La trovavo perfetta, anche se sapevo che non lo era. Adoravo tutto di lei: gli occhi cerulei anche se lei li definiva azzurri, i capelli ricci che le scendevano lungo le spalle, le labbra sensuali allo sfinire quando era seria e da mordere quando rideva. Aveva una risata che avrei riconosciuto in mezzo a mille altre, era la sua, dolce, genuina, pura, sentita. Lei rideva sempre in modo spontaneo, rideva quando lo sentiva davvero e la sua risata era piena, felice. Mi mancava era da prima che facessimo l’amore che non la sentivo ridere.
Sapevo quanto ci fosse rimasta male, quanto avesse sofferto per il mio comportamento, l’avevo visto sul quadro il giorno prima.
Sapevo che quello che facevo aveva conseguenze sulle altre persone, ma non me n’era mai importato niente, pensavo sempre e solo a me stesso. Fino a quel giorno in cui l’ho incontrata. Da quando l’ho incontrata tutto è cambiato, quando ho visto quello che avevo combinato, mi sono sentito un peso nello stomaco, mi sentivo male. L’avevo fatta soffrire e per la prima volta mi pentivo di quello che avevo fatto. Vedendola lì davanti a me, seria che mi guardava con odio e, soprattutto, con diffidenza, mi stavo ancora di più pentendo di quello che avevo fatto.
Il prossimo capitolo è dal punto di vista di Dorian. Vedrete come reagirà alla scoperta di Chiara e vedrete soprattutto quello che pensa.
Al prossimo capitolo ^^