Crossover
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Autore: Eowyn 1    10/05/2010    5 recensioni
{ JACK SPARROW / CAPPELLAIO MATTO / WILLY WONKA }
Cosa fareste se un giorno, mentre camminate tranquilli per le vie del paese, vi ritrovaste improvvisamente davanti Jack Sparrow, il Cappellaio Matto e Willy Wonka? Beh, a Lucia è capitato...
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Film
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco il secondo capitolo

Ecco il secondo capitolo. Come promesso non vi ho fatto aspettare molto! Vi lascio subito alla lettura, correggendo solo una cosa che avevo scritto, ovvero il numero totale dei capitoli non sarà 5 ma 6.

Buona lettura!

 

Capitolo 2 ~ Per la serie: cerchiamo di passare inosservati!

 

Il giro per le vie del paese continuò. I carri più ammirati e seguiti furono proprio i tre dove si trovavano Lucia, Jack, Willy e il Cappellaio.

Il pirata salutava i bambini e i ragazzi (soprattutto le ragazze) che dalla strada lo ammiravano. Il Cappellaio Matto rideva come era solito fare e saltellava di qua e di là agitando le braccia, mentre Willy Wonka lanciava caramelle ai bambini che rincorrevano il suo carro.

« Mi auguro che siano caramelle normali! Non vorrei mai che quei poveri bambini venissero trasformati in qualcosa di strano! » commentò Jack.

« Lo spero anch’io… prima l’ ho avvisato… »

« Per una volta ci troviamo d’accordo! » fece ancora il pirata.

« Non ti ci abituare! »

Intanto, dalla strada, moltissime ragazze salutavano quelli che ormai erano diventati i tre protagonisti del carnevale:

« Jack sei stupendo! Mi dai il tuo numero di cellulare? Sei anche identico a Johnny Depp! »

« Ehi Cappellaio, ma che lenti a contatto ti sei messo per avere degli occhi del genere? »

« Ma hanno chiamato tre sosia di Johnny? Quei tre sui carri sono identici a lui! »

« Ma no dai, si sa che oggi con trucco e parrucco si fanno miracoli! »

« A me non interessa sapere come fanno ad assomigliare così tanto a Johnny! Mi basta guardarli così mi rifaccio gli occhi! »

« Willy! Sei identico a Johnny! »

« Johnny… » « Johnny… » « Johnny… » si sentiva parlare praticamente solo di lui.

Nel frattempo, il giro del paese sui carri era quasi finito. Si stavano avvicinando di nuovo alla piazza da cui erano partiti e dove ci sarebbero state le premiazioni per il miglior carro e la miglior maschera del carnevale.

« Ok, tra poco il giro è finito, dobbiamo avvisare il Cappellaio e Willy che non appena i carri si fermeranno dovremo trovare il modo di sparire. » spiegò Lucia.

« Perché scusa? Mi stavo divertendo e poi ci sono tantissime ragazze che aspettano solo me! » reclamò Jack.

« Certo… Aspetta e spera! »

« Sempre molto simpatica tu! »

« Domandati il perché… »

« Eh? » Jack la guardò senza capire.

« Ah lasciamo stare! » rispose Lucia « Chiama Willy, e cerca di fargli capire che quando i carri si fermano dobbiamo scappare. »

La ragazza fece un fischio in direzione del Cappellaio e gli fece segno che era quasi ora di tornare alla loro ricerca.

Jack invece, si avvicinò alla prua della nave e iniziò a gesticolare per farsi vedere da Willy Wonka che si trovava sul carro di fronte a loro. Il cioccolataio, però, era troppo impegnato a lanciare i suoi cioccolatini per accorgersi del pirata.

« Ehi! Ehi tu! » iniziò a bisbigliare Jack, ma niente, Willy non sentiva « MANGIA CIOCCOLATO DA STRAPAZZO è DA MEZZ’ORA CHE TI STO CHIAMANDO, TI VUOI VOLTARE??? »

Al che, non solo Willy si voltò, ma l’attenzione della maggior parte delle persone che seguivano il corteo venne richiamata da quell’urlo.

Lo stesso pirata rimase alcuni secondi con le braccia ancora alzate, a dondolarsi sulle gambe e con gli occhi spalancati ad osservare la folla.

« Viva Jack il miglior pirata del mondo! » presero ad esultare alcuni bambini.

« Jack sei sempre il migliore! » urlavano invece alcune ragazze. Lucia le fulminò con lo sguardo.

