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Autore: STACY    19/05/2010    4 recensioni
- finalmente poteva toccare con mano quel prezioso zaffiro... -
Doveva fare in fretta, qualcuno poteva acorgersi di lui.
La lucina azzurra, quasi fluorescente, che emanava il gioiello sembrava perfetta.
Forse questa volta l'aveva trovata.
con mani tremanti alzò la pietra sopra la sua testa facendola risplendere sotto la luce fioca del lampione...
Poteva vedere la sua trasparenza...
- MERDA!-
sasu/naru of course ma non spinta...almeno per ora...
P.s. credetemi l'identità di Kyo non è così scontata come sembra...
.°..o0O FINALE ON LINE O0o..°.
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo difficile, uno dei più difficili da scrivere.

Ragazze vi chiedo scusa per gli errori  ma l’orario in cui sto scrivendo è indecente, non ho un secondo libero.

Sto studiando e la settimana prossima ho un esame.

Non so se riesco ad aggiornare perche ho davvero bisogno di passare del tempo a stretto contatto con i libri e null’altro.

Chiedo scusa se non rispondo personalmente ai commenti ma vi ringrazio tutti e vi adoro particolarmente.

Vi lascio al capitolo.

Ciao a tutti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Poco  prima che scoccasse la mezzanotte Naruto nei panni di Kyo fece la sua apparizione.

Non fu un 'apparizione eclatante ne spettacolare.

Semplicemente comparve nel bel mezzo della folla e prese a camminare facendosi spazio.

Inizialmente qualcuno lo urtò dicendo di  farsi più in là perché c'era prima lui e rimanendo subito dopo a bocca aperta.

Naruto era riconoscibilissimo nel suo completo bianco con tanto di cappello a cilindro e mascherina sul volto.

Pian piano nella folla i pochi che si erano accorti della sua presenza cominciarono a richiamare gli altri e ad additarlo.

Qualcuno scattava foto, i giornalisti spingevano per avvicinarsi.

La folla in pochi secondi cominciò ad acclamarlo.

- Guardate è Kyo!-

- Non posso credere di trovarmi così vicino a lui! -

- Ti prego sposami!-

e come incantati facevano spazio per non intralciarlo.

Quando fu sicuro che l'attenzione di tutti, inclusa quella degli agenti, fu su di lui Kyo prese a correre verso le transenne e poco prima dell'urto spiccò un salto finendo in perfetto equilibrio in piedi su di esse.

Ridacchiò ripensando alla prima volta che aveva provato quel salto in palestra da Tsunade.

Era finito dritto nel muro di fronte rischiando di rompersi l'osso del collo, oltre che il setto nasale.

Ora invece ci riusciva benissimo.

Davanti alla casa gli agenti lo accerchiarono puntandogli le pistole contro e pronti a saltargli addosso.

Kyo li guardò con un sorriso, fece un respiro profondo e cominciò a parlare..

- Buona sera signore e signori e grazie per essere venuti numerosi al mio ultimo spettacolo di magia. Spero che anche questa volta non ne rimaniate delusi. –

Qualcuno degli agenti gli stava gridando di arrendersi e di consegnarsi con le mani in alto ma lui semplicemente li ignorò continuando a parlare al suo pubblico.

- come sapete oggi non sono qui per insegnarvi qualcosa. Il mio obbiettivo è prendere in prestito una collana che appartiene alla splendida signora Haruno. Ovviamente, con è mio uso, gliela restituirò subito dopo. Questa volta mi scuso in anticipo ma non vi mostrerò nessun trucco particolare poiché vado al quanto di fretta...  

Un coro di “ohh” delusi salirono dalla folla.

-          … Ma per compensare comincio subito! .-

A quelle parole la folla tornò ad acclamarlo bendisposta.

Un agente aveva tentato di afferrarlo al volo ma Kyo aveva fatto un piccolo saltello camminando in bilico sulla transenna e l'agente aveva finito per afferrare l'aria.

Tutti  erano  scoppiati in un applauso ammirato.

Kyo come segno di ringraziamento si era tolto il cappello e aveva fatto un piccolo inchino con la testa.

