Ecco qui il capitolo 9. Spero che la fic vi appassioni
almeno un pochino ^_^ Se volete inviatemi pure commenti sia positivi che
negativi, o anche costruttivi. Se qualcuno di voi ha dei consigli, suggerimenti
o richieste (tipo quella di Yary ^_^ hihi lei sa..) inviatemeli pure è tutto
ben accetto ^________________^ Spero di non aver reso i personaggi troppo
mielosi ^^'
Ciao e godetevi il capitolo ^_-
"Non possono essere spariti nel nulla!"
Ralph si tolse indispettito un ramo infilatosi nel maglione.
"Ma dove sono finiti allora?"
Takao sospirò esasperato mentre Rei riflettè a voce alta. "Ma come mai
erano insieme? Mi sembra che non siano mai andati molto d'accordo.."
Max osservò l'amico. "Forse hanno fatto un tregua."
I quattro blader continuarono la loro estenuante ricerca per un'altra mezzora
decidendosi poi di dividersi per avere qualche possibilità in più di trovare
Andrew e Kei.
Rei e Max iniziarono a cercarli all'interno del boschetto mentre Ralph e Takao
decisero di perlustrare la zona nei dintorni della casa.
**************************
Il silenzio era quasi imbarazzante, non capiva quello che era successo e questo
gli dava molto fastidio.
All'improvviso si ricordò della promessa, sorrise contento di essere lui a
rompere quell'immobilità.
"Allora ragazzi, mi dovete dire perchè siete scappati dal monastero, o
sbaglio? Io vi ho portati in un posto sicuro dopotutto."
Il ragazzo scontroso, Boris, alzò gli occhi verso Ryo con uno sguardo da 'attento-che-se-ti-fossi-stato-più-vicino-saresti-già-morto'.
Yuriy invece guardò esitante l'amico ma sentendolo più freddo che mai sbuffò
cominciando a parlare.
"Sai chi sono i Demolition Boys vero?" Ryo annuì impaziente, glielo
dicevano tutti che era un impiccione. "Bene, io sono il capitano dei
Demolition Boys e Boris è un mio compagno. Gli altri due sono al
monastero."
Prese una pausa arrossendo leggermente chiedendosi se dover raccontare altro, ma
dopotutto lui manteneva sempre le promesse!
"Io e Boris... ecco noi non siamo solo amici.."
Mizuno ridacchiò. "Ho capito, lo so che nel vostro mondo ci sono relazioni
tra persone dello stesso sesso ma io le trovo strane comunque."
Il rosso fece un sorriso forzato. "Già e non solo tu."
Ryo si sedette meglio uscendo con una delle sue solite frasi dirette.
"Quindi voi due andate a letto insieme e questo a Barkov non va giù
vero?"
Yuriy annuì impercettibilmente, chiedendosi se tra loro c'era veramente solo un
'andare-a-letto-insieme' mentre Boris si alzò di scatto uscendo dalla stanza.
Il rosso seguì Boris con gli occhi ma fu Ryo a parlare. "Si può sapere
cos'ha?"
L'altro scosse il capo negativamente, dopotutto non lo sapeva neanche lui. (ma
allora se tonto! ma tonto forte però! >O< Cmq lettori, perdonatemi per il
linguaggio ^^'Nda)
*****************************
Boris si coprì le orecchie con i capelli in modo da non dare nell'occhio.
Era una bella giornata ma non avrebbe potuto andare lontano non sapendo la
geografia del luogo.
Camminava per la lunga strada ciottolata da cui sporgevano ciuffetti d'erba e
fiorellini da strambe forme.
Le case affiancavano la stradella, case colorate, negozi affollati e staccionate
decadenti che davano al luogo un chè di trascurato e antico.
Uscito dal festoso e colorato affollamento del piccolo paese, si trovò in uno
spiazzo erboso delimitato dal boschetto da cui erano passati per giungere fin lì.
Gli piaceva quel mondo, molto più del suo, forse perchè sulla terra era
vissuto rinchiuso in un tetro monastero. Malinconia, buio, tristezza, dolore.
Aveva sprecato quelli che chiamavano gli anni d'oro, diciassette anni della sua
vita, a farsi seviziare da uomini che a mala pena conosceva.
Non che potesse fare altrimenti visto che al monastero erano quasi dei
prigionieri.
Senza rendersene conto era arrivato vicino al fiume che aggirava il paese.
Si distese sull'erba umidiccia e folta.
Le nuvole passavano una dopo l'altra ricorrendosi nel tentativo di sfiorarsi,
come due bambini che giocano non avendo altro per la testa che i complicati
problemi d'infanzia.
Chiuse gli occhi sprofondando nei suoi pensieri e nell'oscurità.
Ovviamente stava riflettendo su Yuriy. Yuriy. Era geloso di quel nome.
L'aveva sempre preso in giro per un nome così strano ed originale, ma in realtà
gli piaceva, il suono di quelle cinque lettere.
"Yuriy." Sussurrate, pensate.
Boris era veramente arrabbiato con Yuriy. Da quando erano stati 'sorpresi' da
Barkov, sempre più spesso pensava alla fragilità del loro rapporto.
Sarebbe stato così facile dividersi e non era quello che voleva.
Lui voleva sicurezze. Voleva amare ed essere amato.
"Cosa..?" Una goccia di pioggia lo risvegliò dai suoi pensieri
facendolo alzare di scatto.
La pioggia era tiepida e piacevole al tatto, sarebbe stato ancora lì sull'erba
ma non voleva che quell'idiota di Ryo venisse a cercarlo.
