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Autore: Lifei92    06/05/2010    7 recensioni
Dal capitolo4:
Il ragazzo rigirò la figurina e lesse. -Dunque, vediamo un po', c'è scritto... Harry Potter.-
-Ah di quella ce ne sono tante, io ce l'avrò quintupla.- gli disse Paul.
-Mi sai dire chi è questo qui?- chiese guardando la cornice, ora vuota, di traverso -Mi sembra di averlo già visto da qualche parte...-
Tre maghi lo guardarono strabuzzando gli occhi.
-Non sai chi è Harry Potter?!- esclamarono all'unisono.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Dursley, Famiglia Weasley, Mangiamorte, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Caleb Potter'
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3.La Strada delle Meraviglie.

 

-Ma ne sei proprio sicura?-

-Si! C'è scritto qui! Sorpassato il negozio di vestiti all'angolo, girare a destra!-

-Mamma, siamo sicuri che sia qui questo “pentolone magico”...-

-Paiolo Kevin, Paiolo Magico.-

-E che differenza fa scusa?-

Caleb alzò gli occhi al cielo, mentre sua zia litigava con la cognata per la direzione da prendere. Era almeno da un ora che girovagavano per Londra, ma di questo Paiolo Magico neanche l'ombra. Ripercorsero la strada per quella che doveva essere la centesima volta. I due ragazzi a dire il vero non avevano neanche provato a cercare l'edificio, tanto, si erano detti, c'erano già le due donne che ci pensavano. Purtroppo zio Vernon e Johnatan avevano da fare, perciò c'erano solo loro.

In quel momento, mentre guardava interessato un cane fare la pipì all'angolo, Kevin venne attirato da un insegna in marmo. Tirò la manica al cugino.

-Come hai detto che si chiamava Cal?-

-Paiolo Magico Kev, quante volte devo ripetertelo?- vedendo il dito puntato del ragazzo al suo fianco lo seguì con lo sguardo.

-Sei un genio!-

-Mamma, zia! È qui!-

Interpellate, le due si avvicinarono e seguirono con lo sguardo il dito di Kevin come Cal prima di loro. Non videro proprio un bel niente.

Ovviamente i due ragazzi rimasero interdetti dal fatto che le due non notassero l'insegna grossa come una casa, ma non fecero in tempo a fare supposizioni che una voce li raggiunse da dietro.

-Spostatevi, state intralciando la via...-

I quattro si girarono di scatto verso l'uomo a cui apparteneva quella voce odiosa. Poteva avere l'età delle due donne, i capelli color del grano incorniciavano una faccia aristocratica, che in quel momento era contratta in una smorfia schifata. Gli occhi, di un grigio che sembrava quasi argentato, li stavano scrutando con sufficienza. Al suo fianco un ragazzino che sembrava la sua copia da giovane e quella che doveva essere la sorella, ma che aveva di diverso due occhi neri come la pece. Senza aggiungere altro il terzetto li scansò malamente e, raggiunta una donna dai capelli color mogano e gli occhi neri, che doveva essere la madre, entrarono nel locale senza però risparmiarsi un ultima occhiata di sdegno.

-Ma come si permettono! E poi comunque come hanno fatto a sparire?!- Rose lanciò un esclamazione sorpresa e leggermente indignata.

-Non sono spariti ma', sono entrati nel...Aaaaaaah ma voi non lo potete vedere!!!-

-Che stai dicendo?- Caleb guardò il cugino ancora stralunato ed indispettito dal comportamento della “allegra famigliola”.

Lui gli spiegò che probabilmente i “non maghi” non potevano vedere i luoghi magici, e davanti all'espressione confusa delle due dovette dargli ragione.

Ci furono non pochi problemi quando furono costretti a trascinarle verso quello che ai loro occhi sembrava un muro più che solido, ma alla fine entrarono indenni nel locale. Ci misero un po' a riprendersi dallo stupore. L'interno rispecchiava l'esterno, e soprattutto era pieno zeppo di persone.

Per tutta la sala rimbombavano voci concitate. Maghi di tutte le età, vestiti perlopiù con strani mantelli, si aggiravano per il locale ridendo tra loro o lanciando incantesimi.

I due cugini erano totalmente ebbri d'eccitazione, finalmente potevano vedere della vera magia al lavoro! I muri di marmo erano bianchissimi, quasi immacolati, colo sopra il bancone c'era un quadro raffigurante un Paiolo Magico decisamente più vecchio e scialbo di quello di adesso. Quando una persona seduta al tavolo dentro al quadro salutò allegramente Caleb, lui indietreggiò velocemente, spaventato.