« Grazie! Siete fantastici! » commentò Jack che riassunse subito la sua aria scanzonata. Lucia lo raggiunse sulla prua della nave e si occupò lei di avvisare Willy.

« Per la serie: non facciamoci notare, eh? » sussurrò poi con rimprovero a Jack.

« Se non avessimo voluto farci notare non avremmo nemmeno partecipato alla sfilata! » la rimbeccò lui.

 

Finalmente, i carri svoltarono nella piazza da dove erano partiti.

Ad uno ad uno si sistemarono ai lati della piazza per lasciare libera la visuale verso il palco dove si sarebbero tenute le premiazioni.

« È il momento! » esclamò Lucia.

Saltò giù dal carro e Jack fece la stessa cosa, così come Willy e il Cappellaio. Qualcuno se ne accorse, con tutta la gente che c’era risultava praticamente impossibile che non li notasse nessuno, ma chi li vide inizialmente non ci fece molto caso, probabilmente pensarono che le tre “maschere” avrebbero assistito alle premiazioni giù dai carri.

Si ritrovarono in mezzo alla folla e stavano per andarsene, quando alcune ragazze li fermarono:

« Jack! Sei stupendo! »

« Ah beh, grazie! Meno male che qualcuno se ne accorge! » rispose lui gongolando.

« Ma guardateli, assomigliano paurosamente tutti e tre a Johnny Depp! »

« Cappellaio! Non ti sei esibito nella deliranza! Ce lo fai un balletto adesso? »

« Mi dispiace! » li interruppe Lucia « Ma abbiamo molta fretta! Come personaggi dei carri dobbiamo essere dietro al palco durante le premiazioni, non possiamo fermarci qui ora, casomai dopo se ci incontriamo potete chiedergli tutto quello che volete! » mise su così una scusa dell’ultimo secondo. Non poteva rischiare che venissero scoperti.

« Ma tu chi sei? Non mi pare che in nessuna delle loro storie ci fosse un personaggio che ti assomiglia! » le disse una ragazza guardandola male.

« Appunto, e poi lascia che decidano loro cosa fare! » la rimbeccò un’altra.

Lucia stava perdendo la pazienza, ma per fortuna intervenne il Cappellaio con una scusa alquanto… insolita:

« Oh, ma cos’è quello? »

« Che cosa? »

« Ma sì, non avete visto anche voi? »

« Ma cosa? » insistette una delle ragazze.

« Un corvo appollaiato su una scrivania. Là! » indicò con un dito e le ragazze, prese dal gesto, si voltarono in quella direzione.

Willy, il Cappellaio e Lucia (che tirò per una manica della camicia Jack) corsero nella prima via laterale per sparire il prima possibile dalla circolazione.

« Perché mi hai portato via? Quelle ragazze mi adoravano! » reclamò il pirata non appena smisero di correre.

« Sì, ma se fossimo rimasti lì non ci avrebbero più lasciati andare, e non eri tu quello che aveva fretta di tornare alla sua bottiglia di rum? »

« Più precisamente alla mia Perla Nera, comprendi? » ribatté lui.

« Sì, sì, comprendo… »

« Noto dell’ironia nel tuo tono di voce. »

« Io? Ma quando mai! E comunque mi infastidiva il modo in cui ti guardavano! »

Jack la guardò stranito e non rispose.

« Riprenditi il tuo cappello! » disse poi lei levandoselo dalla testa e porgendolo al pirata con rabbia.

« C’è una cosa però che non capisco: come mai ci dicono tutti che assomigliamo a un certo Tohnny Depp? » domandò Willy.

« Johnny Depp, Willy! Si chiama Johnny! » spiegò scandalizzata la ragazza « Johnny è un attore stupendo che nei film recita i vostri ruoli! »

« Credo di non capire… » fece il Cappellaio.

« In pratica, quando raccontano le vostre storie, si veste come voi e finge di essere voi. »

« Roba da matti… » commentò ancora il Cappellaio Matto.

Lucia lo guardò divertita.

« Per questo vi dicono che gli assomigliate, perché siete proprio uguali a lui! » spiegò ancora lei gongolando.

« Al massimo è lui che assomiglia a noi! » fece Jack irritato.

« Giusto! Se lui si veste e si comporta come noi non siamo noi ad assomigliare a lui, ma lui ad assomigliare a noi! » spiegò il Cappellaio mentre Willy annuiva vigorosamente.

