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Autore: STACY    10/05/2010    5 recensioni
- finalmente poteva toccare con mano quel prezioso zaffiro... -
Doveva fare in fretta, qualcuno poteva acorgersi di lui.
La lucina azzurra, quasi fluorescente, che emanava il gioiello sembrava perfetta.
Forse questa volta l'aveva trovata.
con mani tremanti alzò la pietra sopra la sua testa facendola risplendere sotto la luce fioca del lampione...
Poteva vedere la sua trasparenza...
- MERDA!-
sasu/naru of course ma non spinta...almeno per ora...
P.s. credetemi l'identità di Kyo non è così scontata come sembra...
.°..o0O FINALE ON LINE O0o..°.
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Eccomi lunedi come promesso.

La settimana scorsa ho saltato causa comicon a Napoli… la mia testa è stata altrove tutta la settimana^^

 

Purtroppo appena tornata ho avuto la brutta notizia di un esonero imminente e quindi cerco di scrivere nei ritagli di tempo che si sono fatti davvero pochi.

Spero che il capitolo non ne risenta troppo.

In ogni caso ringrazio tutti quelli che leggono e suguono la storia con un bacione particolare a chi commenta, grazie mi fate felicissima!

 

Vi lascio al capitolo e ci vediamo la settimana prossima!

 

p.s. ringrazio anche chi ha letto MARINELLA , una piccola shottina che ho pubblicato.

 

 

 

Si infilò con cura quasi maniacale i pantaloni bianchi lisciandone il tessuto, rimanendo a torso nudo.

Avvolto sulla testa c'era il suo asciugamano verde. Se lo tolse con cura mentre i capelli bagnati si appiccicavano sul viso e si studiò per un momento allo specchio. Gli piaceva farlo, soprattutto quando i suoi capelli erano cosi.

-Fatto?-  si girò di scatto per vedere da chi proveniva la voce anche se l'aveva già capito.

Sorrise e annui.

- Anche tu... sei strano con i capelli neri - disse avvicinandosi e sfiorando i capelli bagnati del compagno.

- Io? Figurati tu!  Sei irriconoscibile Naruto! - rispose sorridendo.

Poi si avvicinò appena egli sussurrò - anche se i tuoi occhi sono unici –

Naruto  addolcì lo sguardo.

- Ehi tu i ci stai per caso provando con me, bel tipo?-fece con voce maliziosa.

Era quasi un rito, ogni volta prima di un furto fare quello scambio di battutine.

- Potrei anche... che ne dici stasera posso offrirti una cena o sei impegnato? –

Naruto finse di pensarci un po’ su.

- Vediamo... stasera... ah mi sa che ho un impegno, che peccato! ho deciso di suicidarmi andando a compiere un furto in una casa piena di poliziotti, dopo aver avvisato del mio arrivo .

- oh e pensi che ti impegnerà tutta la serata? Perché se saltiamo la cena c’è sempre il dopocena...-

- anhahh

Scoppiarono a ridere tutti e 2.

- Forse è meglio se ci asciughiamo i capelli - disse voltandosi e allontanandosi prima di essere fermato dall'altro.

- E se ci provassi sul serio?-

Naruto lo fissò incerto e poi rispose

- non ci crederei mai - rispose saputo mentre l’altro si allontanava con una scrollata di spalle.

Naruto accese il phon e diede una passata veloce ai capelli. Lo shampo colorante che usava copriva perfettamente i ciuffi biondi e veniva via con un paio di lavaggi. Prese la camicia che aveva poggiato sulla sedia, una camicia nera.

Il suo compagno ovviamente si sarebbe vestito nello stesso modo, così si potevano confondere  e potevano confondere anche gli altri.

La giacca l'avrebbe indossato in macchina. La maschera era in tasca. Quando finì di abbottonarsi la camicia prese un oggetto molto simile ad un dispositivo acustico, diede un paio di colpetti e lo mise nel suo orecchio. Dopo un po’ sentì una voce provenire dal dispositivo.

- Naruto ci sei? –

- Affermativo! -rispose gioioso.

Perfetto, funzionava tutto.

Mancava solo un particolare.

Prese una specie di piastrina  metallica che era appoggiata accanto al dispositivo e se la mise in bocca facendola  aderire al palato.

