L’ONDA
Un nome solo pulsa nelle
vene che attraversano il mio essere:
sempre lo stesso, da
molto tempo.
Come una fitta che
contrae i muscoli rendendoli acuti per poi
subito attenuarsi, così è
quel nome.
Sbiadisce a volte nel
nulla, diventa evanescente, come una macchia
Nera lontana, laggiù nel
mare.........
Ma un’onda travolgente
riporta quel nome alla riva,
lo infrange sul mio
scoglio [....]
Mi ferisce l’impeto,
sento la sua energia ricoprirmi
Mi bagna di lacrime per
darmi la vita;
Mi perderei alla deriva
senza quel nome che mi trattiene
In una stretta
pericolosa, non mi fa respirare
È il mio carceriere, non
poso liberarmene,
mi affanno a spezzare le
sue catene, voglio correre
verso nuovi orizzonti ma
vedo solo miraggi lontani
e quando mi avvicino si dileguano,
spaventati dall’onda....
Il nome è il 7 ed è una
curva che si contorce come il
Mio essere piegato al suo
dominio, come la sua logica
Che segue il percorso e
poi lo spezza con una linea:
si interrompe il giogo ed
io annego.
Per sette volte quel nome
mi fa sprofondare e per altre
Sette volte risorgo.
Qualora l’onda si
abbattesse su di me per sette ore, sette giorni
Sette mesi, sette anni
senza tregua io so che per altre settanta volte
Io vi trarrei la mia
linfa.
Amo quel nome: G.
G+G
a G.