History of Guy Fawkes (parte 7)
<<<<<<VERITA’
Fecero un po’ di ritardo,
arrivarono a Flanders dopo quasi tre giorni, molte mogli aspettavano i loro
mariti in battaglia davanti al campo dell’arciduca, molte di queste non appena
li videro comparire all’orizzonte corsero incontro ai propri uomini.
C’era anche Maria tra queste,
Guy scese da cavallo e lei gli gettò le mani al collo stringendolo come mai
aveva fatto –meno male che sei tornato... tutti questi giorni sono sembrati un
eternità-
Guy sorrise –ci siamo
ritirati, chi ha deciso quanti uomini mandare e chi mettere al comando si è
esageratamente sbagliato...serve più organizzazione la prossima volta-
Thomas raggiunse Guy e gli
mise un mano sulla spalla –Guy, sei stato davvero grandioso, hai preso
giustissime decisioni... mentre mio fratello...-
-non preoccuparti Thomas, tuo
fratello mi trascinerà davanti al Re per aver preso il comando senza
autorizzazioni-
-ma tu ne avevi tutte le
ragioni!-
-vedremo cosa ne penserà
Filippo II-
Robert si avvicinò a Guy con
aria minacciosa, lui non si lasciò minimamente intimorire –eccoti qui maledetto
bastardo!!- gli tirò uno spintone.
-che cos’hai Robert?
Frustrato di non essere stato minimamente ascoltato dalle tue truppe?- a Robert
la verità di questa affermazione risuono come una bastonata, sentì il sangue
ribollirgli nelle vene e cercò di saltare addosso a Guy, ma Thomas lo bloccò.
-ti ha dato di volta il
cervello Robert?-
-ma tu da che parte stai
Thomas?- gli urlò in faccia –stai dalla parte di questo miserabile invece che
dalla parte di tuo fratello?!-
Thomas lo lasciò andare –non
sei mai stato tu mio fratello-
Robert indietreggiò di
qualche passo, non aveva parole, tradito da tutto e tutti, guardò verso Guy con
uno sguardò carico d’odio –mi hai rubato tutto...vedrai, le cose cambieranno
presto, me la pagherai amaramente!!-
detto questo voltò le spalle a tutti e se ne andò.
-ma tuo fratello è impazzito
Thomas?- chiese Maria impaurita.
Thomas non rispose –scusami
tanto Guy...- detto questo li lasciò da soli. Guy rimase immobile a guardarlo
allontanarsi.
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Guy aprì la porta e suo
figlio gli corse incontro urlando di gioia, l’uomo lo prese in braccio –ciao
piccolo mio!! Come stai? Hai fatto il bravo durante la mia assenza?-
Il piccolo Thomas lo strinse
forte –mi sono allenato tanto! E sono stato bravissimo...vero madre?-
-davvero Maria?- chiese
incredulo, solitamente suo figlio da quanto era vivace la faceva sgolare.
-sembra strano ma è così! Gli
mancavi tu, quindi è stato buono buono!- disse sorridendo. Guy lo strinse
ancora e poi lo rimise a terra.
-da domani ricominciamo le
nostre battaglie?- chiese entusiasta il piccolino.
-ma certo, sta sera
recupererò le forze esclusivamente per poterti battere almeno una volta, domani
mattina magari sarà la mia volta fortunata!- detto questo salì in camera sua,
voleva liberarsi di quella divisa, ormai sporca e abbastanza stracciata.
Maria lo raggiunse e gli
prese i vestiti –non ti servono più?-
-immagino che l’esercito ce
ne procurerà altre meno malridotte...- Maria notò che la sua gamba sinistra
sanguinava –Guido, tu sei ferito!- lasciò cadere i vestiti e prese dal grosso
armadio delle garze.
-non preoccuparti, un
proiettile durante la battaglia mi ha colpito di striscio, non è nulla di
grave, mi si deve essere riaperto durante il viaggio di ritorno...lo devo al
comandante Grant se ora sono ancora qui-
-ti ha salvato la vita?-
-già, era un uomo davvero
grandioso...risentiremo di questa perdita...- Maria finì di medicarlo e si
sedette accanto a lui –anche tu sei grandioso, sei riuscito a guadagnarti
l’amicizia di tutto il campo...e Robert ti invidia per questo...non hai nulla
in meno del comandante Grant, sono fortunata ad avere un marito come te-
Lui l’abbracciò e,
baciandola, la fece sdraiare sul letto –Guido... l’ultima volta che abbiamo
fatto l’amore è stato cinque giorni fa, la notte prima che tu partissi...e in
queste notti ti ho pensato sempre...-
-...ora sono qui, non temere,
nessuno ci strapperà questo momento- la
baciò appassionatamente.
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La mattina dopo:
il piccolo Thomas correva
allegro per il piccolo giardino inseguendo due farfalle, Guy si affacciò per
osservarlo e decise poi di raggiungerlo per poter stare un po’ con lui.