Poi aveva cominciato a far roteare il cappello a cilindro che aveva in mano mostrando il suo interno vuoto al pubblico.

-Signore e Signori come potete vedere qui non c'è nulla ma se faccio cosi....-

Passò velocemente un paio di volte la mano sul cappello poi lo lanciò per aria.

Tutti gli agenti seguirono il cappello con lo sguardo come se dovesse esplodere da un momento all'altro.

“non siete molto lontani dalla verità” pensò Naruto mentre aspettava il cappello, che scese con una precisione millimetrica esattamente nella sua mano tesa.

Solo che adesso non era più vuoto, sembrava contenere tanti carboni... o forse erano...palline?

Senza che potessero fermarlo Kyo lanciò per aria il cappello pieno di palline che si diffusero tra la folla. Prima ancora di toccare terra queste esplosero facendo fuoriuscire un sacco di fumo.

Tutti cominciarono a tossire e a coprirsi la faccia mentre la visibilità diventava sempre minore. Contemporaneamente agli scoppi provocati dalle palline esplosive si sentirono il rumore di vetri che andavano in frantumi.

Probabilmente non tutti lo notarono, ma quello era il segnale che Kyo stava aspettando, il segnale che il suo complice era entrato in azione.

Si  sfilò velocemente la        giacca e i pantaloni lasciandoli per  terra.  Vide  il suo complice passargli accanto e raccoglierli.

Sorrise mentre indossava un'altro cappello e si dirigeva verso la casa.

 

 

 ~ o ~ o ~ o ~ o ~

 

 

- che cosa diavolo è successo?-

L'ispettore Haruno aveva gridato non appena aveva sentito il rumore delle esplosioni ma subito dopo c'era stato quello dei vetri infranti e con sua immensa rabbia si era accorto che era il rumore dei vetri della sua casa.

Stavano esplodendo inesorabilmente uno dopo l'altro.

Istintivamente lui, insieme agli altri agenti, aveva cercato di  allontanarsi il più possibile dalle finestre per non essere colpito .

Così avevano perso la possibilità di vedere cosa stava accadendo fuori.

Si accorse che del fumo stava entrando nella casa e avvertì il rumore di altre esplosioni  fin troppo vicine; capì che Kyo doveva aver fatto esplodere qualcun' altro dei suoi odiosissimi congegni.

Cercò di impartire ordini ma la confusione delle voci degli agenti, il rumore degli scoppi e dei colpi di tosse sovrastavano la sua voce.  

Se fuori c'era tanta confusione quanta ce ne era dentro significava che non c'era nessuno che controllava chi entrava o usciva dalla casa! Per di più adesso chiunque poteva entrare passando per le finestre rotte.

Sovrastando il frastuono che s'era creato l'ispettore cercò riportare l’ordine in casa :

- Fermi, restate dove siete, ehi voi 2! ho detto fermi! -

I 2 agenti nella stanza si immobilizzarono sul posto ma furono gli unici. Gli altri continuava no ad agitare le braccia per scacciare il fumo, a tossire e a cercare riparo nelle stanze che non erano ancora state invase.

Si era creato più scompiglio di quanto poteva immaginare.

C'erano stati alcuni agenti che dovevano pattugliare l'esterno che erano corsi in casa per cercare riparo dal fumo, non sapendo che era penetrato anche all'Interno;  altri al suono dei vetri rotti si erano diretti verso le finestre abbandonando le loro postazioni;  altri ancora si erano diretti verso la cucina per proteggere la moglie dell'ispettore e la collana...

Fuori la situazione non era migliore: il fumo e le esplosioni erano stati come un mantello rosso sventolato sotto il naso di una mandria di tori. Adesso la gente urlava e si spingeva creando ancora più confusione.

E nel frattempo, ovviamente,, Kyo era sparito.

Il rumore sinistro di sassi che rotolavano fece capire all'ispettore che qualcuno di quei maledetti congegni che esplodevano era  stato lanciato anche in cucina, giusto un istante prima che il fumo invadesse la stanza. Questa volta non ci furono rumori assordanti, solo tantissimo fumo rosato.

