Harry
Potter e la Camera del Biscione Secchione
- Capitolo 10: Il Club dei Mortal Kombattenti
–
Il giorno dopo Harry guardò istintivamente verso il
letto di Colin, che era stato escluso alla vista da delle lunghe tende,
tossicchiando per la fuliggine che Madama Chipster si
era altamente sbattuta di pulire. Il suo colpo di tosse la attirò, e subito
prese a controllargli il braccio. Le ossa erano ricresciute tutte senza
problemi, ma Harry si sentiva il braccio ancora rigido.
«Bene allora» sentenziò Madama Chipster. «Finisci la
colazione e poi puoi andartene. E mi raccomando: non usare il braccio destro»
Harry obbedì, anche se non ne capì il motivo (ohilà, che notizia), visto che il braccio gli era guarito del
tutto. Quando finì, si vestì, sempre usando solo il braccio sinistro, e si recò
da Madama Chipster per avvisarlo che usciva (non che le importasse), poi le chiese:
«Ma perché ho dovuto usare solo il braccio sinistro, se il destro mi era già
guarito?»
«Volevo vedere come ti impiccavi usando solo il braccio sinistro» sghignazzò
Madama Chipster, congedandolo con un segno della
mano. Harry si recò quindi verso la Sala Comune di Grifondoro,
in cerca di Ron e Hermione. Quando arrivò, tuttavia,
non li trovò. C’era solo qualche studente e Ginny Weasley che scribacchiava su un diario. Harry le si
avvicinò, ma poi a metà strada gli venne in mente una “genialata”.
Si avvicinò di soppiatto, affiancò la sua bocca all’orecchio di lei, e urlò con
quanto fiato aveva in corpo: «POUM!»
Ginny sobbalzò e lanciò un anatema che andò a colpire
Neville, il quale cadde pesantemente contro il vetro e finendo di sotto. Ginny fissò torva Harry che si rotolava dalle risate, finchè questi non si accorse del suo sguardo.
«Non ti preoccupare per Neville» la rassicurò Harry, fraintendendo (ma di parecchio) il suo sguardo. «Tra
poco rinascerà. Comunque, hai visto Ron e Hermione?»
Ginny non rispose. Si limitò a scuotere la testa,
diventando più rossa dei capelli.
«Vabbè, li andrò a cercare da qualche parte» disse
Harry. Poi sorrise curioso: «Che fai?»
Ginny arrossì ancora di più, tentando di nascondere
il diario, ma Harry glielo strappò di mano e fissò avido le pagine: ma, con sua
sorpresa, erano vuote. Eppure poteva giurare che fino a pochi secondi prima Ginny ci stava scrivendo sopra.
«Ma è vuoto!» osservò sapientemente Harry.
«Ma te fai i cazzi tua?» sbottò Ginny, ormai
rosso-fragolone, riprendendo a sua volta il diario e scappando nel dormitorio
delle ragazze. Harry rimase un po’ perplesso, poi si decise ad andare a cercare
Ron e Hermione. Riflettè su
cosa potessero stare facendo, ma non venendogli in mente niente, perlustrò
tutta la scuola, fatto che gli buttò tre ore, e alla fine si ritirò nella Sala
Comune, dove fu sorpreso di trovarli lì.
«Ma dov’eravate tutto il giorno?» domandò loro
«Stavamo preparando la Pozione Polisucco» bisbigliò Hermione, anticipando Ron, che rimase deluso con la bocca
aperta. «Nel bagno di Mirtilla Malcontenta»
«D’oh!» fece Harry. Quello era l’unico posto dove non aveva guardato, perché
sapeva che era il primo posto dove chiunque sarebbe andato a guardare in cerca
di malefatte (pensa un po’ che
intelligenza avanzata!)
«Avete saputo di Colin?» chiese Harry.
«Sì» rispose di nuovo Hermione, zittendo Ron. «Ho
sentito la McStrudel che lo diceva a Vitious stamattina. Poverino»
«Sì, certo» commentò Harry, non del tutto convinto. «Poverino». Trattenne un
ghigno. «Come procede la Pozione?»
«Bene» rispose Hermione. «Siamo arrivati a metà della
preparazione. Ricordati che dobbiamo chiedere a Malfoy
come ha fatto a stregare il bolide»
«Ah, non è stato lui»
Harry non avrebbe voluto dirglielo, vista la sua NOTEVOLE SIMPATIA per Draco, ma gli uscì a forza. Così gli raccontò di Bobby e
della voce.
«Quindi è stato Bobby a stregare il Bolide?» domandò Hermione.
«Sì, per salvarmi la vita, dice lui» rispose sarcastico Harry. «Che ne pensate
invece della voce?»
