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Autore: PikkolaCullen    10/05/2010    4 recensioni
Un Edward Umano alle prese con una dolce vampira di nome Bella. "Ma sapevo che qualcosa in lei era diverso, non mi guardava più con quell'odio che le faceva luccichare gli occhi come la prima volta che ci eravamo visti. Adesso mi guardava con uno sguardo strano come se avesse paura oppure si stesse trattenendo, rimasi incantato da come muoveva compulsivamente le mani nei capelli segno del suo nervosismo, o come catturava il suo labbro inferiore fra i denti così forte che, per un mometo, ebbi paura che se avesse continuato così se lo sarebbe fatto a sangue. Forse la mia compagna di banco intercetto il mio sguardo e mi parlo per allegerire la densione < Ciao tu devi essere Edward piacere, e scusa se l'altra settimana non mi sono presentata a modo, io sono Bella, Bella Cullen > e mi sorrise timidamente, sapevo che d'ora in avanti non avrei più potuto ignorarla"
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angelo Splendente

< ѕтяαиι ¢σмρσятαмєитι >

 

Pdv Edward

 

Appena arrivammo davanti alla porta dell’aula di Biologia, sentii dentro di me come una scossa, mi sentivo strano come se stesse per succedere qualcosa..

Entrai parlando con Mike e Angela, di una gita che volevano organizzare la settimana prossima.

Angela, si andò subito a sedere al suo tavolo da laboratorio, mentre Mike rimase affianco a me.

< Professor Molina, lui è Edward Swan il nuovo > disse ad un uomo di mezz’età che stava con la testa dentro ad un armadietto grigio.

Al richiamo di Mike il prof preso di sorpresa sussultò e sbatté la testa contro uno dei ripiani interni.

Tutta la classe si mise a ridere della goffaggine del prof. Tutta la classe rideva tranne Lei.

La notai subito in mezzo agli altri, lei rimaneva li immobile con lo sguardo fisso fuori la finestra, le mani strette a pugno sul banco, la schiena dritta.

Sembrava una statua, sembrava perfino che non respirasse.

Poi mi distrassi dalla sua contemplazione girandomi verso il professore che si era alzato da dentro l’armadietto.

< Allora benvenuto fra noi Swan > mi disse dandomi la mano.

< Grazie professore > gli dissi mentre gli stringevo la mano

< Allora visto che sei nuovo e non ci sono tanti posti ti devi sedere con la Signorina Cullen, se per lei non è un problema > mi chiese

Io sorrisi, non mi sarebbe dispiaciuto di certo.

< Che culo appena arrivato e già potrà parlarci > il sussurrò di Mike mi arrivò alle orecchie, e sorrisi ancora di più, già avrei fatto meglio di lui.

< Questo è il libro > mi disse il prof passandomi un tomo enorme di Biologia

< Per oggi si limiti solo ad ascoltare e poi vedremo > continuò

Così io e Mike ci dirigemmo hai nostri posti, ma 3 cose successero che neanche io seppi spiegare.

Mike prima di sedersi mi diete una pacca sulla spalla, quel gesto inaspettato mi fece spostare sotto la ventola dell’aria calda, e in un istante Isabella Swan si irrigidì ancora di più e si portò una mano a coprire la bocca e il naso, e poi si girò lentamente verso di me, che stavo per sedermi affianco a lei.

Mi inchiodò con il suo sguardo nero come l’onice.

“Ma non aveva gli occhi ambrati?” mi domandai

Isabella si girò di scatto verso la finestra, senza degnarmi più di uno sguardo.

Io invece rimanevo lì sulla sedia, fermo, non riuscivo a fare più niente se non respirare.

Guardai di nuovo verso di lei, e la vidi mentre teneva la mano stretta a pugno, era così stretta che le nocche sbiancarono ancora di più.

Aveva tutti i muscoli contratti. Nell’altra mano aveva un po’ di schegge di legno, che veramente non saprei dirvi da dove le avesse prese.

Cercavo di seguire quello che il professore stava dicendo, ma i miei occhi andavano sempre verso di lei, come se fossero attratti da una calamita.

Non mi spiegavo il suo comportamento, neanche la conoscevo.

Poi ad un certo punto Isabella si mise una mano in tasca e ne estrasse un cellulare di ultimo modello.

