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Autore: La Matta    17/05/2010    2 recensioni
Abbiamo lasciato i nostri eroi nel cuore di Moria, li ritroviamo sulla strada per la foresta di Lothlorien, con Konstantin e Boromir che ancora non hanno capito come gestire il loro curioso rapporto, con Andael che ancora non ha azzeccato un incantesimo che fosse uno, con Vanamir che spara cazzate a manetta e con l'intera Compagnia sull'orlo di una crisi di nervi. Ecco il secondo capitolo delle "Cronache di Andael", in cui l'imbranato apprendista di Saruman, nonché spia del cattivo e amico dei buoni tenterà, ancora una volta, di distruggere il mondo con tutta quell'incoerenza che abbiamo imparato ad amare!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andael 2 - 15

CAPITOLO QUINDICESIMO

IL VECCHIETTO E LE AQUILE

E

NAVIGANTES

 

(17 febbraio 3019, Lòrien)

 

- Guarda qua. Volantini ovunque.- Ikar strappò da un albero l’ennesimo foglio con l’avviso lasciato da Vanamir prima della partenza.

La Mezz’Aquila era intimamente sollevata: il peggio era passato, per il momento.

Al suo fianco camminava maestoso Gwaihir, il Signore delle Aquile, e, accanto a lui, Gandalf il Bianco. Come Ikar aveva sempre pensato, le vesti bianche gli stavano decisamente meglio di quelle grigie. Sì, non c’erano proprio dubbi in proposito.

- Allora, Ikar, cosa farai adesso?- chiese Gwaihir con voce possente.

L’Aquila nera e viola scosse la testa

- Ad essere sincera non lo so. Credo che potrei andare a cercare la Compagnia, per vedere come se la cavano. Dopotutto… beh, lo sai no?-

- Quel ragazzo, Andael. E chi penso che sia, non è vero?-

- Non so cosa pensi, capo. Se pensi che sia un emerito imbecille, un fannullone dichiarato, un imbranato apocalittico e un possibile distruttore della Terra di mezzo… beh, allora probabilmente hai ragione. Comunque, sostengo che prima o poi qualcuno dovrà dirgli di suo padre. Non possiamo mandarlo a zonzo per mezzo continente solo per scoprire che…-

- Sì, sì.- la bloccò Gwaihir (conquistandosi l’odio del lettore medio, che era sul punto di scoprire il grande segreto che ormai celiamo da svariati capitoli!) – Lo so.- poi cambiò argomento all’improvviso. Fissando la Mezz’aquila negli occhi, le chiese:- Ti stai affezionando a lui, non è vero?-

- NO!- esclamò Ikar, palesemente sconvolta – cioè… assolutamente NO. E’ già difficile viaggiare con lui senza prenderlo a beccate dalla mattina alla sera! No, capo, non guardarmi in quella maniera. Ho detto di no!-

Gwaihir rise in silenzio

- Va bene, va bene. Allora vai. Vai a cercare il tuo protetto, e continua a vegliare su di lui, come sempre hai fatto.-

Ikar sorrise:- senza dubbio alcuno, capo. Volo, vinco la guerra, e torno.-

Ma non disse per chi aveva intenzione di vincere la guerra.

 

(Lungo il corso del Grande Fiume. Barchetta uno)

 

- Vanamir, non sporgerti.-

Aragorn afferrò il compagno per il mantello e lo costrinse a sedersi

- Se non la smetti ti uccido.- lo minacciò, sull’orlo di una crisi di nervi

- Oh, mi piacciono i fiumi!- esultò Konstantin, che giocherellava con una mano in acqua – le barchette un po’ di meno, ma non importa. Andael!- chiamò, voltandosi verso l’altra barca – come va’ il viaggio dalla vostra parte del fiume?-

Parecchie onde più in là, l’apprendista gridò una risposta. Evidentemente, non abbastanza forte.