«Be’, secondo me…»
«AHOO, E MO M’HAI ROTTO ER CAZZO, FIGLIA BELLA!» sbottò Ron. «E FAMME RISPONDE
PURE A ME! E RISPONDE LEI, E RISPONDE LEI, M’HAI FATTO DU PALLE!»
Harry e Hermione lo fissarono a lungo, poi tornarono
a ignorarlo e a parlare per cazzi loro, cosa che fece guadagnare loro due bei
Stupefacenti.
La mattina dopo i Grifondoro
trovarono un bel annuncio in bacheca
«Hanno fondato il Club dei Mortal Kombattenti!»
esclamò un ragazzino.
RAGAZZINO: Ma ce sarai ragazzino!
KRAK-HOOM
«Il che?» domandò Harry, che ovviamente non aveva capito.
«Il Club dei Mortal Kombattenti»
scandì Ron, come se stesse parlando, cosa effettivamente vera, con un ritardato
mentalmente cerebroleso. «Praticamente, sarà una lezione per addestrarci a
combattere a duello. Visti i tempi che corrono, sarà meglio andare»
Si girò per avere conferma da Hermione, che, sebbene
fosse pensosa – come al solito – annuì. Poi però notò l’espressione assente di
Harry.
«Harry?»
Harry non rispose a lungo. Quando lo fece, disse lentamente: «Non mi è chiaro…»
«Ci insegnano a combattere a duello» sbuffò Ron, impaziente. «Che c’è da
capire?»
Si recarono così verso la Sala Grande per la colazione.
«Hermione?»
«Sì?»
«Tu hai capito?»
***
Quella sera ci sarebbe stata il primo incontro del
Club dei Mortal Kombattenti.
Gli studenti erano tutti nell’aula di Difesa contro le Arti Oscure che
aspettavano l’insegnante.
«Chissà chi sarà?» domandò Hermione eccitata (ehm, ehm…).
«Forse Vitious, ho sentito dire che era un ottimo
duellante quand’era giovane»
«Sì, e io sono Brago Braghi» commentò Ron sarcastico.
«Oh, io sono Harry Potter!» si presentò Harry. «Piacere, signor Brago Braghi»
Ma l’arrivo dell’insegnante salvò Harry dall’essere massacrato di botte.
«Avvicinatevi! Avvicinatevi! Mi vedete tutti? Mi sentite tutti?»
C’era un solo insegnante che poteva cominciare una lezione così, e vorrei poter
dire che Harry e Ron furono attraversati dallo stesso pensiero, solo che uno pensò:
Oh no, lui no, l’altro pensò: EHEHEHEHEHEHEH (lascio indovinare a voi chi è)
«Bene!» proseguì Allock. «Il professor Silente mi ha
dato il permesso di fondare questo piccolo Club dei Mortal
Kombattenti, nel caso abbiate bisogno di difendervi,
come ho dovuto fare io innumerevoli volte. Per ulteriori informazioni, chiamare
il numero verde sul retro della copertina di Stupidamente Io, e se chiamate
dalle 22 alle 2 vi risponderà la nostra personale segretaria sexy che vi
fornirà consigli su come rimorchiare inventati dal sottoscritto ste…»
«Expelliarmus!»
gridò qualcuno all’improvviso. L’incantesimo colpì in pieno petto Allock, che recitava a memoria quella che pareva essere una
pubblicità, lo scaraventò all’indietro e gli fece volare via di mano la bacchetta.
«Ah, professor Piton, eccola qui» sorrise Allock, benché Piton gli avesse
palesemente fatto il c**o. «Ha sportivamente accettato di collaborare in questa
lezione. Sì, in effetti direi che è stato molto utile mostrare ai ragazzi
l’Incantesimo di Disarmo, anche se avrei potuto bloccarlo a occhi chiusi con le
mani legate dietro la schiena, ho preferito che i ragazzi vedessero per
imparare. Ma non temete» si rivolse agli studenti, «avrete ancora il vostro
insegnante di Pozioni integro quando avrò finito»
«Ma professore» intervenne Ron. «Non pensa che le sue possibilità di vittoria
siano completamente nulle?»
«Stai tranquillo, signor Weasley» rispose Allock. «Il professor Piton sa il
fatto suo»
«Ma io non parlavo del professor Piton» ribattè Ron, ma Allock non lo
sentì. Si misero entrambi in guardia.
«Bacchette in posizione!» esclamò Allock. Entrambi si
portarono la bacchetta davanti alla faccia, a mo’ di saluto, e la
riabbassarono.