- prova.. Prova - fece e la sua voce venne fuori molto più bassa del normale con una leggera nota metallica. Adorò Tsunade e tutte le diavolerie che passava loro per renderei  trucchi di magia quasi perfetti.

Tutto era al proprio posto e Naruto non era mai stato più concentrato.

E neanche più determinato.

 

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Sasuke guardò l'orologio.

Si erano fatte già le nove di sera e loro erano ancora là a pattugliare l'esterno della casa dell'ispettore Haruno. C'erano altri agenti all'interno.

La collana era sul tavolo della cucina ovviamente sorvegliatissima.  Non era stata nascosta, quella era una vera e propria esca per catturare Kyo.

L'ispettore Haruno era in cucina insieme a sua moglie che non era aveva voluto sentire ragioni e non aveva voluto abbandonare la sua casa.

Anche Sakura avrebbe voluto rimanere ma suo padre non si era lasciato convincere e l'aveva spedita lontano sorvegliata da Sai. ( viste le circostanze le avevano detto che Sai in realtà era un agente sotto copertura )

Sai d’altra parte non sembrava per nulla felice di essersi ridotto a fare da baby sitter ma aveva obbedito agli ordini e sorrideva falsamente alle parole della ragazza, mentre la accompagnava lontano dalla casa.

Stavano camminando da un ma Sakura non aveva smesso un secondo di lamentarsi.

- Uh! e io che volevo vedere Kyo, ma chi altro può avere un occasione del genere? Lo  capisci? Kyo che arriva in casa tua! Capisci come creperebbero di invidia tutte le altre se io fossi lì mentre Kyo entra in casa?-

- Uhm Uhm -

 

-E proprio stasera mi ero persino stirata i capelli per vederlo! ma mio padre NO! è troppo pericoloso! Figurati se mi faceva restare! Non capisce quello che prova una ragazza!

- Già...-

- oh non so davvero perché gli do retta! Potrebbe essere l'occasione della mia vita...-

Si fermò un secondo per dare un'occhiata alla sua casa ormai lontana.

- Oh che rabbia, dovrò sapere le notizie di seconda mano come al solito! - fece arrabbiata riprendendo a camminare.

Ormai Sai aveva smesso di far finta di annuire ma si limitava ad ignorarla e a seguirla.

Dopo altri 10 minuti di sproloqui Sakura si accorse di non avvertire più i mugolii di assenso provenienti  da Sai.

Sapeva di essere petulante ma Sai come minimo doveva stare ad ascoltarla per compensare il fatto che era stata cacciata.

Stava per girarsi per rimproverare il compagno quando andò a sbattere contro qualcosa, anzi qualcuno.

- Cavolo Sai ma non puoi stare un po’ più attento quando cammini? Quando alzò la testa per completare le sue parole con uno sguardo duro, si rese conto che la persona in questione non era Sai.

Le venne in mente un brutto presentimento ma non fece in tempo nemmeno a formularlo che sentì un panno umido che veniva premuto contro la sua bocca e un odore acre salirgli su per il naso.

L'ultima cosa di cui si rese conto prima di chiudere gli occhi fu la figura distesa per terra poco lontano da lei... poi più niente.

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Sasuke adesso si trovava dentro la casa dell'ispettore

Era entrato quando la folla dei curiosi e dei giornalisti era diventata troppa e gli agenti  sembravano essere diventati dei  buttafuori all'ingresso di una affollata discoteca.

Si era messo nella stanza di Sakura, una delle camere più spaziose e dotate di una finestra abbastanza grande da cui era possibile avere una buona visuale della strada e della gente che si era accalcata.

Non aveva ancora capito come, ma qualcuno aveva avvertito i giornalisti e le televisioni locali dell'arrivo di Kyo proprio quel giorno.

In men che non si dica si era fatta un sacco di pubblicità e si era formata una calca non indifferente davanti alla casa.

I giornali avevano riparato la notizia con un titolo troppo appariscente per non avere quella reazione : ”L’ULTIMO COLPO DI KYO, L'IMPRESA FINALE”  

Che poi voleva capire chi avesse detto loro che questa doveva essere "l'impresa finale di Kyo”.

Davanti e dietro  la casa c'erano due auto con dentro 3 agenti ciascuno, pronte a partire in caso di inseguimento.

Un'altro paio di auto perlustravano la zona.

Poi c'erano gli agenti a piedi e qualcuno in borghese.

Sasuke adocchiò ancora la folla.