Stava cominciando a stargli simpatico ma era ancora molto diffidente verso di
lui, aveva già fatto l'errore di fidarsi di Yuriy per rimanere intrappolato
nelle reti dei suoi glaciali occhi azzurri.
La pioggia aumentava sempre più ma Boris non affrettò il passo inoltrandosi
nella stradicciola presa anche all'andata.
Una donna correva frettolosa a recuperare i bimbi e portarli al sicuro dal tempo
capriccioso mentre una ragazza ed un ragazzo stavano ridendo ed entravano in un
negozietto affollato.
Arrivò alla locanda dall'insegna a stella dove stavano e salì direttamente le
scale per arrivare alla loro stanza.
******************************
Shirl inespicò sul terreno scivoloso inciampando nella radice davanti a lei.
Storse la bocca rialzandosi. "Dimmi te se devo venire fin qui per fare
delle domande a quel, chi cavolo era? Kakao, Takao? Ah! Lasciamo perdere!"
saltò la radice successiva arrivando finalmente alla casa affittata da Ralph.
Dai Tenji le aveva accennato alle azioni criminali della Borg ma le aveva
consigliato di non immischiarsi con la rassicurazione di aver già sistemato
quei 'delinquenti'.
Ovviamente Shirl non si era messa da parte, anzi, aveva scovato i Bladebreakers
e ora avrebbe fatto una bella chiaccherata con loro.
Sprofondò nella neve gelida rabbrividendo ma continuando a camminare
imperterrita.
Poco dopo scorse davanti a lei due ragazzi, un ragazzo dall'aria severa che
sembrava Ralph e..il capitano dei Bladebreakers!
Felice di aver finalmente trovato un'anima viva saltellò entusiasta.
"Ehi!! Ralph! Takao!"
i due interpellati si girarono sorpresi verso la donna commissario che nel
frattempo corse loro incontro.
Fu Ralph, che ricordandosi di aver già visto Shirl qualche giorno prima, prese
la parola. "Ma lei non è il commissario che lavora sul caso di McGregor?"
La donna riprese fiato sorridendo "Si sono proprio io, ma diamoci del tu.
Ha! Non dire niente! So come vi chiamate perchè mi sono sorbita una valanga di
cassette vostre e ormai mi escono dalle orecchie."
Takao ridacchiò un po' confuso. "Ma cosa ci fa lei..no scusa, cosa ci fai
qui tu?"
Leah si riordinò i capelli con fare gioviale, rispondendo più che volentieri
alla domanda del cinese. "Devo interrogare voi Bladebreakers. Si tratta di
una storia molto lunga."
Il giapponese riflettè guardando interrogativamente Ralph che scrollò le
spalle. "Noi non avremo molto tempo.." prese parola Takao "Ma se
è una cosa importante, possiamo cercare i nostri amici mentre ascoltiamo quello
che hai da dirci."
Shirl si prese il mento tra le dita pensierosa. "Chi si è perso?"
************************
Max si fermò improvvisamente e Rei quasi gli finì addosso.
"Max! Hai visto qualcosa?"
L'americano restò in silenzio qualche secondo poi prese la parola. "No, mi
è sembrato di vedere qualcosa, no cioè, era come se mancasse qualcosa,
insomma non so come spiegarlo."
Il blader cinese lo fissò confuso aggrottando la fronte. "Ma hai visto
qualcosa si o no?"
Max si girò verso di lui sbuffando "Ho detto..che non lo so neanche
io...ci siamo passati davanti, se torniamo indietro forse lo vedo un'altra
volta."
Rei non accennò a muoversi restando imperterrito al suo posto. "Ma cos'è
che dovremmo trovare tornando indietro?"
Il biondo blader sospirò seccato e prese l'amico per una manica iniziando a
percorrere il sentiero da dove erano arrivati.
Dopo qualche minuto arrivarono in un punto in cui la boscaglia era più fitta e
rendeva difficile muoversi.
Max su fermò incrociando le braccia davanti al petto. "Ecco, è
qui..quella cosa."
Rei si guardò intorno.
Non vi era nient'altro che boscaglia, però non sembrava ci fossero molti
animali visto che c'era un silenzio da tomba.
Strano, in un bosco isolato dalla civiltà umana come questo...
Neanche gli uccellini cantavano.
Il blader cinese guardò l'amico americano. Max lo fissava preoccupato.
"Rei, guarda è la dietro."
Rei, voltatosi verso il punto indicato dal compagno, si incamminò nella
boscaglia fino ad arrivare in uno spiazzo.
Era come un cerchio senza arbusti od erbe intorno, davanti a lui si trovava la
cosa più incredibile che avesse mai visto.
Ci girò intorno.
Quella 'cosa' la si poteva vedere solamente dal davanti, era una finestra di
circa un metro di altezza e larghezza, il bello era che si trovava nell'aria!
"Cazzo."
Il cinese si avvicinò di più, dall'altra parte della finestra poteva
vedere un prato sotto il sole, no che diceva! Tre soli!
"Rei, hai visto?"
"Si.."
Mi sono dimenticata i ringraziamenti ^^ allora
ringrazio: Mazer, Yary, Bad Devil, Mao-chan91, Miriah, Noa90, Aki3(perchè mi
mette sempre nelle sue fic ^_^ ), Frankie e tuuutti quelli che leggono questa
fic.
Yuriy: oggi sei stranamente 'normale'.
Boris: Che ti è successo?
Ilakey: ^^' sono esausta ho appena finito di studiare e quindi...a buon
intenditore poche parole, amore mio ^_^ (amore mio O_o NdBoris)
Yuriy: Ah, eccoli i primi segni di squilibrio =_='
Ilakey: >_<
Ciao ^O^ e commentate!!