- Andael! Non riesco a sentirti!-

- Aspetta! Guarda che forza!-

Konstantin attese. Qualche secondo dopo vide due nere colonne di fumo alzarsi dall’altra barca. Non comprese subito. Ma Aragorn sì. Aragorn comprese subito.

E imprecò

 

(Barchetta due)

 

Il fuoco divampò nel momento esatto in cui Andael ebbe finito di pronunciare le formule magiche. Grattandosi perplesso il mento, l’apprendista cercò di capire cosa avesse sbagliato nel suo incantesimo.

- Andael, che hai combinato?- esclamò Legolas, non appena le fiamme ebbero raggiunto un’altezza considerevole

- Niente! Ho solo acceso un piccolo falò!- si scusò il giovane

- E per quale sconsiderato motivo l’hai fatto?-

- Beh, mi serviva un fuoco, altrimenti come potevo comunicare con Connie, sull’altra barca? Mi insegnate che urlare attira l’attenzione degli Orchi, quindi ho ripiegato sul sistema più sicuro, semplice e vecchio del mondo: i segnali di fumo!-

- E far scoppiare un incendio ti sembra un buon metodo per passare inosservati? Gli Orchi vedranno le colonne di fumo da miglia di distanza!- tuonò Gimli – ah, datemi la mia ascia, devo ammazzare questo pazzo furioso!-

Andael sorrise angelicamente. Borbottò qualcosa come “posso rimediare” e si mise ad agitare le mani di fronte a sé, mormorando una formula che aveva un suono piuttosto scemo, tipo “squueck bech na beck beck, tek, allak, vecchiak fattoriak”

 

(Barchetta uno)

 

- Adesso lo ammazzo.- dichiarò Boromir – scendo dalla barchetta e lo ammazzo.-

- Sempre così drastico.- sospirò Konstantin – Ma ti rilassi, ogni tanto? Hai provato con lo yoga?- detto questo incrociò le gambe e prese ad emettere una specie di “ohm” dalla bocca

- Mi correggo. Prima ammazzo lei, poi scendo dalla barchetta e ammazzo Andael.-

Aragorn aguzzò la vista, lasciandosi alle spalle i battibecchi dei due quasi-innamorati.

L’altra barchetta aveva smesso di emettere fumo, anche se la maggior parte degli uccelli che, inavvertitamente, le finiva vicino, viravano all’improvviso o crollavano nel fiume, parzialmente confusi. Nel momento in cui il vento cambiò direzione, i compagni della barchetta uno percepirono un penetrante odore di escrementi.

 

(Qualche ora dopo…)

 

Vanamir si rotolava per terra, ridendo come un matto

- No, ti prego, raccontami ancora una volta come vi siete ritrovati sommersi dalla merd…-

Andael fece crocchiare le dita, lanciando uno sguardo colpevole in direzione di Legolas e Gimli.

- Beh, ho solo tentato di spegnere le fiamme con l’incantesimo dell’acqua. Evidentemente però ho pronunciato male qualche sillaba… e ho evocato dal nulla una vera e propria valanga di…-

- Chiaro.- lo bloccò Aragorn – Spero solo che l’odore sparirà presto.-

Andael annuì, entusiasta:- non ho mai evocato nulla che durasse per più di un giorno.-

- Però la montagna di sterco non è scomparsa.- rilevò Legolas

- Beh, non è più sulla barca, almeno. Ammettetelo, il mio incantesimo ha funzionato, per una volta! Sono riuscito teletrasportare altrove tutta la cacca!-

- Spero davvero che quella montagna di robaccia sia arrivata in un posto isolato.-

- Assolutamente.- assicurò Andael – ne sono fermamente convinto.-

 

In quel preciso istante, in un luogo abbastanza lontano, i Nazgul ricevettero una sorpresa piuttosto sgradita. Ma noi non ci soffermeremo oltre sulle loro fantasiose imprecazioni e sulle loro reazioni non proprio da nobel per la pace e l’educazione.