L'ispettore cominciò a tossire, gli lacrimavano gli occhi... cominciava a mancare l’aria.

Sentì  chiaramente la voce di sua moglie in preda ad un attacco di tosse.

La situazione stava degenerando … Cercando di sovrastare i colpi di tosse, coprendosi il vaso con la manica, afferrò la giacca di un agente che era accanto a lui in quel momento e gli ordinò di portare sua moglie al sicuro nello stanzino sul retro che non aveva finestre e quindi era sicuramente più tranquillo.

L’ agente annuì, anche lui coprendosi la bocca e il naso con la manica per non inspirare il fumo, e si diresse verso la signora. Insieme sparirono nello stanzino sul retro.

Il commissario Haruno li guardò fin quando non vide la porta chiudersi.

Bene, ora che sua moglie era al sicuro poteva riprendere a sorvegliare la collana e a dirigere le operazioni. Non avrebbe permesso a Kyo di avvicinarsi.

 

 

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

 

La signora Haruno e l'agente erano entrati nello stanzino. Il fumo era meno denso lì e si riusciva quindi a respirare meglio.

La donna entrata nella stanza inspirò profondamente l'aria come se fino ad allora avesse trattenuto il fato. L'agente entrato subito dopo si chiuse la porta alle spalle

- Oh finalmente-  fece la donna continuando ad inspirare forte.

Fu solo quando sente il “click”della serratura che scattava che capì che qualcosa non andava.

Si girò con estrema lentezza cominciando a capire in che situazione si trovava realmente, e man mano che fissava più attentamente il viso dell'agente non fu sorpresa di notare i capelli scuri in contrasto con gli occhi chiarissimi.

- Kyo - fece con un filo di voce capendo che non era il caso di urlare, in mezzo a quella confusione non l'avrebbe sentita nessuno.

Con sua somma sorpresa Kyo le rivolse un sorriso dolce e rassicurante.

- In persona .- disse esibendosi in un piccolo inchino.

In quel momento non indossava la maschera e la donna si rese conto che era veramente solo un ragazzino.

- Cosa vuoi da me? -  chiese non osando muoversi.

- sono venuto qui per prendere la sua collana Signora -

- E’in cucina, non...-

- NO -fece Kyo, interrompendola - quella in cucina non è la collana che cerco signora,è un falso.-

La donna sussultò impercettibilmente.

- come fai ad esserne così sicuro?-fece con una spavalderia che non aveva cercando di prendere tempo.

- Dal colore e dal peso, la trasparenza non ho potuto controllarla per via del fumo. come lei sa, io ho già visto l'originale e quindi sono in grado di riconoscerla. Mi scuso signora ma non ho molto tempo, quindi vorrebbe essere così gentile da consegnarmi la collana per favore? -

- E tu come fai a sapere che ce l'ho io?-

-  perché non è rimasta sorpresa quando  le ho detto che la collana era un falso, ma questo ha solo confermato la mia tesi. Ho soltanto ragionato : se fossi stato nei panni dell' ispettore Haruno non avrei mai messo la collana in bella vista ma l'avrei affidata ad una persona di cui mi fido ciecamente ,in questo caso lei. Inoltre lei ha conservato la collana per tutto questo tempo in maniera così premurosa, non credo che avrebbe permesso a qualcun altro di toccarla…–

La donna sembrava rapita da quel ragazzo, restava immobile ad ascoltarlo mentre parlava con una dolcezza incredibile.

Mise una mano nella tasca e tirò fuori la collana, questa volta l'originale.

Gli occhi di Kyo brillarono.

- Per favore signora, me la dia, mi creda è davvero importante per me prendere quella collana…! –

La signora Haruno rimase quasi a bocca aperta.

Kyo aveva allungato una mano e la stava pregando? Avrebbe sicuramente potuto prendersela con la forza e invece glielo stava chiedendo.

Quella collana per lei era importante, non solo era un ricordo ma rappresentava anche una promessa… ma quel ragazzo...

Qualcosa scattò nella sua testa.

Allungò la mano verso quella tesa del ragazzino e lasciò cadere la collana. Prima di farlo però si rivolse a Kyo.