Era un male, se Kyo si confondeva fra la folla non l'avrebbero mai trovavo.

Più gente c'era e più era un bene per lui e un male per loro.

Ormai aveva capito che quella era l'arma che kyo amava usare più di tutti: il CAOS. Nella confusione lui si nascondeva e faceva perdere le sue tracce.

Era convinto che avesse qualche contatto con i giornali, le informazioni sui luoghi dove doveva agire si diffondevano troppo facilmente.

Era inutile cercarlo tra la folla e se riusciva a scappare non lo avrebbero preso.  

Sentiva che questa volta non potevano assolutamente farlo scappare. Forse erano i titoli dei giornali che gli avevano messo addosso quella sensazione… L'ultimo colpo di Kyo...l’impresa Finale...

Se quello che dicevano era vero quella sarebbe stata la loro ultima possibilità di prenderlo.

Sospirò guardandosi intorno.

Una cosa che si era sempre chiesto gli tornò alla mente: dove andava Kyo dopo che aveva rubato?

Tornava direttamente alla sua base? No... non credeva...  Forse si nascondeva tra la folla e li osservava mentre lo cercavano ovunque.

D'altronde da uno sbruffone come lui ci si poteva aspettare benissimo una cosa del genere.

Eppure qualcosa gli diceva che era uno sbruffone, ma uno sbruffone furbo.

Che cosa faceva dopo?

Sasuke sentì che dietro quella risposta c'era la strada che conduceva a Kyo.

Cercò di riflettere e di mettersi nei panni di quello stupido ladruncolo.

Lui era sicuramente molto più intelligente e allora perché erano mesi che ci provava ma non era giunto a nessuna conclusione?

Poi un pensiero gli attraversò la mente. E se Kyo non fosse stato uno  stupido ladruncolo?

Lui era sempre partito del presupposto di essere molto più intelligente.

Questo, nonostante portasse una notevole gratificazione al suo orgoglio, lo aveva portato a scartare una serie di azioni che avrebbe potuto compiere Kyo se solo non lo avesse classificato come un idiota-sbruffone.

Improvvisamente la domanda nella sua testa cambiò e divenne: “che cosa farei io se avessi appena rubato un gioiello e non volessi tornare subito a casa?”

Gli si aprirono nuove prospettive.

Poteva giocarsela quella carta e vedere che succedeva.

Cercò di rilassarsi e immedesimarsi:  si figurò vestito di bianco in un punto imprecisato fuori da quella casa, magari tra la folla.

Vide i contorni della casa e gli agenti  intorno.

In quel momento, nei panni di Kyo, loro erano i nemici.

Nella sua mente si vide afferrare la collana che era in cucina, sfuggire miracolosamente alle guardie e uscire fuori dalla casa.

La sua immaginazione si bloccò. E adesso?

Sentì una strana adrenalina scorrergli addosso come se stesse veramente facendo quello che immaginava. Lui con la collana in mano circondato dagli agenti, cosa avrebbe dovuto fare?

La prima risposta che si diede fu : scappare.

Però era troppo ovvia come risposta, era una cosa logica che avrebbero pensato anche gli altri...

Quindi perché non rimanere?

Però sarebbe stato troppo rischioso anche quello

E se qualcuno lo notava? E se lo riconoscevano?

C'era anche il rischio che la polizia perquisisse tutti. Ma lui non avrebbe corso questo rischio.E probabilmente nemmeno Kyo.

E allora che avrebbe fatto?

Si  sarebbe nascosto? Forse.

Sasuke strizzò gli occhi e ci pensò un attimo.

Doveva essere un posto non troppo vicino ma nemmeno troppo distante, magari un posto dove nessuno si sarebbe insospettito nel vedere gente entrare ad un orario tardo...  un bar? NO, troppo frequentato e i baristi hanno buona memoria.

Un posto magari con un terrazzo o un balcone, da cui era possibile avere una buona della casa per tenere sotto controllo la situazione ...

Si guardò intorno.

C'erano palazzine, abitazioni, un ristorantino cinese sulla destra e  un supermercato chiuso.

No, erano tutti posti che non andavano bene.

Cercò di allargare il suo campo di perlustrazione.

Più dietro c'era un campetto da calcio... troppo deserto e non offriva una buona visuale...

 Accanto una piccola lavanderia e ... una lavanderia? Perchè no?

