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Autore: Lety Shine 92    06/05/2010    1 recensioni
La storia è ambientata nel sesto libro, ma Lucius Malfoy non è ad Azkaban, Piton insegna ancora Pozioni e Lumacorno è il professore di Difesa. Lord Voldemort fà un'insolita richiesta a Draco, che impiegherà ogni mezzo per accontentare il suo Signore. Ma il suo piano prende una piega imprevista... DracoxHermione ovviamente!!!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Festa al Lumaclub

Capitolo 5

Festa al Lumaclub

-Non ho la più pallida idea di cosa potrei fare!-, si lamentò Hermione, puntando lo sguardo verso l'amica del cuore, Ginny.

-Devi solo andare da lui e chiedergli di venire con te al ballo che darà Lumacorno, semplice.-, rispose pratica quella. -Non farti tanti problemi per così poco, Herm.

-La fai talmente facile, tu. Dopo il litigio che abbiamo avuto la sera della partita, io e Ron non abbiamo più il bel rapporto di prima; con che faccia mi presento da lui e gli chiedo di accompagnarmi alla festa?-, continuò la riccia.

Ginny scosse la testa: Hermione era di certo la studentessa più brillante di tutta Hogwarts, ma quando si impuntava su un'idea non la schiodavi più. -Senti non pensare alla vostra lite. E non pensare neppure a Lavanda. Sono più che convinta che anche lui aspetta il tuo invito.

-Daccordo, stavolta provo a seguire il tuo consiglio.-, cedette Hermione. -Ma è meglio che lo faccia subito, o mi mancherà il coraggio!

 

-Non mi ha ancora invitato!-, sbuffò un Ron visibilmente spazientito, per quella che ad Harry parve la millesima volta,

-Se ne sarà dimenticata...-, buttò lì il moro, più per far star zitto l'amico che per reale convinzione in ciò che stava dicendo, mentre lui e Ronald tentavano inutilmente di svolgere i compiti di Pozioni per il giorno seguente.

-Dimenticata? È di Hermione che stiamo parlando, Harry. E, come se non bastasse la festa è stasera!

-Non ricordo che lei ti abbia promesso un invito per il ballo.-, tenne a puntualizzare il Bambino Sopravvissuto, trascrivendo una definizione dalla sua copia di Pozioni Avanzate.

-Oh, invece  lo ha fatto. Non ricordi?

 

INIZIO FLASH-BACK

-E per la prossima lezione mi aspetto tre rotoli di pergamena sui vampiri europei con precisi riferimenti alle diapositive viste oggi, avete capito ragazzi?-, le ultime parole del professor Lumacorno furono coperte dal suono della campanella e dalla "fuga" dei suoi studenti verso la porta della classe.

L'insegnate di Difesa si alzò dalla cattedra per avvicinarsi al gruppetto di Potter, che ancora si attardava nell'aula a causa di Hermione, la quale stava meticolosamente riordinando la marea di appunti presi durante la spiegazione.

-Harry! Signorina Granger!-, esordì il docente, puntando verso due dei suoi alunni prediletti e ignorando completamente Ron, per il quale non "vedeva un grande futuro". -Per Natale ho intenzione di dare una festicciola, una cosuccia riservata ai soli membri del Lumaclub... Ma questa volta sarei lieto se invitaste una dama o un cavaliere.-, conluse eccitato, passando rapidamente lo sguardo da Hermione ad Harry.

-Non saprei, sono molto impegnato con la squadra di Quidditch e...-, cercò di salvarsi quest'ultimo, ma senza successo perchè Lumacorno sembrava aver già previsto un suo rifiuto e non pareva intenzionato a farsi raggirare con quella scusa un'altra volta.

-Per questo non ti devi preoccupare, signor Potter. Farò in modo che la festa cada proprio in un giorno in cui nessun impegno ti impedirà di partecipare.-, sorrise affabile il professore, neanche fosse una specie di Babbo Natale che faceva ad Harry un magnifico regalo.

-Bene...-, si finse felice il moro, mentre usciva dalla classe con gli amici di sempre.

-Perfetto: un'altra festa riservata ai cocchi di Lumacorno.-, sbottò Ron, non appena fu certo che il docente interessato non lo poteva sentire.

-Ti secca solo di esserne escluso, Ronald.-, rispose Hermione.

-Oh, bene! Perchè non provi ad andare alla Festa con McLaggen, così Lumacorno potrà nominarvi Re e Regina dei Lumaconi?-, le parole di Ron sembravano un'accusa alla ragazza.

-Possiamo portare un ospite, ma non significa che sceglierò Cormac! Anzi stavo per chiederti di venire, ma se la pensi così lasciò perdere!

-Stavi per invitare me?-, chiese Ron, prateticamente incredulo.

-Ehm... Ehm...-, tossicchiò Harry, come a voler ricordare ai due che c'era anche lui e non poteva certo tapparsi le orecchie. L'argomento "Festa di Lumacorno" sembrò essersi concluso lì.