« In effetti, questa volta devo darvi ragione. Il vostro ragionamento no fa una piega anche se… va beh, lasciamo stare. » tagliò corto Lucia, consapevole del fatto che qualunque cosa avesse detto in quella circostanza, quei tre le avrebbero comunque dimostrato che i personaggi originali erano… loro! E non Johnny Depp.

« Comunque, ricapitoliamo. Spiegatemi ancora cos’è successo appena prima di sparire dai vostri mondi e ritrovarvi qui. »

« Io stavo assaggiando una mia nuova creazione, che aspettava solo di essere testata da me per poi essere lanciata sul mercato, e ad un tratto la cioccolata si è illuminata e sono scomparso dal mio mondo per… »

« Cadere direttamente in testa a me. Questo lo sappiamo! » lo interruppe il pirata « Io stavo bevendo una bottiglia di rum, ad un tratto è diventata tutta luminosa e accecante. Poi mi sono ritrovato qui. »

« Scusate e prima avete tralasciato di dirmi la storia della luce accecante? » li rimproverò la ragazza.

Loro alzarono le spalle.

« E non fate così! Alzare le spalle non è una risposta, potrebbe essere un indizio importante! » li rimproverò come se fossero dei bambini.

« E tu? » domandò poi al Cappellaio.

« Io stavo risalendo lungo la tana del coniglio, e qualcosa mi ha improvvisamente risucchiato in superficie. Ma niente luci strane. »

« Ok. Quindi è come se l’arrivo di Jack e Willy fosse stato veicolato da un oggetto e il tuo da un luogo. »

I tre la guardavano in silenzio.

Lei sospirò, senza capirci più nulla – ma perché, fino a questo momento si era forse illusa di averci capito qualcosa? – e tirò fuori dalla borsa la bussola di Jack.

Il pirata sussultò nel rivedere la sua adorata bussola, ma non disse né fece nulla, per paura che quella matta decidesse di distruggere il suo tesoro. (No, tranquilli, non si è trasformato in Gollum!!)

« Chi vuole essere il primo? Willy o il Cappellaio? »

« Scusa e io non esisto? » ribatté Jack.

« Se fai tu il primo, poi te ne vai con la bussola e loro come fanno? »

« Faccio io la prima cavia. » s’intromise Willy, stanco del continuo battibeccare.

La ragazza annuì e gli passò la bussola mentre al pirata tremavano le gambe nel vedere quell’oggetto passare con tanta facilità dalle mani di uno a quelle dell’altro.

« Cosa devo fare? » chiese.

« Il tuo più grande desiderio in questo momento deve essere quello di tornare nel tuo mondo e nella tua fabbrica. Non farti distrarre da altri possibili desideri, concentrati! »

Willy si concentrò, ed aprì la bussola. L’ago parve come impazzito per alcuni secondi, durante i quali i quattro rimasero col fiato sospeso a fissare la bussola e ad attendere. Finalmente si stabilizzò e indicò l’est.

« Si è fermato! » escalmò il Cappellaio.

« Brillante deduzione! » lo prese in giro Jack.

« Coraggio, andiamo! » esclamò Lucia.

« Agli ordini Capitano! » fece Willy tutto agitato.

« Ehi, qui il Capitano sono io! »

Nessuno fece però caso al pirata che, come al suo solito, reclamava per il mancato riconoscimento della sua autorità.

 

Camminarono a lungo, per più di mezz’ora. Willy davanti che fissava la bussola come se fosse l’unica cosa che esistesse sul pianeta, Jack di fianco a lui, in pena per la sua amata bussola, che avanzava dondolando come se stesse camminando sul ponte della Perla Nera durante una tempesta e il Cappellaio Matto, che saltellava spensierato al loro fianco come se niente fosse.

Lucia si fermò un attimo ad osservarli. Possibile che stesse succedendo tutto davvero? Possibile che quei tre fossero capitati proprio nel suo paese di fronte a lei?

I suoi pensieri vennero presto interrotti dalla voce di Willy Wonka che si agitava come se l’avesse punto un’ape:

« Una cioccolateria! Guardate, è stupenda! »

Lucia guardò la vetrina del negozio:

« Certo, è stupenda! Ma sono sicura che la tua fabbrica di cioccolato sia tutta un’altra cosa! »

« Su questo non ci sono dubbi! Io non mi limito a semplice cioccolato al latte o con nocciole, i miei dolci sono tutta un’altra cosa! »

« Non l’avevo notato! » fece Jack ironico.