«Ora ci si inchina e si fanno due passi indietro» continuò Allock.
«Bene, al mio tre guardate cosa resterà del professor Piton»
sogghignò Allock. «Senza offesa, professor Piton»
Piton ghignò. Allock
interpretò male: «Oh bene, vedo che accetta la sfida sportivamente. Ottimo,
questo è lo spirito migliore per affrontare la disfatta. E uno, due…TRE!»
Allock eseguì una complicata manovra, formulando un
incantesimo in una lingua sconosciuta. Il ghigno di Piton
si fece più largo. Harry sospettò…
Se,
no, aspettate, Harry…sospetta? Ok, proviamo a
cambiare
Ron sospettò che Piton
avesse indugiato apposta per dimostrare l’incapacità di Allock,
perché reagì dopo poco
SBUF!
EXPELLIARMUS!
[Lascio
immaginare a voi l’esito]
«Bene, ora occorrono due volontari» propose Allock, tutto ingessato (mi domando il perché). «Potter? Weasley?
Volete venire voi?»
Harry sussultò nel sentirsi messo in mezzo, dato che era beatamente assente
alla lezione, ma quando Ron fece per muoversi Piton
intervenne: «La bacchetta di Weasley potrebbe far
scoppiare la testa – non dico cervello – di Potter Fesso anche con un blando
Incantesimo di LibraCertosa. Spediremmo quel che
resta di Potter Fesso – non che mi dispiaccia – a casa dei suoi zii in un
sacchetto per i vermi»
Ron rimase fermo dov’era, anche lui rosso-fragolone.
«Potrei proporre qualcuno dei miei?» suggerì Piton. «Malfoy, per esempio?»
Draco si arrampicò sul palco. Harry, ancora in preda
al panico perché non aveva capito cosa fare, guardava disperato Ron e Hermione, i quali però erano ancora incazzato e pensierosa.
«Paura, eh?» sghignazzò Draco dal palco.
«Giammai!» gridò Harry, salendo a sua volta sul palco.
«Bravo Harry» lo incoraggiò Allock. «Mai tirarsi
indietro. Ti do una dritta, fai esattamente quello che ho fatto io prima»
Il bello è che Harry non avrebbe potuto farlo neanche se avesse voluto, dato
che stava pensando a come disegnare correttamente Grande Puffo. Così si limitò
a copiare quello che faceva Draco, domandandosi
perché si stesse prendendo a schiaffi da solo. Ma siccome doveva essere la
procedura, Harry fece altrettanto.
Si accorse solo dopo un po’ – un bel
po’, in effetti – che lui continuava a prendersi a schiaffi da solo mentre
i Sempreverde si sganasciavano dalle risate. Perfino Piton
si tratteneva a stento dalle risate, il che è strano, visto che affiancato a
Terminator si faticherebbe a riconoscere il cyborg. Ma tornando a Harry e Draco, i due si misero in guardia e Allock
ordinò: «Al mio tre lanciate un incantesimo per Disarmare l’avversario. Solo
per Disarmarlo! Non vogliamo feriti qui!»
Senti chi parla, fece appena in tempo
a pensare Harry (per una volta
intelligentemente) quando Draco attaccò con un Incatesimo di Ostacolo: «Impedimenta!»
Harry fu colpito in pieno e scaraventato all’indietro. Si rialzò, ma
l’Incantesimo di Ostacolo gli impediva di muoversi, così puntò la bacchetta su
un troppo presto ridente Draco e urlò: «Rictusempra!»
Dapprima sembrò che l’incantesimo non avesse effetto, visto che non era la
prima volta che Draco rideva da solo per parecchi
minuti buoni. Ma quando, dopo un ora, ancora non la smetteva, fu subito chiaro
che era stato stregato. Siccome mezza classe, Allock
compreso, si era addormentati, intervenne Piton: «Finite Incantatem!»
Draco smise di ridere, borbottò: «Peccato, ci stavo
prendendo gusto», poi tornò all’attacco strillando: «Serpensortia!»
La bacchetta di Draco esplose, catapultando fuori una
vipera.
