-Obito!- Kakashi aprì entrambi gli occhi, alzando un braccio come per afferrare qualcosa davanti a sé. Ancora con il braccio teso si guardò intorno per capire dov’era e dov’erano finiti i suoi due amici. Accortosi di essere nella sua stanza, Kakashi abbassò il braccio e si ributtò sul letto, passandosi una mano sugli occhi.
Un sogno…era solo un sogno. Si disse con amarezza.
Rimase per qualche minuto disteso sul letto, senza muoversi, a ripercorrere con la mente tutto quello che aveva rivissuto ancora una volta nella sua mente.
Poi, scuotendo al testa e sfregando una mano sugli occhi fece per alzarsi in piedi, ma venne bloccato da una piccola fitta fredda che avvertì sulla coscia. Passandoci sopra una mano, sentì che era umida: una lacrima.
Kakashi sentì altre piccole lacrime bagnate scendergli sul viso e venire assorbite dalla maschera. Non singhiozzò, non fece nulla. Semplicemente le lasciò scendere, come se fosse un normale bisogno corporale. Dopo qualche attimo se le asciugò con il dorso della mano ed uscì dalla camera per andare in cerca dei suoi vestiti, ancora abbandonati sul pavimento.
Bè, meglio andare da Tsunade-sama per sapere cosa intende fare… si disse mentre si rivestiva. Nell’infilare una manica della divisa, urtò accidentalmente la foto sul suo comodino. Questa cadde, senza riportare danni, sul cuscino del che scattò subito a riprenderla.
Guardandola di sfuggita, Kakashi la ripose sul comodino, ma dovette girarsi repentinamente spalancando gli occhi: gli era sembrato che, dalla foto, Minato gli avesse strizzato l’occhio. Il giovane uomo prese in mano la vecchia fotografia e la avvicinò al viso, scandagliandola per bene. Rimase a fissare gli occhi del maestro, che erano tornati statici e chiusi con sempre. Eppure lui era certo di averli visti aperti, aveva visto un lampo blu in quella foto, qualche attimo prima. E, nel gruppo, solo Minato aveva gli occhi di quell’azzurro intenso quasi blu.
Kakashi guardò la foto per qualche attimo poi, scuotendo al testa e chiudendo gli occhi, la rimise al suo posto, indossando il giubbottino della divisa da jonin e d andando verso la porta.
Sveglia, Kakashi. Non stai più sognando, non sei più un ragazzino. Pensa. È ora di andare a vedere se Minato-sensei aveva ragione riguardo al diventare Hokage.
Prima di uscire dalla camera, Kakashi si bloccò sull’uscio. Girò repentinamente la faccia verso la foto e, passando in rassegna i volti del maestro e dei due compagni, alzò una mano come in segno di saluto e sorrise.
Minato-sensei, Rin…Obito. Grazie di tutto.

Note dell'autrice.
Beeeene, ecco finita la fic su Kakashi! Come rpeannunciato, l'ultimo capitolo è un epilogo più che altro, quindi anche la sua lunghezza è ridotta. Spero vi sia piaciuta! Alla prossima fic! :3

@michiyo1age: non mi rassegnerò finchè non la vedrò fatta a pezzi ed irrimediabilmente non ricomponibile! quella piccola sciacquetta...grassie della recensione ed è probabile che ora inizierò a scrivere un nuovo NaruHina tipo il tuo ultimo ShikaTema...vedrò :)

@Ramiza: ammazza, quanti complimenti! =^_^= grazie mille! mi spiace, ma niente scene amorose (sono patologicamente gelosa di Kakashi, mi brucerei da sola se osassi darlo in pasto ad un'altra XD). Se vuoi vedere qualcosa di romantico puoi leggere i miei NaruHina (che per ora ammontano ad 1, ma son dettagli :P). Grazie ancora della recensione! Kisses