Prese uno dei due bastoni che
usavano come spade e avvicinandosi a lui lo sfidò a duello –prode Thomas! Sono
mancato in questi giorni per allenarmi e sperare di riuscire almeno oggi a
batterla a duello!!-
Suo figlio corse a
raccogliere il suo bastone pronto alla sfida –dovrà sudare parecchio sir!! Io
sono l’invincibile sir Thomas Fawkes!!-
I due cominciarono a battersi
e improvvisamente qualcuno bussò alla porta, Maria, vedendo che Guy non si
sarebbe mosso dal giardino, decise di andare ad aprire lei.
Si presentarono ai suoi occhi
un gruppo di guardie reali che la spinsero dentro e fecero irruzione in casa
loro, Maria li guardò impaurita –che cosa volete?!-
-dov’è il signor Guido
Fawkes??- urlò uno. Maria indicò il cortile –che volete da mio marito?-
-si tolga di mezzo signora-
la allontanarono e raggiunsero il giardino, Guy notò la confusione e si voltò
di scatto, una guardia lo colpì alla schiena con l’asta di una lancia, cadde a
terra. Il piccolo Thomas urlò impaurito e scoppiò a piangere nel vedere suo
padre a terra.
Le guardie lo alzarono –lei è
il signor Guido Fawkes vero?-
Scosse la testa per
riprendersi –s-si, sono io, che volete?- chiese confuso, leggendo negli occhi
di suo figlio davanti a lui la paura più assoluta –siete forse pazzi ad entrare
così in casa mia e spaventare mio figlio a morte?!-
-il Re la sta chiamando al
suo cospetto, ora viene con noi al palazzo reale!!- lo alzarono in piedi e lo
portarono via. Maria corse da suo figlio e lo abbracciò, entrambi erano in
lacrime.
-che vogliono fargli madre?
Gli faranno male?-
-no, sta tranquillo, non gli
faranno nulla- ma in cuor suo tremava di paura per la sua sorte.
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Guy si rese conto della sua
situazione mezz’ora dopo, quando il dolore del colpo che aveva ricevuto si fece
più lieve, si accorse di essere al cospetto del Re, in ginocchio, con le mani
legate dietro la schiena. Il Re lo guardava con indifferenza.
Guy si voltò e alla sua
sinistra vide in piedi, con aria soddisfatta Robert Wintour. Pensò alla
vendetta che gli aveva promesso.
Il Re prese la parola –allora
signor Guido Fawkes...sa perchè è stato portato al mio cospetto?-
Guy dissentì con la testa –no
sire, non conosco la ragione-
Il Re guardò verso Robert –coraggio signor Wintour, lo spieghi a lui
come l’ha spiegato a me-
Robert sorrise –certo, vostra
maestà.- guardò verso Guy –vedi Guido, ho avuto l’idea di avvisare il Re
riguardo le decisioni prese da te il giorno della battaglia- fece una pausa,
Guy, che ormai aveva capito, si limitò ad ascoltarlo –come ben sapevi, il
comandante Grant aveva affidato a me il compito di dare ordini, ma tu senza
permesso hai preso il mio posto, disubbidendomi e addirittura umiliandomi!-
-avevi davvero intenzione di
far morire quegli uomini?!- gli chiese incredulo.
-non saremmo mai morti!
Avremmo vinto sicuramente!!-
il Re li guardò dal suo trono
–avevo preso io stesso la decisione di mettere il signor Wintour come
vicecomandante come avevo anche consigliato al comandante Grant di aumentare
gli uomini, sarebbe stata una strage ancora maggiore altrimenti-
-con tutto il rispetto,
vostra maestà, ho ritenuto il piano un fallimento sin dal principio- confessò
Guy.
-come ti permetti di parlare
così al Re?!- lo rimproverò Robert.
-se tu fossi davvero degno di
essere un comandante, Robert, ora al Re avresti detto ciò che hai appena udito-
guardò verso il Re che non sembrava per nulla arrabbiato del comportamento di
Guy, anzi, con la mano gli fece cenno di continuare.
-vede, vostra maestà, il
signor Robert mi ha portato qui al suo cospetto nella speranza di riuscire a
compiere una sua vendetta personale riguardo al fatto che gli uomini nel campo
hanno scelto me invece che lui- riguardò verso Robert –evidentemente se hanno
scelto me avevano tutte le ragioni per farlo!- fece una pausa –perchè scommetto
che al Re non gli hai neanche detto della tua disavventura con il soldato Frank
Dawson-
Robert si zittì e il Re lo
guardò confuso –quale disavventura signor Wintour?-
-sta mentendo sire!! Sta
mentendo per infangarmi e salvarsi la pelle, è un impostore! Una carogna, quando
la verità la sappiamo tutti, e cioè che questo Fawkes ha manie di protagonismo
e per questo risulta un pericolo se messo al comando!!-
-non lo ascolti sire!- intervenì
una voce maschile alle loro spalle, era Thomas!
-che cosa ci fate voi qui?-
chiese il Re. Oltre a Thomas c’era anche il soldato Luke Davis, colui che aveva
assistito alla scena di Frank e sua moglie Maria, Guy sorrise, era stata
sicuramente lei a portare nel palazzo reale quei testimoni.
