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Autore: dizzyreads    05/05/2010    3 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction che pubblico sui Guns, spero vi piaccia.
Due band, una composta da ragazzi e una da sole ragazze, in competizione tra loro...cosa potrebbe accadere?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2 – I wanna rock n’ roll all night

-Allora...ragazze dai riproviamo questa...- Disse Emily impugnando nuovamente il suo amato basso.
-Va bene...poi facciamo Cherry Bomb? Quella ci viene bene.- Chiese Abby portandosi il microfono vicino alla bocca.
-Sì, la mettiamo in scaletta...ma perché tutte queste prove frenetiche?- Domandò Quinn confusa, vabè provano tutti i giorni ultimamente ma mai così tanto.
-Ma come non te l’hanno detto?!- Esclamò incredula Julie dalla batteria.
-Evidentemente no...-
-Ehm...ok...stai calma però...domani sera suoniamo al Roxy Club.- Disse Abby trattenendo a stento l’euforia.
Quinn rimase di sasso.
-Cosa?- Sibilò.-State scherzando?-
-No!-
-Oh...cazzo...wow...e me lo dite adesso? Visto che c’eravate potevate direttamente aspettare domani sera!-
-Sì scusa...è che mi è passato di mente.- In quel momento le venne in mente un dettaglio non poco importante.
Anche i Guns N’ Roses avrebbero suonato lì quella sera...
-E non ti abbiamo ancora detto la parte più eccitante!- Esclamò ancora Julie tutta emozionata.
-Fammi indovinare...suoneremo dopo i Guns N’ Roses...- Mormorò Quinn con voce sofferente.
-Sì! Esatto! Come facevi a saperlo?- Erano tutte al settimo cielo.
-Oh merda...- Commentò.
Ok, per carità, amava esibirsi nei locali e lì al Roxy si erano esibite altre volte ma la cosa che le dava fastidio era il fatto che c’erano loro.
Sapeva tutto di loro, della loro musica, della loro fama che li precedeva...ma il fatto che potessero stare lì ad ascoltare e giudicare, quello sì che la mandava in tilt.
Già, giudicare perché da un gruppo di ragazzi come loro, si poteva aspettare soltanto quello...erano bravi, cazzo se erano bravi, non li aveva mai sentiti ma a giudicare dalla loro notorietà, lo erano davvero...ormai lì a Los Angeles non si parlava d’altro che di loro, delle stelle nascenti nella scena rock di LA.
Sarebbe stata una serata devastante, ma almeno Slash e Izzy potevano star certi che ci sarebbe venuta. Tornò a casa esausta, era stata una giornata lunghissima.
-Heey! Sono a casa!- Urlò all’ingresso di casa sua, sperando di farsi sentire da sua madre o da suo fratello.
-Siamo qui!- Senti la voce della madre dal piano sotto terra. Ma che diavolo...
Attraversò il soggiorno, buttò lo zaino con poca grazia sul divano e scese le scale che portavano al piano sottoterra.
-Che cavolo fate quaggiù?- Domandò ancora sulle scale.
-Ehm...niente!- Rispose il fratello facendo un sorriso innocente che in realtà non lo era per niente.
-Sì, certo...mamma?-
-Eh...- La madre era indecisa sul da farsi.
-Non glie lo dire!- La intimò il figlio con un sguardo supplichevole.
-Dirmi cosa?-
-Oh tesoro...vedi, stavo dando da mangiare a Bonnie quando è entrato tuo fratello in camera come una furia, lei si è spaventata e si è nascosta quaggiù...- Spiegò la donna.
-Mark! Tu sei morto!- Esclamò la ragazza andando di corsa verso di lui.
-Eddai Quinn, calmati! Non ci ho fatto apposta! Non è colpa mia se il tuo stupido serpente si spaventa tanto facilmente!- Cercò di difendersi.
-Ma perché diavolo devi spaventarla! –
-Ok, ragazzi, adesso basta! Così peggiorate le cose...dobbiamo trovare un modo per farla uscire...-
-Va bene...Mark vammi a prendere un topo...ci penso io.-
Così, dopo varie peripezie, riuscirono a portare di nuovo Bonnie nella sua terriera e dopo cena, Quinn si andò a distendere sul letto e poco dopo si addormentò, era davvero stanchissima.


L’indomani era il tanto agognato sabato, giorno in cui non c’era la scuola insieme alla domenica, iniziava il week end, ma era anche il giorno della famosa serata e Quinn era a dir poco agitata.