FINE FLASH-BACK

 

-Un suo invito per me era praticamente scontato! Chi altri potrebbe portare come cavaliere?-, Ron era certo che la sua fosse una domanda retorica.

-Forse proprio McLaggen, come le avevi suggerito tu.-, scherzò Harry, ma il sorriso gli morì sulle labbra quando vide l'espressione serissima sul viso della amico. -Dicevo così per dire, non penso che lei voglia...-, il giovane Potter non fece in tempo a terminare la frase che l'arrivo di una strillante Lavanda Brown lo interruppe.

-Ron-Ron!-, fece appena in tempo ad esclamare la ragazza-ventosa, prima di appicicarsi del tutto al suo ragazzo ed impedire definitivamente ad Harry di concludere il discorso.

Il Bambino Sopravvissuto, più irritato che offeso, si allontanò dalla coppietta. Magari vado a cercare Ginny..., pensò mentre usciva dalla Sala Comune e salutava Hermione, in entrata.

Quest'ultima, piena di speranza, era decisa a invitare Ron, ma quando vide il ragazzo che amava avvinghiato alla Brown, neanche avessero dovuto formare un'enorme piovra, tutti i suoi pensieri positivi andarono a farsi benedire, lasciando spazio ad una enorme rabbia.

Questa è l'ultima volta che soffrò per quell'idiota!, si ripromise la ragazza, lasciando furente la Sala Comune, in lacrime.

 

Hermione, che diavolo fai?, questo si chiedeva l'esemplare Prefetto di Grifondoro, mentre camminava incerta in direzione dei Sotterranei di Hogwarts. Ti stai ficcando in guai, grossi guai..., continuava a ripetersi come fosse una cantilena, senza però cambiare meta.

Raggiunta l'entrata del Dormitorio delle Serpi, attese che passasse uno dei loro primini, così da ottenere la parola d'ordine; poi si diresse verso quella che le era stata indicata come la camera di Malfoy.

Draco Malfoy era seduto sul davanzale della sua stanza, intento a fumare una sigaretta, quando la Grifondoro bussò alla sua porta.

-Avanti si limitò a biascicare stancamente il Serpeverde, ma quando vide chi era la ragazza che aveva appana bussato alla sua porta la sua espressione mutò instantaneamente.

La Mezzosangue... Nella mia stanza!, esultò interiormente il biondo.

-A che cosa devo l'onore, Granger?-, chiese curioso. Stranamente Hermione sembrava non avere una risposta o, se l'aveva, non sapreva come esprimerla; la cosa era quasi incredibile, se riferita a lei.

-È vietato fumare qua dentro, Malfoy.-, sentenziò infine, senza avere il coraggio di rivelare il vero motivo della sua visita.

-Sei venuta per questo? Per ricordarmi quali siano le regole della scuola?-, ridacchiò Draco: si era ovviamente accorto dell'imbarazzo della ragazza e la sua curiosità era ora ancora maggiore.

-Veramente io... io sarei qui per... un favore. Per chiederti un favore.-, riuscì infine a dire la Grifondoro.

-Un favore da ME?-, si stupì lui, incitandola però a continuare il discorso.

-Stasera c'è la Festa di Natale di Lumacorno e...-, continuò lei, rilassandosi un po' e sedendosi su una della poltrone grigio-verdi.

-E tu, logicamente, ci andrai con Lenticchia!-, la precedette Draco, sperando dentro di sè la risposta fosse un'altra.

-In effetti volevo invitare lui, ma da quando è diventato Ron-Ron è insopportabile. So che è sciocco, ma vorrei tentare di farlo ingelosire un po'.-, confessò Hermione.

-Interessante, la Mezzosangue si è fatta vendicativa, eh? E hai subito pensato al ragazzo più bello di tutta Hogwarts...-, affermò vanitosamente Malfoy junior.

-In realtà ero indecisa tra te e McLaggen, lui mi ha fatto capire più di una volta di essere interessato a me.-, rivelò la Grifona. -Scherzavo!-, aggiunse poi, notando la sua espressione palesemente offesa.

-Così vorresti che ti accompagni alla Festa, in modo che lui capisca che ama te, non la Brown, e cada tra le tue braccia. Giusto?-, ricapitolò il Serpeverde.

-Più o meno... So che non mi devi nulla ma possiamo sempre trovare un accordo.

-Per chi mi hai preso, Granger? Ti accontento per vedere le facce di Potter e Weasley quando saremo assieme alla Festa.

-Perfetto, allora a stasera.-, si congedò lei, uscendo dalla camera.

-Ti aspetto alle otto davanti all'Ingresso Principale, Granger.-, decise lui, mentre scrutava la sua preda allontanarsi.

 

Alle sette e mezzo Hermione era già arrivata all'Ingresso dove si era data appuntamento con Draco e si costrinse ad attendere pazientemente l'arrivo del suo improbabile cavaliere, avvolta in un lungo abito nero con ricami argentati.

