Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Yvaine0    09/05/2010    1 recensioni
- Ah ah! Molto divertente, ragazzina – finse di ridere, Rocco. – Tanto puoi anche cercar di farmi ingelosire con Ste, ma, a parte che sappiamo tutti che lui ha il cuore da un’altra parte – e lanciò un’ occhiata eloquente verso Federica, che arrossì, proprio come Steve – e poi io so chi piace a te! –
Arianne alzò gli occhi al cielo. Erano due giorni che andava avanti con quella storia, ormai. Era convinto che le piacesse lui, ma lei era certa del contrario. Ok, non era un segreto per nessuno che Rocco le andasse dietro, ma lei era sicurissima di non ricambiare.
E' il terzo anno di superiori per Arianne, Sophia, Federica e le altre compagne, mentre i loro amici Steve, Gianluca e Rocco stanno intraprendendo la sfida della quarta liceo. Durante questo anno Rocco decide di dare una svolta al rapporto di soli battibecchi che lo lega ad Arianne e, tra rivalità, amori, gelosia, problemi, amici in difficoltà o pronti a soccorrerli, nuove e vecchie conoscenze, i due getteranno le basi di un rapporto un po' particolare destinato a stampare nei loro cuori il ricordo indelebile del loro primo amore.
[STORIA INCOMPLETA.]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Amore e rivalità - Ma dove siamo?!