Lucia lo guardò e sorrise, era proprio come se l’era sempre immaginato. Con tutto quello che era accaduto quel pomeriggio, e le cose incredibili a cui aveva assistito, non si era ancora resa conto della fortuna che aveva avuto nel conoscere i suoi personaggi preferiti e se ne stava accorgendo solo adesso, ora che a quanto pare erano vicini a trovare il modo per farli tornare nei loro mondi.

Poi però, un’idea che le balenò nella testa la riportò alla realtà.

« Scusa Willy, ma il tuo desiderio è di tornare a casa o di entrare in una cioccolateria del mio mondo? Perché la bussola ci ha portati qui? »

« Ti assicuro che ho desiderato di tornare a casa, nient’altro! »

« Poiché la bussola indica questo posto, probabilmente significa che il passaggio per tornare nel suo mondo si trova là dentro. Sempre se esiste un passaggio… » fece Jack.

Il Cappellaio e Willy sgranarono gli occhi e lo fissarono come se avessero di fronte a loro un alieno.

« Jack, ma cosa dici! Se siete arrivati fin qui c’è di sicuro anche un modo per farvi tornare indietro! » lo rimproverò la ragazza, anche se non era più del tutto sicura di volere che quei tre facessero ritorno nei loro mondi.

« Dico così perché effettivamente tutta questa storia è una cosa impossibile! »

« Non voglio sentire certi ragionamenti da uno che è stato nello Scrigno di Davy Jones e ne ha viste di tutti i colori! »

« Come fai a sapere dello Scrigno? »

« Io conosco le vostre storie, così come moltissime altre persone qui nel mio mondo! Siete molto conosciuti, e dovreste esservene accorti da come vi hanno trattato durante la sfilata! E ora basta buttarsi giù di morale Jack! Non è da te! »

« E poi ricorda » intervenne il Cappellaio « Che una cosa è impossibile solo se pensi che lo sia! »

Jack lo guardò male, ma non replicò e il Cappellaio, in risposta, scoppiò a ridere:

« Che differenza c’è tra un corvo e una scrivania? »

« Che? » domandò Jack strabuzzando gli occhi.

« Sai spiegarmi che differenza c’è tra un corvo e una scrivania? »

« La scrivania, quando mi dai fastidio, posso rompertela in testa e farti male… se ti dessi in testa un corvo invece non ti faresti nemmeno un bernoccolo! »

Lucia scoppiò a ridere, notando la faccia assorta del Cappellaio che poi commentò:

« Non avevo mai pensato a una soluzione del genere… anche se forse non è quella più adatta è comunque da prendere in considerazione! » e scoppiò a ridere.

Il pirata guardò il Cappellaio e Lucia che ridevano a crepapelle:

« Voi due siete completamente matti! » esclamò facendosi scappare un sorrisino.

« Ma senti un po’ chi parla! Mi pare che fossi tu quello che, quando Beckett gli ha dato del matto, ha risposto: ringraziando il cielo, perché se no ci provavo col cavolo! » fece Lucia citando una frase del pirata che l’aveva sempre fatta ridere.

« Ehm, scusate se interrompo questa scenetta da… manicomio. Ora che abbiamo stabilito che siete tutti matti, credo di essere vicino a ciò che mi riporterà a casa, quindi se non vi spiace… » li interruppe Willy.

« Oh, giusto! Scusa, ci siamo un attimo distratti! Allora, entriamo? »

Detto fatto, due secondi dopo erano all’interno della cioccolateria.

Si misero a girare per il negozio, dividendosi tra i vari scaffali. Dopo qualche minuto, Lucia si sentì chiamare: era Linda, la ragazza che lavorava lì dentro come commessa.

« Ehi, Lucia! »

Lei si voltò e la salutò. La conosceva abbastanza bene, poiché la cioccolateria era forse il negozio del paese che Lucia frequentava maggiormente.

« Ma chi sono quei tre? »

« Oh, beh… sono miei amici! »

« Non pensavo che avessi amici che assomigliano così tanto a Johnny Depp! »

« Eh, sai com’è… col trucco oggi si può tutto! »

« Però hai avuto una bella idea a portare qui Willy Wonka! Posso fare una foto con lui? Così la appendo in negozio! Pensa, nella mia cioccolateria avrò una foto di me e Willy Wonka! E gli assomiglia così tanto che scommetto che tutti penseranno che sia davvero Johnny Depp! »

« Oh, certo, non penso ci siano problemi! Ehi Willy! »

« Willy? Scusa ma qual è il suo vero nome? »

« Beh, sai com’è… si sono calati così tanto nei ruoli che non vogliono che li chiamo coi loro veri nomi… Mi hanno fatto promettere che fino a che non sarà finito il carnevale mi sarei tolta dalla testa i loro nomi… » mentì Lucia. Non sapeva più che pesci pigliare, e sperava di continuare ad avere abbastanza fantasia da inventare scuse plausibili di fronte alle domande della ragazza.

