.
La Fiamma riaccese il suo sguardo e abbozzò un altro timido sorriso.
- Io lo sento... con te. Non è sbagliato, vero? -
Per un attimo fu Gellert ad esitare, prima di capire cosa volesse dire.
Quella domanda implicava la sua vittoria certa.
Dava per scontato un trionfo facile.
Gli piaceva.
- Ary, Gelt, è pronto! -
La voce di Albus diceva che la cena era stata cotta a puntino.
Ma mai quanto la sua dolce sorellina.


Note dell'autrice

Sembrano secoli che non aggiorno questa storia ( e più o meno lo sono, in qualche modo...)
Cosa dire? Se siete ancora pronti a "leggermi", grazie per la fiducia che riponete in me. Se siete spariti nel nulla, è comprensibile :)
Ho avuto molti problemi con la mia connessione Internet, per questo non ho avuto modo di aggiornare così a lungo.
Purtroppo anche la scuola non mi dà tregua, quindi anche i prossimi capitoli arriveranno decisamente a rilento.
In pratica, l'unica buona notizia è che... beh, non c'è una vera e propria notizia -.-'''
Ma basta blaterare, è tempo di rispondere ai vostri commenti.
Lady Lynx

_ki_: mi ha dato una certa soddisfazione, mesi fa, leggere il tuo commento... sì, perchè ho avuto l'impressione che la coppia straCrack Gellert/Ariana potesse piacere a qualcuno che non fossi io! O.O Spero di non aver deluso le tue aspettative e di non aver spento il tuo interesse con questa interminabile attesa. Grazie per la recensione!
Lukk: mi sento caricata di una enorme responsabilità, ora che me l'hai detto. Far crescere Ariana sarà una sfida. Alla fine, se questo esperimento non dovesse riscuotere successo, almeno mi sarò divertita a provare qualcosa di completamente nuovo ^.^  Averti sorpresa, comunque, è già una bella soddisfazione. E intanto che ci sono, ti dico anche che attendo con ansia il tuo aggiornamento di Improbe Amor. Grazie per la recensione!
penelope84: l'intuito sbaglia raramente  ^.^ comunque sì, ecco una breve continuazione. Sarebbero in programma altri tre o quattro capitoli, ma ancora non so se e quando riuscirò a mettermi in regola con tutto. Grazie per la recensione!
fravi: penso che la tua sia una delle recensioni più entusiaste che io abbia mai ricevuto XD sono molto felice che il primo capitolo ti sia piaciuto, anche perchè teoricamente tutto questo avrebbe dovuto essere una one-shot costituita solo da quel contrasto misterioso tra la Fiamma e il Raggio di Sole. Ma l'ispirazione è tiranna, si sa...
Concordo con te anche per quanto riguarda Gellert che, in effetti, non è proprio il buon angioletto che ci si aspetterebbe a giudicare dal suo aspetto (me lo immagino carino e coccoloso come le rappresentazioni di quei bambini alati sulle scatole del pandoro, o robe simili ^.^). Grazie per la recensione!
  
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