2

- Dio! Non posso crederci! – era un sabato mattina e i ragazzi e le ragazze erano seduti sulle scale tra il secondo e il terzo piano, per fare due chiacchiere durante l’intervallo. O, più che altro, Susanne e Lucia copiavano i compiti da Arianne e Margherita.
- Oh Signore! – sospirò Arianne, vedendo Rocco intento a fissare il cellulare con un’ espressione scioccata. – Non ditemi che quella stupida squadra a perso di nuovo e lui porterà il lutto per una settimana, di nuovo! – lo schernì, vagamente divertita.
Quella mattina la squadra del cuore del moro giocava una partitella, e Francesco Ravanni -innominabile davanti a Sophia- era andato a vederla con il fratello, e mandava continuamente messaggi a Rocco, che era teso come una corda di violino, nonostante si trattasse solo di un amichevole.
- Già, molto divertente – sogghignò Gianluca, frustrato. – Non è colpa di Ago se per noi il calcio è così importante! È come se noi incolpassimo voi donne per tutto il tempo che passate al bagno: sono cose impresse nella natura dei ragazzi! –
Sophia e Federica risero, mentre Arianne lanciò un’ occhiata di fuoco al ragazzo, come a rimproverarlo di ciò che aveva appena detto. – Noi stiamo molto tempo nel bagno per un sacco di motivi molto seri – berciò.
- Ah, ma non mi dire! – rise Rocco. – Io invece ti informo che il Milan ha perso di nuovo, e che porterò un cappello nero tutti i giorni in segno di lutto, fino alla prossima partita! -
Gianluca annuì per dare sostegno all’ amico, Arianne borbottò un ‘sai quanto me ne frega!’, mentre Steve rideva per la stupidità della situazione. – Sentite, è una cosa cosìstupida
! Ventidue idioti che corrono dietro un pallone, e lo lanciano coi piedi in due porte ricoperte da reti! Più stupido di così! Coi piedi, capisci, Ago? Che tralaltro a cosa servono due porte, se poi impedisci il passaggio con due reti? È una cosa estrememamente stupida!  -
- Già – Arianne si disse d’accordo con l’amico, facendogli gli occhi dolci, per il solo gusto di far arrabbiare Rocco.
- Ah ah! Molto divertente, ragazzina – finse di ridere, quest’ultimo. – Tanto puoi anche cercar di farmi ingelosire con lui, ma, a parte che sappiamo tutti che lui ha il cuore da un’altra parte – e lanciò un’ occhiata eloquente verso Federica, che arrossì, proprio come Steve –  io so chi piace a te! –
Arianne alzò gli occhi al cielo. Erano due giorni che andava avanti con quella storia, ormai. Era convinto che le piacesse lui, ma lei era certa del contrario. Ok, non era un segreto per nessuno che Rocco le andasse dietro, ma lei era sicurissima di non ricambiare.
Arianne stava per ribattere, quando qualcuno sbucò da dietro l’angolo, inciampò in Sophia –seduta di fianco a Gianluca qualche gradino più in su di lei- e le cadde addosso, facendola scendere di culo paio di scalini.
- Ma porca miseria! – sbottò stizzita, con ancora il tipo praticamente in braccio.
- Oddio, scusa! – esclamò questo, alzandosi in piedi di scatto.
Sophia, che aveva travolto Gianluca ed era finita stesa sulle scale con l’amico seduto sulla schiena, rispose – Non ti preoccupare – ma il ragazzo la ignorò.
Aiutò Arianne ad alzarsi, mentre questa imprecava tra i denti e si chiedeva perchè fosse toccato proprio a lei quel volo così divertente. – Grazie – borbottò, pulendosi i jeans con le mani.
- Scusami – ripetè il ragazzo.
- Sì, come vuoi, non sono mica morta – sibilò lei.
- Per fortuna – ridacchiò lui.
Arianne alzò lo sguardo su di lui con un sopracciglio inarcato. – Come, scusa? –
Per fortuna non sei morta. Privare la scuola di una bellezza simile sarebbe un reato -
Gianluca cominciò a tossicchiare divertito, mentre Steve dava di gomito ad Ago che guardava la scena con gli occhi che lampeggiavano.
Sophia e Lucia ridevano sotto i baffi, mentre Federica intimava ai ragazzi di lascare stare il moro.
Arianne fece una smorfia al complimento e non rispose, si limitò a riprendere la pulizia dei suoi jeans con grande interesse.
- Senti, bè... – iniziò il ragazzo, con aria imbarazzata. La Venturi non alzò nemmeno la testa, ma lo stava ascoltando.
- Hey, Gio! – gridò a quel punto un biondino, comparendo da dove era capitolato quel ragazzo pochi secondi prima. – La Sederini sta di nuovo sclerando! È là che grida ‘Ich fahre mit dem Mofaaaaaa!’ contro la bidella!  - rise, imitando alla perfezione la voce della professoressa di tedesco.
- Oh, ok. Bè, ciao e scusami di nuovo – esclamò questo, correndo via con il biondino di poco prima.
- Chi era quello?! – sbottò Rocco, alzandosi e andando a fronteggiare Arianne, furioso.
- E che ne so, io! – sbuffò lei, alzando gli occhi al cielo. – Non so se ti sei accorto che mi ha appena fatto volare giù per le scale! Non so nemmeno come si chiama! – Purtroppo, aggiunse mentalmente, guardando nella direzione in cui il ragazzo era sparito. Sapeva solo che il suo amico l’aveva chiamato ‘Gio’.
- Col cacchio che me la bevo! – Rocco diede un pugno al muro.
- Cavoli tuoi – la ragazza diede un’ alzata di spalle e tornò a sedersi accanto a Fede e Margherita. Che idiota. Sempre a vedere malizia in tutti i ragazzi che la parlavano. – e poi, scusa, anche se lo conoscessi sarebbero affari tuoi? No! –