-Perché sei così agitata? Non lo sei mai prima dei concerti...- Chiese Abby che guardava l’interno del suo armadio, indecisa su cosa avrebbe messo la sera.
-Non sono agitata!- Quinn continuava a camminare nervosamente per la sua camera.
-Come vuoi...opterei per questo che dici?- La ragazza le mostrò un gonna nera con le balze e pizzo e una canottiera nera stile bustino.
-Sembri una dark con quella roba.-
-Che palle! Cosa dovrei mettermi, questo vestito rosa shocking?-
-Sarebbe un’idea...- Disse Quinn sedendosi esasperata sul letto dell’amica.
-Ma che dici?!- Esclamò indignata.-Mi spieghi che hai?- Ormai la conosceva troppo bene, non poteva nasconderle niente.
-Niente è che...mi da fastidio il fatto che dobbiamo suonare dopo quelli!- Sbottò incrociando le braccia al petto.
-E sarebbe un problema? Ok, sono un po’ più bravi di noi...ma non è la fine del mondo!-
-Un po’?-
-Ok,ok! Sono micidiali...- Si sedette anche Abby sul letto con faccia sconfitta.
-Uff...smonti sempre tutto.- Le venne da sorridere a quelle parole.
-Non sei la prima che me lo dice.- E le ritornò in mente quello che aveva detto Slash, in fondo lui era simpatico e anche Izzy lo era, magari non erano dei giudicatori e presuntuosi come credeva, certo Slash a volte aveva delle manie di protagonismo e si vantava spesso, ma scherzava! Credo...
-Abbiamo bisogno di un piano di riserva...sai tante volte dovessero fare un’esibizione migliore della nostra e rimarremmo nella merda, dobbiamo inventarci qualcosa per fargli capire che non sono l’unica band con le palle qui in giro!- Esclamò determinata l’amica alzandosi di scatto.
-Che hai in mente?-
-Oh...vedrai...-


-Hey ragazzi!- Axl entrò stranamente di buon umore nell’appartamento dei suoi amici che a differenza sua, se ne stavano svaccati sul divano a fumare e bere birra.
-Beh? Cos’è ‘sto mortorio?-
-Non sappiamo che fare...- Si lamentò Steven appoggiando con poca grazia i piedi sul tavolinetto pieno di pacchetti di sigaretta vuoti e bottiglie di birra mezze vuote.
-Cazzo ma andate a fare un giro...proviamo qualcosa...alzate il culo!- Sbraitò il cantante aprendo tutte le tendine e facendo entrare nella stanza la luce del sole e una serie di mugugni di disappunto si alzarono tra i presenti.
-Ma perché sei così pimpante oggi? Che ti sei fatto?- Brontolò Duff con la sigaretta in bocca in modo che non si capisse niente.
-Beh perché ho una notizia molto interessante...-
-Ok...spara.-
-Allora ho saputo che stasera dopo di noi, suonerà un gruppetto di ragazze...magari è la volta buona che ci divertiamo un po’...- Spiegò malizioso.
-Ah ecco perché, mi sembrava strano che eri così euforico senza motivo...- Commentò Izzy scuotendo la testa. Sempre il solito vecchio Axl...
-Dai andiamo a fare un giro!- Dopo le varie insistenze alla fine riuscì a portarli fuori da quel buco di appartamento e fecero un breve giro per la città, entrarono in vari negozi di vestiti...volevano comprarsi qualcosa per la serata, qualcosa per ognuno di loro, qualcosa che poi sarebbe diventato il loro marchio.
Slash comprò uno strano cilindro che al momento gli sembrò la cosa più figa del mondo, Axl un’altra bandana...come se non ne avesse abbastanza, Izzy uno strano cappello, ormai si sapeva della sua eccentricità bastava notare le sue mille camicie che non si capiva mai dove trovava, Duff comprò un chiodo di pelle, quello che aveva prima è stato vittima di un incendio causato dalla sigaretta di Slash e Steven delle bacchette nuove.
Erano pronti per quella serata, Slash non vedeva l’ora di provare il suo cilindro, quello che diventerà il suo marchio.
Tornarono a casa, presero i loro strumenti e andarono al Roxy a fare le prove del soundcheck.
-Hey Bob!- Salutarono il barista che stava dietro il bancone del bar a lucidare un bicchiere.