- Dimmi la verità – disse –tu sei il figlio della mia amica Kushina, non è vero?-

Kyo parve perdere per un momento la sua compostezza ma si ricompose e sorrise.

La donna lo prese per un si.

- Lo sai che Se tu me l'avessi chiesta io te l'avrei consegnata senza tutta questa confusione?-

Kyo sorrise ancora, la donna era in attesa di una risposta quando sentì  uno strano vapore provenire dalla manica del ragazzo.

Le aveva spruzzato qualcosa ma avevo fatto appena in tempo ad accorgersene che perse i sensi.

Naruto la afferrò al volo e la posò per terra mentre mormorava “ mi scusi ma non è così semplice “

Sistemò la signora adagiandola dolcemente sul pavimento poi si diresse verso la porta con la collana nascosta nella tasca.

Prima di aprire la porta sollevò leggermente la manica della giacca ammirando l'orologio che aveva al polso. Con un gesto rapido premette il pulsante che era sul quadrante e attese qualche secondo.

Dopo poco una luce rossa cominciò a lampeggiare un paio di volte.

Perfetto.  Aveva mandato il segnale al suo complice e ora lui sarebbe apparso all'esterno della casa annunciando di  aver raggiunto il suo scopo e poi scappando.

Tutta l'attenzione degli agenti si sarebbe riversata su di lui mentre l'ispettore sarebbe corso verso lo stanzino capendo immediatamente quello che era successo ma ormai sarebbe stato troppo tardi: lui approfittando della confusione se la sarebbe svignata insieme agli altri fingendo di inseguire il suo complice.

Per  il suo complice poi non sarebbe stato un problema essere inseguito,  si sarebbe confuso tra la folla e una volta liberatosi dei vestiti di Kyo, che erano riconoscibili, sarebbe stato in salvo. Tanto anche se lo perquisivano non era lui ad avere la collana.

E così il vero Kyo se la sarebbe svignata sotto il loro naso.

Era un piano geniale e semplice, quindi ottimo.

La voce metallica del suo complice che annunciava di aver compiuto la sua “ultima grande impresa”  gli fece capire che era il momento per fuggire.

E sapeva anche dove avrebbe dovuto nascondersi… lì nelle vicinanze c’era un posticino niente male…

 

°**°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°**°*°

 

Sasuke  stava correndo quando  aveva sentito gli scoppi e il relativo caos proveniente dalla casa dell’ispettore.

Quello voleva significare una sola cosa: Kyo era entrato in azione.

Si fermo in mezzo alla strada chiedendosi cosa avrebbe dovuto fare : proseguire o tornare indietro?

Stette lì fermo un paio di minuti poi si accorse che in quel punto e in quella posizione immobile sembrava veramente uno stupido e decise di proseguire mandando al diavolo tutto!

Lui era un Uchiha  e non tornava sulle sue decisioni.

Arrivò alla lavanderia e si sedette ansioso.

Lui era un Uchiha ma ancor prima era un essere umano e non era infallibile...

Se avesse sbagliato...

In quel momento si ripetè che lui non sbagliava mai, non tanto per presunzione,  quanto per auto-convincimento.

Senza accorgersene si era alzato in piedi e aveva preso a girare intorno.

Quanto tempo era passato? Parecchio vero?

Quello che stava facendo era estremamente stupido.

Fece per tornare a sedersi. Nonostante non mostrasse insofferenza all'esterno era davvero teso come una corda di violino. Represse l'impulso di cominciare a sbattere nervosamente il piede per terra.

Trovava la sedia estremamente scomoda nonostante fosse dotata di imbottiture morbide.

Si sentiva talmente teso che trovava fastidioso ogni minimo rumore come il ticchettio snervante dell'orologio o il ronzio fisso del neon luminoso o i clacson provenienti dalla strada o il cigolio della...

... il cigolio della porta?

Si girò per fissare la  persona che era appena entrata ed era così teso che ci mise e un po’ a metabolizzare che quello che stava fissando era Kyo.

In effetti non era proprio semplice riconoscerlo visto che non indossava ne la classica giacca bianca ne la maschera.