- Sì, hai ragione. – ringhiò il ragazzo, a pugni stretti.
Ago, il solito giocherellone, l’eterno bambino del gruppo, si voltò incazzato nero e se ne andò lasciando tutti i suoi amici a bocca aperta, e un’ Arianne leggermente perplessa.
Ecco, lui esagerava sempre. Perchè doveva sempre fare quelle scenate melodrammatiche?, si chiese lei. Ma in fondo, un po’ le dispiaceva di averlo offeso. Perchè sapeva che la colpa era stata sua. L’aveva ferito. Non di proposito, però. O forse sì. Ma non si aspettava che reagisse così, e di certo non voleva che se la prendesse a quel modo.
Gianluca sospirò sconsolato, ma non rimproverò Arianne per ciò che aveva detto. Sarebbe stato inutile: era nel suo carattere rispondere in quel modo a Rocco. Aveva un’ insana abitudine a farlo arrabbiare.
- Vado io – proclamò Sophia, alzandosi in piedi.
Gianluca la imitò. – Vengo anche io, in caso sia in bagno -
La ragazza annuì e i due salirono le scale verso la classe dei ragazzi.
Sophia si era affezionata tremendamente a quei soggetti pazzoidi, conosciuti al suo primo anno. Erano tutti un po’ particolari, ognuno aveva un carattere diverso e, a modo suo, era pazzo e diverso da tutti gli altri ragazzi della scuola.  Avevano solo un difetto, se così lo si poteva considerare: il difetto si chiamava Francesco Ravanni, e aveva ridotto in birciole il cuore di Sophia, due anni prima. ( Maggiori informazioni sull’ accaduto nei capitoli a venire o, se non potete aspettare, nei primi capitoli di ‘Noi diamo i numeri quando ci batte il cuore’. ndA ). Ma non poteva di certo rinfacciarglielo. Era giusto che loro continuassero la loro amicizia, e poi non le parlavano mai di lui, anche se serviva a poco, visto che lo vedeva ogni giorno, suppergiù.
Trovarono Rocco fuori dalla porta che dava sulle scale antincendio, seduto per terra con la schiena contro il muro e un’ espressione triste che non gli apparteneva in viso.
Sophia gli si sedette accanto, incurante dell’ immondizia che giaceva sparsa lì per terra –cicche di sigarette, polvere, cartacce.
- Hey – disse, sedendosi, mentre Gianluca si poggiava con la schiena al muro, alla sinistra dell’ amico. – Non lo pensava sul serio... – mentì la ragazza, sapendo che ogni tanto qualche bugia era necessaria.
Rocco sorrise amaramente e si alzò in piedi, camminò fino alle scale e si poggiò con i gomiti sul corrimano, guardando il cielo.
I due lo seguirono. Gianluca prese la sua stessa posizione, mentre Sophia si poggiò di schiena alla ringhiera di ferro e mattoni. – E dai... – implorò l’amico, voltando la testa verso di lui. – Lo sai che è fatta così, no? In fondo non credo lo pensi davvero, è solo che adora farti arrabbiare. Come quando ti ricordava continuamente che in seconda eri basso! – ridacchiò.
Agostini non rispose, ma continuò a gaurdare il cielo con espressione pensierosa. Poi ad un tratto affondò la mano in una tasca per sfiorare il cellulare e disse: - Mi ha chiesto come stai... –
- Chi? - chiese Sophia, ma Rocco non rispose nemmeno quella volta. Era di poche parole quando era triste o arrabbiato.
- Io... vado a ripassare latino. – inventò una scusa Gianluca. Aveva capito di cosa l’amico stava parlando, e voleva lasciarlo parlare in provato con Sophia. Lui sarebbe stato solo d’impaccio in quella situazione. – Ci vediamo dopo. E stai su col morale, amico – disse dando una pacca sulla spalla al moro, per poi andarsene.
Passarono una manciata di minuti, in cui ci fu solo silenzio. Non era un silenzio imbarazzante, era in silenzio in cui i due potevano dedicarsi ai propri pensieri senza disturbarsi a vicenda.
- Mi chiede spesso di te... – disse di nuovo il ragazzo, dopo un po’.
La ragazza capì, ma inizialmente non volle rispondere. Poi però si arrese e ribattè – Potrebbe chiedere anche direttamente a me, visto che si ostina a comparire davanti alla nostra classe ogni ricreazione... –
- Sai benissimo che non glielo permetteresti mai -
Sophia sospirò, sconsolata. – Non mi va di parlarne, lo sai –
- Lo so. Ma a lui da fastidio -
Lei rise amaramente. – Ma non mi dire?! A lui?! – sbuffò.
Rocco rise dell’ espressione dell’ amica e tornò il solito pazzoide. – Hai ragione! Dovrebbe chiedertelo di persona! Domani organizzerò un incontro tra voi! –
- Piuttosto che presentarmi mi faccio amputare un piede! – minacciò lei, tornando verso la porta, mentre rideva sotto i baffi.
La loro era un’ amicizia così semplice, che a volte sembrava quasi insulsa, ma insulsa non lo era proprio per niente. Avevano bisogno l’uno dell’ allegria dell’ altra per essere allegri a loro volta, erano simbiotici, in un certo senso. E uno dei due, in qualche modo, aveva sempre la forza di tirarsi su, e tirar su anche l’altro, quando erano tristi.
Ridendo tornarono dagli altri, e Rocco rifilò la scusa –vecchia come il mondo- che gli stava suonando il cellulare, e Sophia, ovviamente, lo appoggiò. Lei non sapeva mentire -di solito-, ma in certi casi, per gli amici, era disposta a tutto.