Le sue dita composero velocemente e frettolosamente un messaggio.

L’aveva fatto troppo velocemente, nessuno avrebbe potuto scrivere così velocemente.

Forse si sentii il mio sguardo addosso, perché si girò di scatto verso di me i suoi occhi erano dei grandi pozzi neri, dove poter affogare.

No riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi, era come se ne fossi ipnotizzato, anche se cercavo in tutti i modi di distrarmi da lei per non sembrare un maniaco, non ci riuscivo.

Quegli occhi neri, avevano una scintilla dentro, strana, unica, inquietante.

Poi lei distolse lo sguardo, e come una molla mi girai ti riflesso anch’io.

Iniziai a respirare in un modo un po’ affannoso, e mi portai una mano sul petto, dove il mio cuore batteva furiosamente.

Isabella invece si riportò una mano sul naso e sull’altra invece ci appoggiò la tesa, come per sorreggerla.

Una bussare abbastanza forte fece girare tutta la classe verso la porta.

< Avanti > rispose il professore un po’ scocciato dall’intrusione

Subito entrò in classe, l’ultima persona che tutti potevano immaginare.

< Mi scusi professore ma potrebbe gentilmente fa uscire mia sorella, dovrebbe venire con me, i nostri genitori si trovano in presidenza, e servirebbe anche la presenza di Isabella > disse Jasper il ragazzo biondo

< Signor Hale, è veramente necessario? > chiese il professore

Il ragazzo biondo annui con il capo, facendo ondeggiare i suoi capelli mossi e biondi.

< Ok > si arrese in un sospiro il professore < Signorina Cullen, può anche andare con suo fratello > disse

Isabella raccattò velocemente le sue cose e cammino velocemente verso il fratello.

Mentre aspettavano che il professore desse il foglietto con la giustifica a Isabella, Jasper gli prese la mano e intrecciò le dita con le sue. In un gesto molto intimo.

Le stesse emozioni che avevo provato in mensa con l’altro fratello, mi investirono ancora, e ancora come a mensa Jasper si girò verso di me, restammo a fissarci per un secondo che sembrò un’eternità.

Attirò di più Isabella verso di lei, e lei ci si appoggiò completamente avevano una strana affinità fra di loro.

Jasper poi gli presa la cartella, che Isabella aveva appoggiata su una spalla, lei lo guardò confusa, forse dal suo gesto ma lui gli sorrise dolcemente.

< Arrivederci Professor Molina > disse Jasper rivolgendo di nuovo la sua attenzione alla cattedra e fece un piccolo inchino con la testa.

< Si Arrivederci > disse Isabella con un sussurrò e poi uscirono velocemente dalla classe.

Durante il resto della lezione rimasi impalato a guardare la porta chiusa.

Se mi chiedessero il perché, io non saprei come rispondere...

Forse ero solo dispiaciuto dal suo comportamento, si era comporta in maniera così fredda, cinica.

Non mi sembrava così a mensa.

Forse gli era successo qualcosa.

Forse non era colpa mia.

Forse stava male già da prima, e poi si è sentita definitivamente male

Oppure aveva litigato con uno dei suoi fratelli.

Oppure uno dei soliti problemi da ragazze, si era rotto un tacco, oppure non poteva andare a fare shopping perché i genitori gli hanno tolto tutti i soldi.

Forse…

“Sese sogna Swan, sogna che non sia per colpa tua” pensai

Ma io non gli avevo fatto niente, e poi non c’è l’aveva con me...

“No guarda stava guardando male quello dietro di te”

Ok stava guardando male me...

Ma ancora non capivo il perché...

Mi accorsi che la lezione era finita solo quando Mike mi picchietto sulla spalle.

< Edward adesso che lezione hai? > mi chiese gentilmente

Mi guardai intorno spaesato e poi presi l’orario delle lezioni dallo zaino

< Educazione fisica > gli dissi con voce roca, così tossì per farmela schiarire.

< Allora adiamo, abbiamo la stessa lezione >

Così mi alzai e seguii Mike per i corridoi.

                                            §  

La lezione di ginnastica passò molto velocemente, come prima lezione il coach Clapp non mi fece fare lezione, ma a parole sue...

< Devi imparare cosa devi fare nelle mie lezioni >

Mi diede una tuta che non indossai naturalmente.

