Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Bibismarty    09/05/2010    2 recensioni
Edward è solo nell'immensa New York, in cerca di qualcosa che possa saziore il suo cuore vuoto dalla partenza di Bella. Solo il fulcro pulsante di una città affascinante come New York riesce a cullarlo, liberandolo dall'ansia che lo martella. Nessun dolore è così grande come quello provocato dalla mancanza della persona che ami. Edward dovrà convivere con questo peso soffocante. Ma non sa che Bella...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa storia nasce per gli amanti di New York, nel rispetto di tutti i personaggi e soprattutto non ha lo scopo di sminuire cose o luoghi. Non sono mai stata a New York, se commetto degli errori è dato dall'inesperienza. Non desidero copiare nessuno, se trovaste delle somiglianze, siete invitati a rendermene atto. Bacione a tutti :)

Anche se non si capisce la storia, tutto risulterà più chiaro dopo :) Qui sta parlando Edward. Per domande rivolgersi a me su e-mail: bibismarty.shine@hotmail.it. Oppure semplicemente su una recensione.



New York. Stella Nascente.


Città dell'amore.


Image and video hosting by TinyPic

Avevo sempre amato le luci di New York. L'assurdo reticolo perfetto di una città competitiva come la mia non poteva fare a meno delle milioni di luci che l'accendevano e riscaldavano il mio cuore solitario.

Avevo sempre pensato che in una città così grossa non sarei mai potuto restare solo.

Invece desideravo l'isolamento, perchè non vi era pace nelle mie viscere se non riuscivo a riempirmi

della presenza dell'unica persona che avevo mai amato veramente.

Le strade di New York potevano essere affollate, ma la sensazione di solitudine era fortissima. Era vero, Alice aveva ragione: Non sarai mai solo fino a che non sarà solo il tuo cuore.

Era solo, da troppo tempo, il mio centro pulsante di sangue. Il mio cervello non registrava nemmeno più il suo profumo, che tanto avevo adorato, che mi aveva fatto impazzire.

Ogni volta che mi guardavo le mani, pensavo che le sue mani si erano intrecciate alle mie per brevi istanti e intere notti, senza parola. Con lei bastava un sorriso e tutto riprendeva colore.

Time Square illuminata da schermi pubblicitari, faceva azionare una manovella nascosta, dolorosa.


Non sono mai stata a Time Square. È stupenda! Nelle foto non rende l'idea, come nella realtà. Qui è tutto più bello”.

I suoi occhi color nocciola, incorniciati da lunghe affascinati ciglia nere scintillavano dall'emozione, scorrendo la meraviglia davanti a essi. I soffici capelli castani le cadevano sulle spalle scuotendosi appena alla brezza serale, mentre si stringeva nel lungo cappotto giallo che aveva insistito a comperare.

Io impotente la osservavo, sconvolto. Continuavo a chiedermi quale fortuna mi avesse baciato, ma soprattutto mi chiedevo quando avrebbe richiesto i suoi interessi.

Bella non se accorgeva, o faceva finta di non badarci.

Anche quando al Starbucks coffee le chiesi per quanto sarebbe rimasta. Lei scrollò le spalle e continuò a sorseggiare il suo caffè.

Quella sera non riuscii a dormire. Forse stavo impazzendo.

Avevo scommesso con Bella. Una scommessa stupida. Aveva perso. Doveva subire una gita per New York con me con i tacchi a spillo. Punizione stupida, eppure l'idea di vederla camminare con altissime scarpe con il tacco mi era subito piaciuta.

Per mia fortuna non se la cavò così male. Però avevo deciso che avremmo visitato una cosa al giorno. Forse era una scusa per vederla molto più spesso o era questione di lavoro? Non sapevo ancora darmi risposta.

Bella, quella mattina, con i suoi tacchi attendeva alla porta. Il vestito color cobalto le ammorbidiva le forme, le risaltava perfettamente. I suoi capelli non smettevano di profumare nemmeno un secondo per farmi respirare.


Ora sentivo quella fragranza avvolgermi per un'altra volta e non seppi come fosse ritornata.

Mi strinsi nel cappotto. Un altro inverno attendeva alle porte per sbarcare e mettere su casa fino alla prossima primavera. Sarebbe ritornata la neve con le sue ventate gelide a rimbeccare i turisti folli, venuti ad ammirare la città del mio amore.

L'hanno chiamata città dinamica, città dallo splendido skyline, città affascinante, città polimorfa, ma mai nessuno l'aveva definita città dell'amore.



   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Bibismarty