Malfoy arrivò alle otto precise, impeccabile nel suo completo nero. -Buonasera, Hermione.-, la salutò galante e senza aggiungere altro i due si diressero verso l'ufficio di Lumacorno, per l'occasione decorato con colori natalizi e pieno di Elfi, incaricati di fare i camerieri.

-Ci intratteniamo in una piacevole conversazione con Lumacorno o andiamo dritti al punto?-, bisbigliò Draco, dopo aver visto l'insegnante di Difesa puntare nella loro direzione. Hermione si limitò a salutare brevemente il docente e poi si mise alla ricerca di Ron, che Harry aveva voluto invitare. Non ci mise molto ad individuarli, stavano discutendo con Ginny e la sua bizzarra ospite, Luna Lovegood.

-Ci sono prove certe che sia un vampiro, vi dico.-, diceva quest'ultima in tono cospiratorio.

-Rufus Scrimgeour? Il Ministro della Magia? Ma è impossibile!-, la contraddisse Ron, mentre Harry e Ginny cercavano in tutti i modi di rimanere seri davanti alle assurde teorie di Lunatica Lovegood. Poi si accorsero dell'insolita coppia che si dirigeva verso di loro: Luna rimase pressochè impassibile, Harry e la sua ragazza si scambiarono un'occhiata perplessa e Ron esibì la sua faccia più stravolta.

-Herm...mi...o...one...?-, stava appunto balbettando il rosso, quando la diretta interessata gli si affianco mano nella mano con Draco.

-Che c'è Ron? La compagnia di Lavanda ti ha sottratto gli ultimi neuroni rimasti?-, chiese la riccia, velenosa come non era mai stata.

-Ma cosa accidenti ci fai qui con LUI?-, l'interrogò Potter incredulo, pensando ad uno scherzo.

-C'è qualche problema se mi vedo con Draco?-, si finse stupita Hermione, stringendosi di più al suo cavaliere, che stava interiormente ghignando.

-Qualche problema? Hermione, non so se sei sotto Imperio o cosa, ma è di Malfoy che stiamo parlando: il nostro peggiore nemico!-, le ricordò Ron, alzando la voce tanto che diversi invitati si girarono nella loro direzione incuriositi.

-Ron forse stai esagerando...-, tentò di calmare il fratello Ginny, che dall'espressione dipinta sul volto dell'amica aveva intuito il suo piano.

-La stai giustificando, Ginny? Harry spero che almeno tu mi darai ragione!-, sbottò Weasley rivolto all'amico di sempre.

-Veramente...-, tentò di rispondere il moro, ma la sua frase fu interrotta sul nascere dall'altro Grifondoro, letteralmente inferocito.

-Cosa? Ma allora siete davvero tutti ammattiti! Hermione è preda di una Maledizione Senza Perdono e voi fate finta di nulla?-, Ron era quasi arrivato ad urlare e ormai nessuno dei presenti faceva più finta di non sentire. 

-Adesso basta! Mi sono stufata delle tue accuse fondate!-, strillò Hermione, fuori di sè dalla rabbia. -Ti prego Draco, andiamo via.-, detto ciò prese per mano il Serpeverde e la sciò quell'insopportabile festa, quella stupida sitazione e quel ragazzo che fino a poco prima era certa di amare.

 

La Grifondoro, accompagnata da Malfoy, raggiunse come in trance i lunghi e bui corridoi dei Sotterranei del castello, fino alla pesante porta di pietra, posta a celare l'ingresso della Sala Comune di Serpeverde.

-Sei sicura di non voler salire nel tuo dormitorio?-, le chiese lui, pur conoscendo già perfettamente la risposta che stava per dare.

-No, stasera non posso tornare là. Ti dispiace se mi fermo a dormire?-, Draco non rispose, ma si limitò a bisbigliare la parola d'ordine e a lasciarla entrare.

Quella notte, mentre la Granger riposava tra le sue braccia, nel suo letto, nella sua stanza, Draco pensò che si sarebbe dovuto rallegrare: il suo piano stava procedendo anche meglio di quanto avesse osato sperare. Ma per qualche strano motivo non riusciva proprio a sentirsi soddisfatto, non con le lacrime di Hermione che gli inumidivano i vestiti, non con il suo corpo ancora scosso dai singhiozzi, nel sonno.

Starò facendo la cosa giusta?

 

 

continua...

 

 

Angolo dell'aUtrice (con la "U" maiuscola)

Ciao a tutti!

Innanzitutto mi vorrei scusare per avervi fatto tanto attendere un aggiornamento (purtroppo in questo periodo mi ritrovo sommersa da compiti ed interrogazioni U_U) e spero che la lunghezza di questo capitolo mi faccia perdonare! Vi faccio notare qui Harry e Ginny stanno già assieme, prima della scena della vittoria a Quidditch...

Un grazie di cuore a barbarak e a anna96 per i loro commenti, sperando di riceverne altri: avanti non siate timidi e fate sentire la vostra opinione!

Mi scuso già da ora per eventuali errori di battitura ^^

A presto!

 

  
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