10/05/2010
3 recensioni~Fiore di Melograno
E' nel silenzio precario di un tiepido pomeriggio d'estate che Shisui lo contempla.
Un maschietto.
Suo cugino è un maschietto.
Shisui si alza in piedi e si avvicina alla carrozzina nella quale è adagiato un piccolissimo cuginetto.
Il suo piccolissimo cuginetto.
Un maschietto.
Così carino.
Un po' rugoso, a ben guardare, ma di certo più bello di tutti quei cosi urlanti avvolti nelle copertine dell'ospedale.
Shisui, dall'alto dei suoi tre anni, in questo momento non può proprio fare a meno di pensare che il suo cuginetto sia così carino.
Tranquillamente, nel silenzio della stanza, si attacca alla gonna di sua zia, tirandone un lembo in modo da attirare la sua attenzione.
“Neh, zia!”
Mikoto apre gli occhi che aveva leggermente socchiuso per sorridergli apertamente.
“Cosa c'è, Shisui?”
Il bambino poggia le mani sulle proprie ginocchia prima di annunciare, radioso:
“Ho deciso che quando sarò grande sposerò Itachi!”
La risata cristallina della donna si infrange come la prima goccia di pioggia nel mare calmo e, inconsapevole di come il neonato chiamato in causa abbia appena aperto gli occhietti in un preludio di pianto, scompiglia i capelli del nipote davanti a lei.
“Posso, eh, zia?” chiede lui allegro.
“Vedremo, Shisui.” decreta quindi.
Proprio nel momento in cui Mikoto esordisce queste ultime sillabe dalla culla si leva quel preannunziato lamento tipico dei neonati, con il quale richiedono attenzioni.
Così la madre premurosa si alza dalla propria sedia ed inizia a sospingere la carrozzina avanti e indietro; un movimento tanto ipnotico che anche Shisui rischia di addormentarsi al solo osservarlo.
E mentre il pianto va via via dissolvendosi nell'aria, mentre gli occhi dal bambino ai suoi piedi accennano a chiudersi, Mikoto gli sussurra se è ancora convinto di voler sposare suo figlio, dopo aver assistito a questa nenia.
E' nel silenzio ripristinato di un tiepido pomeriggio d'estate che Shisui le risponde, e la donna in seguito giurerà di non averlo mai sentito serio in egual modo.
“Tanto da grande non piangerà così.”
Nel ripristinato silenzio di un tiepido pomeriggio d'estate, il respiro lieve e sicuro di due bambini ed il canto di una madre; Mikoto osserva, fuori dalla finestra, la caduta dolce dei petali di vermigli melograni.
Owari~
>> Memo:
Bonjour ♥
Dunque, non sono pienamente soddisfatta di questa fic che, per inciso, dovrebbe essere una sorta di Missing Moment.
In ogni caso, la pubblico perché sono stufa di tenerla nel piccì senza farci niente xD e anche perché voglio sapere cosa ne pensiate, oh pubblico di ascoltatori. <3
Il titolo, oltre ad essere un riferimento all'ultima riga della fic, è un collegamento ad una poesia di Carducci (Antico pianto: “L'albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno, da' bei vermigli fior [...]”) e c'è un motivo preciso sul perché sono proprio i melograni e non altri fiori.
Il melograno, infatti, è da sempre il simbolo della fertilità e della (ri)nascita.
In questo caso lo sfondo è proprio la nascita di Itachi, facilmente riconducibile, eh?
In realtà, se devo dare la spiegazione personale ho scelto il melograno per una pura forma stilistica e artistica. Mi piace come suona all'interno della storia e mi piace il contrasto fra i suoi fiori rossi e le sue foglie verdi e, avendo avuto occasione di rileggere recentemente Antico Pianto, voilà, melograno sia.
Ecco, adesso spiegate queste inutili complicazioni volevo dedicare la fine di queste note per ringraziare enormemente tutti coloro che hanno speso una briciola del loro tempo per leggere questa (e la precedente) fic. ♥
Un grazie particolare va a coloro che hanno commentato, qui sotto le risposte. Come mi fanno felice certe cose. <33
Dita_Inkiostro: Quanti complimenti: grazie. <3
Sono contenta che sia ti sia piaciuta e in effetti sì, era un po' triste ^^'' ma di natura sono portata a questi melodrammi.
Anche se poi mi verrà l'ulcera a forza di depressioni, ma questa è un'altra storia. XD
Beh, Mikoto mi è sempre piaciuta come personaggio, le si è dato poco spazio nel manga (ed è stato giusto così) ma è risaltata molto comunque.
Comunque, grazie ancora.
Bazzica ancora per queste onde radio se te ne capita l'occasione. ;)
_Sumiko_: Ecco, quando sto per pubblicare una fan fiction mi blocco sempre, un po' spaventata, e mi chiedo perché lo faccio: tanto a chi può importare di ciò che scrive questa ragazzetta senza arte né parte?
Poi mi capita di ricevere recensioni come le tue e allora ne capisco veramente il motivo.
Perché è una sensazione splendida, per un autore, vedere che ciò che si scrive non solo piace a qualcuno ma viene capito, e ci si rende conto che quelle emozioni, quei sogni che si è tentato di imprimere sulla carta sono passate, attraverso un rigido schermo, fino alla mente di qualcun altro pronto a coglierle non solo come semplici lettere ma come sillabe di vita.
Forse mi sto' dilungando troppo, lasciandomi trasportare dalla mia vena artistica xD, ma tutto questo casino di immagini mentali è soltanto per farti capire quanto mi abbia fatto piacere la tua recensione.
Sono contenta -anche se è un eufemismo- perché, dicendolo artisticamente, hai colto tutto quello che ho seminato e ciò mi rende felice, davvero, e sì, anche un po' orgogliosa di me.
Spero di poter rivedere il tuo nome nella lista dei commenti e non pensare mai più che essi siano esagerati: sono perfetti, al contrario.
Forse è ora di finire questa risposta veramente esagerata XD: lo so, sono una che si esalta con poco.
In ogni caso, Grazie a te.
Vostra,
Kyoko~