Buon salve, gente ^^
Rieccomi qua! Ho fatto presto solo perché il capitolo era già scritto, lo ammetto XD

E torniamo alle buone vecchie abitudini, rispondiamo alle recensioni!


 rose07 [Contatta] Segnala violazione
 06/05/10, ore 15:13 - Capitolo 1: Capitolo 1
Ciao, Rosie! ^^ Ma certo che la continuo! ^^ Solo che sono tornata alle cattive vecchie abitudini: ovvero la pubblicazione di una storia mano  a mano che la scrivo… il che non so quanto sia sopportabile per i lettori –considerando i miei ritardi ormai abituali-, ma vabbè! xD Comunque, sì, sarà a capitoli e… sì, so quanto ti piacciono Ary e Ago ♥  ^^ Sono contenta che ti piaccia! A me pare sempre un po’ smorta… >w< Ma vabbè xD Eva mi segna che è ora di tagliare prima che diventi logorroica.. ops, forse questo non dovevo dirlo ad alta voce, vero Evie? Eheh ^^” Pazienza, ormai! ^^ Grazie della recensione, Vale ^^ Alla prossima  :)
 VaMpIrA89 [Contatta] Segnala violazione
 05/05/10, ore 21:29 - Capitolo 1: Capitolo 1
Ciaoo^^ Grazie, sono davvero contenta che ti piaccia  e che tu mi segua anche qui ^^ Grazie della recensione! ^^
 
 
Bene, su. Un saluto a tutti da parte mia, vi lascio alla mia assistente, ora ( ancora mi chiedo se sia stata una buona mossa assegnarle questo ruolo…  ). :)
Signore e signori, buona sera! Qui è la segreteria telefonica di Yvaine0 che vi parla. ( Davvero? Ho una segreteria? O.o Y.) ( Sì!!! E. )(Sicura? Da quando? Y.) ( Da quando lo dico io!!! >< Non interrompere il mio momento di gloria a fine pagine, daiii!!! E. ) Ricordiamo ai gentili lettori che una recensione è sempre gradita e che l’ autrice aggiornerà appena possibile. Eventuali ritardi potranno essere causati dalla cosiddetta tirata finale a scuola. Per maggiori informazioni a riguardo ( o anche per qualunque altro motivo ) potete contattare l’autrice su face book, sul profilo Yvaine Da Efp( o eventualmente potrete parlare anche con me!!!! ^^ ).
Arrivederci a grazie. ^^
 
POWààààààààààààààààààHHH! CHE FIGATAAAA! VOGLIO FARLA PIU’ SPESSO AL SEGRETERIA TELEFONICAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! *saltella in giro per la stanza come una palla rimbalzino*
Ah… ok. Se vuoi puoi farlo, ma calmati!!
YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! *si mette a saltare sul letto ballando la Caramelldansen*
O_o Bene, salve, a presto! *taglia la comunicazione prima che il pubblico possa notare altre manifestazioni indecenti di allegria*
 
Yvaine and Eva ( assistente immaginaria e da oggi segreteria telefonica! )

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Yvaine0