 Sasuke notò che senza la maschera i suoi lineamenti erano più fanciulleschi e sempre più familiari.

il “Sasuke…”  pronunciato quasi con terrore del ladro gli fece riprenderei sensi

 Si alzò di scatto con un solo pensiero in testa “AVEVA RAGIONE!”

0k forse in testa aveva due pensieri: il primo era quello, mentre il secondo era ”KYO CONOSCE IL MIO NOME ED è QUI DAVANTI A ME”

- Non  muoverti! – fece estraendo la pistola e ringraziando i suoi riflessi che si erano ripresi dallo shock abbastanza in fretta.

Kyo non si mosse ma non sembrò neanche spaventato.

-non ho intenzione di muovermi Sasuke, ma tu credi di potermi tenere a bada? sei qui tutto solo?-

Sasuke notò che aveva una voce diversa… quasi normale.. non portava  il distorsore! Ecco perché teneva il tono di voce così basso.

 Non rispose continuando a tenerlo sotto tiro.

L'altro dovette intendere il suo silenzio come una risposta affermativa.

- sai non mi aspettavo per nulla di Trovavi qui, questo complica parecchio le cose... -

Come se nulla fosse prese ad avvicinarsi.

Sasuke non indietreggiò ma cominciò a trovare una pessima idea il fatto di essere lì da solo.

Kyo aveva uno sguardo strano, quasi duro.

- Sasuke VATTENE-

Lo disse con un tono deciso e minaccioso nonostante fosse lui quello ad avere una pistola In mano.

- non me ne vado senza portarti con me - disse con la sensazione che avrebbe fatto meglio a seguire quel consiglio. Ma lui non era una persona che ascoltava i consigli e ne tantomeno rinunciava ai propri obbiettivi.

- Davvero Sasuke se tutto va come penso io rimanere qui è molto pericoloso stasera, tu…-

Kyo non finì mai quella frase.

Una serie di persone armate entrarono d'improvviso nella lavanderia.

Sasuke si accorse subito che non erano agenti.

Ma allora chi erano?

Kyo invece non parve sorpreso, parve quasi determinato.

Prima di girarsi verso i nuovi arrivati sussurrò al moro : - Dovevi andartene prima, ora non puoi più farlo -

- Non ti muovere e fa silenzio! – fece uno dei bestioni rasati e robusti che li stavano circondando.

- non ho alcuna intenzione di muovermi. Cercate me giusto? Bene come potete immaginare la ricerca era reciproca… -

Quello che sembrava il capo, visto che era più grosso e più brutto degli altri, si avvicinò a Kyo.

- tu adesso ci seguirai e..-

La risata del ragazzo interruppe il bestione.

- Io? seguirvi? e per quale motivo? Fino a prova contraria la pietra è in mano mia e con essa anche il codice. Quindi anche se adesso mi ammazzate quello che vi serve muore con me. Fine dei giochi, ho vinto in ogni caso. Non avete nessun motivo valido per spingermi a seguirvi e per di più sono capace di andarmene e seminarvi in qualsiasi momento. Non siete voi a dover dettare le condizioni...-

La faccia di Kyo sembrava tranquilla, come se stesse giocando a qualcosa di molto noioso.

Sasuke non aveva capito ancora nulla di quello che stava succedendo.

Il bestione fece una smorfia alle parole del ragazzo e un grugnito che poteva assomigliare ad una risata.

- il capo ci ha detto che potevi scappare quindi abbiamo preso precauzioni … -

Sasuke vide per la prima volta Kyo impallidire mentre un'altro gorilla trascinava verso di loro il corpo di una ragazza.

Solo dopo  si accorse che la ragazza svenuta tra le mani del gorilla era Sakura.

- Lei non centra niente. – fece Kyo glaciale.

- la libereremo solo nel momento in cui tu verrai con noi … -

Kyo non ci pensò due volte.

- va bene – disse dirigendosi verso di loro con le mani alzate.

Sasuke vide uno dei gorilla avvicinarsi a lui con un panno bagnato , probabilmente imbevuto di cloroformio , ma non  potè realizzare nessun’altro pensiero coerente perché sentì una mano premere anche contro il suo volto e di li a poco fu tutto buio.

 

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