-Ragazzi! Quanto tempo! Siete qui per le prove vero?-
-Sì, stasera grande serata!-
-Siete arrivati tardi...il palco è già occupato.- Disse il barista con un sorrisetto.
-Ah sì?-
-Già...un gruppo di ragazze stanno provando.-
I ragazzi si guardarono un attimo e poi si diressero nella sala dove di solito si facevano i concerti e in effetti, trovarono proprio quelle ragazze.
Rimasero un po’ sulla porta ad ascoltarle, non erano male.
-Slash...ma quella non è Quinn?- Domandò Izzy accostandosi al ragazzo che annuiva confuso.
-Cazzo, è il suo il gruppo con cui suoneremo?-
-Già...così pare.-
-Ma di che parlate?- Domandò il bassista ascoltando i loro discorsi e proprio in quel momento il gruppo finì di provare ma nessuno dei cinque si accorse di niente, troppo impegnati a parlottare tra loro.
-Niente Duff tranquillo...- Lo liquidò Izzy.
-Ma dai! Perché non mi dice mai niente nessuno! Ieri ho scoperto per caso che Axl ha una sorella, figa per giunta, e oggi scopro che Steven ha un fratello ma sono sempre l’ultimo a sapere le cose!- Piccolo attimo di follia di Duff, ogni tanto capitava.
-Hey coglione, ricordati che è di mia sorella che stai parlando, cazzo!-
-Ma io non ho un fratello...- Mormorò Steven confuso.
-E’ uguale! Era per dire!-
-Ma qual è il problema?- Sbottò Axl esasperato da tutte quelle chiacchiere.
-Niente! Lasciamo perdere ok?- Esclamò Slash.-E poi io ho un fratello!-
-Ah giusto...ho sbagliato.-
-Anche io ce l’ho.- Disse Axl. –Aspettate, smettetela di mettermi in mezzo alle vostre cazzate! Basta! Chissene frega se abbiamo fratelli o sorelle, ma poi che cazzo c’entra?!- Tutti si guardarono un momento e si accorsero finalmente che la musica era finita e le ragazze si erano divertite a seguire la scena.
-Così siete voi i famigerati Guns N’ Roses...- Una voce li interruppe dai loro battibecchi, era la voce di una ragazza mora con i capelli ondulati e lunghi fino poco più giù le spalle, Abby. –Non siete così tremendi come dicono...-
-Oh tesoro, questo perché ancora non ci hai visto su quel palco.- Rispose sbruffone Axl.
Ecco lo sapevo! Pensò Quinn scuotendo la testa mentre se ne stava a braccia conserte vicino all’amica.
-Hey Quinn! Non sapevo suonassi con noi stasera...- Disse nel frattempo Slash avvicinandosi alla ragazza.
-Già nemmeno io.-
-Ah ma quella è la biondina!- Esclamò Duff mentre Izzy annuiva.
-Chi?- Si intromise Steven.
-Dai, quella che ti ho detto che ha incontrato Slash...- Cercò di spiegargli Duff.
-Aah sì!- Slash li guardò sconcertato, com’era possibile che lo sapessero tutti?!
-Ma Duff, possibile che non tiene mai quella cazzo di bocca chiusa?- Esclamò esasperato mentre Quinn si guardava intorno perplessa e divertita allo stesso tempo.
-Mi è scappato.-
-Oh toh! La chitarrista biondina!- Disse anche Axl, Slash si girò incredulo verso di lui.
-Ma come cazzo...Duff!-
-Non è colpa mia!-
-Me l’ha detto Steven.- Si difese Axl.
-Ok, siete degli idioti. Comunque scusali...- La ragazza fece spallucce, come per dire che non faceva niente, in fondo erano divertenti un po’ tutti e cinque, ma lo stesso presuntuosi e sfacciati.
Si presentarono tutti e le ragazze rimasero un po’ lì nei dintorni per vedere i ragazzi provare, sperando di ascoltare qualcuna delle loro canzoni ma per loro sfortuna, non fu così.
I Guns provarono ognuno qualcosa di diverso, Slash faceva tutti strani riff che si inventava al momento con Steven e insieme si divertivano a suonare canzoncine da circo, mentre Duff e Izzy creavano nuove melodie e Axl faceva strani versi al microfono.
Insomma non si capiva niente, c’era solo un gran rumore, ma valli a capire...
Nel frattempo, l’ora di suonare si avvicinava, mancava veramente poco.
  
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