«Non muoverti, Potter Fesso» intervenne Piton. «Ci
penso io a mandarla via»
«Mi consenta, professor Piton» prese in mano la
situazione Allock. A un certo punto partì una musica
(questa musica: http://www.youtube.com/watch?v=lHBUcnIW_Oc)
e cominciò a cantare e a ballare:
«Vi undrar r ni redo att
vara med
Armarna upp nu ska ni f se
Kom igen
Vem som helst kan vara med
S rr p era ftter
Oa-a-a
Och vicka era hfter
O-la-la-la
Gr som vi
Till denna melodi»
La classe lo guardò ammutolita ed esterrefatta (per immaginarvi bene la scena vi consiglio di cliccare il link della
canzone e immaginarvi Allock nel video). Persino il
serpente si era fermato a guardarlo a occhi spalancati. Diverse maledizioni
volarono in direzione di Allock, che però era immune
ad ogni cosa. Così, decisero di TENTARE di ignorarlo. Infatti, il serpente si
volse verso Justin Finch-Flecieccie e cominciò a
sibilargli contro. Harry avanzò di qualche passo e ordinò al serpente:
«Dansa med oss
Klappa era hnder
Gr som vi gr
Ta ngra steg t vnster
Lyssna och lr
Missa inte chansen
Nu r vi hr med
Caramelldansen»
Allock, vuoi levarti dai coglioni?
Dicevo, ordinò al serpente: «Assah hisiet!» (eheh, pensavate che
lo scrivessi in italiano, eh?). Il serpente si afflosciò (brutta parola) di colpo, mentre Justin Finch-Flecieccie, ripresosi dallo shock, urlò contro Harry:
«Ma che cazzo fai? Te meno, te sfonno, t’ammazzo!» e
detto questo se ne andò piangendo. Harry rimase perplesso. Si voltò verso Piton, che lo guardava con la sua solita faccia morta, poi
puntò la bacchetta contro il serpente e borbottò: «Vipera Evanesco»
Il serpente sparì, ma la classe era immersa nel più totale silenzio. A parte Allock che continuava a ballare e cantare. Tutti fissavano
Harry, che era convinto di essere diventato un – coff coff – top model
e prese a lanciare sorrisi alla Allock, finchè Ron e Hermione, per la
salvezza dei loro compagni, non ebbero il buonsenso di trascinarlo via.
Arrivati in corridoio, però, Harry si aspettò che dicessero qualcosa, ma ciò
non accadde. Il tempo passò, e Ron e Hermione
continuava a fissarlo come due deficienti.
Ragazzi,
non dovreste dire: “Harry, sei un Rettilofono! Perché
non ce l’hai detto?” (Ricordate cos’è successo in HP 1?)
RON: Ah, era questa la fic dove dovevamo dirlo?
No guarda, è il Mai Nato la fic dove dovete dirlo
HERMIONE: Ma è impossibile. Nel Mai Nato Harry non è Mai Nato, quindi non possiamo
dire una cosa a qualcuno che non c’è…è scritto su
Storia di Hogwarts!
Hermione, te lo dico perché a te ci tengo: fottiti
HARRY: Cosa sarei io?
A parte scemo? Spiegateglielo voi
«Un Rettilofono» scandì
Ron, parlando più lentamente di una lumaca moribonda. «Sai parlare con i
serpenti»
Dopo le consuete due ore che servirono a Harry per capire, rispose: «Ah,
quello! Be’ che c’è di strano? Se non avessi detto al serpente di sgozzare Justin…»
«Ah, allora è questo che gli hai detto!» disse Ron.
«Mi hai sentito! Gli ho detto “Sgozzalo”, come hai fatto a non capire?»
«Grazie al cazzo, hai parlato nella lingua dei serpenti!»
«Ma non la conosco nemmeno! Come faccio a parlare una lingua che non conosco?»
«Harry, sono tante le cose che non conosci» intervenne Hermione.
«Ma questa è una delle più gravi. Salazar Serpeverde
era famoso perché parlava con i serpenti. Ora tutti penseranno che sei il suo
erede!»
Harry ammutolì. Intanto i tre si incamminarono verso la Sala Comune di Grifondoro.
«Ma secondo te ha capito?» chiese Ron a Hermione
«No» rispose lei.
Il giorno dopo, la notizia che Harry Potter fosse un
coglio…voglio dire Rettilofono
si sparse per tutta la scuola. Tutti continuavano a fissare di sottecchi Harry,
che evidentemente non aveva capito che tutte quelle attenzioni verso di lui non
erano niente di buono. Alla fine, su pesante insistenza di Hermione,
Harry si decise ad andare a chiedere scusa a Justin.
«Ancora?» sbottò Harry esasperato, dopo la millemillesima
volta che lei l’ebbe ripetuto. «Ma che senso ha che vado a chiedere scusa?
Tanto non mi ha capito nessuno!» (Hai
capito com’è bravo a girare la frittata?)
«Ma metti che Justin è un Rettilofono anche lui?» insistè Hermione. «Dammi retta,
vattene a fancu…voglio dire, vai a chiedere scusa,
mettici qualche oretta buona, e se ci riesci portati pure Ron!»