In fondo era un luogo frequentato spesso anche di sera e in genere da studenti, dove non era strano vedere qualcuno che si cambiava per mettere a lavare la propria maglia.

E funzionava in maniera automatica, non c'era nessuno a controllare.

Anche se vi erano altra gente erano per lo più studenti impegnati a studiare qualche materia o a giocare a qualche videogioco in attesa del temine del lavaggio, troppo distratti per accorgersi di qualcuno di sospetto, soprattutto quando il qualcuno in questione era un semplice ragazzo che si sfilava una giacca bianca.

Quel posto era semplicemente perfetto, lui sarebbe andato dritto filato lì.

Poi, se non ricordava male, quel tipo di lavanderia avevano  un terrazzo per stendere il bucato.

Da lì si poteva vedere la casa!

Suo padre una volta gli aveva detto che il posto migliore per nascondere qualcosa era metterla sotto il naso di chi cercava.

Che Kyo avesse fatto così per tutto quel tempo?

Suo padre, quando gli aveva detto di voler diventare detective, aveva sorriso e annuito.

Non aveva fiatato sul fatto che non voleva continuare a gestire l'azienda di famiglia (cosa che faceva già suo fratello maggiore).

 Lo incoraggiava anche se era un tipo burbero e aveva giurato sulla sua tomba che sarebbe stato fiero  di lui e che si sarebbe impegnato al massimo per realizzare in suo sogno di diventare un grande detective.

Magari poteva cominciare catturando Kyo…

Se la sua intuizione era corretta allora...

Però, se non lo era?

Se voleva seguire la sua intuizione avrebbe dovuto allontanarsi di parecchio.

E se Kyo non scappava in quella direzione che avrebbe fatto?

L'avrebbe catturato un'altra volta...

Si, però… Il titolo dei giornali diceva che quello era Il suo ultimo colpo... certo i giornalisti potevano essersi inventati tutto... però...

... se la notizia era vera!

Se davvero dopo quella volta Kyo non si sarebbe fatto più vivo?

se lui si allontanava andando in quella lavanderia avrebbe potuto sprecare la sua ultima occasione per catturalo per... vederlo...

 Voleva vederlo?

Ma poi era giusto credere che Kyo sarebbe riuscito a scappare?

Probabilmente questa volta avrebbe fallito, c'erano troppi uomini, oppure avrebbe semplicemente rinunciato.

No, forse non avrebbe rinunciato ma semplicemente non poteva farcela con tutti quegli agenti di guardia.

E poi anche ammesso che Kyo si fosse recato veramente verso quella lavanderia, che cosa avrebbe fatto da solo faccia a faccia con lui? Cosa poteva fare da solo? Smascherarlo?

Se davvero Kyo era collegato alla storia di quegli imprenditori inglesi bastava aspettare ed entro un paio di giorni avrebbero avuto a disposizione foto e informazioni e probabilmente anche un nome da dare al ladro. Era inutile rischiare e la sua parte razionale gli andava dato mille buoni motivi per non farlo ma, mentre stava ancora pensando a quei motivi, le sue gambe avevano già preso a muoversi verso l'uscita.

- Dove vai Sasuke?-

Si fermò.

Ecco ora cosa avrebbe detto all'ispettore Haruno?

- Devo uscire un secondo, ispettore. Mi sono accorto di una cosa che devo assolutamente controllare, torno subito – e, senza pensare al fatto che aveva appena mentito, si diresse verso la sua meta lasciando alle spalle l'ispettore che borbottava spazientito .

- Maledetti ragazzi, prima sparisce Kabuto, poi Sasuke, se non fossero intelligenti li avrei già presi a calci.... -

Così dicendo ritornò a sorvegliare la collana.

 

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 

Altrove  Naruto era inattesa, calmo come non mai mentre dentro ribolliva.

Sentì un rumore alle sue spalle e vide il suo complice.

- Finalmente - disse con tono inquieto che tradiva il suo nervosismo.

La sua voce uscì fuori modificato dal distorsore che aveva in bocca.

- Hai fatto? – fece senza guardare l’altro.

- certo, c’è voluto più tempo  del previsto ma adesso è tutto pronto. –

Anche lui aveva in bocca un distorsore.

Naruto sorrise.

- Perfetto - disse indossando la maschera bianca.

- Se quella faccenda è sistemata direi che è ora di cominciare –

 

Fine capitolo.

 

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