-Hey guarda dove cammini.-

Una voce odiosa alle sue spalle lo costrinse a voltarsi. Una ragazzina che poteva benissimo avere la sua età lo guardava altezzosa. I lunghi capelli neri con la frangia di lato delineavano una faccia aristocratica e decisamente da smorfiosa con due penetranti occhi, anch'essi neri.

-E che hai da fissare, mezzosangue? Quelli come te non mi devono neanche toccare, sia chiaro.-

Lui capì che evidentemente la ragazza gli aveva detto qualcosa di poco carino.

-E tu chi saresti scusa?- le chiese scocciato.

-Daphne, ma per te solo signorina Black.- disse lei con una voce odiosa.

-Allora, signorina Black mi dispiace tanto ma se lei sta in mezzo alle scatole non è colpa mia.-

-Ma come ti permetti?! Io non sono mai in mezzo alle scatole!- sbottò la ragazza.

-Daf, che succede?- La biondina che avevano incrociato fuori si avvicinò da dietro.

-Niente Bella, solo uno stupido mezzosangue. O forse è un sanguesporco?- chiese storcendo il nasino e guardandolo schifata.

-Oddio, non vorrai parlare con certa feccia, andiamo...- la biondina le prese il braccio e le due se ne andarono lasciando lì il povero ragazzo che non aveva parole.

-Che maleducate!- sbottò quando si riprese dall'incredulità.

-Chi?- chiese suo cugino, raggiungendolo con Mara e Rose.

-Sono peggio di nonna Tuna! Ed è tutto dire...- continuò a lamentarsi ignorando l'altro.

-Ma nonna Tuna non è male.- replicò Kevin.

Lui in risposta gli lanciò uno sguardo denso di significato.

-Ragazzi andiamo! Il signore ci apre gentilmente la strada, parlerete dopo!-

Un uomo dall'aria annoiata, li condusse in un retro angusto.

Alzò la bacchetta e toccò il muro in dei punti evidentemente predefiniti, perché dopo le mattonelle si dissolvettero lasciando posto ad un arcata. E dietro, una strada colorata e piena anch'essa di maghi.

-Benvenuti a Diagon Alley.- disse, sempre con voce annoiata. -Avete scelto il giorno sbagliato, comunque, per le compere, di solito di sabato ci vengono tutti coloro che devono comprare roba per Hogwarts, sarà pieno zeppo di gente...- e con un cenno del capo lasciò i quattro da soli.

-Ok! Mettiamoci al lavoro!- sua madre tirò fuori la lettera dalla borsa. -Allora, dunque.- aprì il secondo foglio, iniziando a leggere. -Qui dice:

 

Uniforme Gli studenti del primo anno dovranno avere:
Tre completi da lavoro in tinta unita (nero);
un cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno;
un paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili); un mantello invernale (nero con alamari d'argento)

N.B. Tutti gli indumenti devono essere contrassegnati da una targhetta con il nome.

Libri di Testo Tutti gli allievi dovranno avere una copia dei seguenti testi: Incantesimi per principianti, di Salarea Givette;
Prospettiva di Storia dal 990 al 1030, di Jackson Jimper; Guida pratica alla creazione di pozioni e infusi, Volume primo, di Omero Nizep; Le prime arti della trasfigurazione, di Minerva McGranitt; Le Piante e le loro Proprietà, di Neville Paciock; Le creature magiche, dove e come trovarle, di Newt Scamandro; Le Forze Oscure: come proteggersi e da cosa, di Valery Maxullon.

Altri accessori:

1 bacchetta magica; 1 calderone (in peltro, misura standard 2);
1 set di provette di vetro o cristallo;
1 telescopio; 1 bilancia d'ottone.
Gli allievi possono portare anche un gufo, OPPURE un gatto, OPPURE un rospo.

 

Io non ho idea di dove trovarle queste cose, dite che possiamo chiedere a qualcuno?- chiese rivolta agli altri tre, con aria apprensiva, finito di leggere.

Kevin non aspettò neanche una risposta, e alzando gli occhi si diresse verso la prima persona che vide. -Hey?-

La donna, una bionda con la faccia svampita che sembrava avere una cinquantina d'anni, gli rivolse un sorriso dolce.