Rimasi seduto sugli spalti a guardare gli altri allenarsi e giocare a pallavolo.

Molte volte Ben, Mike o Angela quando non era il loro turno, si venivano a sedere accanto a me per chiacchierare un po’.

Secondo me lo facevano solo per non farmi annoiare, e apprezzai questo loro gesto.

Appena suonò la campanella fui uno dei primi a uscire dalla palestra, non vedevo l’ora di tornare a casa, questa giornata era stata pessima.

Andai verso la segreteria per consegnare i moduli che avevo fatto firmare dai professori, ma mi immobilizzai all’entrata, perché non la scena che si presentò hai miei occhi non mi piacque proprio.

Isabella Cullen era in piedi davanti alla scrivani di Gaspard e parlavano animatamente.

La cosa che più mi sconvolse furono i loro gesti, lei gli accarezzava il viso dolcemente e alle volte gli portava dei suoi capelli dietro le orecchie,mentre Gaspard la aveva le sue mani sui suoi fianchi.

Parlottavano ma capii solo poco della loro conversazione.

< Dai Gas, non vuoi fare questo piccolo favorino alla tua Bella? > gli chiese Isabella

< Isa lo sai che se potessi te lo farei, ma non posso spostare la tua ora di Biologia, mi dispiace >

Voleva andarsene da Biologia?

Quindi ero davvero io il problema...

Non mi piaceva.

Che cosa gli avevo fatto di tanto male, ancora non riuscivo a capire.

Decisi di far sentire a loro la mia presenza.

Aprii di scatto la porta trasparente, e poi la feci chiudere in un botto.

Isabella si irrigidì, e portò le sue mani lungo i fianci, con le mani strette a pugno.

E si girò a guardarmi con ancora quello sguardo nero.

< Non fa niente Gaspard, devo solo resistere > disse e uscii dalla segreteria.

Mi vennero i brividi.

Ma non per le parole che aveva detto, ma più che altro come le aveva dette.

Era stata fredda, dura.

E poi la parte “Devo solo resistere” me le aveva detto proprio vicino l’orecchio, visto che era uscita quasi subito.

Mi girai verso Gaspard che adesso, aveva le guance rosse per l’imbarazzo, e si passava le mani fra i capelli nervosamente.

< Emhh oh ciao Edward c-come è andato il tuo-o primo giorno di scuola? > mi chiese balbettando mentre si andava a sedere dietro la scrivania.

< Bene > mentii

< Mi fa piacere > mi disse sorridendo ma ancora con la faccia rossa.

Chissà cosa stava pensando su Isabella, di certo non dei pensieri molto casti.

E a quella possibilità mi irrigidii improvvisamente.

< Questo è il modulo firmato, adesso devo andare > gi dissi duro, mentre gli passavo il foglio.

< Certo, ci vediamo > disse semplicemente, forse sorpreso dal mio tono di voce.

Uscii dalla segreteria molto velocemente, sembrava che stessi correndo.

Fuori dall’edificio assistetti ad una scena stranissima.

I fratelli Cullen, erano sul marciapiede, ed erano divisi a coppie.

Rosalie e Emmett davanti, e poi Alice e Jasper dietro, l’unica che mancava all’appello era Isabella.

La cosa più strana era che quando iniziarono a camminare per arrivare credo alle loro auto, tutto il parcheggio di zittii e appena passavano loro i ragazzi si spostavano dalla loro traiettoria, era una scena troppo pazzesca, sembrava come se stesse passando che ne so io il presidente, oppure la regina.

Arrivarono davanti alla Jeep che avevo vista quella mattina, dove era appesa la targhetta con il loro cognome.

Woow allora erano veramente molto importanti.

Ma il massimo si ebbe quando entrò in scena Isabella.

Nessuno parlava ma tutti la guardavano, chi con malizia chi con invidia.

Tutti i ragazzi la squadravano dalla testa hai piedi.

E solo in quel momento mi accorsi di come era vestita.

Aveva un top senza maniche blu metallizzato, che sembra di pelle, e le fasciava il busto molto sensualmente. Aveva dei pantaloni neri molto stretti e hai piedi un paio di scarpe con il tacco sempre nere, a poi portava una borsa appena al braccio sul blu-verde.

Camminava decisa per il parcheggio, si sentiva solo il rumore dei suoi tacchi.