Per tagliare corto, Lucia andò a recuperare Willy, che era talmente impegnato a osservare i vari prodotti da non accorgersi che la ragazza lo stava chiamando.

« Willy, c’è Linda, la commessa del negozio, che ci terrebbe a fare una foto con te, ti va? »

« Sono un po’ impegnato in questo momento! »

« Dai, continuiamo la ricerca non appena avrai fatto la foto con lei! »

Lui sbuffò, e si diresse con Lucia verso la cassa dove Linda aspettava impaziente.

« Allora, dov’è la mia ammiratrice? » esclamò.

« Sono io signor Wonka! » balbettò lei, come se si trovasse di fronte al vero Willy Wonka e, in effetti, era proprio così, ma lei non poteva saperlo.

« Chiamatemi semplicemente Willy! »

Linda quasi svenne a quelle parole.

« Mi ha detto Lucia che vorreste una foto con me. »

Lei annuì col capo e Willy girò dietro il bancone del negozio, le andò di fianco e le mise un braccio attorno alle spalle. Lucia prese la macchina foto che le stava porgendo Linda e dopo essersi allontanata di qualche passo scattò.

« Fatta! » esclamò « Ah, Linda, se hai il cavo per collegare la digitale al computer puoi far stampare la foto e Willy ti fa anche l’autografo! »

« Davvero? Sarebbe fantastico! »

Willy si avvicinò a Lucia, e mentre la commessa trafficava con cavi e computer, le bisbigliò:

« Io non ho tempo da perdere! »

« Nemmeno io ne avevo, eppure ho passato il pomeriggio a cercare di aiutarvi! Dai è una ragazza simpatica… »

« E va bene, ma solo perché lavora in una cioccolateria! »

« Ecco fatto, ho stampato la foto! » disse poi la commessa porgendola a Willy.

« Bene, allora ti chiami Linda, giusto? » lei annuì agitata e lui iniziò a scrivere. Appena ebbe finito, porse la foto alla ragazza che quasi svenne nel leggere la dedica:

 

A Linda, la cioccolataia più dolce che ci sia! Che il tuo negozio possa rendere zuccherata la vita di tante persone per molto tempo ancora! Con affetto, Willy Wonka

 

La firma terminava con un voluttuoso svolazzo, simile a un baffo di caramello sulla torta di compleanno.

« Grazie! Grazie mille! » esclamò la ragazza quasi senza parole.

« La appenderò qui sopra la cassa così tutti vedranno che ho fatto la foto con Willy Wonka! »

Lui sorrise.

« Beh, col sosia… » aggiunse lei.

« Sosia? Ma io non sono il sosia! » reclamò lui offeso.

« Ah giusto! Lucia mi aveva detto che dovevo comportarmi come se tu fossi il vero Willy Wonka, scusa! »

Lucia, che era poco distante da loro, si accorse che il cioccolataio si stava mettendo nelle grane e lo raggiunse:

« Scusa Linda, ma avrei bisogno di Willy per un consulto su un tipo di cioccolato, ti spiace se te lo porto via un attimo? » quindi spinse Willy dietro a uno scaffale del negozio.

« La finisci di metterti nei pasticci? Lo sai che per gli altri tu indossi una maschera di carnevale, cerca di non farti scoprire o ti prenderanno per matto! » lo rimproverò.

« Se tu non mi avessi costretto a fare la foto… »

« Va bene, va bene, ora è colpa mia! »

« Ehi, credo che quella commessa abbia un debole per te! » lo prese in giro Jack avvicinandosi.

« Abbiamo visto come ti guardava, sì sì! » fece poi il Cappellaio ridacchiando.

« Non è vero, smettetela di prendere in giro! » reclamò Willy, che era rimasto di sasso.

« Dai, apri quella bussola e vediamo se ci indica qualcosa. » tagliò corto Lucia, ci mancava solo che ora iniziassero anche a prendersi in giro tra di loro.