-Si?-

-Mi può dire dove possiamo trovare queste cose?-

-Primo anno eh? Ecco, te lo scrivo, ma attento ai voradini, potrebbero cancellare le lettere dal foglio, sai, loro si divertono così.- disse con voce mortalmente seria prima di proseguire per la sua strada.

-Ehm...ooook...- il ragazzo fece un espressione poco convinta e tornò dalla sua famiglia. -Ecco a te zia, vedi che non era poi così difficile?-

-Allora, per prima cosa si va lì!- Esclamò Caleb indicando un edificio di marmo bianco.

-E perché scusa?-

-Beh, quell'edificio è uguale alla descrizione che papà mi ha dato della banca dei maghi, la Gringott, o così l'ha chiamata lui, ha detto di andare lì a cambiare i soldi.-

-Facciamo così,- disse sua zia, -tu e Kev iniziate ad andare comprare l'uniforme con i soldi che ci ha dato John, io e Mara intanto andiamo in banca e ne prendiamo altri, ok?-

-Ok!- annuirono entusiasti i cugini, dirigendosi verso il primo negozio della lista fatta dalla bionda svampita, “Sorelle Leod”.

Entrati nel negozio una donna li fece accomodare nel retrobottega per prendere le misure.

Caleb non la smetteva di guardarsi intorno, era talmente felice che aveva quasi paura di svegliarsi da un momento all'altro e scoprire che era tutto un sogno.

-Ragazzino se non stai fermo rischio di infilzarti...- gli disse sorridendo la commessa, mentre lui da sopra lo sgabello le sorrideva a mo di scuse. Al suo fianco l'altra commessa faceva lo stesso con Kevin, che però era decisamente più rilassato.

Quando finirono di prendere le misure dovettero aspettare un po' di tempo prima del ritorno delle due gemelle. I due guardarono estasiati le loro uniformi prima di pagare con i soldi del signor Talon.

Appena usciti iniziarono a litigare per cosa potevano fare dopo, una volta avuti più soldi.

-Dobbiamo assolutamente comprare la bacchetta!- Caleb non vedeva l'ora di fare magie.

-No, prima i libri!-

-Ma che noia, ti vuoi già mettere a leggere?!-

-Ovvio, io, sono molto più acculturato di te.-

Il moretto sbuffò. -Ma figurati... in più di me hai solo uno smisurato ego...-

-Ragazzi?!- la loro “riserva di soldi” si avvicinava in questo momento. Ognuna delle due aveva una borsa con dei libri e un telescopio in mano.

-Abbiamo trovato un signore che ci ha aiutato gentilmente ad andare avanti con le compere, c'era una fila tremenda al Ghiro-coso dei libri... i vestiti?-

I due ragazzi alzarono le mani con le borse.

-Ok allora io direi che adesso facciamo così: dato che è quasi ora di pranzo, io e Rose andiamo al negozio per le pozioni e voi due andate,- e a fatica, dati i tanti oggetti che aveva in mano, tirò fuori dei soldi magici e li depose nelle mani dei ragazzi, -a prendere la bacchetta. Ci rivediamo nel negozio di animali che è quello là.- e indicò un altro edificio, dove tanti animali strani erano appesi fuori in gabbie. -Ok?-

-Va bene.- presi i soldi, i due ragazzi si avviarono impazienti verso “Bacchette magiche Olivander”. Fuori dal negozio, che aveva l'aria antica, c'era una targa che recitava:

Qui comprò la sua bacchetta Harry James Potter, il Salvatore del Mondo Magico.

Ma i due non avevano ovviamente idea di chi fosse sto qua, perciò non ci fecero molto caso. Dentro, dietro ad un bancone, c'era una donna dagli occhi grigi ed i capelli biondi.

-Siete qui per una bacchetta, immagino.- i due annuirono. Ovviamente, altrimenti perché erano lì, per un provino di danza classica?

Lei scivolò da dietro il bancone e con la bacchetta mosse un metro arricciato sul tavolo, che prese le misure dei due ragazzi da solo. Dopodiché mormorando fra sé prese una delle tante scatoline impilate nel muro dietro di lei. Ne tirò fuori una bacchetta scura e la porse a Kevin. Quando lui la prese, un canto melodioso si sparse per tutta la sala.

-Molto bene, molto bene, legno di frassino, 13 pollici e un quarto, piuma di tucano e scheggia di dente di drago. Sono 14 falci.-

Per fortuna che la tizia dei vestiti gli aveva insegnato a distinguere zellini, falci e galeoni. Contate quattordici monete d'argento, gliele porse.