Arrivò vicino hai suoi fratelli, ma invece che salire con loro sulla jeep salì sulla decappottabile nera.

Mentre faceva manovra, i nostri sguardi si incrociarono di nuovo.

Ed eccola di nuovo quella calamità che non gli faceva spostare lo sguardo da lei.

Fino a quando lei non si voltò e sgommando uscii dal parcheggio, seguita dai suoi fratelli.

Il parcheggio all’improvviso si rianimò. I ragazzi parlavano, ridevano, passeggiavano. Si scambiavano libri, ipod.

Era come se con su tutto il parcheggio ci fosse stata una magia che poi con l’uscita dei Cullen era scomparsa.

< Ehi Ed > mi sentii chiamare da Mike

< Ehi.. > gli risposi debolmente

< Hai visto i Cullen? > mi chiese

< Già e anche la reazione di tutti i ragazzi del parcheggio > gli risposi

< Eheheh ormai ci siamo abituati a fare così > disse ridendo

< Vabbé io devo andare ci vediamo domani > gli dissi dandogli una pacca sulla spalla, e mi incamminai verso la mia Volvo.

Ci salii e mi avviai verso casa di Charlie, con solo un pensiero in testa.

Chi è Isabella Cullen?

 

 

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Salve a tutti ^^

Ho postato subitissimo avete visto?!
Buahahhaha lo so, lo so questo capitolo è lunghissimo, ma mentre scrivevo mi venivano sempre in mente altre parole e parole...

Più che altro volevo che le emozioni e i pensieri di Edward quando vede Bella si sentissero, che sembrassero reali, spero si successo questo >.<

Poi passiamo alle belle notizie (Credo) ho deciso di non cancellare la storia Olèèèèè...

Cioè per adesso no, ma se in futuro non mi venissero idee oppure non piacesse a nessuno, lo farei u.u

Qui ci sono i vestiti ---> Vestiti Bella

 

Adesso i ringraziamenti

 

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E chi fra quelle da ricordare

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Rispondo alle recensioni…

 

pinadeipinozzi: Ciaoo!!

Hai visto per adesso non la cancello la storia ^^

Beh non credo che la mia storia sia stupenda, anzi fa veramente pena >.<

Comunque mi fa piacere che ti piaccia…

** Veramente ti è piaciuto il pezzo di Emm e Bella?! E’ un  po’ stupido però…

Per adesso non ho scritto niente, ma mi rimetterò in riga presto te lo giuro…

Alla prossima..

< Baci < Bacini < Bacetti

 

Sara_Twilighters: Ciaoo!!

Beh prima di tutto Benvenuta ^^

Mi fa piacere che la storia ti piaccia, e poi non è mai troppo tardi per recensire..

Ahh non ti do torto anche adesso io sono ancora dubbiosa sulla storia veramente >.<

Beh si Emmett è comunque il fratello, come già nella storia originale è protettivo con Bella, e qui lo è ancora di più perché è la sorella… Anche se…

Hihihi per adesso non posso dirti niente di quello che succederà, ti posso dire che per adesso sembra uguale la storia, ma si evolverà in maniera u po’ diversa, ad iniziare dalla nascita di Bella e la sua trasformazione..

Alla prossima..

< Baci < Bacini < Bacetti

 

 

yle94 Tesorooo!!

Hihihi hai visto, non l’ho cancellata la storia!! E così io mi sono salvata la gola, e tu il carcere X°D

Mmmh secondo me è stato moolto patetico il motivo del baciamano di Emmett, potevo fare di meglio >//<

Hihi le riporta esattamente uguali le parole, non perché gli altri non ci sentano bene, ma perché Bella avrà dei poteri diversi dai libri originali, avrà anke più poteri..

Sero di sentirti presto..

Alla prossima..

< Baci < Bacini < Bacetti

 

 

 

Maximo: Ciaoo!!

Benvenuto/a ^^

Come hai visto la storia non l’ho cancellata >.<

E mi fa davvero piacere sapere che la leggevi già da prima..

Grazie, ma non credo di essere così brava come dite voi >//<

Comunque spero di sentirti anche questa volta… Così potrò vedere se piace o no la storia, e se hai qualche consiglio da darmi, io so qui ^^

Alla prossima

< Baci < Bacini < Bacetti

 

 

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Ci sentiamo al prossimo aggiornamento

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