Willy aprì la bussola indispettito, mentre gli altri due se la ridevano, e l’ago indicò ancora verso est.

Continuando a fissare la bussola, i quattro iniziarono a camminare, finché Willy non si bloccò di colpo. Spalancò la bocca, ma non ne uscì alcun suono.

Per fortuna si trovavano in un angolo del negozio nel quale Linda non riusciva a vederli.

« Willy cos’ hai? » gli chiese preoccupata Lucia.

« Non ci posso credere… » biascicò lui.

Gli altri tre lo guardarono senza capire.

« Cioccolato alla violetta e petali di rosa essiccati! È un’idea che non ho mai avuto nemmeno io! » esclamò scandalizzato.

« E pare che la bussola indichi proprio quello! » puntualizzò Jack.

« Ma cosa stavi desiderando?! Di tornare a casa o di scoprire un nuovo dolce a cui tu non avevi mai pensato? » lo rimproverò esasperata la ragazza mettendosi le mani nei capelli. La situazione si faceva sempre più assurda.

Nel frattempo arrivò Linda, con alcune tavolette di cioccolata da sistemare in uno scaffale lì vicino. Notando le facce di quei quattro non poté fare a meno di chiedere se andasse tutto bene.

« Quel… quel… cioccolato… io… È UNO SCANDALO! » balbettò Willy.

« Lui voleva dire » si intromise Lucia notando la faccia spiazzata della commessa « che non ha mai assaggiato del cioccolato alla violetta e petali di rosa! Strano per uno che si crede Willy Wonka, non ti pare? »

Linda scoppiò a ridere.

« Il cioccolato si è illuminato! » urlò il Cappellaio indicando la barretta di cioccolata che tanto aveva scandalizzato Willy.

« Cos’ ha fatto scusa? » chiese Linda.

« Oh, niente, sai com’è al Cappellaio piacciono le rime! » si affrettò a dire Lucia « Beh, ora noi dovremmo proprio andare, prendiamo la cioccolata alla violetta, così Willy può assaggiarla, e poi questi! » disse di corsa Lucia prendendo un altro pacchetto di cioccolatini « Quanto ti devo? »

« Oh niente, oggi per voi offre la casa! Dopo la foto e l’autografo di Willy è il minimo! »

« Grazie mille Linda! Sei davvero molto gentile! Ci vediamo presto! Ciao! » Lucia si avviò in fretta verso l’uscita seguita dal Cappellaio.

« Oh sì, ci vediamo presto! Mi dovrai assolutamente spiegare i segreti del tuo cioccolato! » disse Willy ancora in trance.

« C’è il segreto professionale, ma per Willy Wonka posso fare un’eccezione! » gli rispose Linda.

« Bene, mio caro cioccolatomane, credo proprio che ora dobbiamo andare… Lucia è già fuori! » esclamò Jack tirando Willy per un braccio.

« A presto signorina! Ricorderete questo come il giorno in cui avete quasi fatto sciogliere il cioccolataio Willy Wonka! » aggiunse poi il pirata, tanto per non uscire di scena senza averne detta una delle sue.

 

 

 

Ed eccoci alla fine del secondo capitolo! Spero che vi sia piaciuto!

Ringrazio di cuore tutte le persone che hanno letto il primo capitolo (che sono state più di quelle che mi sarei aspettata!) e ringrazio anche Anonimo9987465, just my immagination, kia_94, _irecullen_ e __sakura___ per aver aggiunto la mia storia tra le seguite!

Ora passiamo alle recensioni!!

 

giusty54: Grazie per i complimenti! La tua recensione mi ha resa davvero felice e sono contenta di essere riuscita a farti ridere!! E, cosa dici? Sweeney Todd?! Ehm… sì… no… insomma… coff coff… come… cosa… ok, non dico niente altrimenti mi autospoilerizzo, no? E autospoilerizzarmi è un mio brutto vizio, sìsì… comunque penso che si sia capito ormai no?? Eh… beh, chi leggerà vedrà! (perdonami, odio essere così cattiva ma mi conosco, se dico qualcosa poi finisce che racconto tutto!!) Spero che leggerai anche questo capitolo! A presto!!

 

kia_94: Ciaooo! Grazie! Sono contenta che la storia ti sia piaciuta! Spero che continuerai a seguirla e che mi farai sapere ancora cosa ne pensi! E’ importante per me (così come per qualunque altro autore credo!! J) Beh, spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo! A presto!!

   
 
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