-Ma veniamo a lei, dunque,- e riprese a borbottare. Prese un altra scatola e la porse a Caleb. Lui toccò appena la bacchetta che lei gliela strappò malamente di mano dicendo un secco “no”. Lui ci rimase a dir poco male.

La bionda ritornò con un'altra scatola e la scena si ripeté. Alla quarta volta cominciò ad innervosirsi. Si guardò intorno corrucciata e ci vollero almeno cinque minuti prima che ne scegliesse un'altra. Poi sembrò essere presa da un illuminazione e gli porse una scatola contenente una bacchetta dal legno scurissimo.

-Questa sono sicura che vada!- esclamò. -Altrimenti non sarei la degna figlia di mio padre!-

Questa volta quando Caleb la prese si crearono in tutta la stanza delle bolle traslucide.

-Perfetto,- La donna riprese la bacchetta e la ripose nella custodia amorevolmente. -15 pollici, in mogano con un anima di metallo e un pelo della criniera di un leone. La bacchetta di un uomo coraggioso.- e guardò il ragazzo di traverso. -Mi ricordo che mio padre ne vendette una simile vent'anni fa...-

-Ehm... grazie, ma noi dovremmo andare...- il ragazzo pagò i suoi sedici falci e insieme a Kevin si diressero verso il negozio di animali seguiti dallo sguardo della donna.

-Ma i maghi sono tutti così... tocchi...non so se hai capito?- Disse il cugino facendo un gesto eloquente con la mano. Cal alzò le spalle in risposta.

Le due donne li aspettavano fuori dal negozio, con due gabbie in mano.

-Ci abbiamo messo del tempo con la bacchetta di Cal.- disse Kev per scusarsi del ritardo.

Lo sguardo di Mara si fece indecifrabile, poi tornò distesa porgendo a Cal il suo nuovo compagno, mentre Rose faceva lo stesso con Kev.

La gabbia del bruno conteneva un meraviglioso barbagianni che tubò non appena tolse il velo. -Grazie mamma!- esclamò il ragazzo contento.

Anche il moro piantò un bacio sulla guancia della signora Talon, guardando compiaciuto la sua nuova civetta, nera come la notte ma con due occhi blu come i suoi. -Ho deciso,- disse accarezzandole un ala, -ti chiamerò Nyx!- lei tubò contenta, dando il suo personale consenso.

 

 

 

*L'angolo di Micia*

Questo capitolo è un po' incasinato ma non volevo soffermarmi troppo sui preparativi, non vedo l'ora che arrivino ad Hogwarts!! :3 (Micia fa le fusa) Per la “signorina Black”, prima che mi lanciate addosso qualcosa o vi facciate speranze, purtroppo io seguo la trama della zia Row, anche se ho aggiunto qualcosina di mio alla sua storia, perciò niente Sirius redivivo (Noooooooo!!!!! Siriusssss ammmorrrrre mioooooooo!!!!! >_<) comunque Daphne e famiglia con il cagnolone nero c'entrano, anche se in un altro modo.... ma non ve lo dico (ovviamente XP)

 

Ah inoltre vorrei dire che io ho letto i libri anche in inglese perciò tengo conto della differenza tra “mezzosangue” e “nati babbani”, infatti la Salani traducendo ha fatto un errore: non erano gli “halfblood” ad essere perseguitati, ma i maghi che non avevano nessun parente mago, ovvero i “mudblood”, se volete una conferma leggete qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Purezza_di_sangue_in_Harry_Potter#L.27ambiguit.C3.A0_dei_Mezzosangue

Volevo avvisare perché anche nella mia fic ci sarà una differenza sostanziale tra i mezzosangue e i sanguesporco, almeno così non vi perderete in seguito :)

 

 

-Ringraziamenti-

 

Dunque, per prima cosa grazie ad Andromeda 2012 per il commento, (oddio la prima recensione che ricevo!! O_O) mi fa piacere che ti interessi la mia storia, e anche a me è piaciuta l'idea di fare Nev preside, ho sempre pensato che doveva essere un bravo insegnante, perciò se lo meritava XD

Per il resto, beh non posso anticipare nulla ma sappi che ne vedremo delle belle, e si, l'incontro con i Potter sarà mooooolto speciale...

 

Grazie anche a tutti quelli che hanno messo la mia storia fra le seguite o da ricordare o preferite, e un bacione anche a chi l'ha solo letta trovandola interessante :D 

  
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