Le guardie entrarono nella
sala col fiatone –vostra maestà, abbiamo provato a fermarli ma...-
Thomas prese la parola
–vostra maestà, siamo accorsi qui per spiegare realmente come sono andate le
cose, non permetterò che Guido Fawkes venga condannato ingiustamente!-
-parlate allora- ordinò il
Re.
Questa volta prese Luke la
parola –sire, ero presente quando Robert Wintour ha abbandonato Frank Dawson in
balia dei francesi solo perchè era ferito e non intendeva rischiare la vita per
un peso in più, questo è stato l’avvenimento che ha illuminato tutti noi del
campo. Guido, a differenza di Robert, è un uomo di grande pietà, di esemplare
temperanza, un amico su cui poter contare, accanto a lui potrai sempre star
tranquillo che anche in situazione di pericolo qualcuno ti aiuterà, avesse
visto come si è comportato quando il comandante Grant è deceduto...Guido è
sempre stato degno di essere nostro comandante!-
Robert rimase a bocca aperta,
ora che loro avevano confessato tutto per lui si mise male, Guy sorrise, era
fiero di essere così apprezzato, il Re si gonfiò di rabbia –signor Wintour!! Ha
cercato di farmi ammazzare un uomo senza dirmi prima ciò che lei ha fatto con
il signor Frank Dawson? Si è preso gioco di me!!-
-v-vostra maestà...- ormai
Robert era scoppiato, non aveva più speranze.
-guardie!- Ordinò il Re
–guardie, ficilate quest’uomo!!- le guardie lo immobilizzarono.
-no sire!- intervenì Guy.
-cos..? cosa sta dicendo
signor Fawkes?- chiese incredulo il Re.
-sire, è vero che Robert ha
cercato di farmi ammazzare quando in realtà non avevo alcuna colpa, è vero
anche che lui si è preso gioco di voi, ma ritengo che non sia necessario
fucilarlo...-
-e perchè mai?-
-perchè è un uomo anche lui,
cercherà di farsi perdonare in qualche modo!- in realtà l’unica ragione per cui
fermò l’uccisione di Robert fu solo perchè Thomas non soffrisse per la sua
morte.
Il Re fece silenzio qualche
secondo –bè, in fondo lei, ragazzo mio, è stato sincero, lo consideri come
ringraziamento per avermi detto come stavano le cose...non lo ammazzerò ma non
lo perdonerò ugualmente, quindi verrà riportato nel luogo da cui è venuto, l’Inghilterra!
Qui non potrà più tornarci!-
Guy sorrise e Robert si sentì
gonfio d’ira sino alla testa, per non aggravare la sua situazione fece silenzio
ma la sua vendetta non si era ancora compiuta, giurò che Guy l’avrebbe pagata
con la morte! Ora per colpa sua doveva tornarsene in Inghilterra.
Fu portato fuori dalle
guardie, mentre a Guy furono liberate le mani, si voltò verso i suoi amici che
corsero ad abbracciarlo –grazie mille per essere corsi in mio aiuto ragazzi!-
-è ciò che avresti fatto
anche tu amico mio!- disse Thomas abbracciandolo.
-perdonami, ho quasi
rischiato di far ammazzare tuo fratello-
-che dici Guy? Sei sempre
stato tu mio fratello!!- i due si abbracciarono. Poi guardò verso sua moglie,
si avvicinò a lei e la baciò –sapevo che avrei potuto contare su di te, sei la
persona più importante nella mia vita- le confessò stringendola.
-signor Fawkes!- lo chiamò il
Re. Lui si voltò e si avvicinò alla scalinata che portava al suo trono –si
maestà?-
-credo di doverle delle
scuse, vede, il comandante Grant ha avuto sempre una buona qualità, quella di
saper distinguere gli uomini buoni e leali da quelli che non lo sono...sono
addolorato dalla sua perdita....lui in principio mi aveva chiesto di permettere
a lei di essere il vicecomandante, lui ha sempre avuto grande fiducia il lei,
signor Fawkes. Io però mi rifiutai, ho sempre pensato che il suo comportamento
da eterno bambino sarebbe stato un pericolo per le truppe...-
Guy sorrise.
-ma mi sbagliavo...quando lei
ora mi ha chiesto di risparmiare la vita a un traditore ho capito che le cose
che si dicono sul suo conto sono sempre state veritiere, lei è davvero un uomo
straordinario, ed è con queste parole che le annuncio che da ora lei è il nuovo
comandante delle truppe del campo dell’arciduca, il nostro alfiere! Lei è l’unico
che davvero merita questa promozione!-
Guy si inginocchiò
trattenendo tutta la sua felicità –vi ringrazio infinitamente vostra maestà,
sarà un onore per me avere questo incarico!-
Continua!!
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Nota di Isa: “i cattivi fanno sempre la fine che
meritano” dicevano in un film!^^ commentate tutto ciò che pensate!! “remember remember the 5th of november Gunpowder
Treason and Plot, we see no reason why gunpowder treason should ever be
forgot!” ;)