 

Gli Hobbit si erano presto addormentati, stanchi per il viaggio, mentre Gimli e Legolas ancora tentavano di levarsi di dosso l’odore di… beh, sapete benissimo di cosa! Aragorn era molto indaffarato per mantenere vivo il fuoco da campo, mentre Vanamir s’impegnava con tutte le proprie forze per rendergli l’impresa pressappoco impossibile. Con un elenco del genere ad inizio paragrafo, sapete adesso cosa vi attende, vero?

- Noi due non abbiamo ancora raggiunto un accordo.-

Ci fu un lungo silenzio imbarazzante.

Poco lontani dall’accampamento principale, Konstantin e Boromir stava parlando. O, per meglio dire, lei stava parlando, mentre lui sembrava molto più interessato alle ramificazioni concentriche all’interno di una sezione di ramo. E questo è grave.

- Un accordo, Konstantin?- le chiese, perplesso – in merito a cosa?-

- Indovina.- sbuffò la ragazza, prima di inciampare in una radice nascosta e capitombolare addosso al compagno di missione – Stupida pianta.- bofonchiò – Comunque. L’ultima volta che ci siamo confrontati sul tema “sentimenti reciproci” hai tirato un pugno ad Andael. Questo significa che siamo tutti tranne dotati di equilibrio.-

- Non è una novità. E comunque ho un chiaro ricordo di te che dici “La pianto di fare la scema con Andael.”. Mi sembra un buon compromesso.-

- Ok. E questo sistema il mio rapporto con Andael. Mi spieghi allora a quale conclusione siamo giunti riguardo noi due?- Konstantin sospirò: detestava girare intorno alle cose. – insomma, non può essere tutto così complicato! Sembriamo due dotti intenti a scrivere un saggio sull’amore, e invece siamo solo due persone che devono capire se stare assieme o meno. Valar! Ma com’è che riesci a rendere tutto così complicato?-

Boromir sospirò a sua volta, accarezzando i capelli di Konstantin

- Credo che non sia il caso di… di fare niente, assieme. Non fraintendermi. E’ stato davvero bello stare con te, in questi giorni. Ho provato per te qualcosa che non avevo mai provato per nessuno. Ma sei la moglie di mio padre. E non voglio che questa cosa fra noi combini più disastri di quelli che già ci aspettano, quando torneremo a Minas Tirith. Credo che sia il caso di smetterla… prima di abituarci troppo al… reciproco affetto.-

Era un discorso lungo e terribilmente complicato, che nessuno dei due aveva voglia di affrontare. Straordinariamente, Konstantin reagì bene.

- Sono stata buona, con te.- sì, beh, relativamente bene – Ho avuto pazienza. Ma adesso a te l’ultimatum. Amanti o perfetti sconosciuti? Io non posso sopportare oltre questa relazione… mezza relazione… un quarto di relazione o cosa diavolo è.-

Boromir resse lo sguardo della ragazza. Una decisione complicata. No, non complicata nel senso che guardare Konstantin può essere difficile, bensì… oh, avete capito, vero? Altrimenti vi denuncio per palese inosservanza delle leggi sulla minima intelligenza obbligatoria per leggere le fanfic! Attenzione, eh. Non scherzo!!

 

FINE CAPITOLO QUINDICESIMO

 

La Coda

Ma tu guarda… ma quanto danno da studiare, questi professori maledetti?

Eccoci con un altro capitolo di Andael, ed è incredibile che lui non abbia fatto saltare per aria la Terra di Mezzo nel vano tentativo di prepararsi un toast!

 

Ringraziamenti

 

Loli89: sì, beh, sono piuttosto lunatica e ci sono momenti in cui odio tutto quello che scrivo, come ci sono i momenti in cui ne sono entusiasta. Poco male. Anche se credo che non avrei avuto il coraggio di “distruggere” Andael. Kisses!!

 

CHARY!

  
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