Harry infatti notò solo ora che Ron era sparito. Si guardò intorno, ma alla
fine, per non stregare – correzione –
TENTARE di stregare Hermione, si incamminò. Come al
solito setacciò tutto il castello, ma non lo trovò da nessuna parte. All’improvviso,
la udì di nuovo:
Sangue…sento odore di sangue…vieni…vieni
da me…passa al Lato Oscuro della Forza…compra
uno dei nuovi decoder Sky…guarda questo fantastico
coltello Miracle Blade…tutto
questo da me…ma solo se vieni…
Harry si fermò di botto. Era una pubblicità? O qualcosa di molto più sinistro e
spettrale?
Decise di seguire la voce, giungendo alla conclusione che era palesemente una
pubblicità. Svoltò un angolo, e si paralizzò al suolo. Fluttuante per aria, in
una grottesca posizione, c’era la cosa più bizzarra che avesse mai visto: Nick-Quasi-Senza-Testa, color grigio fumo, con una faccia
da cretino, che girava in tondo. Sembrava morto
Chissà come è morto, pensò Harry, non
rendendosi conto che i fantasmi non possono morire. Spostò lo sguardo per
terra, e vide con orrore tre figure: Justin Finch-Fleciecce,
Neville Paciock e Gargamella,
tutti e tre con un’espressione sconvolta sul volto. Harry si gettò ai piedi di Gargamella e urlò tutto il suo dolore (ma che animo nobile). Il suo pianto richiamò una voce, quella che
era meno opportuna: «Chi è che piange, eh? Chi è, tesssoro?
Argussss gode nel ssssentire
qualcuno che ssssi disssspera.
Chi è?»
Harry sarebbe dovuto scappare a gambe levate, ma era paralizzato dalla morte di
Gargamella.
«POTTER!» ululò Gazza, giulivo. «Colto sul fffatto, tessssoro! Quessssta volta ti
facciamo buttare ffffuori!»
ALLOCK: Mi sono perso qualcosa?
KRAK-HOOM
Ok
ragazzi, ecco finalmente il nuovo capitolo. Lo so che l’ultima pubblicazione
risale a millemila giorni fa, ma la scuola è un po’ stronzetta sto periodo, e tra una cosa e l’altra non ho
proprio avuto tempo di scrivere il chap. Ma ora sono
tornato, perciò non mi spedite contro un Orso Coattone,
e in cambio risponderò alle vostre recensioni:
Dark Dancer:
Tu sì che sei stata veloce, io invece sono stato scooooooooooooooooooooonsideratamente
lento. Mi fa piacere sapere che usi una delle mie tattiche preferite (Sorridi e
Annuisci) quanto alla mia carriera ho già in mente qualcosa: creare uno zombie,
regalare un tutù ad Allock e fabbricare un cervello a
Harry. Lo so, sono un po’ ambizioso (avrei detto scemo)
angy_hihihi:
La McStrudel ti saluta e ti promette un paio di
mutandine autografate (ti consiglio di incenerirle appena arrivano e di
buttarle nella più vicina discarica ad alto contenuto radioattivo). Per fare Piton contro Harry non è difficile: basta prendere qualche
insulto non diretto, sarcasmo, assenza di emozioni, Potter Fesso, e il gioco è
fatto. Ma resta sempre il fatto che Harry è Plurilaureato
un Stupidologia e Scemenza Applicata. Ma, tengo a
precisare che, per una ignota legge fisica, il cervello di Harry funziona QUASI
come una persona normale SOLO se è da solo.
Veronica Potter
Malandrina: Quella su Gazza è stata un colpo di genio, quanto alla Pozione,
siete voi che pensate sempre male. Io ho detto liquido seminale: potrebbe
essere anche sudore, non per forza sperma.
Nota per il Dinamico Trio: pensando sempre male anche loro, mi sembrava
piuttosto evidente che andassero a parare lì.
Good, now ends a new chap. Traduco: buono, adesso finisce un
nuovo capitolo (non si sa mai chi legge u.u). Alzi la
mano chi sapeva che Allock è un coglione. Alzi la
mano chi sapeva che il colpevole era Harry. Alzi la mano chi sa che Harry è un
maggiordomo (perché se il colpevole è sempre il maggiordomo, ma è anche Harry,
per la proprietà transitiva Harry è un maggiordomo). Ok, scusate la
battutaccia, ma c’ho troppa matematica in testa (che per altro è una delle
materie dove vado peggio). Ad ogni modo, ci sentiamo Lunedì per il prossimo
capitolo: La Pozione Polisucchio…voglio
dire, Polisucco! E Sabato non perdete l’appuntamento
con il secondo capitolo del Mai Nato!